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Autore: Akeryana    10/11/2015    2 recensioni
[Ispirato al film di Peter Pan]
Una stupenda fanciulla, Violetta Castillo, ogni sera racconta ai suoi fratelli minori, Diego e Maxi, le storie di Peter Pan. Ma lei stranamente lo chiama Leon Vergas.
***
< Tu chi sei? >
< Sono Leon Vergas ma nelle storie vengo conosciuto come Peter Pan >
< Ma cosa ci fai qui? Nella mia camera >
< Voglio portarti con me nel’isola che non c’è > le prende la mano, la fa affacciare alla finestra e indica il cielo < Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino >
***
Paring: Leonetta, Diecesca, Naxi e CamillaxSeba.
Spero di avervi incuriosito. Un beso.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Viaggio sulla terra

 
"I fratelli restano sempre vicini..
Leon è un vero fratello"
 
Era notte ormai, tutti dormivano.. O quasi tutti.
Dalla nave arrivavano dei suoni per nulla rassicuranti. Alex si stava preparando nella sua camera, faceva avanti e indietro alla ricerca del suo uncino ma non perdeva il sorriso. Era felice dopo aver rubato un breve bacio dalle labbra di Violetta e aver visto negli occhi di Leon una strana ombra... Avrebbe potuta usarla contro di lui e sapeva come fare.
Nel mentre Seba lo seguiva per tutta la camera ripetendogli in continuazione..  <<  Per favore Alex ripensaci! Andare sulla terra è un rischio troppo grande! Lo sai che sei stato maledetto delle sirene e..  >> 
<<  Lo so benissimo Seba. E se non riuscirò a tornare la maledizione mi farà tornare qui ma finirò tra le braccia squamose delle sirene che si ciberanno della mia carne  >>  lo disse come se fosse la cosa più naturale del mondo, anzi, non perse nemmeno il suo sorriso e trovò il suo uncino finalmente. Lo mise al posto della mano e si mise il soprabito rosso. Fece per uscire ma Seba lo fermò e lo guardò con sguardo supplicante.
<<  Ti prego.. fai andare me.. Se io esaurissi la polvere di fata Camilla potrebbe sempre venirmi a prendere, ma tu morirai subito dopo!  >> gridò preso dall'ira e dalla disperazione. Alex era stato l'unico ad aiutarlo appena è arrivato sull'isola, lui era la sua famiglia, perché voleva rinunciare a tutto per vendicarsi di Leon?
<<  Seba ho preso la mia decisione. Non insistere. Esegui gli ordini del tuo capitano!  >>  disse in modo autoritario ma anche molto dolce, sembrava un padre in quel momento.
In quel momento il piccolo pirata scoppiò in un pianto liberatorio e abbracciò di slancio Alex, era tanto disperato e spaventato che non riusciva a pensare lucidamente.
<<   Alex non andare!  >> 
Al capitano gli fece tanta tenerezza che si addolcì e gli fece una carezza sulla testa  <<  Non devi temere per me, la cosa che mi riesce meglio è sopravvivere  >>  lo allontanò gentilmente e poi uscì dalla sua stanza gridando alla ciurma  <<  Branco di cani mettetevi ai vostri posti!  >>  si andò a mettere al timone e venne poi raggiunto da Camilla.
<<   Lo sai che sarà difficile per me portare un’intera nave di pirati sulla terra..   >>   in qualche strano modo pure la fata era preoccupata per Alex, Seba le aveva raccontato ogni cosa e non poteva fare a meno di provare un minimo di rispetto per quel ragazzo, perché non poteva e non potrà mai essere un uomo e no solo per la maledizione…
<<  Ci impiegheremo poco, non temere. Saremo svelti. Solo quanto basta per prendere abbastanza persone da sconfiggere una volta per tutte Leon  >> 
<<  Lo sai che Leon è imbattibile, se lui morisse l’isola..  >> 
<<  Lo so!  >>  sbraitò il capitano contro la fata ma poi un ghigno comparve sul suo volto  <<  Ma non sappiamo cosa accade se è lui a decidere di morire  >>  guardò poi davanti a se, mentre la fata lo fissava terrorizzata, quell’essere le metteva paura ma non poteva più sottrarsi alla sua decisione.
Si alzò in volto e iniziò a volteggiare in torno alla nave ricoprendola di polvere di fata, quanto bastava per poter volare. Infatti poco dopo i pirati si ritrovavano a guardare la loro preziosa isola da lontano mentre si dirigevano sulla terra.
 
