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Autore: Bunny05    09/11/2015    3 recensioni
Smettiamo di credere nelle favole appena diventiamo grandi e iniziamo a vivere nella realtà. Tante volte non ci accorgiamo però che le favole le facciamo noi, quando amiamo, quando l'amore fa parte di noi tutto diventa come un racconto di una bellissima fiaba, il mondo ti sembra più bello, più luminoso, ogni cosa intorno a te si trasforma.
Martina Stoessel e Jorge Blanco
Martina è una ragazza che non crede nell'amore per quello che ha vissuto e per come è cresciuta, ma qualcosa cambierà in lei quando scoprirà che la musica può essere un ottimo elemento per aprire le proprie emozioni. Jorge è un ragazzo dei giorni nostri, ma dimostrerà di avere qualcosa in più, di non essere il classico ragazzo. Fin dall'inizio proverà una forte attrazzione per Martina, ma lei si lascerà andare?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Incomprensioni Mortali.
 
Sono con Lodo in camera mia e gli sto raccontando ciò che è successo, la reazione di Carlos mi ha un po’ spaventata, lui non è il tipo da lasciar perdere e dopo aver visto quello stupido bacio starà cercando un modo per vendicarsi del fatto che l’ho respinto e in più crede che sia per colpa di Jorge se l’ho fatto. La realtà è che anche se Jorge non esistesse non credo che potrei amarlo. Quando Jorge ha appoggiato le sue labbra sulle mie è come se tutte le cellule del mio corpo fossero esplose in un clamoroso appaluso, avrei voluto continuare a baciarlo fino alla fine dei miei giorni, avrei voluto dirgli che lo amavo ma tutto ciò è sbagliato, lui ha una ragazza e io sono ricattata in qualche modo da lei, per di più non posso farci nulla, non posso sconfiggerla, non posso confessare ciò che provo proprio ora, ma dovrò aspettare finché non mi si presenta un’occasione, finché sono sicura che nessuno verrà ferito in qualche modo. Tra Stephie e Carlos non so più a chi pensare, non vorrei che capitasse qualcosa a Jorge, che Carlos in qualche modo voglia fargli del male. << Davvero ti ha baciato? >> chiede Lodo seduta sul mio letto << E come è stato? >>, io piego la testa di lato e la guardo, << Dovremmo parlare di Carlos non del bacio di Jorge >> borbotto io, << Si ma io voglio sapere come è stato >> dice con un gran sorriso, << Lodo per favore, non è stato un vero e proprio bacio perché l’ho respinto >> le dico e la sue espressione cambia << Ok non ti chiedo più del bacio di Jorge >> parla arrendendosi e io le sorrido contenta. << Io credo che Carlos non farà nulla di stupido, cosa vuoi che faccia al massimo cercherà di dargli qualche pugno o al massimo fanno a botte, Jorge sa cavarsela >> fa spallucce lei, << Lo so ma non mi va che succeda, Carlos non è un tipo che si lascia scivolare le cose di dosso, si è fatto un idea sbagliata della situazione e ora non so come gestirlo, se lo vedesse sono sicura che si arrabbierebbe, gli ho detto che non è per Jorge che non voglio stare con lui ma poi ci vede baciarci, anzi lui che bacia me >> correggo la frase, << Certo che per essere la prima volta che ti innamori ti cacci già nei casini, dovrai spiegarmi come mai tutti si infatuano di te >>, << Nessuno si infatua per me >> le rispondo guardandola in modo strano, << Jorge è sempre stato infatuato di te >> dice lei in modo tranquillo come se fosse una cosa normalissima da dire, << Come scusa? >> le dico io un po’ confusa, << Si dà quando sei arrivata, beh a lui piacevano tutte le ragazze ma quando sei arrivata tu è stato diverso, si vedeva gli piacevi e non solo per l’aspetto fisico, si era infatuato di te >>, << Perché non me l’hai mai detto? >> dico urlando a bassa voce, << Perché volevo tenervi lontano, per te, perché sapevo come eri tu e perché sapevo che lui provava qualcosa per quella li >> dice indicando la porta per farmi capire che parla di Stephie, << Ma dovevi dirmelo perché forse così gli sarei stata più lontano e magari ora non sarei innamorata di lui >>, << Ti saresti innamorata lo stesso Tini, non centrano come sono le situazioni, se dovevi innamorarti di lui ti saresti innamorata comunque e in qualsiasi caso. In qualsiasi posto, in qualsiasi tempo non importa come e quando ma ti saresti