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Autore: Flos Ignis    12/11/2015    3 recensioni
Una grande novità sta per sconvolgere la caotica quotidianità della gilda più forte di Fiore: due giovani maghe, Alchimiste della Luce e del Buio, chiedono di poter entrare a Fairy Tail. Il loro arrivo porterà una ventata di novità che creerà non poche situazioni piene di comicità, ma porterà anche alla luce sentimenti finora celati nel profondo dei cuori.
E proprio quando tutto sembra volgere al meglio per ognuno di loro, un evento riporterà l'antica tristezza nei cuori delle gemelle della luce e del buio; stavolta avranno i loro compagni a sostenerle nella loro battaglia personale contro l'odio, ma dovranno vincere in fretta.
Perchè c'è chi non aspetterà per sferrare il suo attacco contro la gilda che tanto l'ha ostacolato in passato. Il mago oscuro immortale è pronto a dare il via alla battaglia finale.
Ohayo minna! Un paio di appunti obbligatori: seguo la storia del manga fino al capitolo 417, dopodichè mi limito a prendere qualche spunto da quelli successivi per la mia storia.
Spero davvero di intrattenervi piacevolmente con le mie parole, che la mia storia possa trasmettervi i sentimenti che ho provato nello scriverla!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lluvia, Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di Fate turchine, Draghi scorbutici e Demoni


 

Levy si era sempre ritenuta una ragazza estremamente razionale: posata, intelligente e con la testa sulle spalle.

Non si interessava alle frivolezze che interessavano tanto alle altre ragazze della sua età, quali i vestiti ed i ragazzi; spesso si ritrovava a ringraziare, nel silenzio dei suoi pensieri, qualunque dio l’avesse dotata di più cervello che di curve. Di certo, i ragazzi non avevano trovato terreno fertile per prenderla in giro: era troppo insignificante il suo aspetto e troppo acuta la sua mente, per azzardarsi a prenderla di mira. Certo, il rovescio della medaglia era un non indifferente complesso di inferiorità in campo sentimentale, ma ci aveva fatto l’abitudine ad interessare ai ragazzi solo come amica, le stava bene: non intendeva cambiare per un ragazzo, non ne valeva la pena.

Poi era entrata nella gilda, e aveva trovato finalmente il suo posto nel mondo, smettendo di sentirsi costantemente inadatta. Aveva stretto amicizia con delle ragazze che stimava profondamente, come Erza e Mira, per la forza che dimostravano ogni giorno….e sì, anche per come tenevano in riga quegli scalmanati dei loro nakama. Con l'arrivo di Lu-chan poi, aveva trovato un'anima affine: l'amore che condividevano per i libri le aveva fatte avvicinare fin da subito, e le collegava inesorabilmente.

Dopo essere diventata un membro di Fairy Tail, anche il suo modo di usare la magia era cambiato, divenendo estremamente più efficace: essendo piccola e agile, aveva trovato uno stile che si adattava perfettamente alla sua magia, fatta di colpi a sorpresa e combattimenti da media-lunga distanza. Non era dotata di un potere particolarmente raro o potente, ma aveva sopperito quella mancanza con la strategia e la furbizia.

Ma i suoi pensieri per una volta l’avevano portata alla deriva: come diceva, era sempre stata una ragazza posata e intelligente, che preferiva risolvere i conflitti con le parole piuttosto che con la forza bruta.

Tuttavia…

-Brutto buzzurro che non sei altro! Ritira subito quello che hai detto o me la pagherai cara!-

-Ghighi Gamberetto, come te la prendi…-

-Smettila di chiamarmi cosììììì!!!-

…tuttavia, non appena Gajeel apriva bocca, tutto il notevole cervello di cui disponeva se ne andava in vacanza, lasciando il comando del suo corpo alla parte più irrazionale di sé, quella che di solito seppelliva sotto le tonnellate di informazioni provenienti da tutti i libri che leggeva. In quei casi, diventava ciò che aveva sempre odiato: una ragazzina che si comportava da immatura urlando contro il bullo che la prende in giro. Bullo che, nonostante tutto ciò che dicesse per negarlo anche a sé stessa, le era diventato caro un po’ troppo oltre il consentito tra due semplici amici che, di tanto in tanto, compiono missioni assieme. Come quel giorno.

