VORTICE
Risucchiato da un vortice
oscuro come le nere parole
scritte su un muro bianco calce,
in grado di corrodere ogni misera
gioia umana.
Sono caduto,
scivolato in un qualcosa che mi
stritola
che mi rende imperfetto
più di quello che già sono.
Muovo le braccia
ma annego lentamente,
mentre il perfido vortice mi spinge
sempre più in profondità.
Eppure, a fondo
il buio della notte si tramuta
in luce splendente,
luce del giorno.
Muoio, il mio corpo
mi ha lasciato esanime su un fondale
di sabbia marrone,
ma soffice come il più caldo cotone.
Un gorgo mi ha strappato
da un mondo già inquinato,
pieno d’odio e di rancore
ma ora resta solo l’amore.
L’amore che più non regna sul mondo,
tesoro introvabile nascosto nel
fondale
di una società che risucchia tutto
come un vortice
indomabile, oscuro.
Il nero diventa rosso
all’interno del turbinio del vortice
dei sentimenti più nascosti
che ovunque appaiono come i più insulsi.
NOTA DELL’AUTORE
Ciao a tutti, e grazie per aver letto anche questa poesia J
Spero che vi sia piaciuta. Non è molto semplice da
interpretare, però, se prestate attenzione, è abbastanza chiara.
Grazie di cuore per il sostegno che mi offrite ogni settimana
J
Buona giornata a tutti J a giovedì prossimo J