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Autore: ilpiercingdiluke    14/11/2015    4 recensioni
Arriva con dieci splendidi minuti di ritardo, come quelli delle star, all'angolo della via dove una Jo dall'espressione rassegnata la sta aspettando. Pochi secondi dopo, quest'ultima, sale sul furgoncino: sul suo viso adesso, c'è spazio solo per un grande sorriso che Leah non può fare a meno di ricambiare.
Quella è la loro estate.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Road Trip

L'avevano sempre descritta come una città fredda, Seattle, fredda e piovosa, eppure quel giorno, quando Jo e Leah si svegliano, c'è un bel sole splendente che le mette subito di buonumore.
Nel grande spazio che è stato assegnato loro per montare le tende che un previdente Calum ha fatto uscire dal suo zaino super equipaggiato, tutti si mettono in moto per cercare di montarne almeno una; solo Michael, in silenzio e con un’espressione pensierosa sul volto, si è allontanato dagli altri, sedendosi sulle radici sporgenti di un albero.
Sono passati tre giorni dalla sera che hanno trascorso in quel locale a Vancouver e lui non riesce a dimenticarsi di quella sconosciuta dai capelli scuri, portata via da una ragazzina che si era detta la sua migliore amica, Samantha.
Ricorda ancora lo sbuffo di Calum al suo arrivo e il suo "ancora tu?" detto in tono scocciato, stupendo gli altri membri del gruppo, abituati ai modi solitamente calmi e pacati del ragazzo dai capelli scuri. "Sono venuta a portare a casa la mia migliore amica, stronzo!" Era stata la risposta della mora, lasciando -stranamente- un Calum senza parole.
Michael Clifford sorride a questo ricordo, per poi sbuffare con irritazione subito dopo; 'che davvero, non è possibile che ancora ci pensi. Non la conosce nemmeno. Patetico.


Mentre Michael rimane in disparte, immerso nei suoi pensieri, gli altri litigano animatamente, nel tentativo vano di mettersi d'accordo sul metodo per montare le tende. Gli unici che sembrano divertirsi davvero sono Leah e Ashton, sistemati in una zona all’ombra, lontani dal chiacchericcio animato e carico di parolacce di Jo e Luke; Ashton ha caricato la pagina di Youtube sul cellulare e, insieme a Leah, balla e canta al ritmo dell'ultimo cd degli Arctic Monkeys.
Ogni tanto, quando lei é concentrata nel leggere le istruzioni della tenda o nello spingere un picchetto nel terreno, si concede qualche secondo per guardarla, di soppiatto. Leah gli piace, gli piace davvero, con quel sorriso sempre stampato sul viso e l'entusiasmo tipico di una bambina ancora alla scoperta del mondo. Gli piace soprattutto quando lui parla e lei lo ascolta, arricciando il nasino e puntando i suoi occhi attenti sul suo viso pronta a cogliere ogni sfumatura.
«Non sarai già stanco, Irwin!» Esclama Leah, la sigaretta in una mano, un lembo della tenda nell'altra e quell'adorabile sorriso sul volto; davanti a quell’espressione sbarazzina e irresistibile, ad Ashton non rimane che scuotere la testa e riprendere a fischiettare. Leah Norris sta diventando incredibilmente pericolosa per la sua sanità mentale.


Luke Hemmings, sostanzialmente, non è un ragazzo che sorride sempre come possono esserlo Michael o Ashton, ma adesso non può proprio fare a meno di scoppiare in una fragorosa risata vedendo Jo in terra dopo aver provato -inutilmente aggiungerei- a montare la tenda.
«Hemmings, invece di ridere vieni qui a darmi una fottuta mano a montare questa cazzo di tenda del cazzo!» Urla la bionda, rialzandosi a fatica e massaggiandosi il sedere dolorante. E Luke, per quanto possa essere una persona composta e fin troppo seria, non può non pensare a quanto Jo sia effettivamente bella, bella per davvero anche con una tuta ricoperta di terra, una semplice maglietta bianca e i capelli legati in una coda ormai sfatta.
Sorride leggermente, in testa un’idea geniale quanto – lo sa già – pericolosa, scattando verso di lei per prenderla in braccio e caricarsela sulla spalla.
«Cosa stai facendo?» trilla lei, tirandogli qualche schiaffetto sulla schiena muscolosa.
«Assolutamente niente - le risponde, iniziando a camminare verso il piccolo lago di fronte a loro - Penso solo alla tua igiene. E credo proprio che tu abbia bisogno di lavarti.» Conclude. Sta per lasciarla scivolare nell'acqua ma, contro ogni sua aspettativa, Jo si aggrappa alla sua maglietta facendoli cadere entrambi nel lago ghiacciato con il sottofondo delle risate dei loro amici.
«Sei una stronza!» Ride Luke una volta tornato in superficie, nuotando vicino a Jo e abbracciandola.
«Tu mi volevi buttare in acqua!» Esclama indignata e divertita la bionda, stringendo le gambe lunghe e magre intorno ai fianchi del ragazzo.
«E infatti guarda dove sei!» continua a ridere lui.
«Perlomeno sono riuscita a buttarci anche te!» ribatte Jo sorridendo divertita e rabbrividendo.
«Okay, hai ragione! Non devo mettermi mai più contro Jo Margolis, d'accordo! - sbuffa Luke - Adesso usciamo, stai tremando.»


Calum ride di gusto, nel vedere la scena di quei due testardi biondi che continuano a punzecchiarsi senza sosta dalla prima volta in cui si sono visti ma decide di lasciarli ai loro litigi; ha una incredibile voglia di una sigaretta, e il pacchetto di Winston Blu che ha nella tasca del giubbotto è vuoto, così decide di andare alla ricerca di un posto che le venda.
Il campeggio nel quale si sono fermati, dopo ore ed ore di ricerche, è incredibilmente pieno di famigliole felici con tanti, tanti bambini urlanti e ridenti che hanno rischiato più di una volta di far saltare i nervi già ipertesi di Jo, sotto gli occhi divertiti della sua migliore amica.
Lui procede a passo veloce, facendosi strada tra le tende già perfettamente montate dei loro vicini, diretto all’ingresso del campeggio, dove poco prima aveva individuato un casotto che aveva tutta l’aria di essere un minimarket; ha la testa bassa, le mani infilate in tasca e nella mente un sacco di pensieri che si sovrappongono tra loro, perciò – come spesso gli accade – distratto da mille altre cose, non si accorge di una ragazza proveniente dalla direzione opposta alla sua, investendola. Nota i lunghi capelli neri raccolti in dei rasta ordinati, con stupore riconosce gli occhi grandi e chiari e la voce irritante, davvero irritante con cui esclama «ancora tu?», quasi nello stesso momento in cui lui mormora «Samantha?».

 

 


Bonsoir :3
CI VERGOGNAMO IMMENSAMENTE DI QUESTO CLAMOROSO RITARDO.
Ci scusiamo tantissimo ma -come credo abbiate ormai capito- siamo due disagiate, stupide e cretine.
Sooooo, ci perdonate vero? Vero? VERO? Si dai, siamo buone e ce lo meritiamo infondo *cof cof+
Okay beh, CHITA (Chiara) ha lasciato a me il compito delle scuse e io non so che altro aggiungere se non che ci dispiace davvero. Ma siamo tornate, e più gasate di prima!
Quindi, se c'è ancora qualcuna/o che segue 'sta storia, che ne dite di lasciarci qualche commentino a riguardo? Accettiamo anche le offese HAHA
Vi lasciamo, we love you babeees! 

Chiara & Giulia

  
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