«Emma! Muoviti, sono già le 8.00!»
L’urlo di Elizabeth riecheggiò nella camera di Emma, che tirò un cuscino diretto alla porta un istante prima che la sua gemella se la chiudesse alle spalle, ridendo.
 Con lentezza Emma aprì un occhio, poi l’altro, e infine si decise ad alzarsi sbuffando sonoramente.
Non capiva come facesse sua sorella ad essere così sveglia e pimpante la mattina, mentre lei al massimo riusciva ad arrivare in cucina senza sbattere contro le porte. Anche se non sempre ce la faceva. Doveva ammettere però, che anche lei era parecchio su di giri da settimane aspettando il gran giorno, che finalmente era arrivato… Eh già, sarebbe partita per Londra con sua sorella!
 Emma ed Elizabeth Thompson, due gemelle solari e divertenti che amavano stare al centro dell’attenzione, avevano compiuto 18 anni il 9 Giugno, e volevano trasferirsi a vivere da sole per non essere più un peso per i loro zii. Le avevano infatti prese in affidamento quando i loro genitori le abbandonarono nemmeno una settimana dopo la loro nascita, per motivi sconosciuti, trasferendosi poi in un'altra città senza farsi più sentire. Per fortuna però, gli zii delle gemelle erano persone gentili che acconsentirono subito a prendersi cura di loro come figlie, insieme a Mike, loro figlio.
Il giorno stesso del loro compleanno si misero d’impegno per cercarsi una casa da condividere e… Un affarone! Trovarono l’annuncio di una casa singola, non molto grande ma sufficiente per due ragazze, a basso costo e proprio a Londra.
Avevano comprato i biglietti e impacchettato le loro cose molto prima del necessario, in preda all’ansia e l’emozione di vivere una nuova vita.
 Era passato un mese da allora, e il giorno a lungo agognato era arrivato… Ma Emma non potè negare a sé stessa di nutrire un po’ di paura verso il nuovo mondo che le aspettava. Avrebbero lasciato la casa dei loro zii, il loro rifugio personale, i loro amici, la loro famiglia, per entrare a far parte di una nuova vita da sole. Tuttavia era ottimista, sapeva che finchè aveva la gemella al fianco tutto sarebbe filato liscio, perché lei era la persona alla quale teneva di più, la sua metà.
Mise da parte i suoi pensieri e si concentrò sui vestiti da indossare, e alla fine optò per dei semplici jeans con t-shirt e converse rosse. Le piaceva il look casual, al contrario di sua sorella che amava vestirsi elegante. Passò alla piastra e a un velo di trucco sugli occhi, mise le ultime cose sparse per la stanza in valigia e si diresse in cucina dal resto della famiglia.
«Vedo che la Bella Addormentata ha deciso di degnarci della sua presenza! Quale onore!» esclamò sarcastica Elizabeth vedendo la testa della sorella sbucare dalle scale.
«Già, Lizzie, peccato che a svegliarmi non sia stato il bacio di un principe azzurro, ma la tua voce.»
Si punzecchiavano sempre, ma si volevano un bene dell’anima.
Emma diede un bacio a tutti i presenti, sorella, zii e Mike. Di solito evitava smancerie, ma aveva una morsa stretta allo stomaco… Il pensiero di lasciare la sua famiglia...
«Mi mancheranno proprio la vostra razione di battute giornaliera, la vostra voce squillante, la vostra presenza perenne, la vostra-»
«Bellezza disarmante? Si lo sappiamo, ci mancherai anche tu Mike, dopotutto sei il nostro cuginetto preferito!» lo interruppe Liz.
«Ma se sono l’unico cugino che avete!»
 «Dettagli.»
La colazione passò in fretta, tra battute e fette di pane e Nutella, e si fece l’ora di andare. Mike doveva andare al lavoro, quindi le avrebbero accompagnate all’aeroporto i loro zii.
 Dopo aver salutato Mike caricarono le poche valigie con gli oggetti indispensabili in macchina, il resto delle loro cose le avrebbero fatte spedire per posta dagli zii. Prima di salire in macchina si fermarono davanti alla loro ex-casa e si guardarono, per controllare che tutto fosse a posto. Erano molto simili, certo, ma non erano identiche. Emma aveva i capelli rossi ma con i riflessi dorati della madre, mentre quelli di Liz erano di un rosso più chiaro, mossi. A differenza della gemella però le piacevano così com’erano, e non si ostinava a volerli lisci.
Guardarono la loro ormai vecchia dimora e si voltarono, con qualche lacrima sulle guance, pronte a una nuova vita. 



ANGOLO AUTRICE:
Ciao belle! Okay, avevo scritto questo capitolo circa quattro anni fa, e l'avevo pure pubblicato ma poi non l'ho più continuato, non so per quale motivo ahah beh ora ho intenzione di proseguire questa storia, ovviamente questo è solo il prologo e so che è spaventosamente corto ma il resto dei capitoli non sarà affatto così. Spero che Em e Lizzie vi siano piaciute, ed alla prossima!