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Autore: whiteflower    17/11/2015    2 recensioni
Harry e Louis sono sposati e sono genitori di tre splendidi bambini che amano con tutto il cuore.
A volte però per riuscire ad apprezzare a pieno ciò che abbiamo, dobbiamo rischiare di perdere tutto.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliavo così da mesi ormai con le urla della piccola Lily nelle orecchie. Io e Harry avevamo deciso di adottare un altro bambino dopo mesi di discussioni, perché io non ero molto d’accordo. Non voglio essere frainteso, adoro i bambini, ma ne avevamo già due Philippe 8 anni e Daniel 4 anni e l’idea di prendermi cura di un altro bambino mi metteva ansia. Poi però un giorno Harry mi portò le foto della piccola Lily che aveva appena un mese e io me ne innamorai, così decidemmo di prenderla con noi e non potrei essere più felice della mia scelta.
 
“ Avanti cucciola cosa c’è da urlare tanto? Vieni il tuo papà ti preparerà il latte più buono di sempre. “
 
“ Louis...vai tu? Oh grazie al cielo, sto morendo di sonno.”
 
“ Sì vado io, dormi. “
 
Ormai sono abituato, è praticamente impossibile far alzare Harry dal letto prima delle nove del mattino. Il mio bellissimo marito è uno scrittore, ha i suoi ritmi e le sue abitudini e del resto io amo prendermi cura dei miei bambini, anche se a volte piacerebbe dormire fino a tardi anche a me.
 
Arrivo in cucina con Lily in braccio, metto il biberon nel microonde e vado in bagno per cambiarle il pannolino, lei piange senza sosta e ho paura che svegli i suoi fratelli.
 
“ Oh andiamo Lily ti prego, sono le sei del mattino abbi pietà dei miei poveri timpani “
Faccio più in fretta che posso, le spalmo la crema all’ossido di zinco e la riprendo tra le braccia. Prendo il biberon dal microonde e ci posizioniamo sul divano. Finalmente smette di piangere e io poggio la testa sulla spalliera del divano. A volte è semplicemente tutto troppo, ma è la vita che ho scelto e i bambini cresceranno e diventerà tutto più leggero.
Sento i passetti sul pavimento prima di sentire la sua voce…
 
“ Papà perché siete già svegli? “
“ Ehi ometto, scusaci, ti abbiamo svegliato con le urla di questa piccola strega vero? “
Philippe mi guarda con il viso ancora assonnato.
“ Sì ma non ti preoccupare, volevo svegliarmi presto, devo ripassare la lezione di Storia, oggi la maestra mi interrogherà “
 
“ Ma non l’ha già fatto l’altroieri? “
“ Sì, ma spesso vado volontario quando gli altri bambini non hanno studiato. “
 
“ Ma Philippe questo non è giusto. “
“ Beh peggio per loro, la maestra mi adora e io imparo un sacco di cose. “
 
Sono così fiero di lui, è così responsabile e attento.
 
“ Hai ragione tesoro.”
Ritorno a letto con la piccola che finalmente dorme e provo a riprendere sonno anch’io, ma il tutto dura circa venti minuti prima che debba preparare i bambini per la scuola.
Ovviamente Harry resta di nuovo a dormire aspettando a letto che i bimbi vadano a salutarlo prima di uscire  e sono io a preparare la colazione a Philippe e Daniel, ad aiutarli a vestirsi e ad aspettare lo scuolabus fuori con loro.
 
“ passate una bella giornata, ci vediamo dopo.”
“ Anche tu papà “
Mi salutano e vanno a scuola.
 
Quando rientro la casa è silenziosa, Harry e Lily dormono ancora e io comincio a mettere in ordine.
Quando Harry alle nove e trenta si alza, io sono in piedi praticamente da quasi quattro ore.
 
“ Buongiorno amore “ mi da un bacio sulla guancia e va a fare colazione.
“ Harry, ti andrebbe di andare tu oggi a fare la spesa, io vorrei andare finalmente a tagliare questi capelli, sono orrendi non li sopporto più. “
 
“ Ma a me piacciono e poi oggi devo assolutamente finire un lavoro Louis, non riuscirò ad uscire dallo studio prima delle sei “
Sospiro e gli sorrido, i miei capelli  aspetteranno.
Preparo Lily per uscire e io e lei andiamo a fare la spesa.
Ovviamente a lei viene la brillante idea di cominciare ad urlare nel super mercato come un’indemoniata e devo scappare a casa prima di aver potuto comprare tutto quello che mi serve.
Apro la porta di casa con Lily nel marsupio e le buste in mano. Harry mi viene incontro.
“ Ehi amore non dovresti portare tutto questo peso, non fa bene alla tua schiena. “
 
“ Beh sai se ogni tanto venissi con me a fare la spesa, non sarei costretto a portare tutto da solo. Non sono riuscito neanche a prendere tutto perché Lily ha iniziato ad urlare “
Mi aiuta e prende Lily in braccio.
“ Ehi bambolina cosa c’è che non va?”
Lei smette di piangere e comincia a giocare con i riccioli di suo padre.
“ Secondo me sei tu ad agitarla, sei sempre di corsa e si percepisce il tuo nervosismo da lontano Lou  “
Se dice anche solo un’altra parola lo ammazzo.
“ È facile essere rilassati se si scaricano tutti gli impegni sugli altri. “
“ Ok, oggi è uno di quei giorni, non è vero? Avanti vieni qui. “
Harry posa la nostra bambina nella sua sdraietta e mi fa sedere sul divano. Comincia a massaggiarmi le spalle ma a me da fastidio quel contatto in questo momento. Mi sento demoralizzato, non è così che avevo immaginato la nostra vita insieme, lui ha continuato praticamente ad essere quello di prima, mentre a me è toccato trasformarmi in un tuttofare.
Fortunatamente mi ritorna in mente la serata con Zayn, non vedo l’ora, ho bisogno di una pausa, ho bisogno di bere una birra col mio amico senza avere bambini intorno.
 
“ Amore ti ricordi che stasera non ci sono, vero? “
“ Oddio no, me ne ero completamente dimenticato, avevo promesso a Zayn che sarei uscito con lui per una birra, non ti preoccupare lo chiamo e gli dico di venire qui. Tu per che ora pensi di tornare? “
 
“ Non lo so Louis, ma immagino si farà tardi,  non aspettarmi sveglio. “ Dice queste cose continuando a massaggiare le mie spalle. Io sono un fascio di nervi, ma mi aveva parlato di questo suo impegno tempo fa e non può proprio rinunciare.
 
