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Autore: Lady White Witch    16/11/2015    3 recensioni
[Scritta in collaborazione con IMmatura. Grazie a te, che supporti sempre i miei scleri]
'' Si, ma le mie scorte di dolci sono al sicuro?'' Questione di priorità, dopotutto.
‘’ Temo di no, altezza ‘’ fu la risposta del ragazzo, ancora ansimante per la corsa.
'' Come?''
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Ariovisto voltò il viso verso l’altro, e con un’espressione che avrebbe fatto raggelare il sangue nelle vene a chiunque, disse:’’ Com’è possibile che non siano ancora nate? Eppure le profezie che abbiamo trascritto erano chiare!’’
" Colpa di come scrivi tu i numeri nelle profezie, tutte stanghette, crocette, letterine... non si capisce un cazzo e poi uno sbaglia decennio. "
‘’ Quindi, adesso che facciamo?’’
L’Oracolo fece spallucce.
‘’ Tocca inventarci qualcosa… beh, che ne dici di utilizzare i loro genitori? Sarebbe preferibile scegliere le madri, ma in caso di necessità andranno bene anche i padri.’’
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"Riesco a rintracciare solo i padri..."
"Usiamoli, allora!"
"Ma che cazzo dici? Secondo te si mettono a svolazzare in vestitini sexy?"
"Vedi che non siamo su Italia 1, si può fare. Il crossdressing al pubblico piace!"
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: 2p!Hetalia, Canada/Matthew Williams, Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'FrUk Collection - Quando una rana e un coniglio... '
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The Guardians – Se loro sono gli eroi, noi  siamo spacciati

 

 

Capitolo 6
La rana: storia di come Francis trasformò il suo coinquilino e di come Gilbert lo prese per il culo per due settimane

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Heatherfield
 Sheffield Institute
.

Per iniziare bene la giornata, Gilbert aveva bisogno, come ogni essere umano che si rispetti, di una tazza di caffè:
Che poi lui ne bevesse quattro, era un dettaglio.
Mantenere tanta magnificenza costava fatica, e lui aveva il dovere verso l’umanità tutta di essere sempre stupefacente. Poi, non tutti si svegliavano vispi e allegri come Antonio!
Quella mattina, però, il suo sacro rituale quotidiano era stato barbaramente interrotto da un’aliena esaltata che l’aveva svegliato con un secchio di acqua gelata. Il peggio risveglio della storia!
Grazie al cielo, suo fratello non era rientrato a casa: era rimasto a lavorare fuori per tutta la notte, per cercare dei documenti su un processo di affidamento o qualcosa del genere. Sarebbe stato complicato spiegargli perché c’era una ragazza in camera sua che straparlava di principi aspiranti concorrenti di Master chef e di mondi a secco di magia da salvare. West non sapeva neppure che da due giorni Elizabeta viveva con loro (in realtà l’albino l’aveva fatta nascondere in garage, ma comunque stavano sotto lo stesso tetto).
Elizabeta non gli diede neppure il tempo di fare colazione: appena uscito dal bagno lo trascinò fuori casa, con gli sguardi dei passanti fissi su di loro.

Vedere una ragazza vestita da Arya Stark dei poveri non era una cosa da tutti i giorni! Senza contare che mancavano ancora sette mesi al comicon!
‘’ Tsk… tu mi hai portato qui, e ora devi prenderti le tue responsabilità!’’
‘’ Guarda che non ti sposo.’’
‘’ Di che diavolo parli? Stai ancora dormendo?’’
‘’ Forse… non rendo al meglio senza la mia dose di caffè.’’
‘’ Cos’è il caffe?’’
La storia dei Guardiani era appena iniziata, ma Gilbert sapeva già una cosa: un mondo senza caffè, era un mondo triste.
‘’ Senti, prima di fare qualsiasi cosa tu voglia fare, fammi bere almeno un cappuccino al bar del college.’’
‘’ Senza questo caffè non sei capace di usare il Cuore?’’
‘’ Non ne ho la minima idea.’’
Un po’ perché aveva bisogno di creare un Portale per tornare a casa, un po’ perché non sarebbe riuscita a sopportare eventuali lamentele del guardiano, Elizabeta disse:’’ Va bene, megalomane. Ma fa una cosa veloce, intesi?’’
‘’ L’ultima ragazza che me l’ha detto, è stata più che soddisfatta!’’
Per quella battuta, Gilbert rimediè un occhio nero.
Allo Sheffield, nessuno li degno neppure di un’occhiata. L’attenzione generale era tutta per la pseudo rivista di alcuni ragazzi della facoltà di giornalismo. Con che soldi poi riuscissero a far stampare delle copie, era un mistero.
‘’ Cos’è successo a questi ragazzi? Gli hanno lanciato un incantesimo?’’
‘’ No, non hanno una vita sociale e si divertono a spettegolare su quella degli altri.’’
Tutto era filato liscio, ma una volta al bar si ritrovarono faccia a faccia con Francis.
‘’ Gil , hai visto una rana?’’
‘’ Cosa?’’
‘’ Una rana. Sai, animaletto verde… ne hai vista una nei paraggi, magari con delle strane sopracciglia?’’
‘’ Amico, va bene che non ho caffeina che mi circoli nelle vene, ma non sono arrivato al punto di avere le visioni!’’
‘’ Mon Dieu, sono finito!’’
Stanca di tanti melodrammi, Elizabeta disse:’’ Si può sapere perché cerchi una rana?’’
‘’ Sì, e intanto che spieghi io mi prendo un cappuccino. Qua di decente c’è solo quello.’’
‘’ E’ una lunga storia… ‘’
‘’ Ti sembra che vada di fretta?’’
‘’ Bene… è iniziato tutto stamattina…’’

 

‘’ Damned frog, hai preso tu i miei appunti?’’
La ragazza che stava parlando con Francis, una graziosa austriaca, vedendo Arthur venire furioso verso di loro, pensò bene di defilarsi. Non aveva tutti i torti, nessuno sano di mente vorrebbe sorbirsi le urla dell’inglese, specie se di prima mattina.
‘’ Solare come sempre, vedo.’’
‘ ‘Smetti di gracidare, idiot. Collins oggi vuole le bozze del programma di letteratura, e io non trovo più i miei appunti.’’
‘’ E secondo te, li avrei presi io?’’
‘’ Yes!’’
‘’ In base a quali prove?’’
‘’ Sei disordinato e…’’
‘’ Ora il disordine è una colpa?’’
‘’ Sì, se impedisce a me di trovare le mie cose!’’
‘’ Hai pensato che forse li hai dimenticati da qualche parte? ‘’
‘’ Sì, certo che ci ho pensato! Ma niente, non li trovo!’’
‘’ Spiacente, non li ho io. ‘’
‘’ Rana, ora tu vieni con me. Tuo il disordine, tuo il problema.’’
Fu allora che il francese disse una frase infelice.
‘’ Sei così irritante… quasi quasi la rana sembri tu.’’

 

‘’ E dopo?’’ chiese l’albino, con in mano il suo cappuccino. I litigi di coppia (perché, andiamo, quei due erano una coppia fatta e finita) non erano il suo forte, e ancora doveva capire cosa c’entrasse tutto ciò con la rana che il suo amico stava cercando.  
‘’ Mhm… diciamo che… potrei avergli fatto qualcosa…

‘’ Aspetta… l’hai trasformato in una rana?’’
‘’ Oui…’’
Gilbert rise di gusto. E la stessa cosa fece Elizabeta, che tuttavia cercava di rimanere seria.
‘’ Ehi Franny – fece l’albino, con le lacrime agli occhi – Ora ti dovremo chiamare il Signore delle Rane?’’ 