innamorata comunque >>. Penso a quello che mi ha appena detto Lodo, che non importa dove ci saremo incontrati o quando, in qualsiasi momento della nostra vita io mi sarei innamorata di lui, perché due persone sono destinate ad incontrarsi prima o poi e sarebbe successo anche a noi? Se io non fossi mai andata all’accademia, se lui non vivesse qua ci saremo incontrati lo stesso? L’unica cosa che posso fare ora è aspettare, aspettare che tutto si risolva perché io non so proprio cosa fare, mi sento in trappola, mi sento manipolata e nessuno sa tutto questo, nessuno sa la vera natura di Stephie e del motivo del perché lei è qua e io sono il suo burattino, io sono quella che non può mai sbagliare perché potrei rovinare tutto, mi sento una bomba ad orologeria, se esplodo gl’altri esploderanno con me. << Ehi tutto bene? >> mi domanda Lodo perché ho smesso di parlare, << Si certo stavo solo pensando >> le rispondo sorridendole, << Ne sei proprio sicura? >> chiede con uno sguardo strano, confuso e guardingo, << Si certo sono sicurissima è tutto ok, sono solo ancora un po’ sconvolta per la situazione ma troverò un modo per tenere Carlos alla larga da me e da Jorge >>, << Lo sai vero che tutti noi ti possiamo aiutare >> dice dolcemente come se volesse che io chieda il loro aiuto, << Si lo so, non preoccuparti >>.

Questa sera a cena c’è anche la nonna di Jorge, a me fa molto piacere, a tutti fa molto piacere tranne a Stephie. Grace mi da molte attenzioni, mi tratta come una nipote, come una di famiglia quando in realtà dovrebbe trattare così Stephie e non con me. << Sei splendida >> mi dice quando mi vede scendere dalle scale, indosso un vestito bianco e morbido, molto leggero, << Grazie >> le dico io, << Ciao >> dice quando compare Stephie e non la guarda nemmeno negl’occhi, << Salve >> risponde lei guardandola un po’ storta, dopo aver salutato Jorge in modo caloroso andiamo tutti in cucina a cenare. << Salve signora Blanco >> dice mio padre quando la vede, << Salve a lei >> le risponde Grace sorridente << Mi sto ancora chiedendo come ha fatto a fare una figlia così perfetta >> gli dice lei e mio padre sorride mentre io sono in imbarazzo, << Mi sono impegnato e sono anche stato fortunato >>, << Ehi anche io sono perfetto >> blatera Fran, << Certo caro sei proprio un bel ragazzo >> risponde Grace ridacchiando, << Grazie signora almeno lei mi considera >> dice e la va ad abbracciare, << Ehi non entrare nelle grazie di mia nonna >> ribatte Jorge e tutti noi scoppiamo a ridere. Grace porta un po’ di allegria in questa casa anche se alcune volte mi sento un po’ in imbarazzo, Stephie però sa che non è colpa mia non posso farci nulla se Grace stravede per me, non posso trattarla male o scansarla perché Stephie ne è invidiosa, è una signora e lei deve capire che non è sempre colpa mia. Per tutta la cena non ha fatto altro che parlare di Jorge, di quando era piccolo e ne combinava di ogni colore, << Mi ricordo quando un giorno da bambino l’ho lasciato solo per dieci minuti mentre colorava il suo album da disegno e quando sono tornata era lui ad essere tutto colorato, ma proprio tutto >>, io soffoco una risatina perché potevo immaginarmelo tutto pieno di scarabocchi sulla palle e i suoi occhi verdi soddisfatti, << Anche Martina lo ha fatto >> esclama mio padre << Si è colorata tutta >>, io guardo mio padre e non posso credere che sono riusciti a trovare delle cose in comune tra me e Jorge anche di quando eravamo piccoli, << Basta raccontare storielle su di me nonna, screditi la mia reputazione >> blatera lui ridacchiando, << Eri tenero >> le dice Stephie sorridendogli, << Si era tenero, davvero tanto tenero >> dice Grace seria e poi lei e mio padre con Clara iniziano a parlare di discorsi diversi. Lodo si volta a guardami stranita dalla situazione, io non so cosa dire e mi guardo in giro, Stephie ci è rimasta un po’ male e Jorge la guarda preoccupato anche se ogni tanto guarda me. << Forte la nonna di Jorge >> esclama Fran quando siamo in salotto, << Si >> risponde Lodo << A me piace molto >>, io la guardo spalancando gl’occhi perché Stephie non sembra molto contenta di questa conversazione, Lodo fa spallucce e io gli faccio capire di piantarla. Sto tutta