-Se non ti sbrighi arriveremo domani in città! Muovi quelle gambette corte, Nana! Ghighi-

Se fossero stai in uno di quegli anime che tanto piacevano ai bambini, probabilmente Levy si sarebbe vista spuntare un’enorme vena pulsante in testa. O forse non serviva essere in uno di quegli anime, perché si sentiva davvero pulsare la tempia sinistra a ritmo del cuore, agitato per qualche motivo non meglio specificato.

-Mi hai rotto le palle adesso!- eh sì, diventava anche volgare quando era arrabbiata.

-Solid Script… fire! Solid Script… ice!-

Levy aveva svolto i due incantesimi alla velocità della luce, di modo che il loro effetto fosse maggiore: aveva incendiato la faccia del Dragon Slayer concentrando una piccola fiamma intensa sulla sua bocca, per poi congelare quello stesso punto.

Il risultato? Il ferro di cui era fatto Gajeel si era fuso, chiudendogli la bocca.

Quella situazione durò appena qualche istante, giusto il tempo che Acciaio Nero impiegò per riprendersi dallo shock e riportare la sua bocca alla normalità, ma tanto bastò: Levy aveva visto bene lo stupore sul volto del suo compagno, ed era talmente raro vedere un’espressione così spontanea in lui che non si era saputa trattenere: era scoppiata a ridere, un po’ per la comicità della situazione, ma soprattutto per nascondere l’afflusso di sangue che le aveva imporporato il viso.

-Ghighi Nana, mi hai tirato un bello scherzetto… ma adesso ti faccio vedere io!-

Ghignando come un demone prese in spalla senza fatica la sua nakama, e prese a correre tenendola come un sacco di patata in una presa a dir poco ferrea. Lei prese a urlare e dimenarsi, tirò anche dei pugni sulla sua schiena, ma lui li avvertiva solo come lievi carezze. Tentò anche di usare la magia per incollargli le gambe con del cemento, ma quel drago impazzito si muoveva con la grazia di un elefante e la delicatezza di un rinoceronte.

Ad un certo punto si rassegnò persino a starsene buona e ferma sulla spalla del suo amico, che continuò a correre per molti chilometri senza stancarsi a causa del peso morto che portava. Certo, Levy non gli risparmiò mai di sentirsi dire esattamente tutto quello che pensava di lui e che gli avrebbe fatto non appena l’avrebbe liberata dalla sua morsa, anche se a lui fregava meno di niente di quelle minacce che sapeva perfettamente essere vane.

La posò di nuovo a terra solo alle porte di Naima, la città in cui dovevano svolgere il loro incarico. Non capitava spesso prendessero lavori insieme da soli, ma ultimamente la frequenza di quei casi era aumentata.

-Allora Gamberetto, cosa saremmo venuti a fare fin qui?-

-Te lo avrei spiegato già prima, se non mi avessi trattata come un sacco!-

-Come la fai lunga Nana…-

-Sei insopportabile! Ma perché Lily non è venuto? Almeno gli avrei chiesto di farti tacere…-

-Aveva da fare con gli altri gatti volanti di Edolas…-

-Exceed, si chiamano Exceed.-

-Come dici tu… allora, questo incarico?-

-Proteggere durante la mostra che si svolge al municipio la collezione di spade antiche di proprietà di un nobile locale.-

-E perché la ricompensa sarà così alta?-

-Perchè quelle spade hanno un valore inestimabile, e sono state prese di mira più volte da gilde oscure di varia entità. Sono manufatti magici, e nelle loro mani potrebbero rappresentare un problema.-

-Ricordami perché siamo venuti proprio noi a fare un lavoro così noioso come fare da palo ad una stupida teca di vetro…-

La famosa vena pulsante di Levy riprese a pulsare, ma cercò di riprendere il controllo sui suoi nervi. Ah, come riusciva a farla arrabbiare lui non ci riusciva nessuno…

