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Autore: twilight98    12/11/2015    2 recensioni
Ciao a tutti ragazzi, oggi in comincia la 2°parte di "la mia storia". Vi consiglio di leggerla perché sarà una storia ricca di colpi di scena. Baci!!
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeremy, Fitzgerald, Nuovo, personaggio, Phone, Guy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~Le ore passarono molto velocemente quella giornata ed ora io ero pronto per la mia seconda notte di lavoro. Quando arrivo davanti all'entrata della pizzeria continuo a guardare l'insegna con su scritto "Freddy's Fazbear pizza".
J: << forza John, quello che è successo ieri è stato creato dalla tua immaginazione >>
Prendo un lungo sospiro e con passo deciso entro nel ristorante, sono appena scoccate le 12:00 e non appena entro arriva la guardia diurna che mi da le chiavi del ristorante e poi se ne va. La notte sembra abbastanza tranquilla.
J: << visto John?, alla fine non sta accadendo niente di spaventoso……
Controllo molto attentamente le telecamere senza notare nulla di strano.
….e niente conigli zombie in avvicinamento! >>
Sono appena scoccate le 4:00 e tutto è sempre tranquillo e….noioso - _ -
Ma verso le 4:30 sento uno strano rumore provenire dal corridoio, inizio a guardare tutte le telecamere finché non mi soffermo alla camera 8 e vedo scomparire di nuovo quello strano coniglio dalla mia vista.
J: << nonononono…….non può essere vero >>
Preso dal panico inizio a schiacciare tasti a caso finché non ne tocco uno che fa ritornare quella specie di essere alla cam8.
J: << o-ok, penso di star iniziando a capire come funziona >>
Continuo a mandare via quella specie di animatronico mal riuscito per tutta la notte, finché non sento di nuovo il rumore del sistema di ventilazione che non funziona.
J: << no, non adesso!! >>
Inizio a cercare con il respiro affannoso i bottoni per riparare quell'affare ma mi sento nuovamente afferrato per collo e lanciato verso il muro.
J: << OH MA ANDIAMO E' L'UNICA MOSSA CHE SAI FARE? >>
Quello strano e spaventoso animatronico si stava avvicinando pericolosamente a me.
J: << STAMMI LONTANO MOSTRO >>
Inizio a correre verso l'uscita con quel mostro che mi stava alle calcagna, anche questa il corridoio sembrava essere infinito. Stavo forse sognando o c'era qualcosa di sovrannaturale in quel posto?.
J: << QUESTO è SOLO UN SOGNO, QUESTO è SOLO UN SOGNO , QUESTO è SOLO UN SOGNO >>
Ma nonostante tentassi di convincermi, sentivo sempre i passi robotici di quell'essere. Cominciavo a sentire un male atroce ai muscoli delle gambe e il corridoio era senza fine.
J: << PERFAVORE FATEMI USCIRE DA QUESTO POSTO MALEDETTO >>
Mentre corro inciampo e sbatto la faccia al muro e quel coso non si fa certo sfuggire l'occasione, infatti mi afferra il colletto della mia camicia e mi sferra un pugno che mi fa volare fino all' altra parte della stanza.
J: << allora n-non era l'u-unica mossa c-che conoscevi >>
Quel coso si avvicina molto lentamente a me e inizia a sferrarmi pugni e calci fino a farmi sputare sangue.
J: << l-lasciami an-andare >>
Continua a prendermi a pugni finché non perdo i sensi.

…………………………………….

J: << dove sono? >>
Davanti è apparsa una stanza piena di palloncini e giocattoli ed anche colorata con dei colori tra l'arancione e il bianco, forse della pizzeria, è di bambini che ridono e giocano felici. Ma improvvisamente davanti a me lo scenario inizia a cambiare: la stanza vivace e colorata lascia posto ad una stanza spoglia e grigia, i muri invece di essere colorati con arancione sono lordi di sangue ancora gocciolante, ei bambini adesso sono immobili sul pavimento e sono ricoperti anche essi di sangue e nella mia mano spunta un grosso coltello da cucina lordo di sangue; impaurito lo faccio cadere a terra.
J: << CHE COSA STA SUCCEDENDO? >>
Improvvisamente uno dei bambini che credevo fosse morto mi salto addosso e tenta di soffocarmi. Con calcio all'altezza della pancia lo allontano facendolo sbattere al muro. Strisciando mi allontano da quel demone, ma lui continua ad avvicinarsi.
J: << STAMMI LONTANO >>
B: << è TUTTA COLPA TUA, ASSASSINO! >>
J: << STAMMI LONTANO, IO NON TI HO MAI TOCCATO >>
Mi alzo in piedi e inizio a correre verso la porta, ma come sempre, quando hai bisogno di uscire la porta si blocca. Mi giro per vedere dove fosse il bambino: ma al suo posto e anche a quello della stanza in se, si crea una stanza completamente oscura e infondo c'è uno specchio. Molto lentamente mi avvicino e quando mi specchio vedo un uomo vestito completamente di viola della quale non riesco ad identificare il volto, i suoi abiti sono sporchi di sangue e tiene in mano lo stesso coltello da cucina che poco fa stavo tenendo in mano io. Improvvisamente l'immagine dell'uomo viola esce dallo specchio e tenta di sgozzarmi e in quel momento realizzo che è anche più forte di me, infatti in meno di un minuto mi ritrovo con lui sopra di me e io che tento di allontanare quel coltello dalla mia gola. Nel suo volto all'improvviso di crea un sorriso molto inquietante e si iniziano a formare degli occhi completamente rossi, che erano come se mi stessero guardando nell'anima. Poi all'improvviso tutta diventa buio.

……………………………………

J: << AHHHHHHHHHHHH >>
All'improvviso, come se niente fosse mai accaduto, mi sveglio in una stanza spoglia e buia, dove l'unica fonte di luce arriva da una piccola finestra in alto nella parete davanti a me. Inizio a guardarmi intorno smarrito e anche un po' dolorante, finché i miei occhi non incontrano quelli di un uomo anziano.
J: << aspetta!, tu? >>
?: << buongiorno signor Fitzgerald! >>

 

   
 
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