Passo il pomeriggio ad occuparmi dei ragazzi, aiuto Daniel e Philippe con i compiti e gioco con Lily.
 
Harry spunta dal suo studio verso le cinque del pomeriggio.
 
“ Papaaaaaà “
“ Ehiii venite qui mostriciattoli. Com’è andata a scuola? “
“ A me tutto bene ho preso un’altra A. “
“ Ma come sei bravo Philippe “
“ Io invece oggi ho recitato una poesia, la maestra non mi ha messo il voto ma ha detto che sono stato bravo “
“ Certo che lo sei stato Daniel.”
A volte mi innervosisce il suo modo di fare, sembra quasi più un fratello maggiore che un padre, e il peso sulle mie spalle diventa troppo. Vorrei che fosse più presente, vorrei poter condividere di più con lui, vorrei che capisse che anch’io ho bisogno di avere del tempo per me. Non riesco neanche più a fare una doccia da solo, perché devo portare Lily con me e non ricordo quanto tempo sia passato dall’ultima volta che sono uscito da solo con Zayn. Continuo a rimandare perché gli impegni di Harry sono più importanti, ma mi sento oppresso certe volte.
 
“ Louis mi hai sentito? “
“ Ehm no scusa ero distratto.”
“ Stavo dicendo ai bambini che sarebbe bello organizzare un pigiama party qualche volta con i loro amici. “
“ Harry sei impazzito? Lily dorme pochissimo e io mi occupo già di tutti e tre, non ce la faccio a controllare altri dieci bambini, no non se ne parla. “
“ Oh dai papino ti pregoooo “
“ No Daniel non possiamo, magari quando sarete più grandi e quando Lily dormirà più ore in una notte tesoro, ma adesso no. “
“ Oh andiamo sei sempre il solito fifone, sarà divertente, perché vedi sempre il lato negativo delle cose? Rilassati un po’ “
Philippe mi guarda negli occhi come se sapesse già cosa sta per  succedere.
“ Daniel vieni andiamo a giocare in cameretta “
Porta via suo fratello e i mi rivolgo a Harry come una furia. Adesso basta.
“ Harry sei un irresponsabile, egoista e incorregibile testa di cazzo “
“ Oh andiamo, levati quel bastone dal culo ogni tanto e facci respirare, ci gestisci tutti come soldatini, c’è un orario per svegliarsi uno per mangiare, uno per dormire, io non ce la faccio più Louis, mi sento in gabbia. “
“ Ah davvero? Tu ti senti in gabbia? Ti svegli quando cazzo ti pare, i tuoi figli già vestiti puliti e mandati a scuola, passi le giornate in quel cazzo di studio a fare un lavoro che diciamolo, non serve a nulla perché se non fosse per i miei genitori moriremmo di fame e osi anche lamentarti? Sei senza vergogna Harry. “
Lui si strattona i capelli e chiude gli occhi e io corro a mettere il ciuccio a Lily che si è spaventata.
“ Louis, ti ricordi mai com’eravamo prima di tutto questo? Ricordi mai, quanto ridevamo insieme e facevamo l’amore ad ogni ora in ogni dove, ricordi quanto eravamo felici?”
I miei occhi cominciano a riempirsi di lacrime, cosa vorrebbe dire, che adesso non lo è?
“ Io sono felice anche adesso Harry, non ho bisogno di fare pazzie per esserlo, mi godo ogni momento con i miei figli, li osservo crescere e cambiare sotto i miei occhi e mi dispiace che tu non riesca a goderti tutto questo. “
“ Ovvio, lo stronzo sono sempre io,  ti sto dicendo che ti amo da impazzire Louis, ma che comincia a mancarmi mio marito. Sei diventato una tata tutto fare, sei sempre impegnato in mille faccende e non hai mai un minuto solo per me. Facciamo l’amore di corsa e in silenzio perché non vuoi che i bambini sentano e invece a me mancano le tue urla che mi implorano di continuare “
“ Non urlare non dire queste cose ci sono i bambini di là “
“ Ma ti ascolti? I bambini, i bambini, i bambini...vaffanculo Louis. “
Prende la giacca e la sua mano è già sulla maniglia della porta, ma io lo blocco, non posso lasciarlo andare via così.
“ Harry ti prego aspetta. “
Mi avvicino a lui, il mio respiro è accelerato e il cuore sembra voler esplodere. Poggio una guancia sulla sua schiena.
“ Ti prego scusami, ho esagerato, ma sembra che tu mi accusi perché mi prendo cura dei nostri bambini. Se solo tu provassi ad essere un po’ più presente, non chiedo chissà cosa, ma a volte mi sembra di essere da solo e mi sento oppresso. “
Lui non si gira neanche a guardarmi.
 
“ E io invece mi sento come un altro dei tuoi bambini Lou. Devo andare, non aspettarmi sveglio. “
“ Harry no ti prego, non andare via così. “
“ Ci vediamo domani Lou.”
Lascio il suo braccio e guardo la sua figura allontanarsi. Sento le lacrime riempire i miei occhi e vorrei urlare così forte da farmi sanguinare le corde vocali ma non posso perché Philippe è già dietro di me che mi abbraccia.
“ Ehi tesoro, è tutto ok. Non ti devi preoccupare è normale che ogni tanto i genitori discutano.”
“ Posso aiutarti io papà, posso pensarci io a loro, basta che tu non ci lasci . “
Mi inginocchio per poterlo guardare negli occhi, sono questi i momenti in cui odio Harry. Noi dovremmo farli sentire amati e al sicuro e invece il mio bambino si sente un peso.
“ Philippe ascoltami bene.
Non importa quanto io sia stanco, o quante cose possano uscire dalla mia bocca in un momento di sfogo, tu e i ragazzi restate la cosa più bella e importante per me e se tornassi indietro io prenderei di nuovo con me ognuno di voi. Non devi preoccuparti di niente amore. Adesso andiamo a preparare una montagna di pop corn e ci guardiamo il nostro film preferito. “
Philippe mi abbraccia di slancio e dalla porta spunta Daniel che ha origliato tutto.
 