***
 
Nel mentre nel villaggio degli indiani si sentivano delle grida provenire dalla tenda di Diego, che stava avendo una discussione molto animata con Maxi.
<<   Diego smettila di essere così orgoglioso e vai a chiedere scusa a Leon! L’hai trattato malissimo e non se lo meritava!  >>  gli gridò per l’ennesima volta Maxi mentre lo fissava con aria di rimprovero. Sembrava che le parti si fossero modificate, adesso Maxi il più grande e Diego il fratello minore combina guai.
<<  E io me le meritavo le sue menzogne! Mi ha preso in giro per tutto il tempo e l’ha fatto anche con te e Vilu!   >>  gridò lui a sua volta.
<<  Adesso basta voi due!  >>  entrò la sorella maggiore, Violetta, guardando entrambi, che si zittirono subito dopo.
<<  Violetta.. Se sei qui per difendere Leon puoi andare  >> 
<<  No Diego, io voglio solo parlarti. Sai cosa ho imparato da quando sono io la maggiore tra noi tre?  >> 
<<  Volevi dire quando lo eravamo..  >>  ribatté Diego stringendo i pugni.
<<  Diego!  >>  lo rimproverò Maxi.
<<  Calmo Maxi  >>  gli mise una mano sulla spalla tranquillizzandolo  <<  Diego.. Io ho imparato che i fratelli restano sempre vicini.. Leon è un vero fratello..  >>  Diego a quelle parole le diede le spalle e incrociò le braccia, dopotutto lui tra i tre era il più testardo. E Violetta sorrise notando che era una delle cose che aveva in comune con Leon. Poi fece un respiro profondo e continuò  <<  Se Leon non te l’avesse mai detto, se lui si fosse tenuto tutto dentro.. Sarebbe stato meglio?  >>  Diego la guardò come se avesse detto qualcosa di irrealistico  <<  Maxi andiamo ora, Diego tu pensa a questo e anche che Leon non ti ha mai mentito..  e secondo me non l’avrebbe mai fatto  >> 
I due fratelli uscirono lasciando Diego coi suoi pensieri.
In effetti la ex sorella on aveva tutti i torti, lui non aveva mica mai chiesto a Leon cose tanto intime come se avesse dei fratelli. Anzi. Leon gli chiedeva sempre di lui, cosa gli piaceva fare, chi preferiva tra i fratelli, quali fiabe gli piacevano.
Era incredibilmente stupido  e cattivo che lui non se ne fosse mai accorto prima d’ora mentre Leon cercava di aiutarlo a capire. Ora che ci pensava bene, Leon poteva essere un grandioso fratello maggiore. Forse il migliore. In quei giorni glielo aveva sempre dimostrato e lui come l’aveva ripagato? Dandogli un pugno e gridandogli contro.. Lui si era preso in giro da solo e se la stava prendendo con la persona sbagliata.
 
