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Autore: pillina28    12/11/2015    6 recensioni
Kagome e Kikyo sono gemelle identiche, o almeno, lo sono nell'aspetto.
Kagome è un’infermiera, sempre in giro per il mondo con associazioni umanitarie che tentano di portare la sanità, nei paesi più poveri e disagiati del mondo.
Kikyo fa la segretaria in una importante azienda di Tokyo e, con un capo, che è un vero tiranno!
Cosa succederebbe se Kikyo, chiedesse alla sua gemella di prendere il suo posto per due settimane, come segretaria nello studio dove lavora?
E se Kagome, seppur contrariata, si ritrovasse ad accettare?
Infondo non è nulla di difficile, vista la loro somiglianza e, dal momento che il suo futuro datore di lavoro starà lontano per concludere un affare fuori città, nessuno potrà scoprirle.
Ma una volta giunta sul posto, Kagome scopre che le cose stanno in maniera ben diversa: non solo Inuyasha no Taisho non si trova affatto all’estero, ma è anche un uomo molto affascinante! E sembra che improvvisamente non riesca a tenere lo sguardo.. o le mani, lontane dalla sua segretaria.
Che cosa succederà?
La bella Kagome saprà resistere alla tentazione?
Il suo capo sembra ben deciso a sedurla e respingerlo appare quasi impossibile.. ma cosa accadrà quando lui scoprirà la verità?
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve! Come ho scritto nel gruppo, mi scuso per il ritardo ma il capitolo mi ha messo un pò in difficoltà: sono stata piuttosto indecisa sugli sviluppi fino alla fine, finchè ho deciso di scegliere lo svolgimento che mi sembrava più realistico.
Alla fine i commenti. Buona lettura.



3 capitolo: Quando la passione brucia.



K POV 
I successivi due giorni di lavoro, furono un vero inferno.
Inuyasha non faceva altro che uscire dal suo ufficio, per una scusa o per un’altra, dandomi il tormento con mille richieste, mille domande e con sguardi intensi, volti a mettermi in difficoltà e a studiare ogni mia mossa.
L’umore del mio capo sembra essere piuttosto tempestoso e, da come mi guarda, penso di esserne la causa principale.
Non che per me sia facile…
Averlo costantemente intorno, pronto a saltarmi alla gola ad ogni minima mossa sbagliata, mi sta logorando.
Non riesco a concentrarmi sui mille compiti che mi ha affidato, quando me lo ritrovo sempre vicino e vedo il suo viso freddo scrutarmi serio e il suo profumo mascolino che mi invade le narici: tutto ciò mi rende terribilmente nervosa.
 

Finalmente però arriva venerdì e non posso fare a meno di sentirmi finalmente più tranquilla: tra poche ore avrò concluso il mio lavoro qui e potrò tornare a casa, a riprendere in mano la mia vera vita: niente più tensioni, niente più bronci
da sopportare né occhiate insidiose. Niente più desideri impellenti che imploravano soddisfazione. Sono riuscita a sopportare un’intera settimana di lavoro a fianco di Inuyasha, senza destare in lui sospetti.
Finalmente, tra meno di due ore, potrò tornare alla mia vita e dimenticarmi di tutta questa faccenda e, soprattutto, dello splendido capo di mia sorella, a cui sono riuscita a salvare il posto di lavoro.
Mi ritrovo a canticchiare, mentre finisco di archiviare alcune pratiche e, non mi accorgo che la porta dell’ufficio di Inuyasha viene aperta e lui si fa avanti, fulminandomi con lo sguardo: << A cosa si deve questa allegria Kikyo? >> mi chiede con un grugnito.
Mi volto verso di lui e, cercando di frenare il battito del mio cuore che, come il peggiore traditore, pompa sangue a super velocità ogni volta che lui è nei paraggi, mi limito a sorridergli affabile: << è venerdì! >> dico a mo di spiegazione.
Lui mi scruta serio: << E allora? Hai programmi interessanti per il weekend? >>.
Devo andare a prendere Kikyo e il suo fidanzato all’aeroporto, domani pomeriggio…
<< Nulla di importante, le solite cose >> sorrido ancora, dandogli una vaga risposta che sembra rendere il suo umore ancora più nero.