Avviso Zayn di non venire, non mi va più di stare in compagnia. Provo a chiamare Harry verso l’una ma il suo telefono è spento. I bambini dormono ma io non riesco a dormire.
Una strana forza prende possesso del mio corpo, un misto tra rabbia delusione e amore, amore troppo forte, amore che mi fa sentire perso, spacciato se lui non mi sorride. L’idea che sia là fuori arrabbiato con me mi rende pazzo. E lo so che non dovrei, so di aver ragione, ma io non posso vivere senza Harry, nonostante i suoi difetti, io devo trovarlo e riportarlo a casa e fare l’amore con lui.
Entro nel suo studio, cerco la sua agenda di cuoio marrone, di sicuro è lì che ha gli appuntamenti, ma la mia attenzione viene rapita da un piccolo biglietto nascosto tra un blocchetto e un pacco di penne nel terzo cassetto del suo scrittoio. Lo prendo tra le mani e leggo.
“ Alla mia musa, la persona che ha reso i miei colori più brillanti. Ti sento vibrare in ogni cellula del mio corpo Harry, grazie “
Lascio cadere il pezzo di carta sul pavimento e porto entrambe le mani a coprirmi con forza la bocca, perché mi sembra quasi che le lame che stanno lacerando a morte il mio cuore facciano un rumore assordante.
Mi ritrovo seduto a terra, le gambe strette al petto e i singhiozzi che scuotono ogni parte di me.
La mia mente non riesce più ad elaborare il viso di Harry, vedo soltanto una macchia scura e informe e ho paura.
Dopo ore in cui i miei muscoli si sono intorpiditi per il freddo del pavimento, asciugo le mie lacrime, mi alzo e mi avvio nella nostra stanza come un automa.
Vorrei rompere ogni cosa,  vorrei scaraventare a terra ogni cornice, ogni oggetto che racconta ciò che siamo stati, ma non posso, perché i miei bambini si spaventerebbero e io devo pensare a loro.
Mi siedo nel nostro letto e guardo Lily dormire nella culla, le lacrime tornano a farmi visita e abbraccio me stesso come meglio posso.
Arrivano le tre e io sono ancora sveglio…
Le quattro e le lacrime hanno ormai creato un solco rosso sulle mie guance chiare…
Le cinque e il mio corpo trema, Harry non è tornato
Le sei e Lily si sveglia piangendo e io vorrei solo piangere con lei…
Le preparo il latte ma le mie mani tremano e metà del contenuto si rovescia a terra. Lei piange ma è come se non fossi io a sentirla, io sono in un altro posto, sono in un posto fatto di menzogne, di promesse infrante, di dolore e delusione, di rabbia e pena per me stesso.
Lily mangia tutto il latte, stringe il suo pugnetto rosa sul mio dito come a voler reclamare la mia attenzione e io cerco di sorriderle ma immagino esca una specie di smorfia.
La porta di casa si apre e credo di morire su questo divano. Strizzo gli occhi con forza e costringo il mio corpo a non urlare, piangere...lo costringo a non fare nulla.
Mi ripeto che i bambini sono in casa e che devo prepararli per la scuola, la persona che è appena entrata io non la conosco, non la voglio in casa mia, non la voglio più nel mio cuore. FATELA USCIREEEE.
“ Ehi siete già svegli? “ Si avvicina a me per darmi un bacio sulla guancia ma io mi sposto come scottato, NON MI DEVE TOCCARE. Prendo Lily e la porto in camera senza nemmeno guardarlo perché lui conosce troppo bene i miei occhi e non sono sicuro di volergli mostrare tutto l’odio che c’è dentro adesso.
“Louis...che succede?”
Non gli rispondo, non posso parlare, per riuscire a far uscire la voce dovrei prima spostare il macigno che sento in gola e non ho le forze.
 “Louis mi hai sentito? Lo so è tardi ma ci è voluto più del dovuto e poi siamo andati a bere qualcosa a casa di Fred. “
Vorrei ridergli in faccia, ma il mio corpo non risponde ai miei comandi. Entro in camera dei bambini e li sveglio con un bacio, Harry mi segue e io non lo voglio qui. Le mie mani tremano. Philippe e Daniel si stropicciano gli occhi e vanno a lavarsi, preparo loro la colazione e Harry continua a seguirmi ma io non lo guardo, non posso, non ancora. Quando finalmente lo scuolabus sparisce in lontananza io entro in casa. Harry sta posando Lily nella culla e si gira a guardarmi.
“ Louis, mi dici cos’é successo? Mi dispiace per ieri e mi dispiace di aver fatto tardi, ho riflettuto a quello che hai detto e proverò ad impegnarmi di più.”
“ Vattene “  mio dio la mia voce non è così. Che cosa mi ha fatto…
“ Louis che stai dicendo? “ prova ad avvicinarsi e io devo scappare lontano non mi deve toccare.
“ Devi andartene “
“ Louis ma che cazzo dici? Dove dovrei andare, E GUARDAMI CAZZO!!! “
Mi copro con forza le orecchie chiudo gli occhi.
Lui si avvicina a me e cerca di prendermi il viso tra le mani.
Apro gli occhi di scatto e urlo con tutto il fiato che ho nei polmoni.
“ NON MI TOCCAREEEE, BASTARDO FIGLIO DI PUTTANA, NON MI DEVI TOCCARE MAI PIÙ “
Ogni lacrima, singhiozzo o tremore che il mio corpo ha trattenuto viene liberato come un fiume in piena. Harry mi guarda terrorizzato, non mi ha mai visto così, perché io non sono mai morto, solo oggi...solo per lui.
“ Louis ma io non capisco che cazzo è successo, per favore amore spiegami cos’hai?
Amore
Amore
Amore
Amore
Non deve usare quella parola, la sua bocca fatta di menzogne non deve usare quella parola.
Voglio solo che vada via, ti prego vattene.
“ Harry, ti prego lasciami solo, va via te lo chiedo per favore.”
“ Ma Louis io voglio capire, non ti lascio da solo in queste condizioni, per favore dimmi cosa ho fatto.”
“ Davvero? Hai davvero bisogno che ti dica cosa hai fatto? Perfetto allora vieni qui. “
Cammino come una furia verso il suo studio, entrare lì dentro è un pugno nello stomaco, ma se questo servirà a mandarlo via allora pazienza. Prendo il foglio stropicciato sul pavimento e glielo porgo, il suo sguardo si gela sul posto. Mi guarda negli occhi e io sto già piangendo perché non ho bisogno che lui parli, conosco Harry meglio di me stesso e nei suoi occhi leggo il senso di colpa.
“ Pensavo di averlo buttato….io...Louis ti prego non è come pensi. “
“ Certo, Harry di sicuro non è stato nulla come ho pensato finora. Sei l’amore della mia vita, ogni sogno, progetto io l’ho realizzato con te e no, di sicuro non è come penso perché pensavo che io e te fossimo innamorati e felici e invece non è così, tu eri stanco di me e io ero innamorato di una menzogna.
Vattene...non voglio vederti, non voglio sentire la tua fottuta voce e non voglio che mi tocchi mai più. Dico sul serio Harry vattene. “
Sento Lily gridare, perfetto l’abbiamo svegliata.
Esco da quello studio maledetto per prendere mia figlia in braccio. Ho quasi paura di farla cadere perché non ho forze.
“ Louis mi devi ascoltare per favore, amore.”
Ed è lì che perdo il controllo, è lì che non capisco più niente.
“Non azzardarti mai più a chiamarmi così, te ne devi andare adesso, immediatamente, subito o ti giuro che me ne vado io.”
Lui comincia a piangere e cerca di abbracciare me e Lily ma io lo scanso con forza.
“ Ho fatto una stupidaggine Lou ti prego perdonami. Non so cosa mi sia preso era un modo per evadere da tutto, era come se non fossi io, quello non era il tuo Harry. Ti prego Lou, io non so vivere senza di te, ti scongiuro.”
Harry cade in ginocchio e singhiozza, ma io sto già riempendo la valigia con le sue cose. Lui se ne accorge e corre da me per rimettere nell’armadio ciò che io ho messo in valigia. Perdo la pazienza, prendo Lily le chiavi e provo ad uscire ma lui mi blocca il passaggio. Si mette davanti a me, i suoi occhi sono rossi e pieni di lacrime, non riesco a guardarli, nonostante io lo odi in questo momento vederlo così mi fa male.
“ Spostati lasciami andare “
“ No Lou, ti prego io...devo spiegarti...amore ti prego devo raccontarti cos’è successo. “
 
