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Autore: anaiv    17/11/2015    5 recensioni
Lei ama lui, lui ama lei ma nessuno dei due fa la cosiddetta "prima mossa". "La solita vecchia storia" qualcuno potrebbe obiettare, ma, quando c'è di mezzo l'amore tra Sana e Akito, non c'è nulla di scontato. Un breve viaggio attraverso le quattro stagioni che porterà ad una meta ignota.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Rei Sagami/Robby, Sana Kurata/Rossana Smith, Shinichi Gomi/George | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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PRIMAVERA
Non un soffio, non due, ma tre. Tre soffi per veder volare via dalle mie mani l'ultimo petalo di questa rosa. Akito è andato via. Per assurdo il suo nome contrasta l'odore dei mandorli in fiore, di questa brezza che soffia leggera. Per assurdo, questo vestito con trame floreali mi gela il cuore. Dovrebbe essere primavera, ma non sento che brividi, non sento che enormi iceberg crescere proprio qui, al centro del petto. 
Cinque lettere, il suo nome è composto da cinque lettere. Possibile che il mio universo sia racchiuso in cinque lettere?!? Lo è, non ho dubbi.
Sono in auto e Rei continua a bombardarmi di stronzate, interviste, fiction, film, quando vorrei solo abbrutirmi, piangere e rimpinzarmi di gelato.
- Sana mi ascolti? - no. Non lo sto ascoltando, ho smesso di farlo alla seconda parola che ha pronunciato.
- Si, certo - mi fissa sottecchi tenendo comunque d'occhio la strada
- Paradossalmente, sei una pessima attrice. C'entra Hayama? - ho sempre pensato che Rei fosse molto intelligente, ma in questo momento proprio non riesco a trovare nulla di intelligente nella sua domanda. Certo che c'entra Hayama. È logico.
- No! È vero, è il mio migliore amico ed è partito, ma questo non significhi che la cosa mi faccia stare male... Sono felice per lui. - certo che sono felice per lui. È stato convocato per uno studio sperimentale nel campo della fisioterapia ad Osaka. È un grande onore, nonché una magnifica opportunità.
- Sana...-
- Smettila Rei! Sono una donna, non una bambina - 
- D'accordo. Oggi pomeriggio abbiamo un altro appuntamento ...-
- No! Oggi pomeriggio devo accompagnare Fuka a scegliere l'abito da sposa. -
- Sana è un incontro importante. -
- Non mi importa! Anzi, sai che c'è di nuovo? Voglio prendermi una pausa! Voglio scrivere un libro.- Rei inchioda con l'auto lasciando che lo stridio delle ruote infastidisca i passanti 
- Dio Rei, sei impazzito?!?-
- Come diavolo ti salta in mente? Un libro?!?- si massaggia le tempie e inspira
- Si un libro. Non voglio più recitare, voglio vivere i miei amici, la mia casa e sopratutto la mia vita. Anche tu, dovresti sposare Asako e dedicarle il tuo tempo.-
- Questa non sei tu...-
- Sono io invece! Questa sono io!- Rei annaspa. Mi rendo conto che la sua vita sia sistematica e che Abbia fatto tanto per me e il mio lavoro. Ma è primavera, è tempo di rinascita.
 
ESTATE 
- Si il sushi va bene - il sushi va più che bene, è la mia passione. Sprimacciare i cuscini è la cosa che più mi rilassa e Sakura lo sa. Sakura sai tutto di me, mi conosce da quattro mesi ed è già diventata l'enciclopedia di Akito Hayama. Sa che amo il sushi, sa che praticavo Karate e che studio fisioterapia. Sa tutto. O per lo meno sa quello che c'è da sapere, il resto...
- Aki quel cuscino chiede pietà.- sorride e si porta dietro l'orecchio una ciocca di capelli biondi sfuggita alla coda di cavallo.
- pensi che mi farai mai un sorriso? - che domande. No. Non glielo farò un sorriso. Ne ho fatti sei durante il mio percorso di vita e li ho regalati ad una sola persona. Comunque fingo una mezza smorfia e Sakura si accontenta. O per lo meno sono io a pensare che si accontenti.