Inu Pov
 
Rientro nel mio ufficio sbattendo forte la porta alle mie spalle.
Dannata donna!
Non ha fatto altro che sorridere per tutto il giorno, quando io in tutto questo tempo non l’ho mai vista cosi allegra.
Sembra quasi che si stia prendendo gioco di me.
Batto un pungo sulla scrivania, facendo volare a terra qualche foglio: in questi giorni ho cercato di starle addosso sperando di vederla cedere da un momento all’altro, mentre lei è rimasta del tutto impassibile ai miei approcci e, invece di avvicinarsi a me, ha finito per allontanarsi ancora di più.
Cosa diavolo devo fare con lei?
Ogni mossa che provo sembra essere sbagliata e la mia pazienza si sta esaurendo, consumata dalla frustrazione e dal desiderio incessante di fare mia quella donna cocciuta che lavora per me.
Il suono del telefono mi distoglie dai miei pensieri e afferro la cornetta, rispondendo con un grugnito: << Taisho, chi parla? >>.
<< Inuyasha, sono io >> risponde il mio amico, non che avvocato, Miroku: << volevo avvisarti che Myoga è tornato in città e sta sbraitando come un pazzo perché non abbiamo ancora concluso l’affare anche senza di lui. Lunedì finalmente ci sarà un incontro per firmare tutte le pratiche. Ho sentito anche Koga Yoro e lui, insieme ai suoi collaboratori, hanno prenotato per una cena questa sera, per festeggiare insieme il successo. Purtroppo io non posso essere presente,  ma tu e Kikyo dovreste partecipare assolutamente >>.
La bella notizia, cancella per un attimo le mie turbolente emozioni: finalmente l’affare che da mesi sto progettando, andrà in porto.
Discuto per qualche minuto con Miroku dei dettagli e quando riaggancio, mi precipito fuori dallo studio.

La causa dei miei tormenti, sta spegnendo proprio in quell’istante il pc, raccogliendo le sue cose.
<< Dove stai andando Kikyo? >> domando, ancora euforico per la telefonata.
<< A casa! Stavo per venire a salutarti, ho completato tutto il lavoro che mi hai lasciato >> dice, prendendo il cellulare e la borsetta poggiati sul tavolo.
<< Myoga ha chiamato i miei avvocati >> affermo, attirando la sua attenzione << si è lamentato che l’affare non è ancora stato concluso e non vede l’ora di firmare le carte e concludere la faccenda >> le comunico e lei mi guarda prima stupita, per poi sorridermi contenta.
<< E’ una bella notizia! >> dice guardandomi con quegli splendidi occhi ridenti.
<< Si e stasera si festeggia! Koga ha prenotato una cena per riunire tutti i soci e festeggiare la riuscita del progetto. E tu verrai con me >> dico serio e coinciso.
La vedo spalancare gli occhi e torcersi le mani a disagio: << Non credo sia necessaria la mia presenza >> comincia, ma io la interrompo.
<< Hai partecipato anche tu al progetto ed è giusto che tu ci sia. Anche Koga e gli altri si aspettano sia la mia che la tua partecipazione, non puoi tirarti indietro >> dico, inchiodandola con lo sguardo.
Mi fissa per qualche secondo, per poi sospirare: << Va bene, dovrò passare da casa per cambiarmi però >> dice rassegnata e io, cercando di mascherarlo a lei, sorrido vittorioso: << Ti accompagno io, cosi poi andiamo direttamente al ristorante. Tra mezzora la macchina ci aspetta nell’atrio. Vado a darmi una rinfrescata e usciamo insieme >> dico, prima di voltarmi verso l’ufficio, sentendola sospirare alle mie spalle.
Una piccola vittoria.

 

K Pov

Inuyasha mi ha accompagnato a casa a cambiarmi e, quando nervosa emergo dal palazzo, lo trovo che parla al telefono con qualcuno, dandomi le spalle: << Si mamma, ricordo della festa. Ti ho detto che hai carta bianca. Invita chi vuoi, ma evita di cercare di propinarmi la figlia zitella di una delle tue amiche del club, ok? >> lo sento dire, a quella che capisco essere la madre, con voce un po’ esasperata.
La madre sta cercando di accasarlo?
<< Mamma smettila, ne abbiamo parlato mille volte. E ora devo andare, ho una cena di lavoro. Si. Ti voglio bene anche io,saluta papà.. a presto! >> dice, chiudendo la telefonata, per poi scuotere la testa.
Come attratto dal mio sguardo, si volta e mi scruta da capo a piedi con uno sguardo infuocato e ricco di apprezzamento che non riesce a nascondere e, lo ammetto, una parte del mio nervosismo sparisce, sostituita da un languore di  altro genere.
Stupidi ormoni impazziti.