“ Non lo capisci che non voglio ascoltarti? Non capisci che ora come ora solo immaginarti con un altro uomo mi faccia venire il vomito? “
Lo prendo per le spalle e lo scanso di forza. Apro la porta, strattono il suo braccio che cerca di trattenermi ed esco. Metto Lily nel seggiolino mentre Harry continua a tirar su con il naso dietro di me. Prova ad entrare in macchina ma io lo caccio via.
“ Fai in modo di essere fuori di qui prima che torni “
Detto questo vado via...non so dove.
Dopo minuti interi in cui giro senza una meta sono costretto a fermarmi, le lacrime mi impediscono di vedere la strada e non posso permettermi di mettere Lily in pericolo.
Mi appoggio al volante e i singhiozzi mi scuotono dall’interno, con una mano mi tappo la bocca e controllo che mia figlia non mi stia guardando. Che cosa faccio adesso? Come si supera una cosa del genere quando non sei l’unica persona a perdere un pezzo del tuo cuore?
Come faccio a spiegare ai bambini perché non troveranno più Harry a casa?
Che cosa hai fatto?
Perché mi hai fatto questo?
…..
 
Torno a casa dopo due ore perché Lily ha fame e Philippe e Daniel torneranno presto, ma quando apro la porta Harry è ancora lì.
Sta cucinando, curioso...non lo faceva da anni.
“ Che ci fai qui? Non sono stato abbastanza chiaro? “
Si avvicina a me e tenta di toccarmi.
“ Louis...per favore...fammi spiegare. “
“ Non c’è nulla da spiegare Harry, è semplice , ti sei fatto scopare da… aspetta, dai dimmi chi è che ha ficcato il cazzo nel culo di MIO marito. “
Lui si morde il labbro.
“ Ti prego non farmelo dire, ti farei del male inutile e…”
“ Ma davvero? Ti preoccupi adesso del male che mi fai? Harry MI HAI DILANIATO L’ANIMA, VATTENEEEE”
Sento la rabbia montarmi dentro e comincio a tirare pugni sul suo petto
“ perchè perchè PERCHEEEEEEÈ “
“ Ti prego amore, sono un coglione è successo solo una volta te lo giuro, avevamo litigato, Philippe aveva la febbre alta, tu eri così preoccupato...stressato non sembravi più tu e io quel giorno avevo avuto una brutta giornata. Sono andato da Nick per bere qualcosa e lui mi ha chiesto di posare…”
 
“ Che cosa? Ma certo che stupido, stupido, stupido sono stato. Certo l’artista….Nick, come ho fatto a non pensarci subito. Harry devi andartene subito, Harryvaiviacazzooiooggitiammazzo “
Lo strattono con forza e lo sbatto letteralmente fuori. Lo sento piangere e gridare per minuti interi prima che il silenzio invada le mie orecchie...la mia mente...il mio cuore...e niente ha più un senso.
 
Chiamo Zayn e lui arriva in un attimo.
“ Che ci fai qui, non eri a lavoro? “
“ Stai scherzando vero? Pensi sul serio che mi importi qualcosa del lavoro se tu sei in questo stato? Adesso tu vai di là, ti prepari un bel bagno caldo e io penso ai bambini. E non era una proposta, ma un ordine. “
Fisso Zayn negli occhi, vorrei piangere, vorrei dirgli tante cose, vorrei che Harry fosse qui e che non avesse distrutto tutta la mia vita così.
Zayn mi guarda, mi sorride.
“ Lo so Tommo, lo so che fa male, ma vedremo come superarla, te lo prometto. “
Annuisco mordendomi il labbro che trema.
“ Adesso vai, qui ci penso io. “
Mi chiudo nel bagno, l’acqua calda aiuta i miei nervi a distendersi, ma aiuta anche i ricordi ad assalirmi.
 
Chissà lui dov’è?
E se fosse...no non può essere andato da lui.
Esco dalla vasca da bagno  come una furia…
 
LUI
 
Mi rivesto in fretta e furia ed esco dal bagno, Zayn è lì.
“ Dove vai? “
“ Puoi badare tu ai bambini? Torno subito. “
“ Certo che posso ma dimmi dove vai. “
“ Zayn...per favore. “
“ Sì Tommo ma dimmi dove vai. “
“ Devo controllare una cosa, ti prego non chiedere. “
La vedo perfettamente l’indecisione nei suoi occhi, ma alla fine mi lascia andare.
“ Solo...sta attento, ok? “
“ ok “
Prendo le chiavi e guido fino a casa di Nick.
Parcheggio la mia auto fuori il suo cortile e cammino fino al suo citofono. La macchina di Harry non è qui, ma devo salire...devo...devo...non lo so.
Suono, lui mi risponde subito.
“ Louis...che ci fai qui? “
“ Sai benissimo cosa faccio qui. Posso salire? “
“ Non mi sembra una buon’idea”
“ Decidi tu, puoi aprirmi e farmi salire oppure puoi ascoltare me che ti urlo parolacce e insulti davanti a tutti i tuoi vicini. “
 
“ Non voglio scenate Louis “
“ E io non voglio farne, voglio solo parlare...fammi entrare per favore. “
 
Il bisogno irrazionale di avere la conferma che Harry non sia lì, la paura che tanto questo non cambierebbe  nulla, l’irrimediabile rottura che c’è  dentro di me, che non si riparerà mai.
 
