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Autore: ___Page    14/11/2015    1 recensioni
-Sanji?!?-
Il biondo si irrigidì, spalancando gli occhi e mordendo il filtro della sigaretta, mentre infossava il collo tra le spalle nel sentire il tono con cui era stato apostrofato, tono decisamente irritato e che non portava niente di buono.
Non sapeva cosa potesse avere fatto e non ebbe neppure il tempo di rifletterci, troppo impegnato a mettere su la sua migliore faccia noncurante prima di girarsi.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Sanji, Usop
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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BROWNIE






Prese una boccata di tabacco, addossandosi con gli avambracci al davanzale e sporgendo il busto appena fuori dalla finestra, godendosi il tepore primaverile.
Chiuse gli occhi, mettendosi in ascolto, incantato dal cinguettare melodioso proveniente dal parco vicino al condominio, mentre il profumo della torta all’ananas impregnava la cucina.
Sanji sospirò, beatamente rilassato.
Era una splendida giornata.
Una splendida, magnifica giornata davvero.
Aveva dormito bene, quell’idiota del Marimo, di sicuro per merito della belli Nami-swan, non lo aveva disturbato dal piano superiore con il suo fastidioso e stupido allenamento, era riuscito a fare tutto quello che si era prefissato, il tempo era bello e piacevole.
Sì, decisamente era una giornata eccezionale. Niente avrebbe potuto rovin…
-Sanji?!?-
Il biondo si irrigidì, spalancando gli occhi e mordendo il filtro della sigaretta, mentre infossava il collo tra le spalle nel sentire il tono con cui era stato apostrofato, tono decisamente irritato e che non portava niente di buono.
Non sapeva cosa potesse avere fatto e non ebbe neppure il tempo di rifletterci, troppo impegnato a mettere su la sua migliore faccia noncurante prima di girarsi.
-Ehi!- lo salutò con un sorriso, studiandolo e deglutendo a vuoto nel mettere a fuoco la sua espressione.
Okay, aveva combinato qualcosa, anche se non sapeva cosa.
La sua posa non lasciava dubbi. Le sopracciglia corrugate, le gambe appena divaricate, le mani sui fianchi.
-Hai mica usato il computer oggi?!-
Infilò le mani in tasca, fingendo di pensarci su un attimo, prima di scuotere appena il capo.
-No!- negò convinto, sgranando l’occhio visibile e facendo sollevare un sopracciglio al suo ragazzo.
Non era un tipo spaventoso, Usopp, mai stato. Se si arrabbiava, apparentemente la sua unica arma era mettere il broncio. Ma in quegli anni Sanji aveva scoperto e si era rassegnato al fatto che Usopp, anche se senza malizia né consapevolezza, ne aveva di assi nella manica e quindi sì, preferiva evitare di dirgli che aveva effettivamente usato il computer, visto che evidentemente quella scatola infernale doveva avere qualcosa che non andava.
-Sei sicuro?!- insistette, guardandolo di striscio e facendolo annuire con espressione impassibile.
Lo scrutò ancora qualche secondo, studiando il suo volto e trovandolo perfettamente tranquillo.
-Okay- mormorò, con occhi socchiusi, cominciando a voltarsi per uscire dalla cucina -Allora vado a finire di fare una cosa- gli comunicò, dandogli le spalle.
Con un sospiro il più silenzioso possibile, Sanji si rilassò per lo scampato pericolo, girandosi nuovamente verso la finestra. Fece giusto in tempo a sfilare la cicca dalle labbra e sbuffare una nuvola di fumo che qualcosa lo colpì violentemente alla nuca, facendolo piegare in avanti.
Ma che diavolo…?!
Portando una mano sui capelli, in mezzo a cui un bernoccolo si stava già gonfiando, si rigirò di scatto, furente, certo di trovarsi davanti quel cretino di Rufy che si intrufolava in casa loro per scroccargli i dolci quando il loro profumo attraversava il pianerottolo e si infilava sotto la porta dell’appartamento che condivideva con Chopper e Brook e la sigaretta gli cadde dalla bocca che rimase schiusa in un’espressione incredula nel riconoscere Usopp che lo fronteggiava con occhi fiammeggianti.
La propria fionda in mano, la corda tesa e il proiettile già caricato, era immobile sulla soglia, pronto a colpire.
-Usopp ma cosa… Ehi! Ohi! Ohi!!!- protestò, portando le mani davanti al volto e provando a scansare la pioggia di precisi colpi che l’informatico gli stava scagliando contro senza complimenti, prendendolo alla sprovvista -Cosa ti è preso?!?!-  alzò la voce, riuscendo a fermarlo.