<< Sei fantastica >> afferma con voce roca, avvicinandosi per aprire lo sportello dell’auto.
<< Grazie >>, mormoro lievemente imbarazzata ma anche compiaciuta per aver scelto bene l’abito da indossare.
Un abito bordeaux, lungo fino ai piedi, con il corpetto stretto, senza spalline e la con la gonna vaporosa, con uno spacco laterale che scopre un pò le gambe ad ogni passo.
Sotto il suo sguardo infuocato, mi sento quasi nuda e per un attimo ho paura, non di lui, ma delle emozioni che mi provoca e di ciò che potrebbe accadere tra noi.
<< Che cos’hai? Sei piuttosto silenziosa >> mi chiede durante il tragitto.
<< Non so se venire con te sia stata una buona idea >> mormoro.
<< Cosa dici! Sei riuscita a convincere Koga che valeva la pena rischiare in questo affare. Forse dovresti applicare gli stessi saggi consigli anche alla tua vita >> afferma beffardo.
Che arrogante, non è di certo la stessa cosa!
È facile parlare per lui, che sembra che nulla riesca a scalfirlo.
Lo vedo allungare una mano e sfiorare piano i miei capelli,  che scendono liberi sulla mia schiena:
<< Mi piacciono i tuoi capelli. È strano come tu non li lasci mai sciolti a lavoro.. >> mormora.
<< Sono.. scomodi a lavoro >> dico tentennando, cercando di placare il tumulto che agita il mio cuore.
I nostri occhi si incrociano e per un millesimo di secondo il mondo si ferma.
Non posso fare a meno di divorarlo con gli occhi, con la luce del crepuscolo che si riflette sul suo viso in giochi di luci e ombre, di abissi oscuri e promesse invitanti.
In quel momento capisco che una sola serata con quest'uomo non mi basterà mai.
Mi obbligo a deviare lo sguardo mentre un pizzico di rammarico mi trafigge il cuore.
Una sola serata è tutto quello che ho.

 
Sono inebriata ancor prima di entrare nel ristorante e sorseggiare il raffinato champagne che Koga Yoro mi mette in mano per brindare.
L’accalorato giretto in macchina con Inuyasha mi ha dato il capogiro.
Senza sapere come, riesco a sopravvivere alla cena e ogni tanto riesco anche a sgomberare la mente e a prendere parte alla conversazione eccitata e celebrativa che si dipana attorno a me.
Un gruppo suona con discrezione in sottofondo, ma la mia testa non recepisce la musica.
La mente è completamente assorta da un unico uomo qui presente questa sera e il corpo concentrato al cento per cento sulle sensazioni che il suo sguardo esplosivo mi trasmette.
E’ come se qualcuno avesse acceso un interruttore dentro di me che dice di non preoccuparmi perché è giusto provare questi sentimenti.
E’ giusto desiderarlo?

<< Kikyo.. lei è splendida questa sera >> sento vicino all’orecchio e mi volto, incontrando gli occhi sorridenti di Koga.
<< La ringrazio >> dico in imbarazzo e lui sorride divertito: << sembra che tu non sia abituata ai complimenti o sbaglio? >> chiede beffardo.
<< Beh si.. mi imbarazzano un po’ >> e lui scoppia a ridere.
<< Sei una donna molto particolare lo sai? Sei bella, non dovresti stupirti di un uomo che ti fa i complimenti >> replica con un sorriso.

<< In ogni caso >> riprende << volevo ringraziarti perché senza le tue parole, forse non avrei accettato questo affare e, sarebbe stato un vero peccato >>.
<< Io non centro nulla >> dico allora, aggrottando la fronte << Inuyasha sa essere molto convincente, sono sicura che non si sarebbe fatto scappare la sua collaborazione >> dico sorridendo.
<< Forse.. >> mormora, facendo incontrare i nostri bicchieri per un piccolo brindisi.
Lo squillo interrompe il momento: << Oh, scusami. Deve essere mia moglie >>.
Prende il telefono e si allontana di qualche passo, non prima che io riesca a cogliere alcune frasi: << Ayame, amore. Si è addormentato la nostra piccola Kaia ? >> lo sento mormorare con voce dolce.
Ayame?
A sentire quel nome il sangue mi si gela nelle vene e la mia mente sembra schiarirsi mentre, attonita, capisco finalmente perché fin dal primo incontro ho avuto la sensazione di conoscere quest'uomo.
Come ho fatto a non ricordare prima il suo volto?
 