-Perchè io posso rafforzare i sigilli che proteggono le spade con il mio Solid Script e le rune che mi ha insegnato Freed-kun, e tu puoi divertirti a far allontanare i ladri… ti piace come ruolo?-

-Adesso si ragiona, ghighi.-

Si scrocchiò sinistramente le nocche, preparandosi a pestare chiunque si mettesse sulla sua strada. Per un solo istante, provò pena per i poveracci che gli sarebbero capitati a tiro. Era un periodo di bonaccia, poca azione aveva fatto annoiare parecchio il Dragon Slayer, quindi Levy si rassegnò ad assistere ad un pestaggio di tutto rispetto. Quando Gajeel si annoiava diventava davvero molesto, ed era anche per quello che gli aveva proposto quella missione: vederlo camminare senza meta in gilda, praticamente facendo il solco sul pavimento mentre ribolliva come una fiera in gabbia, le era insopportabile.

-Ohi Nana…-

Gli aveva spiegato la missione per bene, ma aveva comunque la faccia di quando qualcosa non gli tornava. Preferì non chiedersi da quando sapesse alla perfezione tutte le sue espressioni.

-… hai detto che il tizio dai capelli verdi con le antenne ossessionato dal drago parafulmine ti ha insegnato delle rune?-

-...sì.- come aveva chiamato Freed-kun e Luxus? Trattenne a stento la risata.

-Quanto ci hai messo a impararle?-

-Qualche settimana, perché me lo chiedi?-

-É molto tempo...-

Ora la vena sulla tempia le stava per scoppiare. Le stava dando della stupida perché ci aveva messo un paio di mesi? Ma aveva idea qual buzzurro di cosa volesse dire imparare una lingua perduta e il modo di utilizzarne la magia insita nelle parole?

-...da passare da sola con quel tipo.-

Adesso però si sentiva lei una stupida. Ma dove voleva arrivare Gajeel? Si sentiva così confusa che le parve di vedere nel cervello degli enormi punti interrogativi che saltellavano in giro per la sua mente.

-Non vi ho mai visti parlare molto in gilda.-

-Beh, studiavamo in biblioteca. Mentre lui mi insegnava delle rune nuove, io gli ho mostrato come sfruttare meglio quelle che conosceva già, perché avevo notato delle carenze nella sua conoscenza del Potamelian Antico, e questo gli avrebbe causato qualche problema in combattimento.-

-… capisco.-

Però era lei a non capire. Come erano finiti a parlare di questo? No, la vera domanda era: perché?

-Ti sei divertita?-

Era una sua impressione o lui era in imbarazzo? Aspetta, non sarà che….

-Gajeel?-

-Mhm?-

-Vuoi imparare anche tu il Potamelian Antico?-


 

-Ma insomma Gajeel, si può sapere perché mi tieni il broncio?-

Erano nella sala della mostra per un controllo dell'ultimo minuto, e Gajeel, invece di essere eccitato per il probabile combattimento, si sentiva terribilmente irritato. Primo, perché tutto quel buon profumo di ferro antico gli stava facendo venire una gran fame che doveva trattenere, e secondo… beh, la fatina dai capelli blu che gli era accanto era la fonte principale del suo cruccio, dovette ammetterlo.

Ma davvero lei era quella intelligente? Chiedergli di imparare una lingua morta… bah. Lui voleva solo sapere se le piaceva il tizio strambo dai capelli verdi! Sì insomma, giusto per avvisarla che lui voleva solo il parafulmini biondo, perché poi lei ci sarebbe rimasta male… E lei che andava a capire?

Ma poi a lui cosa importava?

Assolutamente nulla, si rispose da solo: gli dispiaceva che lei stesse male, si sentiva responsabile per quel Gamberetto dai capelli blu da quando si era pentito di averla malmenata. Se ci ripensava, si sentiva ancora terribilmente in colpa; in quei casi, andava da Lily e sfogava tutto il suo nervosismo con un allenamento intensivo, dicendosi che se diventava più forte episodi del genere non si sarebbero più ripetuti, che l'avrebbe protetta da altri come lui che si dilettavano nel fare del male ai gamberetti come lei.