“ D’accordo sali “
Entro in quel posto maledetto e salgo le scale con fretta.
Nick mi aspetta sull’uscio e io sono combattuto tra il forte bisogno di piangere ed urlare e la voglia di spaccargli la faccia.
“ Louis...mi dispiace che tu l’abbia saputo così “
“ Dovrebbe dispiacerti di aver causato tutto questo non del fatto che io l’abbia saputo. Da quanto va avanti? “
Lui mi guarda con mille domande negli occhi.
 
“ Louis, non c’è nulla che vada avanti. C’è stata una sola notte te lo giuro, ed è stata tutta colpa mia. Harry è venuto da me per staccare la spina e io ho fatto di tutto per ottenere ciò che volevo, ma non ho ottenuto niente Louis, Harry ha pianto tutto il tempo. Non era con me che voleva fare l’amore, non era da me che voleva sentirsi desiderato. Lo so che non è una giustificazione Louis, ma è la verità. Harry ha sbagliato, ma fino ad un certo punto. “
 
“ Davvero? E io come dovrei sentirmi secondo te, sollevato? Colpevole? Come? “
 
“ Umano Louis, capace di commettere errori ma capace soprattutto di perdonare. “
 
“ Tu sei pazzo, non esiste che io perdoni questa cosa, se è stato lui a chiederti di fare questa scenetta puoi riferirgli che non ha funzionato. “
“ Io lo so che sei arrabbiato e ne hai tutti i motivi, ma lui non ha mai smesso di amarti e so che non smetterai neanche tu. Dagli una possibilità. “
 
“ Vaffanculo Nick, per quanto mi riguarda puoi tenertelo “
 
Esco da quella casa e sento un dolore al petto per aver pronunciato quelle parole.
Torno a casa, i bambini sono tornati da scuola e Zayn li sta facendo pranzare, devo rimettermi in sesto e devo farlo velocemente, ho delle responsabilità, ma è troppo difficile, avrei voglia soltanto di chiudermi in camera al buio e restare lì finché non ritornerò a respirare.
Il mio telefono squilla...è Harry.
Non voglio parlare con lui adesso.
“ Papaaaaà ma dov’eri? E papà Harry dov’è? “
“ Io ero fuori perché avevo delle commissioni e papà ha un impegno di lavoro, starà fuori tutto il giorno. “
Il mio sguardo cade sul telefono che mi avvisa che lui continua a chiamare...dio...maledetto me mi manca già da morire.
Non posso...non posso rispondere.
Spengo il telefono, devo proteggermi.
 
Zayn mi guarda e mille discorsi e mille abbracci escono dai suoi occhi preoccupati. Gli sono così grato senza di lui mi sarei sentito perso.
 
Finalmente nel mio letto da solo mi concedo di ascoltare i suoi messaggi in segreteria.
- Lou...ti prego non ce la faccio a starti lontano, per favore amore, ho bisogno di te….io….io...mi dispiace ti prego.
Mi mancate da morire, sono stato un coglione, per favore permettimi di vedere i bambini. -
 
Sentire la sua voce rotta dal pianto mi distrugge ma l’ha voluto lui.
Ricomincio a piangere o meglio non so se io abbia mai smesso.
Riascolto il suo messaggio altri milioni di volte e mi addormento con la sua voce nelle orecchie.
 
 
“ Ciao sono Harry Styles non ti ho mai visto qui, come ti chiami? “
“ Ehm...Louis...Louis Tomlinson. “
continuavo a tenere il mio libro tra le mani cercando di capire cosa stessi studiando ma il ragazzo riccio davanti a me aveva tutt’altra idea.
“ Beh piacere di conoscerti Louis Tomlinson “ le persone intorno a noi cominciavano ad infastidirsi perché di solito in biblioteca si sta in silenzio ma a lui non importava perché gli bastava rivolgere un sorriso e chiunque si sarebbe sciolto davanti a quello spettacolo.
“ Vuoi uscire con me? “
“ cosa? “
“ ti ho chiesto se ti va di uscire, perché sei bello da togliere il respiro “....
 
 
 
“ Louis ti prego baciami “
Mi spingevo dentro di lui mentre accarezzavo le sue guance, i suoi capelli e lo guardavo in quegli occhi capaci di farmi arrossire dopo tutto quel tempo. Baciavo le sue labbra morbide che si muovevano dolci sulle mie. Harry “era” la cosa più bella e forte che mi fosse mai capitata, Harry era il motivo per il quale sorridevo senza un vero motivo a lavoro, il motivo per il quale avevo imparato a cucinare e quello per il quale avevo cominciato a mettere soldi da parte per creare una vita tutta nostra….Harry...Harry era il mio tutto.
 
 
 
 
“ Sposami Louis...rendimi tuo per sempre “
In un giardino che era spettatore del mio sorriso, del suo amore negli occhi, dei nostri abbracci dei nostri baci...non dimenticherò mai la sensazione di pienezza e di gioia pura che provai…
 
 
 
“ E dai ti immagini come deve essere avere un bambino che corre per casa? Ti prego amore lo voglio così tanto…”
“ Ok, va bene…. Sì cazzo va bene Harry tutto quello che vuoi, ti amo “
Ridemmo per ore e facemmo l’amore sul pavimento con il fuoco nel camino a farci compagnia.
 
 
“ Non avevo più soldi Harry cazzo, come devo ripetertelo? “
“ Ti ho detto mille volte che non voglio che lei ci aiuti Louis e tu continui a tornare da quella donna nonostante quello che ci ha fatto passare. “
“ È mia madre amore e noi avevamo bisogno di aiuto “
 
 
 
“ Lou...sei sveglio? “
Le sue mani cercavano di sfilarmi la maglietta.
“ Harry...ti prego sto morendo dal sonno Daniel non mi ha fatto chiudere occhio...ti prego. “
“ Ok ok dormi “...
 
