Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: whateverhappened    26/02/2009    7 recensioni
Missing moment: il giorno dello smistamento di Fred e George.
Vi siete mai immaginati i gemelli con il Cappello Parlante in testa? O Molly alle prese con un Fred e un George undicenni? In questa fic la mia "visione dei fatti"!
- Diremo a Ron che è qualcosa di micidiale, magari una lotta con un troll! - bisbigliò George all'orecchio del gemello, sghignazzando al pensiero dell'espressione che avrebbe assunto il loro fratellino a quella notizia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia, Weasley, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

...un altro Weasley?


Uno scoppio tremendo risuonò nelle orecchie di un bambino dai capelli rossi, che si tirò immediatamente a sedere tirandosi dietro le coperte.
- Cosa?! Dove?! I draghi! - borbottò agitato, stropicciandosi gli occhi ancora assonnati.
Fu in quel momento che sentì una risata, si voltò e vide un ragazzino identico in tutto e per tutto a lui che stringeva un sacchetto di carta. Nello stesso momento la porta della stanza si aprì, rivelando una donna piuttosto infuriata.
- Freeed! - gridò, rivolgendosi al bambino in piedi accanto al letto dell'altro - Se vai avanti così ti espelleranno da Hogwarts prima ancora di essere smistato! -
- E dai, mamma, era solo uno scherzo innocente! - ribatté Fred, mentre l'altro annuiva.
- E tu gli dai ragione, George?! -
- É stato divertente! - disse quello a sostegno del fratello.
- Innocente... divertente! - disse la donna, scuotendo la testa ed alzando le mani al cielo - Ma dove andremo a finire! Vi butteranno fuori da Hogwarts e dovrete andare a Durmstrang, ve lo dico io! Innocente... divertente! -
Sentendo le parole della madre Fred e George scoppiarono a ridere.
- E dai, mamma! - cominciò a dire uno.
- Sono sicuro... - continuò l'altro.
- ...che a Silente... -
- ...piaceranno i nostri scherzi! - conclusero.
Se il loro tentativo era quello di rassicurare la madre non ottennero successo, la donna uscì dalla stanza infuriata e borbottando che i successi ottenuti dai figli maggiori sarebbero presto stati offuscati dalle malefatte di quelle due pesti.
Dieci minuti dopo due ragazzini identici varcavano la soglia della cucina, entrambi con indosso dei pantaloni blu e un maglioncino grigio. La madre, che stava versando del succo di zucca nel bicchiere di un altro bambino dai capelli rossi, li squadrò da capo a piedi.
- Sistemati i capelli, George! - disse a quello più vicino al tavolo.
- Mamma, non sono George! - ribattè quello.
- Oooh, scusa Fred! Sistemati i capelli! George, hai preso il calderone? - disse poi, rivolgendosi all'altro - Ieri sera l'ho visto sotto il letto di Ron! -
- Mamma, posso andare anch'io alla scuola magica con Fred e George? - disse una vocina proveniente dall'angolo della cucina, impedendo così a George di rispondere.
- Ginny, quante volte te l'ho detto che devi aspettare di avere undici anni? - rispose la madre.
La piccola figurina dal caschetto rosso si imbronciò e, cercando di mostrare il più possibile la sua arrabbiatura, raggiunse l'altro bambino seduto a tavola.
- Però non è giusto che loro ci vanno e io no! - disse poi - Diglielo anche tu, Ron! - aggiunse, rivolgendosi al fratello seduto accanto a lei. Questo sollevo lo sguardo ancora assonnato e, incrociando quello seccato della mamma, non poté fare a meno di tornare a concentrarsi sul succo di zucca, ignorando la sorellina.
- Come al solito siamo in ritardo! - intervenne la madre guardando l'orologio e mettendo così fine alla discussione - Peeercy! -
- É già davanti alla macchina con papà... - disse Fred.
- ...come al solito vuole fare il precisino! - concluse George.
- Smettetela di parlare così di vostro fratello! E ora andiamo, sperando che non finisca come l'anno scorso! - disse la donna, ricordando il viaggio con l'auto volante del marito dell'anno precedente, quando aveva avuto problemi con il meccanismo che permetteva il volo. Avevano così percorso tutta la strada alternando momenti in mezzo alle nuvole a momenti fra le comuni auto babbane, rimanendo più volte imbottigliati nel traffico.
La donna non amava per niente quell'invenzione babbana, odiava utilizzarla anche per brevi tragitti. Per sua fortuna il viaggio verso Londra avvenne senza problemi e in poco tempo.
- Io devo andare, Molly cara, al Ministero aspettiamo il controllo mensile! - annunciò, una volta arrivati, il padre di tutti i bambini dai capelli rossi, rivolgendosi alla moglie.
- Certo, certo! Vai pure Arthur, mi Smaterializzerò con Ron e Ginny! - rispose questa.
