“Quel pazzo di Zayn va dicendo a tutti  che si sposa”
“Lo so” faccio spallucce, fingendo non curanza.
“Lo sai? Chi diavolo è la sfortunata?”
“Io” rispondo sottovoce. Smette di affondare per la decima volta il dito nella vaschetta di gelato alla panna e rimane a bocca aperta, fissandomi.
“Tu?” afferra un cucchiaio e me lo punta al petto. “Ma come puoi?”. Prende una bella quantità di gelato e la infila in bocca.
“Lo amo”
“Che cosa significa che lo ami? Hai dimenticato che ti ha abbandonata?”
“No, non l’ho dimenticato, ma lo amo comunque. L’amore non ha ragioni”
“Ovviamente, ma mi pare di capire che ti manca anche il buonsenso. La gente non va e viene. La gente resta e affronta i problemi”. Guardo con un cipiglio il gelato che sta pian piano scomparendo tra le sue fauci.
“E’ stata colpa mia”
“Che cosa?! Aspetta, lo stai giustificando?”
“Bhe, in un certo senso” alzo le spalle.
“Ti ha costretta lui a credere a questa cazzata per convincerti a sposarlo?”
“Sarebbe ora che tu la smettessi di prendertela con lui. Prenditela con me, urlami contro. Sono stata io a combinare quel casino” le tiro la vaschetta dalle mani, ma resto a fissarla pensierosa.
“Se ne sarebbe andato via comunque. E’ un ragazzino”
“Era felice”
“Lo era perché ancora non aveva scartato il suo regalo di Natale”
“Smettila. Ti dico che era felice. E lo sarò anch’io dopo che sarò diventata sua moglie”.
“Non asciugherò più nessuna lacrima, sappilo” dice severa ed io sorrido.
“La smetti? Sono io la sposa e sono io quella depressa” la sgrido quando prova a riprendersi il mio gelato.
“Credevo che le spose fossero tutte felici” dice sarcasticamente.
“Le altre non sposano Zayn Malik!”