‘’ Tu ridi, ma questa è una tragedia!’’

‘’ Kesekesekese… certo che tu e Tonio amate i tipetti pepati, eh? L’ho  sempre detto che siete masochisti. ‘’
‘’ Gil, non succederà mai in questo mondo che io e quell’hooligan…’’
‘’ Zitto! – l’interruppe Eliza, mettendogli una mano davanti alla bocca – Non un’altra parola. E’ qui.’’
‘’ Eh? Dove?’’
‘’ Davvero?’’
Con un cenno della testa, indicò verso il bancone, dove si trovava una rana delle folte sopracciglia. Ora, nessuna rana normale aveva le sopracciglia. Quindi, o quella era qualche esperimento mal riuscito dei ragazzi di Genetica, o era Arthur.
‘’ Fate molta attenzione.’’
‘’ Pff… andiamo, donna. Che cosa potrà mai succedere? Lasciatelo prendere a me!’’
Senza alcuna cautela, l’albino si avvicinò alla rana, ma questa fu più veloce: gli saltò sulla testa e poi sulla caffettiera dietro il bancone, quella con cui aveva parlato  pochi giorni prima Gilbert.
‘’ Piccolo… vuoi fregarmi? Ti credi migliore del magnifico? Aspetta che ti prenda…’’
‘’ Gil…attenz…’’
Troppo tardi:  il tedesco si avventò sulla sua preda, ma ancora una volta fu battuto sul tempo. Arthur saltò addosso a delle matricole, e poi uscì dal bar. Tutto, mentre Gilbert distruggeva delle proprietà dell’istituto.
‘’ Oh oh… beh, meno male che lo psicopatico non è qui.’’
‘’ Ehm… mon ami mi dispiace contraddirti, ma Ivan sta arrivando.’’
‘’ Cos…? E tu come lo sai?’’
‘’ Non li senti i kolkolkol?’’
Di fronte alla possibilità di dover avere a che fare con il rettore, il tedesco prese la decisione più logica che la sua magnifica mente potesse partorite.
‘’ Franny, andiamo a cercare il tuo fidanzato!’’
‘’ Ti ho già detto che non stiamo insieme!’’
‘’  Ehi! – esclamò Elizabeta - E mi lasci qui? Ma… ASPETTA, MI DEVI RIPORTARE A CASA!’’

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

Fuori Agraria, solo una persona sorrideva, felice come una Pasqua. Non solo per la notizia in prima pagina sulla rivista di Feliks e Toris (il polacco aveva i suoi difetti, ma aveva buon occhio per quanto riguardava le relazioni romantiche altrui); Antonio non aveva ancora ben chiara tutta la storia dei Guardiani e della Muraglia che li divideva da un’altra mondo. Più che agli svantaggi che il suo nuovo ruolo comportava (come mentire ai suoi genitori e a suo fratello, anche se lì il vero rischio era che lo portassero dallo strizzacervelli) lo spagnolo pensava all’incredibile fortuna che gli era capitata: la possibilità di stare fianco a fianco con Romano senza passare per uno stolker.
Era da più di un anno che pregava per avere una possibilità per conquistare lo scontroso italiano, e finalmente qualcuno in Paradiso l’aveva ascoltato.
Certo, avevano uno strano modo di esaudire i desideri, ma dopo aver visto Romano trasformato… beh, non aveva niente di cui lamentarsi.
‘’ Uh uh… quei pantaloncini lo valorizzano – pensava, con una copia del giornale in mano - Non vedo l’ora che si ritrasformi. Chissà se Gil ha ancora la macchina fotografica che…’’
Croack!
‘’Levati di mezzo, imbecille!’’
‘’ Eh?’’
Una rana gli saltò sulla testa, si diede un’occhiata in giro, come se stesse cercando di orientarsi, poi saltellò via, tutto mentre Antonio cercava ancora di metabolizzare l’informazione Ho una rana sulla testa.
‘’ Che diavolo…?’’
‘’ Uff… Tonio, hai visto una rana?’’ gli chiese trafelato Gilbert, arrivato in quel momento con Francis alle calcagna.
‘’ Ehm… sì.’’
‘’ Quoi? – il francese sembrava sconvolto. Oppure erano gli effetti della corsa che lo facevano sembrare più morto che vivo – Dove è andato?’’
‘’ Di là!’’
‘’ Forse facciamo ancora in tempo a fermarlo – disse Francis – Andiamo, Gil!’’
‘’ Ehi, ma cosa sta succedendo?!’’
Si doveva ancora abituare al fatto che loro avessero dei poteri magici, ma vedere i suoi due migliori amici inseguire una rana… ecco, gli era parso giusto un filino strano.
‘’ Te lo spieghiamo correndo – fu la risposta dell’albino – Ho due pazzi che mi inseguono.’’
‘’ Due pazzi?’’
Ma le loro giornate, ora che erano diventati Guardiani, sarebbero sempre state così strane?
‘’ Mon ami, oggi non è davvero giornata, credimi ‘’ intervenne Francis, appoggiando una mano sulla spalla dell’amico. Il suo bellissimo corpo non era abituato a tutto quel movimento.
‘’ Infatti – precisò Gilbert - ha trasformato il suo ragazzo in una rana.’’
‘’ Chi, l’inglese isterico?’’
‘’ Si può sapere perché pensate tutti che io e Arthur stiamo insieme?’’
Prima che Antonio desse la sua versione dell’arcano, in lontananza si udì la voce di Elizabeta che urlava:’’ DANNATO, TORNA SUBITO QUA! MI SERVI DANNAZIONE!’’
‘’ Ohi ohi… Tonio, ti racconteremo tutto dopo! Adesso dobbiamo filare via da qui!’’

 

 

 

 

 

