17.05 [1]
Sono venuto a giocare,[2]
abbiamo preso il tè insieme alle bambole decapitate,
le loro teste sofferenti
vomitavano nero il tuo catrame.[3]
Sono venuto a giocare
ma le tazze di porcellana
tutte puzzavano di caramelle bruciate e adulte mani.
Via
via
dai miei ricordi vani
te ne sei andata.
Giù dall'altalena
sei scivolata.
NOTE
[1]l'orario del tea inglese.
[2]il narratore in prima persona io lo immagino come un bambino compagno di giochi di Carol, solo che ragiona come un adulto e spesse volte si distacca emotivamente dalla vicenda e il suo tono diventa di amaro sarcasmo (nella mia testa, almeno). Il fatto che dica questa frase leggermente disturbante è voluto. Disturbante perchè richiama una figura di adulto-orco che “viene a giocare” con i bambini quando le sue reali intenzioni sono ben altre.
[3]questa è una reference parecchio difficile che non potevo non mettere: nel videogioco “Alice:madness returns” le bambole mutilate rappresentano l'innocenza distrutta e il catrame nero è una sostanza che sta corrompendo il paese delle meraviglie inteso come mondo interiore di Alice. Non voglio rischiare di fare spoileroni quindi nel caso vogliate capire ancora meglio questa citazione potete provare a cercare qualcosa in merito, credo su wikipedia sia spiegato, e ne vale la pena perchè quel gioco è davvero tanta roba e c'è un dettaglio importante che non ho detto sulla trama.