- Dio, la donna che ti ha devastato deve averla fatta grossa- aggiunge prima di lasciare la nostra camera da letto. C'è un caldo afoso, proprio non si riesce a respirare e lei pretende che la insegua. Dopo tutto è una donna, quindi non starò ad interrogarmi sui suoi atteggiamenti. Lascio cadere il cuscino sulle lenzuola e la seguo al piano di sotto
- Nessuna donna. Nessun passato.-
- Ti rendi conto del fatto che conviviamo?- mi fissa con uno sguardo interrogativo e infastidito poi si porta una sigaretta alle labbra e l'accende lasciando che una nuvola di fumo arrivi sino a me.
- Sakura, io non sorrido, io non ho un passato. -
- riuscirai mai a mettere più di otto parole in fila?- 
- Che diavolo ti prende oggi? - mi avvicino a lei e repentinamente le strappo la sigaretta dalle dita affusolate per poi portamela alle labbra
- Sono qui, vivo con te. Cosa ti preoccupa?- chiedo pur conoscendo perfettamente la risposta.
- Il passato che dici di non avere. C'è una lei, ne sono convinta.- aspiro un nuovo tiro di sigaretta e la fisso intensamente. Non posso dirle nulla, non voglio dirle nulla.
- È Fuka? - chiede timidamente 
- Come diavolo sai chi è Fuka? - mi altero. Ha frugato nel mio passato.
- Ieri ho letto involontariamente un messaggio sul tuo cellulare... Era Fuka che ti chiedeva se saresti andato...-
- Si Sakura, era Fuka che mi chiedeva se sarei andato al suo addio al nubilato- celibato. Due dei miei migliori amici si sposano. - rispondo perentorio. So che avrei dovuto invitarla e chiederle di accompagnarmi alle nozze, ma non sono pronto. Io...
- I tuoi amici sanno che esisto?- adesso le sue iridi verde smeraldo sono velate da un mare di lacrime in tempesta
- Glielo dirò.-
- Akito... Sei sicuro di voler stare con me ?- 
- Si. Adesso smettila di piangere dobbiamo andare a lavoro.- spengo la sigaretta e la lascio sola. 
Sakura è una donna brillante, non ha mai fatto domande, non ha mai cercato di comprendermi... Mi sta accanto perché le va. Da un paio di settimane però le cose sono cambiate, è possessiva e incredibilmente curiosa. Forse dovrei dirle che ho amato una sola donna E che non amerò mai più nessuna, ma non pensò la prenderebbe bene. Tengo a lei, è molto bella e mi piace che lavori così intensamente, ma non riesco ad andare oltre, ogni volta che sono sul punto di dirle che sto bene con lei due occhi nocciola spuntano dal nulla e annebbiano ogni mio pensiero. Dannata Kurata. Ho caldo, non respiro, ma non sono sicuro che sia a causa di questa torrida estate.
 
LE NOZZE
*Sana*
 Il vestito che Fuka ha scelto per me è stupendo. Lo sto indossando proprio adesso, tra un'ora la mia mia amica sarà una donna sposata. Gomi la tratterà come merita? Si, non ho alcun dubbio che sarà così. La scorsa settimana c'è stato l'addio al nubilato-celibato, è stato fantastico ritrovarsi, ma orrendo non vedere lui. Akito ci ha dato buca. Quando se n'è andato mi ha lasciata con la promessa che non sarebbe scomparso. Inutile dirvi che non l'ho più sentito, se non proprio qualche settimana fa quando, mi ha inviato quello stupido sms " Kurata non verrò alla festa di Matsui. Sono sommerso di lavoro. Stammi bene."
Assurdo. Sono diventata la sua segreteria, non ho meritato nulla. Tutti sanno che ho abbandonato il mondo dello spettacolo, anche lui avrà una televisione, avrà sentito la notizia. Ma tutto tace. 
- Sana... Pensi a lui vero?- vedo attraverso lo specchio Fuka ,nel suo splendido abito bianco, sbucare  alle mie spalle.
