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Autore: You_are_a_baka    08/11/2015    0 recensioni
Oh no, Beyond non voleva morire di crepacuore, che morte stupida. Aveva usato questa scusa solo per evadere da quella -anch'essa stupida- prigione. Poteva essere una prigione di massima sicurezza, ma quanto a guardie ne era sprovvista. O almeno, c'erano, ma non erano sempre così sveglie e spesso se ne fregavano del futuro del popolo americano.
Genere: Azione, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beyond Birthday, Naomi Misora, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Beyond negli ultimi tempi ebbe ricevuto parecchie visite da una certa ragazza di nome Kotone, ma rifiutò di vederla ogni volta che gli fu domandato. Chi era questa ragazza? Cosa voleva da lui? Non aveva davvero niente da fare oltre che venire a trovarlo per poi essere sbattuta fuori da quell'enorme portone di cui oramai conosceva i dettagli a memoria? Un enorme portone in legno, parecchio antico con maniglie placcate d'oro, rovinato e pieno di scheggie; che bella prigione di massima sicurezza, insomma.

Anche oggi ella venne per vederlo: ma non si accontentò di un semplice no. Il ragazzo dagli occhi maledetti dovette per forza essere scortato davanti a quella lastra di vetro che lo separava dalla ragazza e dal mondo esterno. Non gli mancava il mondo esterno, certo che no, d'altronde era lui che mirava alla morte di quest'ultimo, ma la sensazione di essere rinchiuso lo deprimeva alquanto. Sentiva quasi il sapore della sconfitta, anche se non si sarebbe mai arreso, anzi, tutto era appena iniziato.

Si sedette sulla sedia per poi prendere la cornetta, che lo collegava almeno per poco al mondo, guardò appena sopra la testa della ragazza, per poi prendere a parlare.
«Io mi ricordo di te» disse solo questo.
La ragazza non tardò a rispondere, anzi, sembrò proprio che lei avesse lascato parlare lui per primo di proposito. 
«Beyond Birthday, orfano della Wammy's House, cresciuto per diventare successore di L, finalmente ti ho trovato» scandì le ultime parole.
Suonarono come un avvertimento, come se sapesse che quella non sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbero visti. Beyond si soffermò a guardare i dettagli della ragazza: aveva i capelli color cioccolato. Poi ecco gli occhi; erano eterocromi, uno azzurro e l'altro verde. Bene, erano in due ad avere occhi diversi dagli altri e ciò gli  piacque. La cosa che lo sorprese è che gli sorrideva, non aveva paura. Non sappe a che pensare, era come se lei gli stesse addirittura tendendo una mano per aiutarlo.
«1313» sussurrò quella cifra.
«Vivi, Beyond» aggiunse per poi alzarsi ed andarsene.
Gli occhi di Beyond si spalancarono. 
Proprio quella notte B, prima di cospargersi di benzina aveva lasciato l'ennesimo indizio, per qualcuno di sconosciuto; forse anche Naomi Misora, ma non ci sperò.
Non ci sperò più a lungo, perchè quella ragazza aveva risolto i rebus che lasciò nella 404. In sostanza aveva appena rivelato il suo piano ad una mocciosetta. Doveva fidarsi?

Lo sguardo del ragazzo rimase lo stesso fino al tonfo della porta che lo intrappolava. Era rinchiuso, era in gabbia. L'unico modo per uscire era morire. 
E proprio quello era il suo piano. Inscenare la sua morte, in qualche modo lo avrebbe portato verso il mondo esterno. Ora doveva solo sperare che quella mocciosetta si dalla sua parte...non scherziamo, lui è il killer. Lui è pericoloso. Chi mai sarebbe così pazzo da stare dalla sua parte? Insomma, unicamente lui era così pazzo da stare con sè stesso. Eppure lei non se ne andò alla vista di quegli occhi maledetti. Non se ne andò e in qualche modo questo lo face sentire meno solo. Cosa voleva davvero questa ragazza?
Beh, il piano era molto più che un semplice inscenaggio. Lui sapeva dell'esistenza di quel fantomatico quaderno che divideva tutti tra la vita e la morte. Ma c'era anche un altra cosa che sapeva; l'esistenza del Life Note. Un quaderno così diverso dal primo, ma anche così simile. In realtà non era così certo della cosa, perchè naturalmente tutto ciò poteva essere una diceria.


E grazie alle parole della ragazzina aveva capito che se questo quaderno esiste davvero,  lei è chi lo possede. Per un momento sperò davvero che ciò che stava pensando fosse giusto; sperò che lei volesse riportarlo in vita dopo la morte che sarebbe avvenuta grazie al paladino della giustizia, che possedeva il Death Note.
In ogni caso la avrebbe scampata comunque. 

Mentre Beyond si stendeva sul letto della propria cella che sembrava fosse fatto di pietre affilate, si posò un braccio sugli occhi per lasciare scivolare le lacrime che lasciava cadere abitualmente ogni notte. Lì ricordò il tempo della wammy's house...quel tempo così deprimente e vuoto, senza un minimo divertimento. Backup, questo era il nome che il grande L gli aveva donato. In molte notti passate insonni della sua vita si era domandato il perchè di quel nome. Perfino A aveva un nome più normale del suo.
Ecco, ora che A era entrato nei pensieri del Nero l'aria si era fatta più deprimente. 

Quel ragazzo, quell'unico amico...gliel'aveva portato via L. L lo aveva spinto al suicidio. L. L. L e solo L! Quello schifoso L che aveva anche spinto Beyond a scappare e a diventare ciò che in realtà non è. 
E in quella notte del 21 gennaio, proprio mentre pensava a quei terribili pensieri, si sentì la gola pizzicare.

Poi vide il buio.

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Eccoci eccoci qui con il primo capitolo! Ta-daaan!
Mi scuso infinitamente per l'attesa, e se il contenuto è banale non vogliatemene. Mi scuso.

You_Are_A_Baka

  
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