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Autore: claudiagrc    13/11/2015    1 recensioni
Ormai i social network sono entrati a far parte della nostra routine quotidiana. Emma e Regina si iscrivono su instagram, la prima iniziando a postare principalmente le foto delle proprie pietanze, la seconda principalmente si limita a commentare le foto di Emma.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehi ciao a tutti!! In primis vorrei scusarmi del ritardo, ho scritto cancellato e riscritto quest'ultimo capitolo almeno tre volte, spero che così vada bene... Voglio ringraziare tutte quelle che si sono soffermare a leggere i miei capitoli ed un grazie di cuore a tutti i commenti ricevuti, essendo la prima storia che pubblico è stato molto importante leggere tanti commenti favorevoli, grazie davvero. Detto questo, spero non ci siano errori, e se c'è qualcosa espressa male o altro non esitate a farmelo notare!
Non mi dilungo ulteriormente! Buona lettura!
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Pov Regina

Mi svegliai di soprassalto sentendo bussare incessantemente alla mia porta, indossai una vestaglia e mi precipitai alla porta col cuore in gola sperando che non fosse successo niente di grave, aprii la porta e mi trovai davanti Emma visibilmente devastata.
«Emma che è successo?» chiesi decisamente turbata per via dell'orario e perché era chiaro che avesse bevuto.
«Allora avevo proprio ragione! Bisogna presentarsi tardi e senza preavviso per farmi dare del tu!» Inarcai un sopracciglio e dopo aver messo una ciocca di capelli dietro l'orecchio misi una mano sul fianco, mentre l'altra rimaneva ancora sulla porta.
«Sei venuta qui, a quest'ora e brilla solo per irritarmi?»
«No Regina, sono qui per avere delle risposte!»
«Prego?»
«Hai capito bene. Voglio delle risposte, risposte al tuo comportamento a cena e risposte per quella sfuriata tramite messaggi!»
«Non devo darti nessuna spiegazione. Adesso va via, cerca di farti passare la sbornia e parleremo semmai del tuo comportamento quando sarai più lucida dato che non è per niente responsabile farti vedere così da Henry!»
«Ti garantisco di essere abbastanza lucida, ed in oltre a quest'ora Henry sarà già nel mondo dei sogni. Adesso dimmi che ti prende!»
«Dimmi tu che ti prende! Ti sembra normale venire qua in questo stato?» Un ondata di vento improvvisa mi fece stringere le braccia sotto il seno. Solo in quel momento Emma sembrò accorgersi che mi trovavo in vestaglia, arrossì visibilmente e inizio a spostare il suo peso da un piede all'altro.
«Io.... Io ho bisogno di sapere» disse quasi in un sussurro
«Sapere cosa??» le chiesi perplessa. Quando aveva bussato in quel modo, mi aveva davvero fatto saltare i nervi, ma adesso vedendola così con lo sguardo basso e quasi imbarazzato la trovavo dolcissima.
Rialzò lo sguardo e fermò i suoi occhi nei miei come se stesse cercando di leggerci dentro. Avanzò di un passo ed il mio cuore iniziò a battere all'impazzata data la vicinanza che la bionda stava raggiungendo. Un altro passo ancora, adesso era così vicina che sentivo il suo respiro sulla mia pelle.
«Emma?»Chiesi con un fil di voce non riuscendo a distogliere più lo sguardo dalle sue labbra che sorridevano nervosamente.
«So che forse me ne pentirò e che forse sto per rovinare tutto, ma devo farlo o penso che presto impazzirò» e detto ciò accorciò le distanze poggiando delicatamente le sue morbide labbra sulle mie. Fu un bacio dolce e inaspettato, si staccò poco dopo e triste fece per allontanarsi pensando che non ricambiando il bacio io non ricambiassi i suoi sentimenti, fu allora che mi ripresi dallo shock iniziale di quello che era appena successo e la fermai afferrandole il braccio per non farla fuggire via.
«Aspetta»
«Non devi dire nulla Regina, mi dispiace non accadrà più.»
«A me non è dispiaciuto per niente invece» le dissi sorridendole dolcemente. Poi per spezzare un po' la tensione aggiunsi
«Certo mi aspettavo che baciassi meglio, ma non tutti riescono ad essere all'altezza di poter soddisfare le esigenze di una regina» A quel punto Emma scoppiò a ridere e quando posò nuovamente il suo sguardo su di me vidi un luccichio nei suoi occhi.
«Lasciate allora che vi mostri di cosa sono capace, Vostra Maestà» e detto ciò cinse i miei fianchi accorciando nuovamente le distanze e si fondò sulle mie labbra in un bacio ben più passionale ma utilizzando una dolcezza disarmante nei suoi sorrisi e nell' accarezzarmi il viso, per poi e farmi allontanare lentamente dalla porta quello tanto che bastava per poterla chiudere.