*



‘’ Dovrei trovare un posto dove stare – disse sconsolato Kiku, mentre accompagnava Feliciano all’università – Non posso continuare ad abusare della vostra ospitalità.’’
‘’ Ve… ma non è un problema! Mamma ha detto che puoi rimanere da noi per tutto il tempo che vuoi!’’
Il giovane inviato di Kandrakar sospirò. Il guardiano dell’aria era gentile a volergli offrire un punto d’appoggio sulla Terra, ma lui doveva dimostrare alla sua maestra di potersela cavare da solo. Solo l’Oracolo sapeva quanto Luba fosse protettiva nei confronti dei suoi allievi. Senza contare che, dovendo fare da tutore a quegli scalmanati, doveva guadagnare credito ai loro occhi. E farsi mantenere da uno di loro non avrebbe certo aiutato.
‘’ Non dovreste dispiacervi, è normale che …’’
‘’ Dammi pure del tu. Adesso siamo amici, no?’’
‘’ A-amici?’’
‘’ Beh, sì. Perché ti pare tanto strano?’’
‘’ Uhm… ecco… è quasi imbarazzante da dire, ma sul mio mondo, Basilide, non ho mai avuto tempo per fare amicizia.’’
‘’ Ve… perché?’’
‘’ Fin da piccoli veniamo allenati per diventare dei guerrieri al servizio di Kandrakar.’’
‘’ Niente sonnellini?’’
‘’ No.’’
‘’ Niente pasta?’’
‘’ Nemmeno.’’
‘’ Ve… che brutta vita! Ma ora che sei qui, ti prometto che ti farò recuperare tutte le cose belle della vita. Al primo posto: la pasta. Al secondo: pasta. Al terzo: pasta. Ho già detto che devi assolutamente mangiare la pasta?’’
‘’ Mi pare che tu l’abbia appena  accennato… Santa Xin Jing!’’
‘’ Che c’è? Hai una brutta cera.’’
‘’ Mi sono dimenticato di una cosa importantissima! Per punizione dovrò fare harakiri!’’
L’alieno armeggiò con la magica del suo kimono, facendo impallidire l’italiano, che temette che stava cercando la lama con cui fare haracoso. Invece estrasse, con suo sommo sollievo, una logora pergamena.
‘’ Ve… cos’è?’’
‘’ E’ la Mappa dei Portali  – spiegò il ragazzo – E’ un oggetto importante quanto il Cuore di Kandrakar, e solitamente è affidato al Guardiano dell’aria. Serve per rintracciare i Portali aperti dal principe di Meridian e…’’
Croac
‘’ ANDIAMO, TOGLIETEVI!’’
I due sgranarono gli occhi, quando si videro passare davanti una rana con folte sopracciglia nere.
‘’ Ve… da quando ci sono rane in città?’’
‘’ Avete visto una rana?’’ chiesero all’unisono Francis, Gilbert e Antonio, arrivati in quel momento.
‘’ Mhm… sì. Ha appena attraversato la strada.’’
‘’ Mon Dieu… dobbiamo sbrigarci!’’
‘’ Uff… ma come fa ad essere più veloce di noi?!’’
Subito, il trio se ne andò, correndo dietro all’animale, in direzione della statale. E dato che tre pazzi in un giorno non bastavano, dopo pochi istanti arrivò anche il capo dei ribelli del Metamondo.
‘’ L’idiota è passato di qui?’’
‘’ Chi?’’
‘’ Il megalomane, occhi rossi… ah, lasciamo perdere. Ho bisogno di lui per aprire un Portale e tornarmene a casa!’’
‘’ M-ma il Cuore non ha quel potere!’’ esclamò il povero Kiku.
‘’ Eh? Vedi quello che devi fare, perché io ho degli uomini che mi aspettano, e un erede al trono da trovare. ‘’
‘’ Ve… e si trova sulla Terra?’’
‘’ Ovviamente ‘’ fu la risposta della donna.
‘’ Sigh … ma fino a quando…’’
‘’ Scusate… perché la mappa si è illuminata?’’
Era vero: la vecchia pergamena emanava un bagliore bianco-azzurro, bagliore che attirò l’attenzione di Elizabeta.
‘’ Questa è… no, non ci credo! E’ la leggendaria Mappa dei Portali?’’
‘’ Ehm… si.’’
‘’ Finalmente qualcosa di buono oggi! Avanti, dove si trova il Portale?’’
A seguito dell’ordine perentorio della donna, Feliciano srotolò il rotolo, e gli si illuminò il viso quando vide dove  si trovava il Portale.’’
‘’ Ma è dove lavora la mia mamma! E c’è anche Lud!’’
‘’ Lud? E ora questo chi è?’’
L’italiano non rispose, ma prese entrambi per i polsi.
‘’ Non vi preoccupate, vi accompagno io! Conosco la strada.’’
‘’ Ma devi andare a…’’
Feliciano neppure ascoltò Kiku. Non c’era verso  di fargli cambiare idea. Non quando c’era la possibilità di rivedere Ludwig.


 

                        

 

 

*

 

 

 

 

 

Cosa c'era di peggio di un Arthur rana in fuga a grandi balzi? Un Arthur rana in fuga a grandi balzi in direzione della statale.
‘’ OMMONDIEU! ‘’  esclamò Francis, coprendosi gli occhi e riuscendo già ad immaginare fin troppo nitidamente il suo ex coinquilino ridotto ad una poltiglia verde sull'asfalto. Va bene, era un hooligan della peggior specie… ma andiamo, nessuno meritava di finire sotto a una macchina in quello stato!
 ‘’ Spacciato ‘’ commentò lo spagnolo, che nonostante la gravità della situazione sembrava quasi stesse sorridendo.
‘’ Tonio, sembra che la cosa ti faccia piacere!’’
‘’ Ma che dici! ‘’
Tentarono di lanciarsi all'inseguimento, ma un clacson lo convinse a desistere. Sorprendentemente invece, Arthur sembrava relativamente tranquillo... in realtà era furioso, e deciso ad allontanarsi il più possibile da quel pazzo, ma l'espressività del muso di una rana è facilmente fraintendibile.
In ogni caso, muovendosi a balzi regolari e sfruttando i momenti giusti, il nostro impavido rospetto era riuscito ad arrivare a metà strada dove, con suo grande disappunto, trovò un'altra rana intenta nella medesima, pericolosa operazione.
‘’ Cra!‘’

‘’No, non parlo la tua lingua... io sarei una persona, so che non sembra, ma...-  cercò di spiegare l'inglese, emettendo però qualcosa di simile ad un gorgoglio e gonfiando le guance.
‘’Cra?‘’

‘’Ehi! A chi hai dato del pazzo, tu? ‘’
‘’Cra
ahahah! ‘’
Detto questo l'altra rana ricominciò a saltellare, arrivando dall'altra parte della strada.
Ora, come fosse possibile per una rana ridere, rimaneva un mistero. Come fosse possibile poi che riuscisse ad attraversare la strada con tanta disinvoltura, rappresentava un mistero altrettanto inspiegabile.
Ma, paese che vai, usanze che trovi. Arthur decise di seguire l’altra rana, pensando che fosse preferibile al venire investito e ridotto a una omelette.
‘’ Mi scusi, colpa mia!’’ esclamò Francis schivando al volo una macchina e raggiungendo le due rane. O almeno, così credeva. E quella seconda rana da dove usciva? Era sicuro di non aver trasformato nessun’altro quel giorno!
‘’ Ma che diavolo...? ‘’
Da quando c'era un fiume oltre la strada che portava all'università? Da quando nel suddetto fiume galleggiavano tronchi secolari abbattuti? E soprattutto, da quando le tartarughe notavano in acqua dolce e rigorosamente in fila per tre?
‘’Io mi preoccuperei di altro...’’ gli disse Gilbert, dopo essere finalmente riuscito a raggiungerlo.
‘’ E cioè?’’ come mai il suo amico improvvisamente aveva quell’espressione terrorizzata? Non gli ci volle molto per capire il motivo del suo stato d’animo, non quando un coccodrillo in stile delfino curioso spuntò fuori dall’acqua dello stagno e li guardò con malcelato interesse.
‘’ C-cosa? U-un… COCCODRILLO?!!!’’
Gilbert si portò una mano sulla fronte.
‘’ Ah già, dimentico sempre la fobia di Tonio per i coccodrilli.’’
‘’ Ma lui non adora le tartarughe?’’
‘’ S-si amigo, ma i coccodrilli sono possibili assassini!’’
‘’ Qualcuno qui ha visto troppi B movie…’’
‘’ Ragazzi – li riportò alla realtà Francis-  Abbiamo un problema.’’
‘’ E te ne accorgi ora?’’
‘’ Chi entra a riprendere Arthur… in quella palude?’’
Il primo a tirarsi indietro fu proprio il francese.
‘’ Io non mi infilo in un pantano con questi abiti! ‘’
Dal canto suo, a Gilbert non andava di immolare la sua magnificenza, tra tartarughe, coccodrilli e pantani.
‘’ Io sono troppo magnifico per questi salvataggi di bassa lega...’’
Ebbene si, con tutta la poca voglia che aveva, toccò ad Antonio architettare un piano. Senza sforzarsi troppo. E senza avere una crisi di panico perché dei coccodrilli sembravano apprezzare la carne latina.
Cosa avevano visto prima? Tronchi? Poteva funzionare. Ispirò profondamente, e si concentro. Sembrava un trucchetto da niente, dopotutto.
Dal nulla, crebbe un rigoglioso albero la cui chioma, nonostante l'assenza di vento, iniziò a piegarsi in direzione della ninfea sulla quale Arthur si era sistemato.
‘’craa?’’
‘’ No guarda, l’ho visto anch’io… a questo punto, spero che si tratti veramente di un sogno. Sapevo che le stare troppo con quel maniaco avrebbe portato a questo.’’
Intanto, Francis salì sul ‘’ponte’’ di fortuna creato da Antonio.
‘’ Sei sicuro che reggerà? ‘’
‘’ Perché non dovrebbe?’’ chiese offeso l’ispanico. Va bene, si distraeva facilmente… ma questo non voleva dire che ogni cosa che faceva era destinata inevitabilmente al disastro. Giusto?
‘’ Aspetta, per sicurezza ti do’ una mano anch’io.’’
‘’ Franny, non è necessario dav…’’

