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Autore: Layla    15/11/2015    1 recensioni
Sofia e tony sono finalmente felici insiemem, ma ci sono delle questioni che sono rimaste in sospeso.
Jaime e viviana si perdoneranno l'un l'altra?
Leah confesserà i suoi sentimenti a Mike?
Con un po' di coraggio e l'aiuto dei loro amici forse ce la faranno.
{"Seguito alternativo di "Free at last" incentrato sulle sorelle Ortega.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jaime Preciado, Mike Fuentes, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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6) It's a circle, a mean cycle I can't excite you anymore

 
Viviana p.o.v

 
La sensazione peggiore è essere delusa da qualcuno a cui tieni molto.
Tu pensi che ci saranno sempre per te e cazzate varie, ma non è vero, tu sei solo un hobby.
Questo è quello che è successo tra me e Jaime, pensavo di piacergli, che potessimo essere una coppia, ma era solo una speranza stupida. Incontrare Jess ha confermato tutte le mie peggiori paure: per lui non sono niente, solo un modo per affrontare la rottura con la sua ex.
È orribile e non posso parlare con lui perché ogni volta mi vengono in mente le parole di Jess e sto sempre peggio.
La pausa è stata una benedizione per me, per tre settimane non lo vedrò, è un periodo lungo per decidere cosa fare: ignorare le parole di Jess oppure rompere definitivamente con lui.
San Diego è una bella città, alcuni ricordi tentano di frasi strada nel mio cervello quando atterriamo qui, ma ero troppo piccola quando me ne sono andata per avere ricordi chiari.
Sono come fantasmi in un giorno grigio, niente è chiaro, fortunatamente ho Sofia e Fanny vicino a me.
Andiamo tutti a casa di Tony, che è una grande villa, con degli arredi semplici, ma carini, mi sento bene qui.
È andato tutto bene finché ho disfatto le valigie e ho mangiato con i ragazzi, poi sono stata sopraffatta dai brutti pensieri: mi ricordo mie madre, le sue parole cattive, i bulli nella mia scuola e quello che mi ha detto Jess.
È troppo da sopportare.
Non mi sono mai tagliata, ma adesso capisco perché Sofia l’abbia fatto. All’improvviso il tuo cervello si trasforma in un nemico crudele e non sai come combattere le tue paure.
La prima sera, quindi, decido di uscire, gironzolare per la città e bere in qualche bar mi sembra una buona idea. Forse per un po’ non penserei a tutte quelle cose che mi stanno facendo impazzire.
L’amore è pericoloso.
Tom DeLonge aveva ragione.
Il primo bar che scegliamo è uno molto carino con della musica live e buon numero di punk-rockers, skaters e persone strane in generale.
Io e Fanny ordiniamo della birra, è la sua prima birra che può bere in California.
Fortunatamente ha già ventun’anni.
Stiamo chiacchierando quando due ragazzi vengono verso il nostro tavolo: il primo ha i capelli biondi lunghi fino alle spalle e gli occhi verdi, l’altro ha spettinati capelli neri e gli occhi castani.
“Ehi, siete qui da sole?”
“Sì, all’incirca.”
Si siedono sulle due sedie libere.
“Possiamo parlare un po’.”
“Sì, come vi chiamate?”
“Io mi chiamo Dean e il mio amico Andreas.”
“Figo, io sono Viviana.”
“Io sono Fanny, felice di conoscervi.”
“Che accento strano, di dove sei, Fanny?”
“Sono canadese.”
“Sei libera, tesoro?”
Fanny diventa fredda in un istante.
“No, ho un ragazzo e non voglio tradirlo.”
Dean è chiaramente deluso.
“Oh, scusa. I miei amici mi stanno chiamando.”
Se ne va lasciandoci con Andreas.
“E tu, Viviana?”
“Sono di New York e sono libera.”
Parliamo un altro po’ e poi lui se ne va. Ovviamente preferiva Fanny, io sono sempre la seconda scelta di tutti, nessuno si è mai interessato veramente a me o sono mai piaciuta a qualcuno.
Ho sempre provato a fare del mio meglio per essere carina, ma ho sempre fallito.
Finisco la mia birra e sto per dire a Fanny di andare in un altro bar, quando vedo Lui.
Jaime sta baciando una ragazza, una puttana bionda del cazzo.
Il mio bicchiere cade per terra e si rompe, mi alzo e pago tutto al barman e poi corro via.
“Stai bene, Viviana?”
“Sì, voglio andare a casa.”
“Okay.”
Andiamo alla nostra macchina e Fanny si siede sul sedile del guidatore, mentre io mi rannicchio sul sedile passeggeri cercando di non piangere. Ho una stanza fatta a posta per piangere alla villa.
Mi sento tradita, proclamava che io gli piacevo e poi in meno di un giorno sta già baciando un’altra ragazza. Non gliene frega un cazzo di me.
Sono solo una ragazza stupida, nessuno vorrà mai un casino di ragazza, grassa e brutta come me.
Quando finalmente arriviamo a casa  salto fuori dalla macchina e corro in camera mia, chiudo a chiave la porta e mi sdraio sul mio letto. Le lacrime finalmente bagnano le mie guance, le attraversano e muoiono sul cuscino.
Sento qualcuno bussare, ma non mi sbatto a rispondere, non voglio parlare con nessuno di quanto mi senta ferita. Fanny si arrende dopo un po’ e un’ora dopo sento un rumore di passi: mia sorella e Tony sono tornati a casa.
Mi sento felice e triste per lei: triste, perché ancora una volta sono da sola; felice perché lei ha trovato qualcuno che la ama e Dio solo sa quanto se lo meritasse.
Mi addormento piangendo e mi sveglio con un gran mal di testa, fortunatamente posso stare a letto la maggior parte della giornata: Sofia e Tony sono fuori e Fanny sta chiacchierando con Alan su Skype.
È un giorno noioso, è un giorno triste.
Alla sera esco da sola – Tony deve incontrare il suo amico Jaxin, Sofia è da un amico e Fanny vuole dormire – e gironzolo per un po’ prima di scegliere un locale.
Alla fine scelgo un locale molto piccolo con della musica house ad alto volume – merda – e pieno di fighetti di cui non potrebbe importarmene di meno: voglio solo ubriacarmi.
Ordino uno shot di vodka e poi un altro e un altro ancora.
Caccio via tutti i ragazzi stupidi, tranne uno. Mi ha offerto delle pillole per sballarmi e spaccarmi. Non ho mai provato droghe – Sofia mi ha messo in guardia abbastanza su quanto siano pericolose – ma questa notte sono dell’umore giusto per sperimentare cose nuove, così ne prendo una.
Sto per ingerirla quando una voce maschile mi parla.
“Io non lo farei se fossi in te.”
Volto la testa e vedo un ragazzo molto magro con i capelli neri rasati da un lato con dei meravigliosi occhi castani con del verde dentro.
Sono scioccata.
“Come ti chiami?”
“Matt Healy.”
Mi risponde con un forte accento britannico.
Butto via la pillola e gli sorrido. Siamo entrambi a disagio, quindi potremmo essere a disagio insieme.
Un ragazzo bello come lui non mi ha mai parlato, quindi sono curiosa sull’intera situazione e pronta a fare nuove conoscenze.

Angolo di Layla

Ringrazio Nico_Ackerman per la recensione, spero che questo capitolo non ti deluda e ti incuriosisca. Spero di leggere ancora una tua recensione^^



   
 
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