 
“ Harry non mi sembra una buon’idea, dovrò lasciare il lavoro per badare a tre bambini. “
“ Ma il mio libro è stato un successo amore fidati di me, mi prenderò cura di voi, ti prego Lou desidero una bambina da sempre...e ti amo...ti amo ti amo ti amo.”
“ Devo pensarci, Harry, non sono sicuro che ci farebbe bene. “
“ E dai guardala, è perfetta...e sarà tutta nostra. “
“ Mio dio è….oddio Harry è piccolissima...è….ok, ok sì “
“ Sì ?”
“ Sì amore sì ti darò la bambina che volevi...ti amo “
“ Oddio ti amo anch’io “
Mi sembra di volteggiare ancora per la stanza con lui che mi tiene in braccio per la gioia…
 
 
“ Harry...è tardi vieni a letto “
“ Non posso Lou, deve venirmi in mente qualcosa CRISTO sono bloccato. “
“ Amore i bambini non ti vedono da stamattina, ti prego stacca un momento e vieni di là “
“ NON CAPISCI CHE STO ROVINANDO TUTTOOO? “
“ Non urlare “
“ Smettila di dirmi cosa devo fare, per favore lasciami lavorare “ …
 
 
 
 
“ Lasciami spiegare Lou ti prego, non è come pensi “
NO NO NO NO NO NO
 
Mi sveglio nel cuore della notte agitato e sudato.
Controllo Lily nella culla e vado in cucina a prendere un bicchiere d’acqua.
 
Digito un messaggio veloce per Harry.
- Se vuoi puoi andare tu a prendere i bambini domani. Chiedono di te. -
Sono le 3:45 del mattino e Harry mi risponde immediatamente. Perché è sveglio?
- Ok, Louis io voglio vedere anche te, ti prego. Mi manchi. -
Non gli rispondo. Accendo la televisione e aspetto l’alba...non ho più sonno.
 
Il mattino arriva in fretta e con lui la mia routine, Philippe mi abbraccia più a lungo del solito prima di salire sullo scuolabus e io mi aggrappo alle sue piccole spalle come se fosse un’ancora, mi guarda negli occhi e mi fa un piccolo sorriso.
Il mio dolcissimo bambino deve aver capito che qualcosa non va.
“ Adesso vai tesoro, è tutto ok, verrà papà a prendervi a scuola. “
“ Davvero? Ok a dopo “
Sale più sereno sullo scuolabus e va a scuola. Anche Daniel mi saluta con la manina e io torno in casa.
Lily gioca tranquilla nel suo box e io mi sdraio sul divano a guardare un film.
Harry non smette un attimo di chiamare, spero la smetta presto non ho voglia di sentirlo.
 
Mi sveglio spaventato a morte, non so quanto ho dormito ed è strano che Lily non si sia sentita finora, cazzo doveva mangiare. Mi alzo agitato quando trovo Zayn in cucina che imbocca mia figlia facendole un trenino con il braccio e sorridendole nel suo modo buffo.
“Ehi Tommo hai dormito un bel po’”
“ Quando sei venuto? Non ti ho sentito entrare “
“ Un paio d’ore fa, ho usato la mia chiave non volevo svegliarti. “
“ Grazie fratello, stanotte non ho praticamente chiuso occhio. “
“ Ti va di raccontarmi cos’è successo? “
“ È successo che il tuo caro amico è andato a letto con Grimmy ecco cos’è successo.”
Zayn sbarra gli occhi sorpreso per un secondo.
“ Grimmy...l’artista? “
“ Sì lui in carne e ossa, a quanto pare ha trovato una musa ispiratrice in mio marito “
“ Che bastardo e quel coglione ha avuto anche il coraggio di tenermi un’ora al telefono ieri pregandomi di convincerti a perdonarlo, però mica mi diceva per cosa. “
“ Harry ti ha chiamato? “
“ Sì te l’ ho detto. Ieri era distrutto, non riuscivo neanche a capirlo per bene perché parlava in modo strano. Sta male Lou, questo te lo assicuro,  ma gli sta bene se è vero quello che dici. “
“ Già, doveva pensarci prima. “ I miei occhi tornano a riempirsi di lacrime...cristo.
“ Ehi, andrà tutto bene, ci sono io. “
Zayn mi abbraccia e io mi lascio riscaldare da lui, si andrà tutto bene….ma come?
 
Harry torna con i bambini verso le sei del pomeriggio.
Philippe e Daniel mi corrono incontro e mi abbracciano.
“ Papà papà ci siamo divertiti un sacco. Papà Harry ci ha portati al parco, abbiamo passeggiato e abbiamo dato da mangiare alle anatre. È stato divertente. “
Lo guardo una frazione di secondo, per poi tornare a guardare mio figlio.
“ Sono contento che siate stati bene, andate a posare gli zaini in cameretta. “
“ ok “ corrono entrambi verso la loro camera e io e Harry restiamo uno di fronte all’altro.
“ Ciao “
Lo fisso con lo sguardo più freddo che riesco a fare.
“ I bambini li hai visti, adesso puoi andare “
“ Lou ti prego, dobbiamo parlare “
“ No Harry, non ho niente da dirti e soprattutto non voglio ascoltare cosa hai da dirmi tu. Vattene a parlare con il tuo artista, sono sicuro che la conversazione sarà molto più stimolante “
Il mio tono di voce comincia a salire, devo mantenere la calma.
“ Lui non conta niente per me, ho fatto un errore Lou, lo so, me ne sono pentito subito e se tornassi indietro col cazzo che andrei da lui. Ma ormai è fatto e non posso tornare indietro, ma posso passare il resto della mia vita a farmi.perdonare da te. “
Gli scoppio a ridere in faccia, mi crede davvero così stupido?
“ Forse non ci siamo capiti, io non voglio più avere nulla a che fare con te. Potrai vedere i nostri figli ogni volta che vorrai, sei il loro padre, ma per quanto riguarda me e te, devi andartene a fanculo Harry Styles, per me sei morto. “
Mi guarda come se lo avessi schiaffeggiato e poi si aggrappa a me singhiozzando.
“ Ti prego Lou, non farmi questo, ho sbagliato ma non puoi togliermi mio marito ti scongiuro, farò tutto ciò che vuoi, tutto te lo giuro...ti prego Lou. “
“ Toglimi le mani di dosso “
Zayn arriva di corsa dalla cucina.
Prende Harry delicatamente per le spalle e lo allontana da me.
“ Ok ok amico, dai ci sono i bambini di la e così li spaventi. Andiamo vieni con me. “ Lo accompagna fuori e io mi permetto di tremare come una foglia.
“ Zayn come faccio a farmi perdonare, l’ hai sentito, per lui sono morto. “
“ E cosa pretendevi? Di passarla liscia come se niente fosse? Ti rendi conto del male che gli hai fatto? Credimi Harry è già tanto che lui ti rivolga la parola, dagli il cazzo di tempo di mandare giù quest’enorme cazzata che hai fatto e smettila di fare il coglione. Da quando ti conosco non fai altro che piangerti addosso Harry, cresci cazzo. “
“ Io non posso vivere senza di lui “
“ Bè lui non può vivere con la consapevolezza che quel cretino di suo marito si è fatto scopare da un coglione. Adesso vattene. Ci sentiamo domani “
 
Zayn rientra in casa da solo fortunatamente.
 