Pov Emma

Quando Regina non aveva risposto al mio bacio il mondo mi era crollato addosso, l'avevo baciata rovinando tutto e la paura che da quel momento l'imbarazzo sarebbe stato così forte da evitarci nuovamente era terrificante, ma quando aveva detto che il mio bacio non le era dispiaciuto mi aveva resa la donna più felice di questo assurdo mondo.
Quando aveva pronunciato quella frase, sicuramente per alleggerire la tensione, non riuscii a far a meno di ridere e di baciarla nuovamente e con una nuova consapevolezza ovvero che Regina sarebbe stata mia, mia e di nessun altro finalmente. Mi staccai dalle sue labbra sorridendole per riprendere fiato.
«Spero di essermi mostrata all'altezza adesso, mia regina. Avevo più volte immaginato come sarebbe stato baciarti, ma devo dire che quei sogni non rendevano giustizia. Questo bacio è stato... Wow... Non so neanche come definirlo.»
La vidi sorridere divertita
«Si, devo dire che adesso si è mostrata all'altezza miss Swan.» Poi il suo sorriso e il suo sguardo si caricarono di malizia
«E così fantasticavi su di me e su come sarebbe stato baciarmi, proprio come farebbe un adolescente?» Ma prima che avessi tempo di replicare portò le sue labbra vicino al mio orecchio
«E cos'altro immaginavi di farmi miss Swan?»
Finì di sussurrare quella frase per poi mordere lievemente il lobo dell' orecchio, quella frase detta in modo così sensuale e provocante e quel gesto mi fecero letteralmente impazzire. Fiondai le mie labbra sul suo collo ed iniziai a baciarlo e lasciare dei piccoli e delicati morsi ottenendo dei mugugnii di approvazione, poi tornai a baciare le sue labbra. Le mie mani si portarono dai suoi fianchi ad accarezzare la sua schiena, mentre piano iniziammo a dirigerci verso il divano. Una volta aver notato con la coda dell'occhio che già Regina si trovava vicino al divano piano la feci stendere senza smettere un secondo di baciarla. Sentivo che pian piano stavo iniziando a perdere il controllo, e l'unica cosa che riuscivo ormai a pensare era a quanto la desiderassi.
«Emma... Aspetta...» Disse ad un tratto Regina mentre le mie mani erano dirette al nodo della vestaglia bloccandole con le sue.
«Ti voglio così tanto Regina.... Ma se non ti senti pronta posso aspettare..» E le diedi un piccolo bacio prima sulle labbra poi sulla fronte sorridendole per poi poggiare la mia fronte sulla sua.
«Non è che io non voglia ma tu al momento non sei lucida, e non voglio assolutamente che tu dopo te ne penta, sei troppo importante per rovinare quello che c'è tra noi.» Stavolta fu lei a lasciarmi un dolce bacio.
Mi misi seduta e le accarezzai dolcemente la guancia e le chiesi di sedersi a sua volta.
«Regina Mills ti garantisco di essere nel pieno possesso delle mie facoltà mentali al momento, o che comunque sono abbastanza lucida da rendermi conto di ciò che sta succedendo. Se ho bevuto è stato perché non riuscivo a trovare il coraggio di dirti cosa sento per te, sentimenti che riconosco hanno iniziato a crescere mentre eravamo a Neverland, quindi no non ho intenzione di pentirmi di niente, non me ne sarei pentita neanche se tu avessi rifiutato il mio bacio perché avrei avuto per lo meno il coraggio di tentare.» Potei leggere il pieno stupore che c'era nel suo viso e non potevo far a meno di chiedermi se derivava da quella specie di dichiarazione improvvisata o perché non pensava che potessi formulare frasi di senso compiuto dopo aver bevuto un bicchiere di troppo, magari era dovuto ad entrambe le cose.
Le sorrisi e tornai a posare un piccolo bacio sulle sue labbra attendendo una sua risposta o reazione.