Ayame.
Io e lei siamo partite assieme per molte missioni ed è un’ottima collega, non che una cara amica.
Si è poi sposata e ha deciso di fare domanda per un posto part time in ospedale, invece di continuare a lavorare sempre in viaggio tra posti sperduti e in guerra.
Nonostante la ricchezza del marito, era infatti decisa a conservare la sua indipendenza e il lavoro che tanto amava.
È passato un anno dall’ultima volta che l’ho vista, pochi giorni prima di partire per il viaggio che mi ha tenuta lontana da qui per mesi. In quell’occasione mi ha confessato di essere incinta ed era al settimo cielo. E anche se non avevo mai conosciuto il marito, sempre pieno di impegni, lei non faceva che parlare di lui e mi aveva fatto promettere che prima o poi avremmo organizzato un incontro.
Ayame.. la moglie di Koga!
Ci eravamo sentite poche volte in questi mesi, anche se avevo ricevuto una sua chiamata subito dopo la nascita della piccola Kaia.
Possibile che Koga non mi conosca?
Io e Ayame abbiamo centinaia di foto insieme.. anche se forse lui non ricorda il mio viso e non ha modo di collegare l’amica della moglie, Kagome.. con me. Infondo neanche io l’ho riconosciuto subito.
Se mi avesse scoperta, sarebbe stata la fine!
Fortunatamente Kikyo sarà qui lunedi e al diavolo qualsiasi possibile equivoco.

 
<< Eccomi. Scusa, era mia moglie. Ha deciso di rimanere a casa con nostra figlia, per questo non è qui. Ha solo due mesi >> dice l’orgoglioso Koga, riavvicinandosi.
<< Davvero? Sono felice per te, ti ci vedo proprio nella veste del papà >> dico io, cercando di deglutire il nodo di paura formatosi in gola.

<< Si. Certo non pensavo che fosse cosi impegnativo, ma è stupendo essere genitore. Io e mia moglie siamo felicissimi. Credo che tornerò a casa tra poco, mi mancano di già >> dice sorridendo radioso e io annuisco.
Anche io vorrei una famiglia un giorno, con un uomo speciale, che mi ami come evidentemente Koga ama sua moglie e sua figlia.

<< Koga, non pensi di aver monopolizzato Kikyo troppo a lungo? >> dice una voce alle mie spalle che mi fa irrigidire.
Koga scoppia a ridere.
<< E dai Inuyasha, non fare il brontolone! Tu hai la possibilità di averla con te ogni giorno, in ufficio, lascia la sua compagnia anche a qualcun altro ogni tanto! >> dice scherzando e vedo Inuyasha sorridere.
<< E comunque devo andare, la mia bella famigliola mi chiama. E’ stata una bella serata e sono contento che l’affare sia andato in porto, ho grande fiducia nel tuo lavoro >> dice sincero, allungando una mano che Inuyasha subito stringe.

Tra i due c’era senza dubbio un grande rispetto per i reciproci lavori e anche una grande stima.
 
Poco dopo, anche altri collaboratori cominciano ad abbandonare il locale per tornare dalle proprie famiglie.
<< La serata è stata un successo non trovi? >> prende a parlare Inuyasha, con tono tranquillo.
<< Si, assolutamente >> dico, a corto di parole.
La sua vicinanza mi confonde. Per tutta la sera il mio unico pensiero è stato Lui.
<< Kikyo.. vuoi ballare con me? >> domanda, guardandomi negli occhi e incantata, non riesco a fare altro se non annuire.
Ultima serata.
Ultima opportunità.