- Penso che mi abbia dimenticata. Ehm che abbia dimenticato tutti noi.-
- Oh ma che diamine!!! Stupida idiota, lui non ha dimenticato nessuno! Vedrai oggi vi rivedrete e Sana...-
- si?-
- Se non te lo fai nemmeno oggi inizierò a pensare che tu abbia altre preferenze!- inorridisco e mi volto 
- Fuka!!!! Ma sei matta? Che linguaggio è? Io non mi faccio nessuno perché io e Akito siamo maledettissimi amici.- borbotto innervosita mentre la mia amica sospira esasperata
- Vi amate da più di quindici anni, dovreste salire voi sul quel benedetto altare. Ti prego basta fingere. Hai lasciato il tuo lavoro e lo hai fatto per lui, stai scrivendo un libro il cui titolo è " il gazebo"... Serve altro?!?- no. Non ha bisogno di aggiungere nulla. Ha ragione, io lo amo e non amerò mai nessun altro.
Un'ora più tardi sto percorrendo la navata con Aya e Hisae al seguito. La chiesa è meravigliosa e Gomi emozionantissimo. Seguo con lo sguardo i volti felici e gioiosi degli invitati, fino a quando scorgo gli occhi suoi... Akito. 
Il mio Akito. 
Due pozze d'oro puro che mi osservano indagatrici. Lui c'è ed è più bello che mai. Sto per sorridergli, ma un ciuffo di capelli biondo platino si staglia sul suo volto e delle labbra piene e colorate si avvicinano alle sue... Lo sta baciando, quella splendida ragazza bionda lo sta baciando.
Le mie gambe prendono a tremare, non sento più nulla, il cuore ha smesso di battere e i polmoni di respirare. Come un automa concludo meccanicamente il mio ingresso. Akito ha una donna. Akito mi ha dimenticata e ha una donna. Quando Fuka fa il proprio ingresso accompagnata dal padre, Aya mi si affianca e mi stringe forte la vita
- Noi non lo sapevamo. Sorridi per Fuka, da domani potrai piangere amica mia. Mi dispiace tanto- inebetita fisso i fiori e le panche adornate, Aya ha ragione, da domani sarò libera di imprigionarmi nel mio dolore.
 
*Akito*
- É stata una splendida cerimonia, non vedo l'ora di conoscere tutti!- Sakura si stringe a me, ma io non posso fare a meno di guardare lei... Kurata è distrutta. Finge sorrisi a destra e a manca, ma sta per sciogliersi come neve al sole. So che ha lasciato il mondo dello spettacolo, so che avrei dovuto starle vicino... Ma con quale coraggio. Sono un vigliacco, un vile traditore...ho tradito il nostro tacito patto. Non le ho detto di Sakura, non sapeva nulla e in realtà nemmeno io so come mi sono lasciato convincere a portarla qui. Io non la amo, non l'ho mai fatto e mai lo farò. Vorrei che Kurata lo capisse.
Una volta terminata la cerimonia siamo giunti in questa enorme villa vestita a festa, penso sia la residenza estiva dei genitori di Gomi.
- Amico!-
- Ed ecco uno sposo fallito - stringo la mano di Gomi e sento improvvisamente l'odore di casa, avverto tutti i tasselli tornare al proprio posto. Le serate in birreria, le chiacchierate sino a tarda notte...
- mi sei mancato - dice nascondendo un po di imbarazzo. Anche lui mi è mancato e lo sa.
- non fare la femminuccia hai appena preso moglie- ribatto come sempre freddo e tagliente 
- Akito non essere così scontroso! Piacere sono Sakura, la sua compagna - Gomi fischia e si becca uno scapelletto dalla sua novella sposa
- Piacere Cara - inutile dirvi che il "Cara" di Fuka sia al veleno.
- Non ti aspettavamo - aggiunge poi trafiggendomi con Lo sguardo.
- Oh perdonami, ma è stata una decisione dell'ultimo momento - si giustifica Sakura ignara dei tentacoli mortali di Matsui
- Sei una splendida sposa - le dico lasciandole un bacio sulle gote
- Sta zitto verme- replica con tutta la femminilità di cui è capace.
- io vado al bagno- Sakura deve aver percepito una certa ostilità. È davvero una donna intelligente.
- Come diavolo ti salta in mente di portare qui una donna?!? Da quanto la frequenti ? E se non avessimo posto anche per lei??? Avresti dovuto avvisare - Matsui è una furia, ma purtroppo per lei sfonda una porta aperta 
- Dunque l'ho portata qui perché voleva conoscervi. La frequento da quasi cinque mesi e non vi ho avvisati perché sull'invito hai specificato "a buffet". Ho pensato che non fosse poi così una rogna.- 
- tu sei matto!!! Cinque mesi?!?-
- Smettila - una voce alle nostre spalle gela il sangue nelle mie vene e pietrifica Matsui già pronta a tirar fuori le armi.