la sera in camera con Lodo, quando decido di andare a dormire e arrivo in camera mia appena accendo la luce dentro ci trovo Stephie con le braccia incrociate al petto, << Cosa vuoi? >> domando io << Esci dalla mia stanza >> le dico quasi arrabbiata, non mi va che si infila in camera mia senza il mio consenso, << Non stai rispettando i patti >> dice lei, << Io non sto facendo proprio nulla >> le rispondo, << Devi stare lontana da Jorge >> mi manaccia, << Io sto lontana da Jorge, non è colpa mia se andiamo nella stessa accademia, non è colpa mia se abitiamo sotto lo stesso tetto >> rispondo arrabbiata anche io, << Ti comporti troppo da ragazzina perfetta, ti adorano tutti mentre dovresti metterti da parte >>, << Senti quello che dici? tu sei matta >>. Lei mi guarda con occhi cattivi, come se tutto fosse colpa mia, come se stessi facendo qualcosa di sbagliato quando sto cercando di allontanare il più possibile Jorge da me anche se lo amo, << Non darmi della matta, tu devi uscire dalla mia vita, da quella di Jorge e da quella della sua famiglia. Le tue amiche mi odiano per colpa tua, tu devi dirgli che io sono un ottima amica e farmi accettare nel gruppo >>, << Mai >> le rispondo << Le mie amiche decidono da sole cosa pensano degl’altri io non ti ho proprio messo contro nessuno, fai tutto da sola con il tuo atteggiamento >> rispondo a tono, non farò mai fatto quello che dice, << A tuo rischio e pericolo, se le tue amiche continuano a trattarmi come una estranea ne risentirai tu >> borbotta andando verso la porta, quando è in parte a me la blocco, << Non ti lascerò rovinarmi la vita >> le dico arrabbiata, << Vedremo >> esclama prima di uscire e il cuore inizia a battermi forte, mi sta incastrando ancora una volta, lei si sente inferiore, non è capace a guadagnarsi le cose e io sono la vittima di tutto questo suo gioco, lei vuole la fiducia di tutti, vuole essere trattata come me, ma non capisce che non si può imporre alle persone un pensiero che non hanno.
 
Mi sveglio stanchissima, ho avuto il sonno agitato per tutta la notte, mi sono girata e rigirata. Ho fatto un incubo bruttissimo. Ho sognato di camminare in questo bosco scurissimo, stavolta ero sola e mi guardavo in giro, avevo paura e non so cosa stavo cercando, mi sentivo sola, come mi sentivo all’inizio, come mi sentivo in Messico, non avevo nessuno, non c’era nessuno. Sentii qualcuno ridere e tra gl’alberi scorsi un gruppo di ragazzi, tutti ridevano e si divertivano e poi li riconosco, erano tutti i miei amici, tutte le mie amiche che ridevano senza di me come se io non esistessi e al centro della loro attenzione c’era Stephie, sorridente perché tutti la trattavano come una amica. Non mi vedevano, non mi degnavano di uno sguardo, poi qualcuno appoggia la sua mano sulla mia spalla e mi volto di scatto, Carlos mi guarda << Sono rimasto solo io con te >> diceva e dentro di me sprofondavo, << No >> urlai io, << Si Martina sono rimasto solo io >>. Iniziai a correre nel nulla, tra gl’alberi mentre le lacrime mi scivolavano sul viso, non volevo restare sola, ma in quel momento mi sentivo più sola che mai nella mia vita. Capii che quando si trovano delle persone importanti nella vita e poi le perdi ti senti più solo che mai. Scendo ma non faccio colazione, sono ancora scossa, continuo a pensarci, con la coda dell’occhio guardo Stephie che fa finta di essere la ragazza perfetta. In accademia appena arriviamo Pablo ci saluta entusiasti, << Allora ricominciamo a scrive canzoni ok? Dopo la bellissima esperienza con i video è ora di rimettersi all’opera >>, noi tutti annuiamo e ci mettiamo ai tavoli per comporre qualcosa ma la mia testa è completamente vuota, non so cosa scrivere, non so cosa dire. Le lezioni non passavano più, volevo solo chiudermi nella mia stanza e non uscire mai da li, almeno così sarei sicura di non creare problemi a nessuno, << Ehi cosa c’è che non va? >> mi chiede Mechi quando mi trova fuori in giardino, << Nulla >> rispondo ma la mie espressione ovviamente dice il contrario. Sono seduta sul prato e guardo Alba e Facu che sono seduti su una panchina, sono così dolci e innamorati mentre si dividono una coppa di gelato e ridono di felicità. Io non avrò mai tutto quello, ora