Mi lascio condurre sulla pista, dove la musica è dolce e romantica, perfetta per gli amanti, e mi viene naturale  abbandonarmi al suo caldo abbraccio e sentirmi parte di lui. Poggio istintivamente la testa sulla sua spalla e le sue braccia mi stringono con riverenza, quasi fossi un premio prezioso.
<< Finalmente sei tra le mie braccia. Ora non so se ti lascerò andare facilmente >> sussurra al mio orecchio.
Sì!
Esulto mentre il corpo si muove insieme al suo in una danza sensuale di carne contro stoffa, contro carne, un massaggio delizioso che mi solletica in modo insistente le parti più intime.
E' un fuoco ardente, che brucia ogni parte razionale di me, lasciando solo la passione.
Una notte sarebbe bastata per porre fine a quella folle caccia una volta per tutte, no?
E comunque succede di continuo, soprattutto quando c'è di mezzo lo champagne.
 Inuyasha metterà una pietra sopra a questa faccenda e Kikyo sarà libera dalla  sua pressione una volta tornata al lavoro.
Può funzionare.

Posso e devo fare in modo che funzioni.
Oddio sto per farlo davvero?

La musica lentamente si spegne, anche se entrambi siamo riluttanti a staccarci l’uno dall’altro.
<< Vuoi continuare a ballare? >> mi sussurra all’orecchio.
Alzo la testa dal suo petto e lo fisso negli occhi con il cuore che batte forte come un tamburo.
<< Ballare con te è meraviglioso >> dico, deglutendo il nodo che sento alla gola.
Adesso o mai più.
<< Ma preferirei fare l’amore con te >> confesso.
Un istante.
Lo vedo deglutire mentre assimila le mie parole, per poi guardarmi con gli occhi letteralmente infuocati dalla passione.
<< Vieni con me >> dice roco, conducendomi fuori dalla pista da ballo.
Appena usciti dal locale, mi bacia con foga, facendomi ruotare e schiacciandomi contro il muro mentre la sua bocca reclama la mia con crescente avidità.
<< Sto impazzendo >> dice tra un bacio e l’altro.

Forse sono ubriaca, perché credo di non aver mai provato un misto di sensazioni cosi contrastanti: una strana voglia di ridere per la gioia, di piangere per la disperazione e di dissolvermi nell'oscurità per sedurlo qui, in questo momento.
In qualche modo raggiungiamo la macchina e, con un gemito di disperazione, Inuyasha si stacca da me quanto basta per mettere in moto l’auto.
Mi prende una mano, mentre si immette nella strada principale e, per un attimo, si volta a guardarmi con occhi che contengono un desiderio da togliere il fiato.
<< Hai idea di quanto ti desidero? Di quanto ho spasimato in questi giorni per averti? >> dice roco, continuando a guidare ai limiti della velocità.
È chiaro, dai lineamenti tirati del suo viso, che l’attesa lo sta uccidendo.
<< Anche io ti voglio >> confesso, con la mente ormai oscurata dal desiderio per quest’uomo fantastico.
Un desiderio che so, mi ucciderà.

Una notte soltanto.
Potrà bastarmi?
Esce dall’autostrada e imbocca una stradina verso un quartiere residenziale di lusso.
Poco dopo, svolta e si ferma davanti ad un cancello imponente.
Con il telecomando, lo apre, rivelando una villa bellissima e imponente, circondata da un giardino rigoglioso.

<< Benvenuta nella mia vera dimora >> dice, sorridendo.
Spegne la macchina e scende, facendo il giro per aprirmi la portiera.
<< E’ stupendo qui, Inuyasha >> dico sinceramente colpita << sembra un piccolo paradiso >>.
Lui sorride, attirandomi a se e stringendomi tra le braccia forti: << E per ora è il nostro, piccolo paradiso >> dice prima di baciarmi con passione, senza più limiti di tempo o spazio.
Entriamo in casa quasi senza staccare le nostre bocche e, appena chiusa la porta alle nostre spalle, mi sento sollevare, sempre più in alto, il petto forte che mi schiaccia il seno e una gamba che si insinuava tra le mie, mentre mi fa poggiare con la schiena al muro.
Le sue mani vagano sul mio corpo, scolpendolo come fosse fato di argilla, infiammandomi la pelle. Le labbra mi lambiscono la gola e con un gesto impaziente spostano il corpetto del vestito, esponendo il seno nudo al suo sguardo avido.

<< Dio mio, sei perfetta >> sussurra in estasi, chinando la testa per baciare la mia pelle, mandando in cortocircuito i miei sensi, troppo assuefatti di lui.
<< E’ fantastico >> dico in preda ad una smania incontrollabile, tenendogli la testa contro la mia pelle, mentre bacia i miei seni con foga.
<< Tu sei fantastica >> afferma con il respiro corto.
Mi arcuo involontariamente verso di lui, spingendo i seni ancor più tra le sue labbra e sfregando il bacino sulla sua erezione pulsante, strappando un ansito ad entrambi.