 

CRACK

‘’ Cavolo, ha gracidato forte stavolta... ‘’ fece Gilbert, mentre Antonio e Francis si fissarono, terrorizzati.
‘’ Amigo…’’
‘’ Non è la rana, è il TRONCO!’’
‘’ Craa…’’
‘’ Hai ragione – concordò Arthur, mentre i poteri combinati di Francis e Antonio provocarono un mini tsunami – E’ meglio cambiare aria. Voglio tornarmene a casa.’’
‘’ Craa…’’
‘’ Ti farei venire, sai… ma il mio coinquilino è francese.’’
‘’ Craaaa!’’
‘’ Ecco, meglio evitare.’’
Vista la confusione, Arthur cominciò a saltare verso la statale, direzione campus, per poter tornarsene nel suo appartamento, sano e salvo, e provare a svegliarsi. Tutto quello era così assurdo che doveva essere necessariamente un sogno. Logico, no?
Peccato che qualcuno non era del suo stesso parere.
‘’ Oh, curioso – disse Ivan,  prendendolo. Era alla ricerca di Gilbert, per fargli ripagare la caffettiera rotta da lui. Ma aveva trovato qualcosa di decisamente più interessante – Questa rana è veramente curiosa. Da quando hanno capelli e sopracciglia?’’
‘’ Anche lui adesso? Cosa c’è, oggi è la giornata del facciamo impazzire Kirkland?’’
‘’ Kolkolkol… quasi quasi, ti porto a casa mia.’’
‘’ Eh no, non ci tengo.’’
Incurante del gracidare di protesta del ranocchio, il russo si allontanò dalla palude, lasciandosi alle spalle Gilbert, Antonio e Francis completamente zuppi e coi capelli sporchi di fango e terra.
‘’ E ti pareva… proprio lui doveva prenderlo?’’
‘’ Adesso?’’
‘’ Tsk… lasciate fare  a me. So dove abita!’’
Francis alzò gli occhi al cielo. Appena tornato a casa, si sarebbe dovuto fare una doccia… per sicurezza, ne avrebbe fatte cinque. Non voleva sapere che razza di ‘regalini’ lasciavano i coccodrilli nel loro habitat naturale.
‘’ Temevo che avresti detto una cosa del genere.’’



Meridian
Base dei ribelli
Città Infinita

 

Mancare per qualche giorno  dalla Città Infinita non era una novità per Elizabeta. I suoi uomino non si preoccupavano mai se mancava per qualche giorno. Lei non era soddisfatta, se prima non era riuscita a fare un lavoro perfetto e certosino. Al suo rientro, era abituata alle frecciatine di Vlad ( ‘’ Già qui? Speravamo di esserci finalmente liberati di te)  e alle noiose raccomandazioni di prudenza di Eduard. Insomma, essere il capo dei ribelli non era un lavoro facile, doveva avere orecchie e occhi dappertutto, per impedire che qualche povero innocente mangiasse le delizie di Oliver.
Lei avrebbe messo fine a quella tirannia culinaria… preferibilmente senza Guardiani svitati a cui dover fare da balia.
Due giorni di convivenza col guardiano del Cuore, e poteva già dire con assoluta certezza che no, tra i ribelli e i guardiani non ci sarà mai alcuna collaborazione. Mai. Troverà da sola la Luce di Meridian. I ribelli non avevano certo bisogno di quei cinque per riuscire a togliersi dalle scatole Oliver.
‘’ Eliza! – esclamò una voce familiare alle sua spalle – Ti pare questo il modo di tornare?! Non hai avvisato nessuno, non abbiamo avuto alcuna informazione dai nostri infiltrati al castello, e mi hai lasciato da solo con le ninfe del lago! Sai quanti soldi ho perso, giocando a carte con loro?’’
‘’ E’ bello pure per me rivederti, eh ‘’ fece ironica la ragazza, continuando a camminare in quel labirinto che era la Città Infinita.
Eduard sbuffò, e affiancandola disse:’’ Tu scherzi, ma intanto chi mi ridà i soldi?’’
‘’ Boh, chiedi a Vlad.’’
‘’ Vlad ha già i suoi problemi con i profughi. Sempre più persone vogliono attraversare i Portali, e diventa complicato convincerli a restare qui e a unirsi a noi.’’
‘’ Perché non li fate andare via? Sicuramente la Terra è cento volte meglio che qui. Avere dei nuovi uomini tra noi è allettante, ma è pur sempre una scelta che spetta a loro. Mica posso costringerli, ti pare?’’
Eduard la fissò, con la stessa espressione di chi guardava un pazzo. O come una madre guardava suo figlio dopo un 2 in matematica.
‘’ Non capisci?! Più persone attraversano i Portali, più la Muragli diventa debole. Arriverà il momento in cui non reggerà più, e Oliver sarà libero di espandere il suo regno del terrore culinario su tutto l’universo! Tu non vuoi che succeda, vero? Non possiamo, ti immagini se…’’

SBAAAMM!

