Due sere fa, ti ho rivissuto, stasera ti ho avvertito poco lontano da me. Sei arrivato come un peso che toglie il respiro, che riesce a fermare il mondo, il tempo, il battito vitale. Dolore, paura, disperazione, desiderio... perché riesci sempre a distruggere ogni mio obiettivo, ogni mia speranza?!? Mi è sufficiente la memoria per sciogliermi, non ho neanche bisogno di vederti. Quando sei realmente davanti a me, quelle poche volte, è la più grande sciagura: un esercito marcia sopra le mie ali. Non ho mai avuto l'opportunità di volare, ma la speranza è viva dentro me. Cosa posso farmene di quelle poche piume che tu mi lasci?
Il problema più persistente è che non voglio fermare questo circolo perché in fondo lo sai e io lo so, che il permesso te l'ho concesso e te lo concederò fino a quando le nostre vite non decideranno di sciogliere i nodi che ci tengono uniti.