<< Non credo di resistere ancora per molto >> dice e io gemo, pienamente d’accordo.
Voglio sentirlo mio, voglio che mi faccia sua.
Per una notte voglio illudermi di essere ciò che lui vuole..  e che lui sia mio, come vorrei.
Solleva il vestito esponendo prima le mie gambe, coperte dalle autoreggenti e poi il resto del mio corpo, coperto da un sottile triangolo di stoffa bordeaux.
Lo sento trattenere il respiro, mentre passa le dita sul bordo delle autoreggenti, per poi insinuarsi tra le mie mutandine, toccandomi finalmente dove il desiderio è più forte.
Emetto un gemito strozzato mentre lui, con una mano si libera con gesti frenetici di pantaloni e boxer, per poi lottare per infilare in fretta un preservativo.
Torna quindi a baciarmi con foga, mentre io, ormai in preda al delirio, accarezzo il suo corpo stupendo che sembra scolpito nel marmo.
<< E adesso sarai mia >> dichiara, diffondendo una nuova vampata di calore in tutto il mio corpo.

Continua a torturarmi appassionatamente e, quando sento di essere ormai al limite, lo sento afferrarmi finalmente per le natiche e spingere il bacino verso il mio, entrando in me con una spinta che sembra penetrarmi nell’anima.
Resto per un attimo senza fiato, preda di emozioni indescrivibili.
Gemo e lui con me, mentre i nostri corpi si incastrano alla perfezione, come se fossero fatti per stare insieme.

Restiamo per un attimo allacciati così, assaporando le reciproche sensazioni, prima che
lui si ritragga adagio in un doloroso addio che poi per fortuna si tramuta in un nuovo incontro grazie a una spinta decisa, e poi a un'altra e a un'altra ancora...
Stringo  le gambe intorno ai suoi fianchi e mi abbandono alle sensazioni, perdendomi nel ritmo primordiale dell'amore.

Le fiamme del desiderio ardono più vive e incalzanti che mai, consumandoci in un'intensa
esplosione, che ci lascia senza fiato.
Mi aggrappo a lui ansante, debole e stremata, con il respiro irregolare e il cuore che batte come un forsennato, sentendomi tutt'a un tratto indifesa e imbarazzata per la mia mezza nudità.
Dio, cosa ho fatto?
Come farò ora, a dimenticare il sesso più bello di tutta la mia vita?
E come farò, a dimenticare quest’uomo?
Forse mento a me stessa, cercando di illudermi che sia stato solo sesso.. ma lui si sta insinuando dentro al mio cuore e io non posso permetterlo…
<< Forse adesso, riusciremo a farlo in un letto >> dice al mio orecchio ridacchiando, ancora con il fiato corto.
Sorrido, grata per il fatto che abbia sdrammatizzato il momento.
Lui mi afferra il mento e mi spinge a guardarlo negli occhi: << Hai idea di quanto bello sia il tuo sorriso? >> mi chiede a fior di labbra, prima di lasciarmi un tenero bacio all’angolo della bocca, che mi fa fremere di nuovo dal desiderio.
<< Credo che adesso potremmo farlo con più calma e più dolcezza, nel mio letto. Voglio avere la possibilità di baciare ogni singolo angolo del tuo corpo>>.
Le sue parole mi incendiano il sangue e mi stringono il cuore: ti prego, non essere cosi meraviglioso con me…
Lo vedo tirarsi su i pantaloni e poi, mi sento sollevare e lo vedo muoversi verso una porta infondo al corridoio; la apre, sempre con me tra le braccia, ed entra in una bellissima stanza, dove mi adagia su di un letto enorme, con lenzuola di seta color crema.
Mi fa distendere e afferra il vestito, sfilandolo e lasciandomi cosi completamente nuda ed esposta al suo sguardo.
Mi appoggio sui gomiti, intimidita, cercando qualcosa per coprirmi: << Forse non dovremmo ancora.. >> comincio in preda all’ansia, ma mi blocco per deglutire quando lo vedo afferrare la sua maglia e sfilarla dalla testa, per poi togliere scarpe, pantaloni e boxer.
Nudo, davanti a me.
La salivazione si azzera e ogni pensiero coerente sparisce dalla mia testa: è perfetto ed è qui con me. Ed io, lo voglio ancora, e ancora.
<< Quei tuoi occhioni da cerbiatta mi hanno totalmente stregato. Che incantesimo hai utilizzato su di me, piccola streghetta? >> dice, avvicinandosi al letto, per poi sovrastarmi con il suo corpo.
<< Nessuna magia >> sussurro guardandolo negli occhi, che mi sorridono con un misto di dolcezza e desiderio.
<< Adesso riprenderemo da dove eravamo rimasti dolcezza… e io bacerò ogni centimetro di pelle che incontrerò. Hai un corpo fantastico e io muoio dalla voglia di toccarlo e assaporarlo lentamente >> dichiara, lasciandomi un bacio dietro l’orecchio.
Inarco la schiena preda di una nuova ondata di desiderio: il mio corpo spasima, già pronto per lui.
Forse è Inuyasha ad avermi stregato…
Decido di sbarazzarmi dei timori e godermi la magia di questa notte, la magia di ciò che la bocca e le mani di Inuyasha stanno operando sui miei capezzoli, e le sensazioni meravigliose che mi infonde schiacciandosi di nuovo contro il mio corpo.
Dopo questa notte non ci saranno stati altri sogni, ma almeno mi rimarranno i ricordi.
Ricordi che valgono ogni momento, ogni secondo, passato tra le sue braccia.
 