***
 
Leon stava volando più veloce che poteva dalle sirene, che lo avevano chiamato telepaticamente dicendogli che avevano delle novità su Alex, in effetti non aveva più visto ne Alex ne la sua nave pirata da quando aveva rapito Violetta. Chissà cosa starà tramando.
Ma la mente di Leon era altrove, pensava a Diego e che forse era meglio arrendersi una volta per tutte con lui. Era chiaro che aveva sbagliato tutto con lui ed erano solo amici, eh pensare se si fosse comportato da fratello con lui che sarebbe successo.
Forse era meglio così, doveva accettare la realtà.
Finalmente arrivò dalle sirene che appena lo videro ghignarono soddisfatte e lui era troppo stanco e affranto per capire cosa diamine stessero pensando.
<< Allora cosa mi dovete dire?  >>   chiese Leon seccamente, mentre si inginocchiava di fronte al mare e le sirene gli si avvicinarono e come sempre presero ad accarezzarlo, Leon sapeva che l’unico motivo per cui erano tanto carine con lui era per poi mangiarlo un giorno. Ma fino a che gli davano le informazioni che gli servivano a lui andava quasi bene.
<<  Alex ha un nuovo piano per toglierti di mezzo  >>  gli sussurrò all’orecchio la sirena alla sua destra.
<<  Tanto fallisce sempre  >>  ribatté il ragazzo sicuro di se.
<<  Ma questa volta sarai tu a perdere  >>  gli sussurrò sempre all’orecchio un’altra sirena alla sua sinistra.
<<  Lo sapete che è impossibile  >>  Leon non capiva dove volessero arrivare quelle sirene, sapeva che quelle creature erano nate per creare confusione nella mente anche se con lui i loro poteri non funzionavano. Ma in quel momento ne stava dubitando.
<<  Ne sei sicuro? Alex ha i suoi mezzi e tra questi.. Una fatina che tu conosci bene  >>  gli arrivò davanti una terza sirena e dopo le sue parole ebbe tutto più chiaro.
Leon si alzò di scatto e con un salto volò lontano, come se volesse scappare. Tutti. Tutti lo stavano lentamente abbandonando e tradendo.
Prima la sua Violetta che voleva abbandonarlo, ora il tradimento di Camilla. Chi altro doveva ferirlo ancora?
Volò più veloce che poteva verso il rifugio e appena arrivò nella sua stanza, in un impeto di ira iniziò a distruggere e colpire tutto quello che poteva. Ribaltò il letto. Lanciò la sedia contro la finestra. Gridò furioso mentre da fuori Violetta fissava la porta della sua stanza senza sapere che fare, fece per entrare ma Marco la fermò mettendole una mano sulla spalla e scuotendo il capo una volta, per farle capire che non era il momento.
I due uscirono e aspettarono che il momento d'ira del loro capo cessasse a breve, o almeno lo speravano. Anche se non fu così.
 
***
 
Appena arrivati Alex con un salto atterrò sul palazzo più alto di Buenos Aires. Sapeva che era da quel strano luogo che venivano tutti i ragazzi sperduti e ora pure lui avrebbe trovato dei ragazzi all'altezza dell'isola anche se dopo il loro ritorno, Alex sapeva bene che ci sarebbe stato.. L'inferno.
 
Nota autrice: Salve a tuttiii! Si sono ritornata, lo so che è molto molto tardi per chiedervi scusa per il ritardo ma sapete, la scuola, cosa brutta. Ma non è solo per una questione di tempo, ma sapete, molto spesso i professori non aiutano e in questo periodo la mia professoressa di Italiano, quella che dovrebbe aiutarmi di più, mi rema un pò contro e mi ha demoralizzato. Ma sapete cosa? Mi è servito questo a rendermi più forte e a farmi capire che il mio sogno di diventare scrittrice è vicino. E non vale solo per me, ma anche per voi che avete il sogno che un giorno il vostro libro o anche il vostro album, dovete lottare per far si che si avveri. Io sto ancora crescendo. Dopo tutto sono ancora piccola per pubblicare un libro. Ma il mio sogno non rimarrà nel cassetto a prendere polvere solo perché qualcuno dice che non ce la farà o perché da di tutto per fermarmi. Io un giorno diventerò scrittrice, come chi vuole diventare una cantante o anche un avvocato o un dottore. Non smettete di sognare. So che vi ho annoiato e infatti ora vado a continuare un'altra storia. Ditemi cosa ne pensate di questo capitolo.
Un beso.
  
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