‘’ Toh, questa non è male – disse Elizabeta, stringendo il manico della padella che aveva preso in prestito dalla cucina di Gilbert – Finalmente hai smesso di sclerare. Sai che potevi fermarti a Oliver sarà libero di espandere il suo regno del terrore culinario? Pensi che io glielo l’ascerò fare? Durante la mia sortita, ho saputo che il legittimo erede al trono si trova sulla Terra. Io lo rintraccerò, e lo riporterò qui!’’
‘’ Mph… mhfp….’’
‘’ Cosa?’’
‘’ Ho detto – ripeté Eduard, dopo aver sputato due denti – Rimane il problema dei Portali. Noi non siamo in grado di chiuderli!’’
‘’ Con me in missione sulla Terra non dovrete preoccuparvi di…’’
‘’ No, Eliza. Sai quanto è grande la Terra? Non sappiamo niente della Luce di Meridian, né se l’ex regina gli ha detto che non è umano ed è destinato a grandi cose. Perché si sa, da grandi poteri derivano grandi responsabilità e…’’
‘’  Ed, taglia!’’
‘’ Ah, scusa… dicevo, non sappiamo neppure che aspetto abbia! Da dove cominceresti, eh? Se almeno ci fossero le Guardiane! Almeno saremmo sicuri che dove sono loro, c’è anche la Luce di Meridian! Tutte le volte è stato così: una guardiana era amica dell’erede al trono!  Mhm… mi sa che gli autori non abbiano poi tanta fantasia!’’
Elizabeta non lo stava neppure più ascoltando. L’espressione sul suo viso si era fatta indecifrabile. Eduard aveva detto che avevano bisogno delle Guardiane. Lei, che aveva conosciuto la loro brutta copia maschile, sapeva che potevano farne tranquillamente a meno. Ma la Muraglia era fragile, e anche se incompetente, il guardiano del Cuore era l’unico in grado di chiudere i Portali. Senza contare quel piccolo particolare della Luce di Meridian…
‘’ Ehi Ed! – esclamò a un tratto – Dunque le precedenti Luci di Meridian hanno sempre avuto un legame con le Guardiane?’’
‘’ Sì, sempre! Anche quando non erano in esilio a causa di parenti fuori di testa, chissà perché finiva che stringessero amicizia con questa o quella guardiana. ‘’
‘’ Ah, davvero? Metti caso che io abbia incontrato una guardiana…’’
‘’ In quel caso, potresti andare subito sulla Terra – disse deciso il suo amico – Dove ci sono le Guardiane…’’
‘’ Ci sono buone possibilità che ci sia anche la Luce di Meridian… beh, questo facilita di molto il mio lavoro, no?’’
‘’ Un momento… tu hai veramente…’’
‘’ E una lunga storia – lo liquidò lei, puntandogli contro la padella a mo’ di monito – Avverti gli altri, Ed. Io starò sulla Terra a tempo indeterminato!’’
‘’ E chi ti sostituirà?’’
Va bene che Elizabeta si assentava spesso dalla base dei ribelli per le sue missioni per il Metamondo. Ma non era mai successo prima che andasse in missione in un altro mondo, senza stabilire una data precisa per il suo rientro.  
‘’ Ma tu, ovvio! Al succhia sangue non affiderei neppure un paio di torte di Enkaterina. Tu sei più affidabile. Non dovrai fare niente di ché, solo gestire le crisi di nervi di decine e decine di persone. Che sarà mai?’’
Non poteva rifiutare. Quando mai riusciva a dire di no a qualcuno? Lui non era un leader, non era Wolverine. Al massimo era Bestia!
‘’ Sigh… c’è qualcos’altro?’’
‘’ Sì:  al rientro mi dovrai spiegare cosa sono gli yaoi!’’

 