Continuando a trucidarlo con lo sguardo, il moro abbassò la piccola arma, respirando grosso e vagamente minaccioso.
-Ma pensi davvero che non mi accorga quando metti le mani sul pc e lo incasini?!?!- lo affrontò, facendolo sobbalzare e cogliendolo in flagrante -È come se io cercassi di convincerti che non ho scambiato la salsa di soia con il neomercurocromo! È il mio lavoro!!!-
-Hai scambiato la salsa di soia con il neomercurocromo?!?- domandò inorridendo e infiammandosi il cuoco, facendo un passo in avanti e lasciando per un attimo interdetto il compagno.
-Ma ti pare?! Che domande fai?! Era solo un esempio!!! E non cambiare argomento!!!- lo ammonì, puntandogli contro l’indice e avanzando a sua volta.
Sì, non era un tipo spaventoso Usopp, almeno finché non gli toccavi il computer e nemmeno lui aveva idea del proprio potenziale in quei momenti. Fu più forte di Sanji indietreggiare, gli occhi appena sbarrati.
-Io sono stufo di dover deframmentare quel coso tre volte al mese quindi vedi di imparare ad usarlo oppure giuro che metto la password e non te la dico neppure sotto tortura!!! Chiaro?!?!- lo informò, indemoniato.
Il cuoco annuì energicamente, guardandolo lanciare fulmini dagli occhi, il respiro grosso.
-Bene- sibilò, voltandosi e avviandosi a passo di marcia fuori dalla cucina.
Un brivido di disagio attraversò la schiena del biondo nel rendersi conto di quanto lo aveva fatto arrabbiare e nel realizzare quali sarebbero state le conseguenze della sua geniale trovata. Perché se c’era una cosa in cui Usopp era bravo era fingere e soprattutto fingere di portare rancore, a meno che non ci avesse messo una pezza il prima possibile.
Fece schizzare le iridi intorno a sé alla ricerca di qualcosa che potesse venire in suo soccorso, posandoli sul piatto di ceramica al centro del tavolo e illuminandosi.
Li ripuntò sulla schiena di Usopp, prendendo fiato per chiamarlo.
-Uso-chan!-
Lo guardò immobilizzarsi e notò il brivido che lo colse, per quanto impercettibile, sentendosi già sulla strada del trionfo.
-Non prendi un brownie?!- chiese, indicando con un cenno del capo i dolci che aveva preparato quella mattina.
Girando il viso di tre quarti, l’informatico lanciò un’occhiata di sbieco verso il tavolo, tentennando sul posto e facendo ondeggiare appena il braccio.
Con un movimento delle spalle che voleva sembrare noncurante, il moro tornò sui propri passi, avvicinandosi al tavolo e, senza mai neppure rischiare di incrociare gli occhi del cuoco, allungando una mano verso i quadratini di cioccolato.
Bastò che l’odore di cacao gli solleticasse le narici per fargli venire l’acquolina in bocca e resistette a malapena alla tentazione di chiudere gli occhi.
Dannazione, quanto adorava il cioccolato! E quanto adorava i dolci di Sanji!
La sensazione di un occhio puntato insistentemente addosso lo obbligò a sollevare il capo e sobbalzò nell’incrociare l’iride blu scura di Sanji, impegnata a guardarlo con soddisfazione e un’intensità che gli fece subito pizzicare la pelle scura.
Consapevole che la propria goduria alla sola idea di gustarsi il dolcetto traspariva in modo fin troppo evidente dal suo volto, e che la voglia anche di qualcos’altro sarebbe diventata visibile a breve, scosse energicamente la testa, imponendosi di tornare serio.
Con una scrollata di spalle, si decise una volta per tutte a lasciare quello che era l’indiscusso regno del proprio ragazzo, ostentando un’indifferenza che non provava per niente.
-Non pensare che sia tutto risolto con un brownie!- lo informò, sparendo alla sua vista.
Sanji rimase fermo alcuni secondi a fissare il punto dove un attimo prima si trovava Usopp, prima di estrarre il pacchetto di sigarette e accendersene una.
Le labbra gli si piegarono in un ghigno divertito e lievemente perverso, mentre prendeva la prima boccata di tabacco e tornava verso la finestra.
No, decisamente non era mai stata sua intenzione limitarsi a offrirgli dei brownie per farsi perdonare. Aveva ben altri piani per quella sera. Piani che avrebbe messo in atto con estremo piacere.
 
 
 





Angolo di Piper: 
Ciao gente!! 
Okay, ho solo una cosa da dire oggi: this ship has sailed!
Ebbene sì! Da quando ho scoperto che l'het senza lo yaoi è come la Nutella senza i grissini, mi si è aperto un infinito orizzonte di possibilità e, lo ammetto, ho scoperto di adorare questi due insieme! E' la prima FF in assoluto che scrivo su di loro! Grazie a chi ha letto! 

 
  
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