Prompt #13 – Principe
La prima volta che i loro occhi si erano incrociati, tra loro c'erano centinaia e centinaia di corpi. Danzatori e giullari, musici e acrobati provenienti da ogni dove – artisti venuti ad allietare quell'immenso concilio, unico nel suo genere: la prima riunione tra i grandi capi di stato del regno di Isole, e l'imperatore del popolo del deserto.
I lineamenti di entrambi erano stati illuminati dalle fiamme sputate dai mangiatori di fuoco cinesi, avevano brillato di fronte ai giochi di luci e specchi di illusioni dei nomadi del deserto – ma per entrambi, quegli spettacoli avevano significato ben poco. Si erano fissati per tutta la serata, e quando finalmente era arrivato il momento di ritirarsi nei rispettivi quartieri il principe di quel paese lontano aveva reso ben chiaro che avrebbe gradito che Sousuke fosse accompagnato nei suoi alloggi.
- Lui? - Il padre di Sousuke aveva riso. - Lui non è che uno dei miei tanti figli, saggio principe. Non mi succederà come re, nel nostro paese funziona così. In vostra presenza può solo prostrarsi. -
Gli occhi rossi si erano fissati nuovamente in quelli azzurri, mai intimoriti, mai spaventati. - E forse lo farà. - Aveva sillabato il principe, scoprendo denti affilati al punto da non sembrare umani. - O forse no. -
Si erano incontrati nella sua balconata privata quella notte stessa; Sousuke era sicuro che i baci del principe fossero più intensi di quelli di qualunque mangiatore di fuoco, e che la sua pelle fosse più fresca di qualunque acqua le sue dita avessero mai sfiorato.
- Rimani con me. - Aveva sussurrato, stringendolo a sé. - Non hai nulla da perdere. Nel tuo paese non sarai mai nessuno, giusto? -
Sousuke non aveva potuto fare a meno di ridere di fronte a quella sfacciata onestà. - E qui cosa sarei, mio principe? -
Rin aveva affondato i denti nel suo lobo, tirandolo quel tanto da fargli male. La sua voce era stata un sospiro. - Il mio re. -