capisco che non posso avere tutto quello con Jorge, ormai è tutto finito e le mie speranze svaniscono nel nulla, il tempo non sistemerà niente perché lei troverà sempre un modo per mettermi in difficoltà ancora e ancora e ancora. Mechi mi poggia una mano sulla schiena e mi guarda dolcemente, << Tini non mi piace vederti così >> dice, vorrei piangere ma mi trattengo, << Non è niente davvero, sono solo un po’ nervosa per tutto quello che sta succedendo >>, << Cosa succede in particolare? >> domanda lei, << Non posso dirtelo >> le dico << Vorrei ma non posso >> ho la voce spezzata, lei mi abbraccia dolcemente e io ricambio la stretta stringendola fortemente, non volevo perdere anche loro, non potevo lasciare che allontanasse anche loro da me, non l’avrei mai accettato, non l’avrei mai potuto accettare. Quando sono a casa mi richiudo in camera mia a pensare, dovevo trovare un modo per scampare a tutta questa faccenda, Stephie mi sta davvero mettendo in una situazione scomoda, sta mettendo alla prova la mia pazienza, vorrei urlargli contro, dire a tutti quello che so su di lei ma lei ha sempre l’asso nella manica, sa i miei punti deboli, sa che non vorrei mai che Fran e Jorge si odiassero e lei ci gioca su questo, mentre io di lei non so nulla, non so come posso tirargli un colpo basso per farla crollare, è troppo forte per me, è troppo subdola e meschina, io non sono così, non sono capace di fare questi giochi malvagi, non sarei mai capace di ricattare una persona ecco perché lei è sempre un passo più avanti perché io non ho tutta quella sua rabbia repressa, non ho tutta quella cattiveria. Vorrei sparire, vorrei vivere in modo diverso, pensavo che una volta arrivata qua i problemi che avevo sarebbero spariti, invece mi sono innamorata, anche se l’ho capito troppo tardi e ora c’è lei che mi tratta come un burattino. Sono stanca di tutto questo, sono stanca di dover essere io quella che sta male, voglio una vita tranquilla, voglio una vita serena senza tutti questi problemi. Mi getto sul letto e le lacrime iniziano a scendermi lentamente, non ho mai pianto così per una persona, anzi non ho mai pianto per un ragazzo in vita mia e ora mi capita troppo spesso. Il cuscino si bagna delle mie lacrime amare, tutta la mia tristezza si diffonde dentro di me e non lascia lo spazio nemmeno ad un briciolo di felicità. Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo? Cosa ho fatto per trovarmi in questa situazione? Io ho sempre cercato di fare la cosa migliore ma ora tutto mi si sta ritorcendo contro.
 
Quando scendo per prendermi un bicchiere d’acqua incontro Lodo, << Che ci fai qui? >> domanda lei confusa, << Perché? >> chiedo io ancora più confusa di lei per questa domanda, << Non dovevi incontrarti con Jorge? >>, io rimango lì a guardarla, non capisco la sua domanda e perché mai dovrei incontrarmi con Jorge, << Ma cosa stai dicendo sei impazzita? >> dico io facendo uno sguardo strano, << No, non sono impazzita, Jorge mi ha appena detto che dovevate vedervi >>, << Io non devo vedere Jorge >> borbotto, o Lodo è davvero impazzita o non ha capito bene quello che Jorge gli ha detto, << Sei sicura? Mi sa che hai capito male >>, << Senti Tini, io non capisco male mi ha fatto vedere il tuo messaggio che diceva che vi sareste incontrati davanti alla vecchia fabbrica di gelati >> fa spallucce lei, << Ma cosa stai dicendo io non ho mandato nessun messag… >>. Il respiro mi si blocca, qualcosa non va e ho come una sensazione strana dentro di me, << Martina che succede? >> domanda Lodo confusa più che mai, << Non ne ho idea >> borbotto guardando nel vuoto. Dalla porta della cucina esce Stephie, << Dov’è Jorge? >> le domando, voglio assicurarmi che lei non centri nulla e che non sia solo un brutto scherzo, << Non ti importa >> esclama lei in modo strafottente, << Stephie dov’è Jorge? >> urla Lodo in modo forte, << non ne ho idea mi ha detto che usciva >> blatera salendo le scale senza voltarsi indietro. Io corro, inizio a correre fuori di casa con Lodo che mi guarda come se fossi impazzita, << Rimani qua >> le urlo << Se ritorna avvisami >>, << Ma cosa succede Tini? >> urla lei ma non le rispondo. Non riesco più a pensare, credo che sia tutta una trappola