 
 Inu Pov, 8.30 am.

 << Perché non rimani qui con me oggi? >> le domando, mentre la vedo raccattare in giro per la camera le sue cose.
Non ricordo di aver passato una notte cosi incredibile in tutta la mia vita.
Abbiamo fatto l’amore.. condiviso una Jacuzzi e.. fatto di nuovo l’amore.
Perché non possiamo continuare a passare altro tempo insieme?
<< Non posso, ho altri programmi per il weekend >> risponde senza guardarmi.
Altri programmi?
<< Sono sicuro che puoi annullarli. La mia idea è molto più interessante >> dico con tono allusivo e lei alza lo sguardo, fissandomi seria.
Perché adesso sembra così fredda e distaccata?
<< Non posso farlo >> dice lapidaria.
Mi avvicino a lei lentamente, tentando un'altra strategia.
La abbraccio da dietro lasciando una scia di baci dietro il suo orecchio.
La sento rabbrividire, ma rimane rigida tra le mie braccia.
<< Resta con me >> chiedo ancora in un sussurro.
<< Non posso.. >> dice, staccandosi da me e afferrando la borsa.
La guardo accigliato: << cosa devi fare di così importante da non poter cambiare i tuoi piani? >> domando un po’ scocciato.
La vedo guardarmi , stringendo le labbra: << mia sorella torna da una vacanza e vado a prenderla in aeroporto nel pomeriggio >> risponde.
<< Ti accompagno io, mi piacerebbe conoscerla! >> propongo.
<< No! >>.
La veemenza della sua risposta mi lascia di stucco: << Non vuoi che conosca tua sorella? >> chiedo stralunato.
<< Non ce n’è bisogno >> taglia corto.
<< Allora possiamo vederci stasera? Domani? >> domando ancora, ma lei scuote la testa.
<< No, non credo >> afferma, infilando la giacca.
Mi avvicino a lei irato: << che cosa sta succedendo adesso Kikyo? >> chiedo duro.
Lei mi fissa seria, anche se le labbra sembrano tremarle leggermente: << proprio nulla >> afferma testarda.
<< E allora questa notte? Perché adesso stai scappando dopo quello che è successo? >> le domando, non capendo il suo atteggiamento.
Che cosa le sta prendendo?
<< Questa notte non è successo nulla. io ho bevuto un po’ troppo e tu ti sei tolto lo sfizio. Adulti consenzienti che fanno sesso. Ora basta però >>.
Mi blocco e la fisso incredulo, pensando che deve essere impazzita: << Non sembrava affatto che tu avessi bevuto troppo. E sei stata tu a voler fare l’amore o sbaglio? >> le domando rudemente.
Mi sta prendendo in giro?
<< E questo ti sembra normale per la Kikyo che hai conosciuto in questi mesi? >> mi chiede con tono che sembra esasperato.
<< No, ma.. >> comincio, senza saper bene dove vuol andare a parare.
<< Ecco, vedi? Ho bevuto di sicuro troppo. Ora chiamo un taxi, vado  a casa e dimenticheremo questa notte.. ok? >> dice avviandosi verso la porta.
<< Ti accompagno io a casa >>.
<< Ti prego >>  mi ferma lei con una mano alzata; << Dobbiamo lavorare insieme. Credo sia meglio per tutti e due se prendo un taxi e diamo un taglio a questa cosa, non ti pare? >> mi domanda ma io mi limito a stringere la mascella.
Vorrei trovare qualcosa di sensato da dire, qualcosa per trattenerla e per farle cadere dal viso quella maschera di freddezza che è così decisa ad indossare.
Ma l’orgoglio, quel maledetto, me lo impedisce: << Va bene, come vuoi >> rispondo infine, con voce priva di inflessione.
<< A lunedì >> mormora, prima di chiudersi la porta alle spalle, lasciando un gran silenzio.. e un gran vuoto.
Inuyasha,smettila di fare il rammollito. E' solo una donna, come tante altre.
Allora cos'è questa sensazione che mi stringe al petto?