Heatherfield
Casa di Ivan Braginski


‘’ Ragazzi, questa è violazione di domicilio!’’
‘’ Tonio, zitto che mi deconcentri! Uff – sbuffò l’albino, mentre armeggiava con la serratura della porta – Eppure mi sembrava di riuscire a fare ancora bene questo trucchetto.’’
‘’ Non ti importa niente che potremmo essere arrestati?’’
‘’ Beh, tanto mio fratello è avvocato. Ci tirerà tutti fuori in un battibaleno.’’
‘’ Si, vero – fece l’ispanico – Ma il giudice è la madre di Lovinito. Che figura ci faccio?’’
‘’ Ohohohoh… allora è questo il problema? Non vuoi fare brutta figura con la futura suocera?’’
‘’ Beh Franny – ghignò Gilbert – Almeno Tonio qui non ha trasformato il suo fidanzato in qualche animale strano. E’ già qualcosa. Mi immagino già cosa racconterai alla tua, di suocera:  E’ stato amore a primo croack. ‘’
Il francese dovette trattenersi dalla voglia di sbattersi la mano in faccia.
‘’ Mon dieu, ve l’avrò già detto: quel bruco non è il mio fidanzato.’’
‘’ Vorrai dire rana ‘’ lo corresse il tedesco, il quale trovava tutta quella storia assurdamente divertente.
‘’ Tu fa poco lo spiritoso e sbrigati ad aprire questa dannata porta.’’
‘’ Non si danno ordini al Magnifico.’’
‘’ Si, certo… intanto Ivan potrebbe essere qui da un momento all’altro.’’
‘’ Se proprio lo volete sapere, mancano cinque minuti esatti.’’
I tre si bloccarono, impietriti. Da dove veniva quella voce? Oltre loro, non c’era nessuno.
‘’ Non è che ci hanno scoperto?’’
‘’ Beh, che volete che faccia? Siete divertenti, e qui non viene quasi mai nessuno. E poi sono solo un allarme anti furto, mica posso chiamare la polizia.’’
‘’ Un momento – Francis era impallidito, e puntava il dito contro l’allarme – Parla? Come è possibile?’’
‘’ Uhm… credo che sia colpa mia – ammise Gilbert, mettendo da parte la carta di credito che aveva provato a usare per scassinare la serratura – E’ da un po’ che le cose elettroniche mi parlano. Tipo la mia sveglia, la caffettiera del campus, il mio telefonino… ‘’
‘’  Non lo trovi inquietante?’’
‘’ Eh? E perché Tonio? Io sinceramente trovo che sia una gran figata.’’
‘’ Tu non sei normale ‘’ fece convinto l’ispanico. Lui a un simile potere non riuscirebbe mai ad abituarsi. Ma dato che era il Guardiano della terra, mica gli alberi e i fiori cominceranno a parlare con lui?
‘’ Infatti sono magnificamente fico.’’
‘’ Non credo che si riferisse a questo.’’
‘’ Bah, ma tu che ne sai.’’
‘’ Sono evidentemente più intelligente di te. Capisco, eccome!’’
‘’ Tsk, fa poco la spiritosa. Tanto i cavi per disinnescarti li trovo di sicuro.’’
‘’ Davvero sta litigando con un allarme elettronico?’’ si chiesero stupiti Francis e Antonio, assistendo alla scena che si stava svolgendo sotto i loro occhi.
‘’ Ehm… non che voglia interrompere un così lieto dialogo – intervenne il francese – Ma potresti chiedere alla tua nuova… amica… di farci entrare?’’
‘’ E perché dovrei? Mi piacete, siete divertenti… ma chi mi garantisce che non siate dei ladri? Non voglio che lui mi cambi… come ha fatto con le altre. Questo è un bel quartiere, è abbastanza tranquillo. E non devo lavorare tanto. Ma se mi cambiasse… brr… non oso immaginare dove potrei finire.’’
‘’ Primo: dei fighi con queste facce potrebbero mai essere ladri? – disse l’albino, cominciando una strana arringa difensiva – Secondo: noi siamo degli studenti del russo psi… ehm… di Ivan. E abbiamo saputo che oggi è il suo compleanno.’’
‘’ Davvero?’’
‘’ Davvero?’’
Gilbert fece segno ai suoi due amici di fare silenzio, e di lasciarlo fare. Antonio e Francis sapevano già di dover correre ai ripari, altrimenti lì come minimo sarebbe scoppiato tutto.
‘’ Ma ceeerto. Noi volevamo organizzargli una grandiosa festa a sorpresa… ma solo, non sappiamo cosa regalargli. Capisci il nostro problema?’’
‘’ Beh, basta che non gli regaliate un altro allarme anti furto, e per me potete anche portargli mezza Europa.’’
‘’ Quella sarebbe un’idea! Ma noi volevamo qualcosa di più semplice… e speravamo che entrando a casa sua, potessimo indagare sui suoi gusti. ‘’
‘’ Non potevate chiedergli le chiavi?’’
‘’ E la sorpresa? No, abbiamo deciso di usare metodi più… anti convenzionali per lui. ‘’
‘’ Siete strani forti, eh… vabbé, io vi faccio entrare. Ma badate a non farvi beccare, intesi? Non voglio essere sostituita.’’
‘’ Non preoccuparti – disse il tedesco, facendole l’occhiolino – Saremo velocissimi. ‘’
Il premio per la miglior faccia tosta, doveva andare sicuramente a Gilbert. Seguito poi a pari merito da Antonio e Francis. 
‘’ Se tuo fratello lo sapesse…’’
‘’ Beh, capirebbe finalmente quanto sono figo.’’
‘’ Oppure chiederebbe l’esame del DNA, mon amie.’’
‘’ Molto divertente. ‘’
I tre non ebbero però il tempo materiale di perquisire come si deve la casa, che sentirono il rumore della porta che si apriva.
‘’ Oh cazzo…’’
‘’ Non stare lì impalato e vieni qui!’’ esclamò Gilbert, prendendo l’ispanico per un braccio e infilandosi nel ripostiglio. Fecero rimanere appena un po’ la porta aperta, per poter sbirciare meglio i movimenti del russo.
‘’ Kolkolkol… non ho mai visto una rana con delle sopracciglia. Sei strana piccolina, lo sai? Kolkolkolkolkol… mi è proprio venuta voglia di esaminarti. Non preoccuparti, sentirai solo un leggero dolore… poi sarà l’inferno.’’
Ascoltandolo, Francis impallidì di botto.
 ‘’ Oh mon dieu, vuole vivisezionarlo! Qualcuno lo fermi!’’
Antonio e Gilbert lo fissarono, eloquenti.
‘’ Amigo, tu hai combinato il guaio…’’
‘’ Sia chiaro – l’interruppe più sbrigativo il tedesco – Io lì non ci entro!’’
‘’ Begli amici che siete! E dovremmo pure salvare il mondo!’’
‘’ Francis, io non vado a trasformare in rane gente random.’’
‘’ E’ stato un incidente!’’
‘’ Come vuoi, Signore delle rane.’’
In quel momento, probabilmente perché aveva capito quanto fossero idioti il suo Custode e i suoi amici, il Cuore si illuminò, proprio come aveva fatto tre giorni prima a Meridian.
‘’ Acc… proprio ora si doveva accendere ‘sto coso?’’
‘’ Spegnilo!’’
‘’ E come, Tonio?’’
‘’ Che ne so, non ha un interruttore o cose del genere?’’
Il ciondolo emanò un bagliore più forte, tanto da accecare i tre Guardiani. Quando li riaprirono, si accorsero di essere stati circondati da una patina argentea, che li ricopriva interamente.
‘’ Ehm… questo sarebbe l’aiuto del Cuore di Kandrakar? – fece titubante Gilbert, inarcando un sopracciglio – Spero che sia una corazza o cose così, perché con quello lì ne avremo bisogno.’’
‘’ No, mon ami è qualcosa di meglio: siamo invisibili!’’ disse Francis, guardando lo specchio. I loro riflessi non c’erano.
‘’ Kesekesekese… forse ‘sto coso non è così inutile come sembra. Andiamo a salvare il tuo principe ranocchio!’’
Il francese arricciò le labbra, infastidito.
‘’ Quel teppistello è tutto, fuorché un principe.’’
Forti del loro nuovo potere, i ragazzi uscirono lentamente, cercando di non fare il minimo rumore.
Peccato che non si fossero accorti che il braccio di Antonio fosse ancora visibile.
Ivan vide un arto fluttuante, e non si scompose minimamente.
‘’ Cazzo, Tonio! Ti si vede!’’
‘’ Merda…’’ realizzò l’ispanico, mentre il russo si strofinava gli occhi. Approfittando della sua distrazione, Antonio si nascose dietro una tenda color malva, mentre una domanda faceva prepotentemente capolinea nella sua mente: come diavolo si usava l’invisibilità?
Quando il rettore riaprì gli occhi, e non vide altre braccia a mezz’aria, sorridendo serafico disse:’’Devo smettere di fantasticare torture su
 Beilschmidt, quando non sono a lavoro.’’
Il diretto interessato deglutì. Poi dicevano che era lui a farsi i film mentali, e che il rettore non ce l’avesse veramente con lui. Ah, se solo anche West fosse presente in quel momento…
‘’ Prendiamo il tuo fidanzato e filiamocela.’’
‘’ Gil… Lui. Non. E’. Il . Mio. Fidanzato!’’
Il francese si era stancato di ripeterlo. Vivevano sì insieme, ma per causa di forze maggiori!
Il soggiorno era confortevole, pensò. Se non fosse per il tavolo in legno al centro della stanza simile a un tavolo operatorio con tanto di bisturi e strumenti chirurgici, potrebbe persino piacergli. Arthur era stato legato saldamente al cento del tavolo, in un sistema che ricordava molto le torture cinesi o un contorto metodo di bondage. Qualcuno aveva frainteso il senso di 50 sfumature di grigio…
‘’ Muovetevi – fece Antonio – Non so come, né perché, ma adesso anche una gamba è visibile!’’
‘’ Va bene, Tonio. Io distraggo il russo potenziale serial killer, e Franny libera la donzella in pericolo.’’
‘’ Aspetta – disse dubbio il guardiano dell’acqua – Perché lo devi distrarre tu? Io non ci metto le mani!’’
‘’ Nemmeno io. Sono troppo Magnifico per queste cose!’’
‘’ Ragazzi… MUOVETEVI!’’
Antonio era solitamente un tipo calmo e molto, molto rilassato. Ma era un po’ difficile mantenere la calma quando si era nella stessa casa di un probabile psicopatico con tante, troppe armi a disposizione. Un minimo di preoccupazione la doveva avere. Poteri o non poteri, Ivan gli avrebbe fatto il culo. A tutti e tre.
Tutto il nervosismo, però, fu provvidenziale.
L’ispanico non se ne rese conto,  ma aveva fatto crescere a dismisura i girasoli sul davanzale, che diventarono dei veri e propri mostri vegetali.
Quando Ivan se ne accorse, gli vennero gli occhi a cuoricino, e perse ogni interesse per la rana con le sopracciglia. I girasoli giganti avevano la priorità!
‘’ Bel colpo, Tonio!’’
‘’ Mon ami, è meglio sbrigarci. Qui corriamo il rischio che Tonio faccia venire un terremoto.’’