di Carlos e spero di arrivare in fretta, salgo nella macchina di Fran e inizio a guidare più in fretta possibile, devo arrivare la prima che sia troppo tardi. Mentre percorro la strada mille cose mi passano in testa, cosa sta succedendo? Immagino cose senza senso e brutte, vorrei solo arrivare più in fretta possibile. Quando parcheggio la macchina fuori dalla fabbrica abbandonata noto la macchina di Jorge lì fuori, scendo velocemente e inizio a cercarlo li intorno ma non lo vedo, non vedo nessuno a parte una coppia di anziani che passeggiano lungo la strada. Poi mi viene in mente di entrare nella fabbrica, penso che Jorge possa essere stato attirato lì dentro con una scusa. Corro a più non posso urlando il suo nome ma non ricevo risposta finché non apro una porta che si affaccia in una delle stanze più grandi e il mio cuore si ferma. Carlos sta puntando una pistola a Jorge, sono uno distante dall’altro e Jorge ha le mani alzate e non si muove di un millimetro, mi guarda come per dirmi di andarmene ma io rimango lì a guardare la scena che mi si para davanti. << Bene abbiamo l’ospite speciale >> esclama Carlos, << Sei pazzo >> gli dico io << Lascia giù quella pistola >> urlo, << Tini no >> urla Jorge, << Stai zitto se non vuoi una pallottola nel petto >> blatera Carlos, sembra fuori di testa come se nemmeno lui si capisse più, << E’ colpa sua se non vuoi stare con me >> urla lui, << Non è vero, non è colpa sua >>ribatto io, << Se lo faccio fuori non avrò rivali >> dice con un tono da psicopatico, vedo una luce strana nei suoi occhi << Addio Blanco, non è stato un piacere conoscerti >> sorride maligno Carlos, Jorge mi guarda come se fosse per l’ultima volta e appena vedo Carlos premere il grilletto, corro e mi getto su Jorge. Sento un urlo straziante, << NOOOOOO >> la voce di Jorge mi entra nelle testa, il suo urlo straziato mi invade il cuore, mentre io sento un dolore, non so da dove proviene ma non riesco più a muovermi riesco a vedere solo il viso sfuocato di Jorge che mi tiene tra le braccia e mi stringe a se, guardo il suo viso straziato, sento le sue lacrime cadermi addosso sul viso, ma non riesco a capire cosa stia succedendo. Il rumore di una porta che si apre e le urla di altre persone rimbombano in questa stanza enorme e vuota e prima di chiudere gl’occhi guardo Jorge come se non potessi rivederlo mai più. Io non ho mai creduto alle favole, al principe azzurro che arriva sul suo cavallo bianco e ti salva dalla strega cattiva, nella realtà le strega cattiva non è solo una, c’è ne sono tante e più che il principe azzurro che viene a salvarti esistono ragazzi che ti usano, l’amore vero non esiste, le favole non esistono o almeno così credevo. Ora che sono qua stesa a terra e non sento più nulla penso a lui, non avrei mai pensato di poter amare qualcuno, anzi sì ma non così tanto da morire per lui. E’ in questo momento che capisco che le favole possono esistere, sono più burrascose, più spaventose ma esistono, magari il principe non è un principe con il cavallo bianco ma quando ami tanto qualcuno per te è un principe anche se arriva su una bicicletta tutta rotta, non importa se il castello non è un castello perché lo diventa con la persona che ami, non importa se la nostre vite non assomigliano perfettamente alle favole perché ogni amore è una favola. E il mio ultimo pensiero è lui. E poi tutto sparisce.

P.S: E ora cosa succcederà? Come la prenderà Jorge? Come la prenderanno le ragazze e i ragazzi? So che mi state odiando, so che è un brutto colpo ma doveva succedere. Ah l'amore ci fa fare cose che non immaginiamo, Martina si è lanciata in mezzo tra Jorge e il proiettile, se non è amore questo non so cosa altro sia. Vediamo una Martina parecchio turbata in tutto capitolo, per lei non c'è mai qualcosa di buono ultimamente, Stephie ora si è messa in testa di entrare nelle grazie delle ragazze ma a Martina questa cosa non va giù. I prossimi capitolo saranno un pò particolari. Ringrazio tutti voi con il cuore davvero, ora che ci stiamo sempre di più avvicinando alla fine è davvero triste :( Un abbraccioa a tutti, a Mervoledì con il prossimo capitolo. E NON ODIATEMI!!! <3 <3
   
 
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