 
K pov.
 

Mi siedo sul sedile del taxi, tenendo il broncio per tutto il viaggio e cercando, con difficoltà di trattenere le lacrime.
Il  tassista sembra però ignorare il mio bisogno di silenzio e insiste nel propinarmi un monologo assillante sulla mancanza di pioggia, il prezzo della benzina e chissà cos’altro.
Grazie al cielo sembra accontentarsi dei miei saltuari bofonchi di assenso, dato che non ho affatto voglia di pensare al tempo, alla siccità o alle crisi mondiali. In questo momento  ho davanti agli occhi lo sguardo feroce che Inuyasha mi ha lanciato quando sono uscita dalla sua stanza.
Era arrabbiato, infuriato con me per avergli dato buca, per aver trascorso una notte di piacere e poi averlo piantato in asso.
Ma che altro potevo fare?
Comunque è meglio così. È meglio che mi odi e che mi giudichi un po' suonata.
D'ora in poi mi lascerà in pace, anzi lascerà in pace Kikyo da lunedì mattina, e questa è la cosa più importante.
Entro in casa, desiderando solo immergermi in un bel bagno caldo fino al momento di andare a prendere mia sorella all'aeroporto, quando noto la luce lampeggiante sulla segreteria telefonica.
Mi avvicino circospetta e, convinta di sentire la voce di Inuyasha, premo esasperata il bottone per ascoltare il messaggio ma, stupita, mi rendo conto che la voce è quella di Kikyo!
In un secondo momento registro il significato delle sue parole e il sangue mi si ghiaccia nelle vene:
“ Ciao Kagome… spero che le cose in ufficio e con Inuyasha vadano meglio, perché mi dispiace dirti che credo ci metterò un po’ più di tempo a tornare… vedi è successo che.. “.
Sento le sue parole ma il mio cervello rifiuta di elaborarle.
E adesso cosa farò?
 







ANGOLINO MIO

Eccomi qua. Lo so che forse volete picchiarmi ma è venuto fuori così.
Ho pensato a lungo a come svolgere questa storia e ammetto che all'inizio pensavo a tutt'altro risvolto; ma mentre scrivevo mi sono accorta che qualcosa stonava e.. nulla il resto è venuto fuori così.
Dalle recensioni so ch equasi nessuna di voi si aspettava che Kagome cedesse cosi presto e nelle vesti di Kikyo... ma ho pensato che fosse l'atteggiamento più coerente per come ho tratteggiato il suo personaggio. Può sembrare anche un pò affrettato, ma spesso la passione può risultare tanto forte da spegnere del tutto la razionalità.

Spero di non avervi deluso.
Sono curiosissima di sapere le vostre opinioni e vi prego di non essere timide e di lasciare qualche recensione, per farmi sapere cosa ne pensate! Aspetterò con ansia il giudizio! ^^ Credo di aver rispettato il rating, se cosi non fosse,fatemelo notare :)


Cha dire, io ringrazio immensamente chi legge questa storia, chi l'ha aggiunta tra PREFERITI SEGUITE o RICORDATE. Grazie!
Un grazie di Cuore va anche alle meravigliose ragazze che hanno lasciato una recensione! *__* Siete fantastiche.
Vi linko anche il gruppo Facebook dedicato alle mie storie: 
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Ci tenevo a dire che la storia non sarà lunghissima, forse 7 o 8 capitoli, per domande o altro potete contattarmi tranquillamente.
Baci a presto!
 

 
   
 
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