 

 

*

 

 

Un quarto d’ora dopo, i tre guardiani raggiunsero un posto appartato del campus, vicino ai dormitori, in modo tale da poter evitare sguardi indiscreti o di essere paparazzati di nuovo dal quel ficcanaso di Feliks.
Ritornare visibili fu un’esperienza infernale. Antonio era stato il primo a tornare completamente visibile, mentre Gilbert e Francis dovettero impiegarono mezz’ora per non sembrare teste fluttuanti o invalidi di guerra in congedo. Il tedesco, poi, non era riuscito a far tornare la testa visibile.
‘’ Mon amie, non preoccuparti… tanto nessuno noterà la differenza.’’
‘’ Certo, come no… Non sono Ned Stark, se mio fratello mi vede così gli viene un infarto!’’
‘’ Gil, la tua testa non è il nostro problema principale – fece Antonio, cercando di non farsi scivolare dalle mani il ranocchio. Impresa più facile a dirsi che a farsi, dato che, anche se trasformato, Arthur continuava ad avere il suo solito caratteraccio – Come facciamo a farlo tornare normale?’’
In quel momento, riapparve anche la testa dell’albino.
‘’ Finalmente! Il mondo non poteva rimanere senza una simile magnificenza.’’
‘’ Si, complimenti Gil.. ma come ho detto, qui ci sono altri problemi!’’
‘’ Bene, siamo riusciti a recuperarlo – disse Gilbert, sospirando sollevato – Ora come facciamo a farlo tornare normale?’’
Francis parve rifletterci su.
‘’ E se provassi a farlo tornare normale con un bacio?’’
La rana non parve d’accordo, e sfuggì dalla presa di Antonio, saltellando in direzione della biblioteca.
‘’ Ancora? E basta!’’
Ricominciare a correre dopo una giornata del genere, era un vero e proprio incubo. Specie dopo che erano finalmente riusciti a catturare quel dannato animale/sopracigglione/hooligan.
‘’ Franny – si lamentò Antonio – Ma proprio del bacio dovevi parlare?’’
‘’ Tsk – fece il francese, irritato – Ci sono fila di ragazze e ragazzi che vorrebbero essere baciati da me! Quel teppistello non capisce proprio niente!’’
‘’ Amico, io credo invece che abbia capito benissimo… ‘’
‘’ Gil, non ti ci mettere pure tu ora.’’
‘’ Oh… kesekesekese… qualcuno qui è geloso, eh? Non preoccuparti, stasera ti farai perdonare. Ti sconsiglio di consolarlo in cucina, lì ci dovete mangiare. Sul divano è più comodo sai? ’’
Ok, non era razionale sentirsi deluso dal fatto che Arthur non avesse voluto un bacio da lui. Lo doveva capire, in fondo era stato lui a trasformarlo e a fargli avere una delle peggiori giornate della sua vita.
In tutta quella storia, c’era solo un lato positivo: in caso di futuri litigi, Francis non trasformerà Arthur in un animale vispo come una rana. Meglio un girino.  Almeno si risparmierà tutta la fatica per tentare di recuperarlo.
‘’ Uhm… chissà se posso farlo anche su di me. E’ da un po’ che voglio cambiare look.’’
‘’ Ehm… Franny…’’
‘’ Oui, Antonie?’’
‘’ Amico, l’abbiamo perso.’’
In quel momento, tutte le fontane del campus strariparono. L’acqua arrivò fino ai loro piedi, ma il biondo non ci badò.
‘’ Franny, guarda che potevi anche solo smettere di correre – disse il tedesco – Poi dite che sono io quello esibizionista!’’
‘’ Non capite… è una tragedia! – esclamò il francese, in preda a un vero e proprio attacco di panico – Se Ivan si accorge che sono rimasto di nuovo senza coinquilino, mi ucciderà! Oppure mi utilizzerà per qualche suo esperimento.’’
‘’ In effetti, lo vedo molto come tipo da bondage.’’
Preso com’era dall’immaginare il suo prossimo futuro come cavia da laboratorio, non badò al casino che stava provocando, né alle voci concitate dei suoi due amici.
Ma il pugno che un Romano furioso gli diede sulla testa… oh, quello lo sentì, eccome!’’
‘’ Lovi! Ma che ti successo?’’
‘’ Non una parola, bastardo spagnolo – replicò secco l’italiano, fradicio dalla testa ai piedi – Lo stronzo qui sta allagando il campus!’’
‘’ Potrei anche non essere stato io ‘’ disse il biondo, mentre Gilbert doveva trattenersi dal ridere. Sapeva che, se l’avesse fatto, gli altri tre l’avrebbero spedito al Creatore.
‘’ Seh, e quando mai il distributore d’acqua ti esplode in faccia. E’ ESPLOSO, CAPISCI?’’
‘’ Lovinito, prova a capirlo – intervenne Antonio, che provò a spezzare una lancia in favore del suo amico – Ha trasformato il suo fidanzato in una rana.’’
‘’ Meno male che non lo doveva sapere più nessun altro, eh …’’
Ormai Francis aveva rinunciato a far capire che lui e Arthur a malapena si parlavano (perlopiù si insultavano), non erano nemmeno amici! Fidanzati poi… L’inglese non era decisamente il suo tipo. Troppo sgraziato e irritabile per i suoi gusti.
‘’ E fatemi indovinare – disse Romano – Avete passato tutta la giornata a inseguirlo come dei poteri idioti. Giusto?’’
‘’ Ehm.. si, Lovi.’’
‘’ Ma allora non fate finta… siete proprio dementi.’’
’ Porquoi?’’
‘’ Ma si, avete fatto tanta fatica inutilmente. Se io venissi trasformato in un animale, farei di tutto per tornarmene a casa.’’
‘’ Ma Arthur non è…’’
Francis si interruppe, e ricordò quello che poche ore prima gli aveva detto Gilbert.
‘’ Kesekesekese… certo che tu e Tonio amate i tipetti pepati, eh? L’ho  sempre detto che siete masochisti. ‘’
Romano sarebbe andato subito a casa. E se anche Arthur…?
‘’ Tu l’avresti fatto, Lovi?’’
‘’ Beh, sì. Se mi trasformassero in un animale viscido, credo proprio che mi rintanerei da qualche parte per non farmi vedere da nessuno. Ovviamente, aspetterei anche il bastardo che mi ha trasformato per fargli il culo!’’
Il francese deglutì. Ecco, quella era una cosa a cui non aveva pensato.
‘’ Beh, noi che ci facciamo ancora qua? Andiamo da Franny e ritroviamo il suo principe. ‘’
‘’ Andiamo?’’
‘’ Beh, noi tre e…’’
‘’ Spiacenti – disse Romano, prendendo per il colletto della camicia lo spagnolo – Ma il bastardo qui serve a me.’’
‘’ Ti servo?’’
‘’ Si, mi servi. Feliks ha altre foto ritoccate di noi due, e le vuole pubblicare per il prossimo numero del suo cazzo di giornale. Le dobbiamo recuperare, rubare… insomma, non le deve vedere nessuno. Chiaro? ‘’
‘’ Ma certo ‘’ disse Antonio, con lo stesso entusiasmo che avrebbe usato se l’altro gli avesse detto a casa mia non c’è nessuno, vorresti passare da me?
‘’ Franny, buona fortuna per il tuo ragazzo!’’
Il biondo sospirò.
‘’ Sembra proprio che saremo solo io e…’’
Altra interruzione.
‘’ Sapevo che seguendo la scia di disastri vi avrei trovati – Elizabeta aveva l’aria piuttosto seccata – Questa città con voi non sopravvivrà ancora a lungo.’’
‘’ Ehilà padellara, a cosa dobbiamo questo ritorno? Non dovevi ritornartene a casa?’’
La donna scrollò le spalle.
‘’ Meglio che voi pazzi siate dalla nostra parte… Oliver già una volta è riuscito a rapire te, meglio non rischiare. ‘’
‘’ Uhm… deduco che sentivi la mancanza del Magnifico, eh?’’
‘’ Per niente. ‘’
‘’ In tutto questo, padellara, tu perché sei venuta da me?’’
‘’ Perché ho bisogno di te e del Cuore per chiudere un Portale.’’
Il tedesco sbuffò, irritato.
‘’ Ho cose più importanti da…’’