Non c'era nulla di strano, era un po' come un fratello maggiore alla fine: si preoccupava che lei stesse bene, ma il suo orgoglio gli impediva di dimostrarlo apertamente. Anche con Juvia e Wendy si comportava allo stesso modo: con la prima perché erano più o meno amici fin dai tempi di Phantom Lord, ed era stata lei a garantire per lui quando era entrato a Fairy Tail, e con la piccola Dragon Slayer perché era davvero quanto di più simile avesse ad una sorella minore, in quanto figlia di draghi come lui.

Si chiese se fossero i capelli blu a fregarlo: tutte e tre le sue nakama che più gli suscitavano quell'insopprimibile senso di protezione avevano i capelli blu…

Quando gli venne in mente la scena di lui che proteggeva il ghiacciolo allo stesso modo delle ragazze però, vennero a lui i capelli blu dalla paura: era davvero una scena che non avrebbe mai più voluto vedere, anche se era certo che ora che l'aveva visualizzata una volta l'avrebbe perseguitato nei suoi incubi più tremendi…

-Gajeel? Perchè hai la pelle d'oca? Hai freddo?-

-No… solo… pensavo...- '...a qualcosa che negherò fino alla morte di avere anche solo immaginato'

No, forse era solo perché era legato alle tre ragazze in modo particolare. Capito fosse solo quello il motivo, tirò un sospiro di sollievo.

'Ma allora… Juvia è un'amica di vecchia data… con Wendy ho in comune un genitore drago… ma Levy? Non può essere solo perché l'ho pestata, ho picchiato talmente tanta gente che..'

Non ebbe il tempo di cercare una risposta. Un forte boato lo richiamò all'ordine. Finalmente poteva smettere di riflettere, ora poteva divertirsi a picchiare qualche ladruncolo da strapazzo, sperando che fossero abbastanza forti da farlo distrarre da certi pensieri molesti.

Ma davanti a lui non apparve una gilda oscura o una banda di ladri.


 

-È passato molto tempo… Mard Gear. Pensavo avessi intenzione di nasconderti in un buco per il resto dell'eternità.-

-Oh, questa sì che è una sorpresa… due insetti di Fairy Tail. Sarebbe un vero piacere farvi fuori, ma ho cose più importanti da sbrigare… fuori dai piedi!-

In un istante si ritrovarono scaraventati contro il muro alle loro spalle, senza possibilità di muoversi.

Lo videro cercare di prendere un manufatto particolare, la Spada delle Generazioni: era l'arma più preziosa di tutte, che si era tramandata per ben tre secoli di padre in figlio nella famiglia del nobile, tutta composta da guerrieri di prim'ordine fedeli al Concilio.

-Solid Script… Impact!-

Levy sfruttò bene l'effetto sorpresa, costringendo il demone di Zeref ad allontanarsi in fretta. Non si era fatto neppure un graffio, ma la presa invisibile su di loro si era dissolta.

-E bravo Gamberetto… lascia a me questo tizio, ho una faccenda in sospeso con lui. Tu metti al sicuro i manufatti e resta a guardare.-

-Ma io voglio combattere!-

-Levy, vai.-

quando la guardava con quegli occhi rossi così seri e la chiamava col suo nome non riusciva mai a contraddirlo. Sentendosi spaventata e inutile come era successo a Tenroujima, si voltò e corse verso le teche, usando la sua magia per sigillarle in modo che nessuno potesse oltrepassare la barriera. E ancora una volta, dato che non era utile in combattimento, fece tutto ciò che poteva per aiutare almeno chi scendeva in campo.

-Solid Script...Iron!-

Pur con tutti i suoi studi, quello era tutto l'aiuto che poteva offrirgli. Si sentiva così debole...

-Grazie del pasto, Gamberetto… ed ora… in guardia, Mard Gear!-

-Potrebbe essere un piacevole diversivo schiacciarti, inutile insetto, prima di effettuare il recupero della spada… vieni avanti.-

-Non sono un insetto, stronzo! Sono il Drago di Ferro, mago di Fairy Tail, e tu me la pagherai per avermi sfidato e aver attaccato la mia nakama!-


 

  
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