Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: always_sheo46    09/11/2015    1 recensioni
"Erano disposti in cerchio, tutti i tributi, al centro l’addetto spiegava le regole, quelle che Katniss aveva ascoltato per ben due volte. Li osservava ad uno ad uno: i tributi di Hogwarts sembrava innocui, tutta la loro potenza si concentrava in piccoli pezzi di legno, gli shadowhunters, invece, sembravano ben addestrati, tranne forse per la ragazzina, minuta e fragile, gli intrepidi di Chicago erano spavaldi e forti, degli ottimi nemici, infine i radunari sembravano troppo deboli e inesperti in materia di armi. Ecco questi erano i suoi nemici, tutti quelli che doveva uccidere per tornare a casa".
In revisione
Genere: Azione, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen, Mags, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Erano passate due lunghissime settimane di allenamento, mancavano pochi minuti e si sarebbero trovati nell’arena.
Tris era nervosa all’idea di ciò che sarebbe successo, non voleva uccidere, aveva visto troppe volte la morte, ma era la sua unica possibilità: voleva tornare a casa!
“Ci vediamo fra poco” le aveva detto Quattro prima di separarsi. Sembrava così sicuro, senza paure. Lui l’invincibile Quattro, l’idolo degli intrepidi, non poteva avere paura. Eppure lei si sentiva così piccola e debole, tutta la sua vita in confronto agli Hunger Games sembrava un gioco, quarantotto persone chiuse in arena pronte ad uccidersi per la misera speranza di tornare a casa, la maggior parte erano esperte con le armi e anche chi non le sapeva usare aveva imparato nelle sessioni di addestramento. Quarantotto assassini pronti a tutto per ritornare alla propria vita normale, anche se dopo il sangue e la morte la normalità non ci sarebbe stata mai più.
“Sei pronta?” le aveva chiesto Tori.
Aveva annuito abbracciando l’amica un momento prima del lancio.
“Ci vediamo fuori di qui”.
“Farò di tutto per tornare”.
“Tu tornerai” aveva concluso convinta il mentore. “ E’ ora che ti prepari”.
Era pronta, guardava Tori divisa solo da un vetro, stava salendo, gli Hunger Games stavano per iniziare.
****
Finnick si guardava intorno, era ai margini di un lago. In prossimità di un isolotto, al centro dell'acqua, si trovava la Cornucopia dorata, riusciva a vedere anche da quella distanza il tridente, la sua unica possibilità, l'arma che lo aveva salvato per ben due volte da morte certa. Il paesaggio circostante lasciava pensare ad un bosco di montagna, lo stesso abbigliamento, giacca pesante e scarponcini, lo faceva pensare. Si fissò le mani con fare disinvolto e poi tornò a guardare gli avversari.
Nelle pedane di fianco a lui erano posizionati Thomas, il novellino della radura, e Uriah. Al segnale doveva scattare, le canoe non erano a sufficienze per tutti e ci poteva scommettere che nel lago ci fosse qualcosa, era tipico degli strateghi ingannare le persone fino a condurle alla morte: per il divertimento della popolazione tutto era lecito.
“Benvenuti agli Hunger Games. Possa la fortuna esser sempre a vostro favore”. La solita voce trillò dall’alto risvegliando il cuore del ragazzo.
Il conto alla rovescia era iniziato, non si poteva più tornare indietro.
60 – 59 – 58
Era pronto per combattere, per uccidere se doveva. Ricordava la promessa fatta ad Annie, vincere per lei. Il suo unico obiettivo era tornare a casa e riabbracciarla, sentire di nuovo il suo profumo.
50 – 49 – 48
Non riusciva a vedere nessuno dei suoi alleati, dovevano trovarsi dietro la Cornucopia. Il loro piano era di incontrarsi li e poi scappare. Li avrebbe rivisti ne era convinto.
30 – 29 – 28
Doveva proteggere Mags, lei era indifesa, doveva raggiungerla prima di tutti.
10 – 9 – 8 – 7 – 6 – 5 – 4
Pochi secondi.
3 – 2
Il colpo di cannone.
“Felici Hunger Games” si ripeté nella sua mente Finnick.
Era scattato in avanti verso la canoa, non aveva perso tempo stava remando, ci mancava davvero poco alla terra ferma.
Afferrò il tridente e il primo zaino che trovò, il cibo era sempre utile. Non era solo sull’isolotto. Brenda e Newt erano riusciti ad arrivare prima degli altri. Lanciò la sua arma che conficcò nel petto di lei, cadde a terra priva di vita, il primo morto. Era sempre eccitante sentire il colpo di cannone. Il ragazzo si accasciò sulle ginocchia consapevole del destino che lo attendeva, il terrore e l’orgoglio nel suo sguardo, una lama aveva perforato il suo addome.
