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Autore: leila91    12/11/2015    13 recensioni
Aiya Eärendil Elenion Ancalima!
Così ti salutano, da tempo immemore, i popoli liberi della Terra di Mezzo.
Elfi, per lo più, alla cui stirpe una volta, per metà appartenevi.
Pochi tra i mortali invece, rammentano la tua storia. E quasi nessuno s’interroga riguardo i tuoi pensieri.
Perché ha forse pensieri una Stella?
Se solo sapessero…
(breve introspezione di Eärendil il Marinaio, padre di Elrond e Elros.)
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eärendil
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Aiya Eärendil Elenion Ancalima! 
 
Così ti salutano, da tempo immemore, i popoli liberi della Terra di Mezzo.
Elfi, per lo più, alla cui stirpe una volta, per metà appartenevi.
Pochi tra i mortali invece, rammentano la tua storia. E quasi nessuno s’interroga riguardo i tuoi pensieri.
Perché ha forse pensieri una Stella?
Se solo sapessero…
 
Miti e leggende hanno ammantato nei secoli la tua figura, plasmandola a sembianza della stessa materia degli astri celesti.
Nebulosa e lontana; irraggiungibile e fredda.
 
Eärendil, Eärendil! Baluardo della più alta speranza.
 
Chi ha memoria dell’uomo che fosti una volta?
Del marito?
Del padre?
Sì, il padre…
Sai di aver perso da tempo, ormai, il diritto a poter usare quel titolo.
Lo avesti mai?
Per quanto ti sforzi, non riesci a ricordare quando sia stata l’ultima volta che qualcuno ti ha chiamato così.
Li hai persi ancor prima di iniziare a conoscerli, i tuoi figli.
Ed essi hanno imparato a chiamare padre un altro, al tuo posto.
 
Nessuno conosce il rimpianto che per questo, e per molto altro, ogni giorno ti assale.
E ti assalirà sempre, fino a quando durerà il mondo.
Quando la solitudine si fa pressante, e il compito affidatoti dai Valar si rivela per ciò che veramente è: la più velata delle maledizioni, travestita da privilegio.
 
Nessuno oltre a lei.
 
Per lei hai scelto tutto ciò. Per lei hai abbandonato per sempre la stirpe di tuo padre.
Per quella stessa stirpe, e per ogni altro abitante della Terra di Mezzo, hai detto addio a ogni residua speranza di poter ritrovare i frutti del tuo amore.
 
Osasti ciò che nessuno ha mai osato, ti spingesti più in là di quanto fosse mai consentito. E splendeva luminoso, il Gioiello sulla fronte di lei, sempre di lei, a farvi da guida.
Lei, l’unica che ti rimane ora, specchio di un passato che mai più tornerà.
Quando le preferisti il Mare, e una barca divenne la tua sposa. Le onde e i flutti i tuoi figli.
Il tuo cuore era inquieto, mendico di un’altra terra e di un’altra famiglia. Non seppe far tesoro di ciò che aveva di fronte.
La realtà.
Il presente.
E sono pensieri che non hanno futuro ora, i tuoi, Eärendil, Stella della Sera, Prigioniero di Vingilot, colei che un tempo fu supremo simbolo di libertà. Perché nemmeno Eru, l’Uno può mutare quello che è stato.
In nessun modo potrai quindi mai fare ammenda o riavere ciò che perdesti. A cui, pur in buona fede, hai voltato le spalle.
Ma il tuo sacrificio non è stato vano, e si fa leggero ogni volta il tuo cuore, quando il Sole cala e puoi osservare la Terra dormire.
Puoi osservare i tuoi figli, dormire.
Perché il loro futuro è salvo, luminoso e certo.
Come la Stella che sei diventato.
 
 
 
 
 
 


 
Notarelle Pazzerelle:
 
Il titolo è la fiera della banalità, I know.
Salute gente: questa piccola introspezione è nata dal nulla fra ieri e oggi.
Per chi non conoscesse questo personaggio, si tratta del padre di Elros ed Elrond.
(Che btw, non è diventato veramente una stella, so di essermi espressa in maniera ambigua, perdono).
Assieme alla moglie Elwing (la ‘lei’ che compare quasi ossessivamente nel testo) fece vela verso l’Estremo Occidente, a bordo di Vingilot, la sua nave, guidato dalla luce di uno dei Silmaril. Dietro di loro abbandonarono i figli, creduti morti.
Una volta giunti in Aman implorarono i Valar affinchè liberassero la Terra di Mezzo dal giogo di Morgoth, ed ottennero l’aiuto delle Potenze nella successiva Guerra d’Ira.
Ok, questo riassunto è pessimo, ad ogni modo mi sono attenuta alle vicende narrate da zio John nel Silmarillion, ma i pensieri elaborati sono una mia personale interpretazione.
Sono stata indecisa se mettere o meno il tag ‘OOC’, perché non li vedevo inizialmente adatti al personaggio originale, che Tolkien descrive alla fine come ‘stanco del mondo’.
Ma io VOLEVO che avesse questi rimpianti U.U
Non poteva passarla liscia U.U.
Scherzi a parte, alla fine, dopo consultazione con Melianar, ho optato per il no tag.
 
Ringrazio chiunque abbia letto fin qui, chi vorrà lasciare un commento, e la mia Giulibella per il consulto :D
Alla prossima!
 
Benni
   
 
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