- Kurata...- per la prima volta nella mia esistenza ho paura. Paura di voltarmi e incontrare i suoi occhi. Paura di ammettere di essere un gran ciglione.
- Ciao Akito- mi sorride, ma io la conosco come nessuno, sta fingendo. Avrà abbandonato lo spettacolo, ma non la sua passione per la recitazione.
- Ciao - 
- Andiamo Fuka, lasciamoli soli- Gomi trascina via a fatica sua moglie. Ammiro molto il suo coraggio.
- Come stai?- Kurata sembra sul punto di cadere giù da un precipizio, ma barcolla in equilibrio
- Me la cavo. Tu hai... Hai lasciato lo spettacolo- 
- oh beh si! Sai ero stufa!- parla a manetta e sorride come se andasse tutto bene. Come se non avesse voglia di uccidermi.
- Sana - mi basta pronunciare il suo nome per vederla crollare, tutto il suo entusiasmo si spegne e i suoi occhi si ammantano di dolore. Sto per dirle che mi dispiace, che avrei dovuto parlarle e che Sakura non è la donna che amo, ma...
- Oh mio dio! Aki tu conosci Sana Kurata??? Non ci credo!- Sakura piomba alle nostre spalle e si avventa sulle ceneri di Kurata
- Si ehm ciao, piacere di conoscerti - appronta una pessima interpretazione di se stessa, ma per quanto mi riguarda sta toppando alla grande
- Sei stupenda! Sono una tua grande fan - 
- Grazie mille! Perdonami tu sei?-
- Certo che sciocca! Sono Sakura la compagna di Akito, stiamo insieme da cinque mesi- stringo forte i pugni, avrei dovuto darle io queste informazioni.
- È meraviglioso, sono felice che Akito abbia finalmente trovato l'amore. Scusate ma devo aiutare Aya ad accogliere gli ospiti, con permesso- si dilegua e lascia solo frammenti di se. " ti sbagli Kurata... Non ho trovato l'amore. Forse l'ho appena perso ".
 
 
AUTUNNO
*Sana*
- Sana, tesoro, ho sempre pensato che tu fossi una grande attrice, ma questo libro... Questo libro è bellissimo-
- Grazie mammina, conta molto per me- ed è vero, mia madre oltre ad essere una grande scrittrice è la persona più importante della mia vita.
- Domani verrà pubblicato... Come ti senti?-
- Ricordi quando hai pubblicato " io e mia figlia"?-
- Come potrei dimenticarlo -
- Come ti sentivi?-
- elettrizzata e spaventata... Temevo di poterti perdere - ammette prendendo un sorso del suo tè
- mi sento esattamente così. -
- Akito sa del libro ?-
- Non lo sento da quasi due mesi... Va bene così, non deve saperlo per forza -
- Certo - mi sorride in modo enigmatico e si dilegua in una nuvola di fumo. Non la capirò mai. 
Domani uscirà il libro. Domani il mondo saprà cosa porto dentro da quindici lunghi anni, lo sapranno tutti e forse anche lui, ma sta volta non sarà lì per proteggermi. Adesso ha Sakura, proteggerà lei.
 
*Akito*
- Sono a casa! - 
- Ciao. Come è andata la giornata?- Sakura lascia cadere l'enorme borsa in terra e si sfila con grazia la giacca 
- Bene, ho comprato un libro! Sai dovresti leggerlo è della tua amica Sana Kurata - il solo sentire il suo nome mi provoca un brivido lungo la schiena. Ha scritto un libro e non ne sapevo nulla. Ha scritto un libro e Sakura è felice come una pasqua... Forse dovrei dirle ciò che penso, forse dovrei raccontarle la mia storia...
- Il titolo è " il gazebo"- un nuovo colpo inflitto al mio petto. Se avessi un cuore adesso sarebbe ridotto in poltiglia e forse ce l'ho e forse fa male.
- Lo leggerò - mi limito a rispondere cerando di controllarmi
- Si ma prima devo farlo io! Allora amore che c'è per cena ?-
- Come mi hai chiamato? - spero di aver sentito male...
