Film > Le 5 Leggende
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Autore: elsa_the_snow_queen_    17/11/2015    2 recensioni
"Appena ti ho vista, ho capito che tutte le distanze si possono annullare, oppure annullarsi da sé senza farlo sapere."
- Jack Frost
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Elsa … Elsa! Svegliati, svegliati su! -.
La voce squillante e allegra di Anna fu la prima cosa che Elsa sentì appena un istante dopo aver aperto gli occhi. – Sì, Anna, sono sveglia … - borbottò Elsa alzandosi, con gli occhi mezzi chiusi e una grandissima voglia di riaddormentarsi. – Che cosa sei rimasta a fare qui fuori ieri notte, eh? Sei un’ inguaribile romantica, l’ho sempre detto io che ti eri innamorata … hai preferito restare sveglia a guardare la luna, ma pensa! – sorrise Anna con sguardo sognante.  Solo in quel momento, tutto d’un colpo, Elsa si rese conto che aveva dormito sul balcone e che la sorella indossava il suo abito da cerimonia. – Ma … io … Perché sei vestita così? – disse confusa. Poi fece un passo avanti, e urtò con la punta della scarpa il fiocco di neve che Jack aveva reso una collana. – Questo cos’è? – si chiese. Mosse la mano e il pendaglio iniziò a fluttuare sospinto dal vento. Sarebbe dovuto finire tra le mani di Elsa, ma Anna lo afferrò a metà strada e notò il biglietto. Con uno sguardo malizioso, la principessa si affrettò a srotolarlo e lesse: - Al mio Fiocco di Neve. -. Sventolando entrambe le cose con aria trionfante, Anna chiese spiegazioni. – Non ho idea di chi me l’abbia regalato – mentì Elsa. Anche se non aveva visto Jack creare il ciondolo con i suoi occhi, sapeva che lui sarebbe stato l’unico capace di farle un regalo simile. “Wow, è un regalo stupendo” pensò Elsa mentre Anna ridacchiava. – Forza, innamorata, ora torniamo dentro. Hai scordato che oggi ci sarà un importante ricevimento in un regno qui vicino? Siamo state invitate, ma se non ci sbrighiamo arriveremo tardi! – disse Anna precipitandosi dentro di volata. – Sì, arrivo, ma ricorda che non sono innamorata! – commentò Elsa seguendo la sorella. Appena arrivata in camera, però, la prima cosa che fece fu indossare il suo bellissimo fiocco di neve.
Al Rifugio tutti erano molto più calmi: i Guardiani non erano certo invitati a ricevimenti o feste! I Cinque grandi si stavano godendo un’appetitosa colazione a base di waffles grondanti di cioccolato fuso, generosamente preparati dagli yeti, ma Jack era ancora a metà del primo waffle. Giocherellava con la forchetta, con aria assente e lo sguardo perso nel vuoto, mentre gli altri intorno a lui mangiavano e scherzavano. – Sbrigati con quelli, ragazzo, o avverrà un furto! – ridacchiò Nord, facendo finta di infilzare un pezzetto di cialda. – Graaw arr ditt alminn? – grugnì Phil, guardandolo con aria truce. – No, no, Phil, sono buoni … ma non ho molta fame oggi, ecco tutto. Puoi prenderli davvero se ti va, Nord. – disse Jack alzandosi. Una Fatina del Dentino gli sfrecciò davanti, impedendogli di proseguire. – Jack, aspetta – fece Dentolina dal fondo della sala – Ecco, io volevo … -. – Pensavo che potessi fermarmi di persona, Denty. Comunque stai sprecando fiato, non voglio ascoltarti. – borbottò il Guardiano scacciando la Fatina. Dentolina si librò in aria e si fermò di fronte al ragazzo. – Eccomi qui, ora se tu volessi … - iniziò la Fata, ma Jack non la lasciò proseguire; le girò intorno scocciato e volò via. – Jack! – gridò lei. – Non voglio ascoltarti! – ripeté lui duro; anche se si ostentava a fare l’offeso, in realtà si stava annoiando a mantenere l’arrabbiatura. Jack non era solito usare spesso la parola “scusa”, ragion per cui, combattuto tra l’orgoglio e un pizzico di rimorso, preferì fare scena muta e lasciò la sala. Oh, quanto avrebbe voluto dimenticare e presentarla meglio ad Elsa! Anche se, a pensarci bene, forse non sarebbero andate molto d’accordo … e poi, inutile negarlo, Dentolina la sua parte di colpa ce l’aveva.  – No, è presto per tornare ad Arendelle … - rifletteva tra sé e sé il Guardiano camminando in circolo nella neve – Eppure … eppure sento di dover tornare, adesso o mai più! Sta per succedere qualcosa, devo essere lì, devo esserci … -. E poi un turbine di neve l’avvolse impedendogli di vedere: Jack vorticò a lungo e, quando riaprì gli occhi, era ad Arendelle.
Disorientato dai molteplici giri compiuti, Jack si sentì mancare e cadde. – Jack! – gridò una voce: era Elsa, che indicò immediatamente a due delle guardie che la stavano scortando di sorreggerlo. – Ehm … sorreggere chi, Vostra Maestà? – chiese uno dei soldati grattandosi la testa. – Kristoff, ti prego, fa’ presto, reggi quel tipo! – strillò Anna prontamente. Kristoff, che era stato educato bene dai troll riguardo le Leggende, vide Jack e lo prese. – Wow, Elsa, è questo il famoso Jack Frost? – chiese Anna avvicinandosi curiosa. – Sì, ma … come fate a vederlo? – fece di rimando la regina. – Beh, è l’unico dei tipi che mi sembrava reale, te l’ho detto – spiegò la principessa. Kristoff commentò: - Troll. -, poi gli fece aria con il cappello. – Guardate – esclamò Elsa – Si sta svegliando … -. 
   
 
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