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Autore: lisitella    14/11/2015    9 recensioni
Max 30 anni uomo attraente. Nonostante ricco e proprietario di una grossa azienda, era una persona infelice.
Miriam 25 anni, donna bella, attraente e istruita, segretaria dell'azienda. Innamorata do Max. Sogna di sposarlo.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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~~Era una bella giornata di primavera. Il sole splendeva e l’aria profumava di primizie floreali. Ma soprattutto era una bella giornata per Miriam che finalmente poteva coronare il suo sogno, sposare la persona che lei più amava. Lo stesso valeva per Max.

Miriam era stupenda con il suo vestito da sposa di satin bianco orlato di pizzo, che le lasciava le spalle scoperte. I loro famigliari e i loro amici più cari riempivano le prime file delle panche alle loro spalle e sorridevano al fotografo che li immortalava con il flash.

Miriam lanciò un’occhiata a Max che si trovava in piedi al suo fianco, davanti al sacerdote. Era più bello che mai. Gli occhi di Max stavano brillando, colmi di gioia. Miriam si domandava se quegli occhi sprigionassero amore vero o semplice compiacimento per l’obiettivo raggiunto.

Terminata la cerimonia, Max prese Miriam fra le braccia e le diede quel bacio che lei aveva da sempre sognato. Un bacio dolce e appassionato al tempo stesso.

A tutti gli effetti era diventata sua moglie. Le ci volle tutto il suo autocontrollo per non crollare quando Max si staccò da lei e la prese a braccetto, proprio come aveva fatto il giorno in cui le aveva chiesto di sposarlo. Era un bene che parenti e amici li circondassero per far loro le congratulazioni perchè altrimenti lei avrebbe ceduto all’impulso di scoppiare a piangere come una bambina, perché pensava che Max non l’aveva sposata per amore. Lei avrebbe corso questo rischio, perché lo amava tanto. Il  suo cuore palpitava di gioia, finalmente aveva coronato il sogno: Ora Max era suo, soltanto per lei. Anche i genitori di Miriam erano felici, commossi ed emozionati.

Tutto stava filando liscio, anche il banchetto è stato apprezzato dagli invitati, e quando la torta nunziale ha fatto la sua comparsa, un applauso spontaneo è esploso dagli invitati.
Max non vedeva il momento che tutto finisse. Desiderava stare solo con Miriam, e in maniera buffa le fece una proposta allucinante, “perché non scappiamo?” Miriam rispose di no. Cosa avrebbero pensato gli invitati?

“Senti mi puoi spiegare perché vuoi andare via?” aggiunse Miriam.

“Perché voglio stare solo con te, perché ti desidero, voglio farti mia” rispose con disinvoltura.

Queste parole sorpresero non molto la ragazza. Stava scherzando? Eppure l’espressione era quella di una persona seria. Possibile che stava manifestando sentimenti seri e di amore? Le voleva veramente bene? Possibile che lo avesse cambiato?

Lasciato la festa i due si avviarono alla villa. Max non vedeva il momento di stare solo con Miriam. La desiderava e nello stesso tempo la amava più della sua vita. Ci aveva messo del tempo prima di accorgersi. L’aveva sempre amata  e non lo sapeva. Finalmente Miriam sarebbe stata solo sua e di nessun altro.

Arrivati alla villa le dette un lungo bacio profondo e pieno di sentimento e amore. La prese in braccio e la portò in camera  appoggiandola sul letto. Con delicatezza comincio ad accarezzarla, mentre le stava togliendo l’abito nunziale. Miriam gli si abbandonò. Max con maestria la bacio, le lingue cominciarono a rincorrersi. Le mani sfiorare i seni. I due amanti avevano raggiunto il loro scopo la loro sfida iniziata quasi per gioco era sfociata in un amore profondo, un amore che nessun essere umano avrebbe mai distrutto, un amore che sarebbe durato per sempre.

Dopo qualche giorno.
Max ritornò in anticipo dal suo viaggio di lavoro con un solo pensiero in mente: rivedere Miriam. Voleva rimanere con lei e non appena ebbe raggiunto il suo scopo, la strinse fra le braccia e la baciò con una passione troppo a lungo frenata.