- Amore! Senti Aki io non posso più nasconderlo... Ti amo. Ti amo da sette mesi, ti amo dal mattino alla sera. Semplicemente ti amo.- ed ecco il momento, sapevo che sarebbe arrivato. Devo darle una risposta, una conferma che non abbia perso sette mesi della sua vita. Ma come? Con quale coraggio mentirle? Ogni parte di me vuole leggere quel libro, ogni parte di me vuole vedere Kurata. Voglio tornare a Tokyo, rivoglio la mia vita.
- Aki... Ci sei?-
- Si. Ascolta Sakura...-
- No, non devi rispondere adesso. Prendi il tuo tempo. - 
- D'accordo - vigliacco. Sono solo un vigliacco.
 
INVERNO
Rei trascina il mio enorme bagaglio borbottando come una padella colma di pop corn pronti ad esplodere
- Cavoli Sana che c'hai messo dentro?- rido di cuore osservando la scena del brutale litigio tra Rei e i miei abiti
- L'essenziale -
- L'intero aereo porto si prenderà gioco di me!- rido ancora e mi fa bene. Il libro ha ottenuto un successo considerevole, ogni critico o semplice lettore ha apprezzato la storia d'amore da me raccontata. Tutti pensano sia frutto della mia spietata fantasia, ma no, è tutto vero. Lo sanno Aya, Fuka e il resto della gang... Lo sa anche lui. Non sono sicura abbia letto il libro, non sono sicura abbia letto delle nostre giornate spese al gazebo, dei nostri baci sperati e mai arrivati, delle nostre liti superflue e allo stesso tempo meravigliose. Non sono sicura l'abbia letto, ma non importa. Sto partendo per Londra, devo presentare il libro e nulla, dico nulla potrà fermarmi... Il nostro amore mancato è marcato a fuoco tra quelle pagine e almeno lì vive e vive sereno.
- Sana! È tardi sbrigati!- come al solito Rei non fa che procurarmi ansie, avevo rubato l'ultimo momento per salutare Tokyo, per dirgli arrivederci e ringraziarla di tutto.
- Allora piccola mia sappi che ti voglio bene e che tra una settimana esatta sarò da te-
- Sta tranquillo Rei! Pensa a rendere felice la tua Asako- un ultimo abbraccio a Tokyo e varco i controlli. Sono pronta.
Prendo posto in aereo e mi sistemo; ho un buon libro e le cuffie. Ho tutto ciò che serve. 
- Signorina Kurata gradisce da bere? E per lei mister Winston?-  mi volto verso la hostes e rifiuto educatamente, il mio compagno di viaggio invece prende un cappuccino. È un uomo sulla settantina sembra una brava persona, gli sorrido e lui fa lo stesso.
- Mia nipote l'adora e mia figlia ama il suo libro -
- Grazie mille!- sono sinceramente felice delle sue parole, non è intimorito da me , ma solo felice di potermi parlare della sua famiglia. Glielo leggo negli occhi.
- Perché ha scelto Londra?- 
- Devo promuovere il libro in Europa e la prima tappa è Londra. E lei, perché Tokyo?-
- Mia figlia vive a Tokyo, è una traduttrice ... È molto brava sa?- sorrido e mi riempie di gioia l'orgoglio con cui questo padre parla della sua bambina.
- Ho letto il suo libro... Non ha un finale vero e proprio... Perché?- domanda da un milione di yen. Perché non c'è .
- perché non c'è.-
- è una storia vera? Esiste il gazebo?- ci penso un attimo, ma quest'uomo merita la mia sincerità 
- Si ed esiste anche l'uomo dal ciuffo scompigliato e gli occhi profondi- sorride compiaciuto. Era convinto che la risposta fosse questa.
- e quest'uomo dov'è?- è con Sakura e la sua vita procede serena senza di me. Avrei dovuto rispondergli così, ma qualcuno lo fa al posto mio ...
- Sono qui. Kurata sono qui.-
 
 
Buona sera! Dunque questa storia nasce da una piccola ispirazione improvvisa e spero vi piaccia. Se vi sono errori di distrazione me ne scuso e mi auguro che me li facciate presente. Ne approfitto per dirvi che "Respira questa libertà" è stata da me eliminata perché al momento non ho la possibilità di continuarla, ma prometto che la reinserirò e la porterò avanti. Un enorme abbraccio ( Gianni Morandi mode on) e a presto! Viviana
  
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