SBAAAM


Elizabeta aveva già previsto il rifiuto dell’albino. Così si era preparata un piano B: colpirlo in faccia con la padella e trascinarlo di peso fino al luogo in cui si trovava il Portale. Nulla di più semplice, no?
‘’ Bah, certo che siete debolucci da queste parti – disse lei, prendendolo di peso sulle spalle – Un solo colpetto da niente, e già vi abbattono. Kiku ha ragione, avete urgentemente bisogno di un duro allenamento.’’
Detto ciò, se ne andò portandosi sulle spalle il guardiano, lasciando da solo Francis.
‘’ Dio – disse ad alta voce, non curandosi del fatto che qualcuno avrebbe potuto prenderlo per pazzo o per visionario – Ce l’hai con me oggi, vero? Dimmi, cosa ho fatto? E’ per quella storia di Vash, vero? Ma non sapevo che sua sorella fosse minorenne, e il mio era solo un complimento innocente. Lo sai, vero?’’
Non gli restava che fare una sola cosa: tornare al suo appartamento e sperare che Romano avesse ragione.

 

 

*




Francis aprì lentamente la porta, quasi come se avesse paura che, nel caso Arthur fosse veramente tornato nell’appartamento, quell’hooligan formato rana saltasse di nuovo via, costringendolo a inseguirlo chissà dove.
Silenzio.
Non sapeva se prenderlo per un buon segno o meno.
Si tolse le scarpe infangate (non sia mai che sporcasse il pavimento, poi toccava a lui ripulire!) e procedette a piedi nudi sul pavimento gelido, attendo a non fare il minimo rumore.
Notò la finestra rotta, e cominciò a sperare che Romano avesse ragione. Anche se erano al secondo piano, Arthur era abbastanza intelligente da aver usato qualche truchetto, tipo gonfiarsi per volare (sicuro al 100% che lui avesse visto troppi film e pochi documentari)
Ma c’era troppo silenzio, e tese le orecchie per sentir gracidare o…
‘’ Tsk… non mangerò… più… scones… di prima mattina…’’
‘’ Quoi?’’
Con cautela, il guardiano dell’acqua si avvicinò al divano, da dove veniva quel borbottio, e per poco non gli venne un infarto: Arthur era tornato umano… ed era nudo!
L’inglese stava dormendo profondamente, rannicchiato su se stesso e coperto appena dalla camicia verde che Francis aveva lasciato sul divano ( a quanto pare, il suo disordine per una volta si era rivelato utile) la sera prima.
‘’ Odio… le rane…’’
‘’ Molto ironico, Angleterre.’’
Da come inveiva, sembrava che stesse bene. E Francis era quasi certo che, al risveglio, Arthur avrebbe interpretato quella giornata come un lungo, lunghissimo incubo.
‘’ Bah, meglio così… ma ancora non capisco… lui come ci è arrivato qui?’’  
‘’Cra!’’
‘’ Ehilà, qui ci sarebbe bisogno di una mano. Tutti i miei parenti sono tornati a casa, ed io non so come tornare a casa.’’
Sul davanzale, c’era un’altra rana. La stessa che aveva attraversato poche ore prima la strada con Arthur. Francis inarcò un sopracciglio.
Si doveva preoccupare del fatto che cominciasse a capire le rane?
‘’ Mon dieu, sono così distrutto da avere le allucinazioni – sospirò lui, esausto dopo una giornata che l’aveva visto cercatore più tartassato di Harry Potter – Almeno così non darà problemi.’’
Sbadigliò. Aveva proprio bisogno di un po’ di riposo…. E di una seduta di bellezza con maschere e creme lunga almeno tre ore.
Nonostante l’impellente necessità di darsi una sistemata, rimase a fissare il ragazzo addormentato per qualche istante. Quando dormiva, era quasi bello. Peccato che non fosse sempre così tranquillo.
‘’ Mhm… è troppo magro. Quasi gli si vedono le costole! Non ha una corretta alimentazione, poco ma sicuro. Con tutti quegli intrugli che si prepara, è già un miracolo che…’’
Si interruppe, stupito. Si stava veramente preoccupando di quel teppistello… senza che fosse trasformato in qualche strano animale?
‘’ Craaaaa! Craaa!’’
‘’ Si, siete molto carini insieme. Ma io sto ancora qua fuori. Vuoi farmi gelare, non è vero? Aspetta ancora un po’ per saltargli addosso come Dio comanda, e fammi andare via  da qui. ‘’
Irritato da quella rana (ne aveva pure avuto abbastanza per quel giorno), Francis si precipitò alla finestra, la prese in malo modo tra le mani e, celere, si diresse verso la porta.
L’aprì e la depositò sul tappetino.
‘’ Adieu, e a mai più arrivederci.’’
‘’ Crooack!!’’
‘’ Malducato! La prossima volta il tuo fidanzato non l’aiuto!’’
Irritato, l’animale fece per andarsene, ma venne afferrato da Feliks.
‘’ Oh – fece il polacco, con la stessa espressione di un bambino che apriva in anticipo i suoi regali di Natale – Che rana carina. Beh… ero qui per controllare Kirkland e Bonnefoy, ma a quanto pare ho trovato una nuova amica. Che dici, vogliamo andare a giocare? Ho un sacco di vestitini carini da farti provare!’’
‘’ Croack?’’
E qui finisce la storia di Froggie la rana, amico, figlio, e salvatore di sconosciuti random.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede) © elyxyz

 

Nel prossimo capitolo di The Guardians…

‘’ Certo che qui c’è una bella vista ‘’  commentò serafico Gilbert, adocchiando delle ragazze in costume .
Perché non veniva mai alla piscina comunale? Ah si, diceva che non era abbastanza magnifico per lui. Beh, doveva ricredersi.
‘’ Oh, non sai quanto hai ragione amigo ‘’ disse invece Antonio, attratto da uno spettacolo ben diverso. Romano era ancora più sexy in costume che trasformato da Guardiano.
‘’ Idioti ‘’ fece irritata Elizabeta, incrociando le braccia sul petto.

‘’ Tu che ci fai qui, bruco?’’
‘’ Ci lavoro! Secondo te come pagherei la retta?’’
‘’ Vendendo le tue sopracciglia? Altrimenti non mi spiegherei perché non ti fai una bella cerette dove serve. Tolte quelle, non saresti poi tanto male.’’
Silenzio. Persino il loro pubblico aveva smesso di scommettere su chi dei due avrebbe vinto la diatriba.
‘’ Aspetta… frog, mi hai appena fatto un complimento?’’

 

‘’ Quel mostro  – disse Eliza – E’ fatto interamente d’acqua. Qualsiasi attacco tenteremmo contro di lui, andrebbe a vuoto. A meno che…’’
Tutti fissarono Francis.
‘’ Perché mi guardate così? Vi avverto, sono troppo bello per fare da esca.’’

 

Prossimo capitolo
Basta nuoto: mi do all’ippica

 

Grazie IMmatura per sopportare pazientemente i miei scleri e per avere, in questo più che negli scorsi capitoli, contribuito alla sua stesura. La parte con Arthur che attraversa la strana e la palude, sono opera sua. Così come una piccola parte del salvataggio da Ivan. Due recensioni per continuare. Volete far felici due autrici, vero?

   
 
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