«Cosa hai sotto l'occhio?»
«Sono inciampata l'altro giorno e ho sbattuto la faccia sullo stipite. Lo sai che sono sbadata.»
Ieri sera mi ha picchiata di nuovo perché la pasta non era abbastanza cotta e faceva schifo.
«Mi fai schifo!»
Inginocchiata sul pavimento, rimango ansante con lo sguardo basso, non lo posso alzare sennò lui si arrabbia.
La guancia brucia, il cuoio capelluto pure.
«Non sei buona a fare niente!»
Ha ragione: non sono una buona moglie.
Lui merita di meglio.
«Mi dispiace, migliorerò!»
Mi ha afferrato il braccio e alzato.
Brucia e fa male, ma lo merito.
Non sono una buona moglie.
«Ecco, brava. Renditi utile a qualcosa per una volta!»
Mi ributta in ginocchio davanti a lui e mi afferra i capelli.
Bruciano.
«Avanti!»
Mi avvicino al suo bacino.
Non sono una buona moglie... devo cambiare per lui.
«Che hai sulla guancia?»
«Ieri sera sono inciampata e ho sbattuto la faccia sulla mensola in cucina. Lo sai che sono sbadata.»