HARRY POV.
Il mondo mi crolla addosso, Zayn mi lascia in mezzo alla strada e vedo Lou guardarmi da uno spiraglio della finestra. Appena i miei occhi incontrano i suoi, chiude subito le tende. Mi asciugo gli occhi e mi decido ad entrare in macchina. Torno nel motel in cui sono stato la scorsa notte, la signora alla reception mi sorride gentile, devo avere davvero un aspetto orrendo.
Come farò a recuperare questa situazione, più passano le ore e più mi rendo conto di quanto egoista io sia stato negli ultimi anni. Mi sono completamente crogiolato sul fatto che Louis si occupasse di tutto senza aver mai davvero capito quanto faticoso fosse per lui e mi sono anche arrogato il diritto di pensare che fossi io quello trascurato. Mi è bastato vedere il male che gli ho fatto nello sguardo per capire che ho sbagliato fottutamente tutto e che ho rovinato la cosa più bella che avessi.
Nick continua a chiamare e a mandare messaggi, ma io non voglio neanche sentirlo, maledetto, mi ha rovinato la vita.
Ceno da solo con una scatoletta di tonno e vado a dormire, ma un messaggio di Lou attira la mia attenzione. Lo apro con il cuore in gola, magari mi chiederà di tornare a casa per parlare, forse Zayn è riuscito a farlo ragionare.
- Ho deciso di andare qualche giorno dai miei, ti prego non mi cercare, i bambini ti chiameranno ogni giorno. Ho bisogno di allontanarmi un po’ da qui. -
“ Nooo “
Scaglio il telefono sulla parete di fronte al letto.
Maledizione quella stronza di sua madre farà di tutto per metterlo contro di me.
Dio che cazzo ho combinato…
 
 
I giorni passano tutti uguali, vivo incollato al telefono aspettando una loro telefonata. Ieri Philippe mi ha chiesto come mai non fossi andato con loro dai nonni, è stato difficile per me riuscire a trattenere le lacrime, ma gli ho detto che avevo da lavorare e lui mi ha creduto.
Mi rendo conto solo ora di quanto sia facile per loro accettare che io non ci sia, sono stato così poco presente nella loto vita che basta una debole scusa per tranquillizzare i miei figli, perché se c’è Louis con loro, si sentono sicuri.
Mando un messaggio a Louis prima di dormire, non ho mai smesso di farlo, sono ormai quindici giorni che gli mando la buonanotte senza ricevere una risposta.
Ma non mi arrendo, so che anche se non mi risponde li legge.
- Buonanotte amore, non immagini neanche quanto mi manchi. Più passano i giorni e più la consapevolezza di aver sbagliato tutto con te mi assale. Sono stato un coglione Lou, sono stato un insensibile del cazzo e lo so che è da stupidi capirlo solo ora che ti ho perso, però ti giuro che se mi darai una possibilità cambierà tutto amore.
Sto cercando un lavoro, non voglio più gravare su di te anche economicamente e mi impegnerò di più con i bambini Lou. Ti ho implorato di adottare con me tre splendidi figli e poi sono scappato davanti alle responsabilità lasciandoti solo ad occuparti di tutto. Mi dispiace, vorrei poter tornare indietro ma non posso.
Nick non conta e non ha mai contato nulla per me. So che non vuoi sentire questa storia ma devi ascoltarmi.
Quella sera lui aveva bisogno che posassi per lui, doveva dipingere un nudo maschile e non aveva trovato nessuno disposto a farlo, così mi sono proposto, ero triste e annoiato quella sera e quando lui ha cominciato ad accarezzarmi e a dirmi che ero bellissimo io non lo so cosa mi sia preso Lou, ma era da così tanto tempo che tu non mi toccavi in quel modo e che non mi guardavi con quella devozione. Certo ora capisco che eri sfinito e per colpa mia, ma ero cieco e troppo impegnato a piangermi addosso che non l’ho capito prima.
Abbiamo fatto sesso, il sesso peggiore della mia vita, perché appena l’ho sentito entrare dentro di me mi è venuto da vomitare. Quello non era il corpo a cui appartenevo e quello non era il corpo che volevo dentro di me.
Ho anche pianto ad un certo punto e lui se ne è accorto. È uscito da me rassicurandomi che non fosse un problema e che per lui era stato comunque bellissimo e io sono scappato a casa.
Nei giorni seguenti sono tornato da lui ogni sera, ma solo per parlargli di te, il biglietto che hai visto era accompagnato da un assegno, lui mi ha pagato per aver posato.
Mi sento sporco amore, so di non meritare il tuo perdono, ma ho davvero bisogno di te. Non vivo più, passo le giornate in uno squallido motel e mi sembra di impazzire. Non sono tornato neanche a casa nostra perché senza di voi quel posto è un incubo. A volte sento il tuo profumo o mi sveglio nel cuore della notte perché ho sognato di fare l’amore con te.
Ti prego amore torna a casa. Buonanotte -
 
 
LOUIS POV
 
Finisco di leggere l’ennesimo messaggio, a volte la disperazione per la sua assenza é così insopportabile che vorrei strapparmi il cervello dalla testa per non sentire più nulla.
Leggere di lui e Nick è stato doloroso, non capisce che mi fa troppo male immaginarlo con un altro?
Harry è sempre stato il mio piccolo, a volte è infantile e anche stupido, ma io lo amo, lo amo più di me stesso e forse ho davvero trascurato il suo lato bisognoso di continue attenzioni. Del resto questo è ciò che ho amato di lui sin dal primo istante, il modo in cui si abbandona tra le mie braccia, il bisogno di essere rassicurato e incoraggiato sempre e io in un certo senso l’ho accantonato, troppo preso dai miei impegni.
Che cazzo devo fare?
Non voglio essere una di quelle persone che perdonano così in fretta ma cristo non riuscirei a passare neanche solo un altro giorno lontano da lui.
 
Prendo il telefono...solo un attimo, ascolterò la sua voce solo un momento e vedrò cosa sentirò se più rabbia o più amore.
 