- Ma se... - si intromise la bambina.
- Non andrai anche tu ad Hogwarts, Ginny! - la interruppe il padre - Fred, George, cercate di non combinare troppi guai! Percy, tienili d'occhio! Buon anno, ragazzi, ci vediamo a Natale! - concluse, salutando i figli prima di ripartire.
- Ragazzi... - cominciò a dire la madre, una volta che il marito se ne fu andato - Mi raccomando, non fatemi ricevere lamentele in continuazione! Percy, mi fido di te, stai attento a questi due. -
Il ragazzo in questione, che aveva spessi occhiali di corno e i capelli dello stesso colore del resto della famiglia, annuì pomposamente.
- Certo, mamma! Di me puoi fidarti! - disse, mentre i gemelli storcevano il naso.
In quel momento un fischio prolungato annunciò che il treno stava per partire. La donna abbracciò i tre figli con forza, come per trasmettere loro tutto l'affetto che sentiva.
- Fate i bravi e scrivete! -
Quando i tre riuscirono a staccarsi dalla madre corsero sul treno, che ormai era in procinto di cominciare il suo viaggio. Salutarono nuovamente la mamma e i fratellini dal finestrino, dedicando un sorriso speciale a Ginny, le cui lacrime erano ben visibili anche a distanza.
- Ora andate a sedervi da qualche parte e non combinate guai - disse Percy, una volta allontanatisi definitivamente dalla stazione di King's Cross - E ascoltatemi, cielo sono vostro fratello maggiore! - concluse, allontanandosi dai gemelli.
- Cielo, sono vostro fratello maggiore! - lo prese in giro Fred, mentre cercava uno scompartimento in cui sistemarsi.
- Scusa, possiamo metterci qui? - disse, aprendo la porta di uno scompartimento in cui c'era un solo ragazzo. Questo, cercando inutilmente di nascondere delle caccabombe, annuì. I gemelli entrarono e si sedettero proprio di fronte a lui.
- Noi siamo Fred... - cominciò uno.
- ...e George Weasley... - continuò l'altro.
- ...e quelle caccabombe sono vecchie, dovresti provare queste! - conclusero, porgendo al ragazzino un sacchetto.
- Lee Jordan - si presentò questo, afferrando il sacchetto e guardando stupefatto il contenuto.
E fu così che nacque un'amicizia destinata a durare negli anni, solida e profonda. Nacque da un sacchetto di caccabombe. Nacque dal primo viaggio di Fred e George passato senza fare scherzi, ma semplicemente a progettarli.
Il paesaggio inglese scorreva veloce accanto a loro, le campagne sfumavano nelle città e il cielo si mostrava sempre più scuro man mano che si avvicinavano alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Forse sapeva che erano in arrivo due bambini spesso definiti pericoli pubblici.
Quando arrivarono furono accolti dalla Vicepreside, che spiegò loro come sarebbe avvenuta la cerimonia dello Smistamento.
- Diremo a Ron che è qualcosa di micidiale, magari una lotta con un troll! - bisbigliò George all'orecchio del gemello, sghignazzando al pensiero dell'espressione che avrebbe assunto il loro fratellino a quella notizia.
Il primo ad essere chiamato fu Fred, che avanzò verso la sedia ed il Cappello sperando di essere mandato a Grifondoro. Non voleva essere il primo della famiglia ad essere smistato in una casa diversa, in più il bambino conosciuto sul treno era già finito fra gli studenti rosso-oro.
- Weasley, eh? - disse il cappello non appena venne calcato sulla testa di Fred - La tua mente è brillante, vedo. Molto intelligente, come i tuoi fratelli! Ma sei molto diverso da loro... Vedo audacia nei tuoi pensieri, programmi per cui il coraggio è fondamentale... Sì, so esattamente cosa fare con te... GRIFONDORO! -
Fred si alzò rapidamente dallo sgabello e corse verso la tavolata rosso-oro, dove venne accolto con una pacca sulla spalla dal fratello maggiore.
- Weasley, George! - disse intanto la Vicepreside.
Un po' più sicuro del fratello, il bambino raggiunse la sedia ed aspettò tranquillo che la professoressa McGranitt gli mettesse in testa il Cappello Parlante. Il vecchio oggetto magico si mosse istantaneamente non appena fu a contatto con i capelli cremisi del ragazzino e lo squarcio si aprì per parlare.
- ...un altro Weasley? -










Come vi sarete certamente accorti, questa fiction non è stata betata. Questo perchè la mia beta è oberata di lavoro, non volevo aumentare il carico! "Ma non potevi aspettare a postare?" direte voi. Beh... sì, avrei potuto, ma non ce l'ho fatta, mi ha preso il raptus della scrittrice XD.
Non ho mai scritto fiction su Missing Moments nè sui gemelli, fatemi sapere com'è venuto quest'esperimento!


   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: whateverhappened