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Autore: NeroNoctis    08/11/2015    1 recensioni
[Sequel di Nergal: Il Dragon Lord Dimenticato]
Atreia, il mondo dei Daeva in continua lotta tra loro e i Balaur. Ma i tempi stanno per cambiare e si respira aria di pace, almeno fin quando i Lost Masters non avranno nulla da ridire e getteranno la loro ombra e dominio sul mondo intero.
Fyeran, mondo oscuro e ignoto persino ai signori dell'Empireo e i Dragon Lord. Luogo dove sorgeva la prigione abissale, cella di uno dei Lost Master. La dimensione alternativa di Atreia nasconde un segreto capace di far collassare le due dimensioni in un unico piano.
Dove gli oscuri signori iniziano la loro manipolazione, Lord Beritra getta le basi per un oscuro piano e dimensioni alternative danneggiano la realtà, riusciranno i Daeva a credere in loro stessi o cadranno vittime delle loro scelte sbagliate?
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'War of Gods'
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– Chi sei? – disse Erra, digrignando i denti. Non ne era sicuro, ma sentiva di aver già incontrato quella persona, e sapeva che era pericoloso. Nessuno si era mai liberato con tanta facilità dalla cristallizzazione, ma lui c'era riuscito. E quello sguardo... era forse un Lost Master?
– Neronoctis. Se tuo fratello Nergal non fosse morto te ne avrebbe parlato, ma vedi, mettersi contro di me non è saggio. – sorrise, e la sfera di Kunax brillo nella sua mano.
Alnair indietreggiò quando sentì quelle parole. Aveva proprio detto "fratello di Nergal"? No... non poteva essere vero, Erra era diverso, gentile, buono e... no, Noctis si sbagliava, Alnair lo sapeva per certo.
– Io non ho nessun fratello... credo... 
Noctis si avvicinò di scatto al Lost Master e lo colpì in pieno stomaco con un pugno, successivamente attaccò con qualche incantesimo mentre eseguiva una capriola a mezz'aria, per allontanarsi dal nemico. Non fu tanto veloce comunque, dato che una spada di vetro lo ferì al braccio, ma niente di serio, semplicemente un graffio. Lo spirito del vento fece capolino di fianco al ragazzo, e con un poderoso attacco combinato i due misero al tappeto Erra, che rispose comunque con un calcio in pieno volto, mentre lo spirito del vento veniva trafitto da mille lame. Noctis fu sollevato dal collo, mentre l'altra mano del Lost Master si posava sul suo viso, quasi a voler mimare l'attacco del ragazzo, ma quando lo fece, Erra lasciò improvvisamente la presa, cadendo a terra in ginocchio.
– Cosa... – prima che potesse dire altro, cacciò un urlo, e Noctis si sentì improvvisamente più debole, mentre i suoi occhi tornavano al colorito di sempre. 
Rimasero tutti in silenzio.
Alnair, Noctis e Kyrie, mentre Erra urlava e si dimenava come se stesse bruciando tra le fiamme dell'inferno.
Improvvisamente, cadde e non disse più nulla.
Alnair fece per avvicinarsi, ma fu fermata da una ragazza dai capelli bianchissimi, e gli occhi color oro, che si inginocchiò di fianco ad Erra e scomparve insieme a lui.
Kyrie si avvicinò al ragazzo, mentre Alnair rimase qualche secondo ferma.
– Kyrie... – sussurrò Noctis, pur sapendo che quella che aveva davanti era solo un guscio vuoto, che sarebbe sparita poco dopo. Certo, era il corpo originale della ragazza, con i suoi ricordi e la sua coscienza, ma era viva solo per trovare Erra ed aprire il portale dei mondi, dopodiché sarebbe svanita, e mancava ormai poco a quell'evento.
– Noct. 
– Mi dispiace... Ho fallito... Non sono riuscito a proteggerti.
Kyrie sorrise, posando una mano sulla guancia del ragazzo, che la guardò con i suoi occhi di ghiaccio. Quel tocco era lo stesso di sempre, così dolce, pulito, fresco. Amava sentire le mani di lei, e ora le sentiva ancora, seppur in situazioni completamente diverse.
– Hai fatto tutto quello che potevi. E adesso sei qui, siamo qui... Non ti ho mai incolpato per quello che è successo, adesso tocca a te.
– Tocca a me...?
– Smetti di incolpare te stesso. Io sono in pace, non ti ho mai considerato l'artefice di questo, ma sono sempre stata orgogliosa della persona che sei diventato, di come proteggi le persone che ami, e di come vorresti continuare ad amare. Smetti di frenarti, smetti di aver paura Noct, e ricordati che io sarò sempre con te. Qui. – indicò il petto del ragazzo, che non trovò le parole adatte a rispondere. Improvvisamente sembrava che Kyrie ricordasse tutto, e sapesse chi era davvero. Forse era un dono della Dea? Una sorta di ringraziamento per aver aperto il collegamento tra i mondi? Chissà, ma quella che aveva davanti era davvero Kyrie, la sua Kyrie.
– Proteggi Atreia Noct. Dimostragli che sei ancora in gioco!
Kyrie sorrise ancora una volta, e abbracciò il ragazzo, che ricambiò quella stretta. – Mi sei mancato così tanto... – sussurrò lei, e iniziò a dissolversi.
Il ragazzo si ritrovò con la staffa di lei in mano, l'unica cosa che si salvò. La strinse, alzando gli occhi al cielo. Una lacrima rigava il suo volto, ma era sereno. – Grazie, Kyrie.
Abbassò lo sguardo, e vide Alnair che lo guardava, lo sguardo triste, ma allo stesso tempo felice per averlo ritrovato e... si ritrovarono uno tra le braccia dell'altro. 
– Alnair. – e continuò a stringere la ragazza. Si era accorto che le mancò così tanto solo quando la strinse a se, come se tutto quel tempo senza di lei gli piombò addosso improvvisamente. E aveva anche bisogno di qualcuno su cui contare, dopo aver perso nuovamente Kyrie, la ragazza che aveva portato sempre dentro se, e che vi sarebbe rimasta per sempre.
Stettero uniti per qualche minuto, poi si staccarono. Lui aveva ancora la staffa in mano, e Alnair era impaziente. – Cos'è successo? – chiese lei, così, lo spiritmaster iniziò a raccontare tutta la storia, mentre tornava a casa.
 
✽✽✽

– ENKI! – urlò Ninlil, mentre teneva a se ancora il corpo di Erra.
– Cos'è successo? – rispose il Lost Master, correndo dalla ragazza, e bloccandosi di colpo. Se Erra si trovava lì, significava solo una cosa.
– E' tornato. E lui ha riacquistato i ricordi. Questo significa che...
Il volto di Enki si incupì. – Erra è tornato ad essere il Cavaliere della Dea... 
– Cosa facciamo...?
– Niente. – era la voce di Erra, che si teletrasportò indietro. – Assolutamente niente. – sorrise, e colpì i due Lost Master con degli attacchi talmente veloci da risultare invisibili. – Riporterò la Madre qui, e voi, Lost Masters, avrete la fine che vi spetta da anni.
Detto ciò, scomparve, mentre Enki e Ninlil si fissarono con sguardo sofferente, immersi in una pozza di sangue.
   
 
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