Pov Regina

A sentire quelle parole rimasi di stucco era una dichiarazione in piena regola, magari non era perfetta ma per me erano senza alcun dubbio parole più belle che potessi sentirmi dire.
La baciai con trasporto e dopo esseremi alzata ed averla presa per mano iniziammo a salire le scale dirette verso a mia camera. Una volta sulla soglia della porta decisi di dirle a mia volta ciò che provavo per lei.
«Credo di essermi innamorata di te pian piano, mi sono innamorata di te quando hai salvato nostro figlio dalle miniere, mi sono innamorata di te tutte le volte che mi hai salvata, però eri l'altra madre di mio figlio e ancor peggio la figlia di Biancaneve colei che avevo odiato per anni. Ho tentato di convincermi che ciò che provavo per te, man mano che imparavo a conoscerti, era semplice accettazione e rispetto dato che non eravamo più rivali. Ho iniziato a capire che i miei sentimenti nei tuoi confronti erano ben più forti solo quando sono stata costretta a dire addio ad Henry ed a te ed a donarvi nuovi ricordi, e ne ho avuto la conferma solo quando è finita con Robin. Stavo male non tanto perché mi era stato rubato il mio lieto fine con lui, ma perché eri stata tu a farlo e mi sono sentita tradita da te, il problema era che più ti stavo lontana e più stavo male.» Ci baciammo intensamente, un bacio che esprimeva tutte le cose non ancora dette.
La bocca di Emma scese sul mio collo lasciando baci lungo la sua scia, mentre le sue mani si posarono nuovamente sulla cintura della mia vestaglia, si fermò un momento come a chiedermi il permesso di poter continuare ed io le sorrisi dolcemente. Una volta tolta si fermò un secondo quasi in contemplazione del mio corpo.
«Wow non mi sembra quasi vero» disse prima di riprendere a lasciare baci sul mio corpo scendendo dal collo fino ad arrivare al mio seno. Mi sembrava un sogno, ogni bacio che lasciava mi provocava un brivido, la spogliai lentamente a mia volta rimanendo incantata dai suoi addominali ben definiti, sembrava perfetta in ogni sua forma e perfetti erano i nostri baci ed il modo in cui i nostri corpi sembravano incastrarsi e completarsi a vicenda.
Posai il mio capo sul suo petto beandomi del dolcissimo suono che il suo cuore ancora in tumulto di Emma emetteva mentre lei, con un viso sorridente e rilassato e con gli occhi chiusi, accarezzava dolcemente i miei capelli.
«Credo di amarti anche io Regina. Regina so che teoricamente abbiamo saltato un paio di passaggi, dato che siamo finite direttamente a letto, ma vorrei ugualmente chiederti se ti va di uscire con me, come un vero appuntamento.» Continuava ad accarezzare i miei capelli ma adesso il suo sguardo era fisso su di me attendendo una mia risposta.
«Ne sarei più che felice» le dissi sorridendole.
Forse Greg si sbagliava, il mio cuore iniziò a battere più forte al pensiero che finalmente sembrava stessi ottenendo quello che avevo sempre bramato, una famiglia, la speranza di poter vivere la vita assieme alla persona che stavo iniziando ad amare, e che provava lo stesso, e a nostro figlio. Forse anche io stavo ottenendo finalmente il mio lieto fine.
   
 
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