“Finnick, siamo noi, andiamo”.
Altri due colpi di cannone, due morti.
Erano arrivati da Mags, nascosta dietro un albero aspettando il loro arrivo. Potevano fuggire nella foresta lasciandosi alle spalle il bagno di sangue. Per poche ore erano salvi.
****
Thomas era rimasto da solo, anche Teresa era morta, un colpo di pistola in pieno petto.
Non era riuscito neanche a prendere qualcosa dalla cornucopia, era scappato nel folto della foresta, lasciandosi il lago di sangue alle spalle.
Stava diventando notte, il cielo si stava imbrunendo e i primi ululati risuonavano nella valle. Tutto sembrava tenebroso. Freddo, faceva molto freddo.
*****
“Lo sentite anche voi questo freddo?” aveva chiesto Harry in preda al panico.
Avevano annuito all’unisono scambiandosi sguardi allarmati.
“Dissennatori!” Tonks aveva urlato con tutto il fiato che aveva in corpo, sembravano centinaia.
“Expecto Patronum”. Un lupo era apparso dalla bacchetta di Lupin, troppo debole per poter sostenere tutti quegli esseri.
“Harry fa qualcosa”. Remus era appena caduto a terra, un tonfo. Tonks era di fianco al marito, gli accarezzava il viso.
“Expecto patronum” un lieve fascio argenteo era apparso.
“Expecto patronum!” questa volta aveva urlato, un getto potente aveva inondato la foresta, Ramoso aveva portato a termine il suo compito, i dissennatori erano stati allontani dalla potenza del cervo.
“E’ tutto finito” Harry si era seduto sull’erba incolta, la testa poggiata ad una quercia.
“Forse è meglio se ci accampiamo qui per questa notte” aveva proposto Hermione. “Repello…”
“Lascia, faccio io” Tonks aveva estratto dalla tunica la bacchetta e stava imponendo degli incantesimi base.
“Così siamo introvabili”. Era soddisfatta del lavoro.
Erano esausti, la giornata era stata impegnativa.
Un colpo di cannone, un’altra vittima.
****
Thomas era steso per terra, una posizione innaturale per un essere umano, una spada conficcata nella gola. Sghignazzava il cacciatore.
“Che stupido, ha acceso il fuoco”
“E’ meglio se ci allontaniamo” Luke aveva stretto il braccio del ragazzo e lo aveva allontanato dalla vittima. Non riusciva a sopportare la vista di quel povero tributo. Poteva avere l’età di Clary.
“Cerchiamo un posto tranquillo, è ora di riposarci”.
Qualche ora di sonno avrebbe allentato la tensione di tutti, migliorando l’attenzione e la precisione.
****
Marlene osservava il cielo dove il simbolo di Capitol City primeggiava, i volti di Thomas, Teresa, Brenda e Newt si susseguirono, tutti i radunari erano morti.
“Ne rimangono sedici” disse Uriah. “Io e Marlene facciamo il primo turno di guardia, poi ci diamo il cambio”.
Tris si era rannicchiata fra le braccia di Quattro, addormentandosi immediatamente, sfinita dal primo giorno di lotta, ma era ancora viva, mentre quattro tributi non poteva dire lo stesso, questo era l’importante nell’arena, sopravvivere.

Un urlo aveva rotto la quiete del bosco, Marlene stava estraendo dalla sua spalla una freccia mentre Uriah lottava contro un ragazzo dei distretti con un tridente stretto nelle mani.
“Marlene, nooo” era stata Tris ad urlare. Marlene, la sua amica era stesa a terra, il tridente di Finnick l’aveva colpita, fiotti di sangue coloravano il verde prato.
Non ci dovette pensare, impugnò la pistola e mirò, si era mosso troppo velocemente, il proiettile aveva mancato il bersaglio prescelto, colpendo Mags, ex mentore del ragazzo, un colpo di cannone, il quinto dall’inizio dei giochi
Tobias stava combattendo corpo a corpo con il ragazzo più piccolo del gruppo, sembrava forte, ma mai quanto l’intrepido. Stava crollando a terra lentamente, le mani di Quattro strette al collo. Un ultimo respiro.
Questa volto era stata la Katniss ad urlare, straziante e potente allo stesso tempo, li aveva guardati negli occhi, ed era scappata piangendo, Finnick al suo seguito.
“Non volevo” parole sussurrate al vento

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: always_sheo46