Lei lo ricambiò con pari ardore, ma quando lui cominciò a sbottonarle i bottoni della camicetta protestò in tono flebile:
“Non dovremmo farlo. Pensa se entrasse qualcuno della servitù”.

“Non preoccuparti” la tranquillizzò lui. “Ho chiuso a chiave la porta”.

Poi non sopportando l’idea di staccarsi da lei nemmeno per pochi istanti, la trascinò fino al comodino e staccò il cellulare.

“Ecco fatto!” le annunciò in tono trionfante. “Ora nessuno potrà disturbarci”.
“Oh, Max sei impossibile” protestò Miriam.

“Spero che sia un complimento” mormorò lui ricominciando a spogliarla.

Pochi istanti dopo erano entrambi nudi. Max prese Miriam in braccio e l’adagiò con delicatezza sul letto.

“Sei più bella ogni giorno che passa” mormorò con voce roca.

“Anche tu lo sei” gli fece eco lei arrossendo. “L’uomo più bello che abbia mai avuto la fortuna di incontrare”.

La prima volta che avevano fatto l’amore, il buio gli aveva impedito di vederla. Ma adesso poteva vederla e sentirla con assoluta chiarezza e intendeva approfittarne. La sua pelle era color miele e, morbida come seta, punteggiata qua e là di deliziose lentiggini. L’accarezzò trattenendo il respiro e lei s’inarcò per far aderire il corpo al suo. E in quel momento Max seppe con certezza di essere perduto.

Come la prima volta raggiunsero nello stesso istante il culmine del piacere. Giacquero a lungo immobili, l’uno nelle braccia dell’altro, sfiniti e appagati.

Miriam dormì un paio d’ore. Quando si svegliò Max era seduto vicino a lei e la stava guardando. La baciò, e un bacio tirò l’altro finchè ricominciarono a fare l’amore.

Poi, lei si rannicchiò contro la sua schiena cingendogli i fianchi con le braccia e premendo il viso contro le sue scapole. Non era stata tanto bene in vita sua e sapeva che quei momenti meravigliosi le avrebbe ricordate per tutta la vita, che avrebbero passato insieme.

Miriam chiuse gli occhi e, quando capì che lui si era addormentato, mormorò: “Ti amo Max. Sappi che ti amo con tutto il cuore”.

Max, che invece era in dormiveglia, aveva sentito tutto le disse girandosi: “Hai appena detto che mi ami. E’ la verità? Lo sai anch’io ti amo, cara”.

“Era la verità” e gli rispose lei senza un attimo di esitazione. “E’ la verità. Ti amo e ringrazio il cielo di avere avuto la fortuna di essere tua moglie”.

“Miriam anch’io ti amo, e tu lo sai, perché una donna lo capisce quando un uomo la ama. Il nostro matrimonio non finisce qui”.

“Max vorrei che il nostro amore rimanesse sempre vivo, come in questo momento. Non c’è nulla che io desideri di più al mondo!”.

“Allora, vieni qui” replicò lui attirandola se. “Voglio stringere mia moglie tra le braccia”. 

“Io non ti merito. Non merito tutto questo.  Ti amo troppo “.

“Non voglio più sentirti dire che non mi meriti. Io e te ora siamo uguali. Siamo fatti per stare insieme, questo è quello che conta: il nostro presente e il nostro futuro sempre insieme ed uniti”.

Dopo aver detto quelle parole, Max s’impadronì delle sue labbra e la baciò appassionatamente. Miriam lo ricambiò con la stessa passione e, quando si staccarono per riprendere fiato, lui le bisbigliò all’orecchio con voce roca: “Voglio fare l’amore con te”.

“Un’altra volta?” ribatte lei in tono malizioso.

“Si, se non lo rifacciamo entro dieci secondi, morirò”.

“Ti amo Max”

“Anch’io ti amo, tesoro”. Lui la strinse tra le braccia e aggiunse in tono suadente: “Lascia che ti dimostri quanto”.

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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