“ Lou...cazzo Lou sei tu, amore ti giuro che mi dispiace, ti amo da morire, sono un grandissimo pezzo di merda e hai tutto il diritto di odiarmi però per favore, vieni ad odiarmi da qui, non ce la faccio più a stare lontano da te e dai bambini...ti….Lou...ti prego...di qualcosa “
La mia voce esce come un sussurro.
“ Io...non lo so perché ti ho chiamato, sono arrabbiato Haz...tanto, sono deluso e ferito e...ti odio. “
“ Lo so Lou, ho rovinato tutto, ma non ti chiedo di fare finta di nulla, voglio solo vederti, anche un attimo. Posso venire lì se vuoi...io...posso partire subito.”
“ ma è tardissimo Harry. E non entri in casa di mia madre da almeno 2 anni. “
“ Lou, se vuoi che vengo non m’interessa di dover incontrare quella stro….tua madre, non m’importa di dover guidare due ore, se tu vuoi vedermi io arrivo. “
 
Se non fossi così incazzato mi scapperebbe anche un sorriso.
Il rapporto di Harry con mia madre è complicato, ma a me ha sempre fatto ridere il modo in cui Harry parla di lei quando non ce l’ha davanti e quanto invece si sforza di piacerle a tutti i costi quando è con lei. Ma mia madre ha deciso tempo fa che mio marito non fosse alla mia altezza e niente è riuscito a farle cambiare idea. Se solo sapesse quello che è successo, dovrei fare i conti con milioni di “te l’avevo detto”. È per questo che ho preferito non dirle niente e raccontarle che i bambini sentivano la sua mancanza e che Harry fosse impegnato con il lavoro. Questo ovviamente ha dato il via ad un sacco di frecciatine sul fatto che mio marito fosse impegnato 24 ore su 24 senza riuscire però a mantenere la sua famiglia.
Ma questo non è affatto vero, Harry ha avuto solo un brutto periodo. Ed eccomi qui a giustificarlo di nuovo.
“ Non lo so se è una buon’idea, sono ancora nero Haz, ti giuro che ti prenderei a schiaffi. “
“ E allora fallo. Puniscimi Lou, prenderei calci e pugni e farebbero meno male della tua mancanza “
“ Ok va bene, vieni...ma non cambia nulla tra noi. Non torneremo insieme, è solo che non sono mai stato così tanto tempo senza vedere la tua faccia da cazzo…”
La sua risata roca mi arriva fino alle viscere. Cristo che gran coglione sono, riesce ancora a farmi quest’effetto.
“ Arrivo Lou “
“ Ok….Harry...solo un paio d’ore, poi te ne devi andare, non voglio che i bambini ti trovino qui. “
Lo sento sospirare.
“ Come vuoi tu “
“ ok a dopo “.
Chiudo la telefonata.  Non capisco che cazzo mi è venuto in mente. Cosa dovrei fare adesso?
Maledetto me e la sua voce per 5 minuti. Che cazzo!!!
Esco dalla mia stanza e mi verso un po’ di vodka. Mi rigiro il bicchiere con il liquido ghiacciato tra le mani e lo mando giù tutto d’un fiato.
I dubbi e le domande cominciano ad assillarmi.
Chissà se si sono rivisti?
Chissà se è stato davvero male senza di me?
Zayn dice di averlo sentito tutti i giorni e che Harry l’ha assillato con milioni di telefonate per sapere qualcosa riguardo a me e ai bambini e io sono un coglione perché nonostante pregassi Zayn di non nominarlo nemmeno aspettavo quelle parole ogni giorno, sapere che Harry sentisse la mia mancanza mi faceva stare meglio, sapere che in qualche modo anch’io stavo ferendo lui, mi faceva sentire forte.
 
Le luci della sua macchina illuminano il viale di casa di mia madre. Apro la porta d’ingresso per evitare che suoni il campanello svegliando tutti. Lily dorme con mamma da quando siamo qui e devo essere sincero, avere l’aiuto di qualcuno mi ha permesso di leccarmi le ferite.
Ma davanti a me, in tutta la sua disarmante bellezza, c’è chi quelle ferite me le ha procurate.
“ Ehi “
Mi guarda come se non mi avesse mai visto. Il cuore sembra voler esplodermi nel petto, cazzo Lou datti una calmata.
“ Vieni entra, fa piano, non voglio che ti sentano. “
Lui annuisce ed entra, il suo maglione ha delle chiazze più chiare.
“ Che diavolo hai fatto al maglione? “
Mi guarda imbarazzato.
“ Bè ecco...io...non avevo mai dovuto fare il bucato da solo e non credo di essere molto portato. “
Mi sfugge un ghigno che lui nota subito e mi sorride. M’irrigidisco subito.
“ Dai vieni di là “
Lo accompagno nella mia stanza e chiudo a chiave la porta.
Resto un secondo di più con le mani sulla maniglia e lo sguardo basso, cerco di riprendere fiato e di pensare a cosa voglio dirgli.
Mi volto e lui ha entrambe le mani sui fianchi, noto solo ora la sua espressione stanca.
“ Mi sei mancato così tanto. “
“ Harry è troppo grave quello che hai fatto. Io ti guardo e per un momento vedo l’uomo che amo, l’uomo per cui ho respirato per anni interi, la persona a cui tengo di più dopo i miei figli, il mio complice, il mio amico, l’uomo per cui brucerei vivo ogni notte ma l’attimo dopo Haz vedo il gesto vile che hai fatto, vedo e sento nitidamente il dolore che mi hai procurato, le ferite che hai inferto al nostro matrimonio e ti odio...ti odio così tanto. “
Non mi accorgo di star piangendo finché un suo pollice non raccoglie una lacrima dal mio viso.
“ Non piangere Lou ti prego, basta piangere. Hai versato fin troppe lacrime per un coglione come me. Ho rovinato tutto, lo vedo da come mi guardi. Ti ho perso. “
“ Mi dispiace Haz...vorrei con tutto il cuore poter dire che posso superare tutto questo e Cristo non puoi capire quanta fatica io stia facendo a non baciarti ma non posso e non voglio. È finita Harry...mi dispiace. “
Sento i suoi singhiozzi e vorrei abbracciarlo, il mio bambino sta piangendo, ma non posso...è tutta colpa sua.
“ Perché mi hai fatto venire? Se è finita perché hai voluto vedermi?
Te lo dico io perché, hai voluto che venissi qui perché ti manco da morire esattamente come tu manchi a me. “ Si avvicina a me e trattengo il respiro.
“ Ho sbagliato, sono stato un idiota e non parlo solo di Nick. “
“ Non nominare quello stronzo Harry vaffanculo “
“ No ok ok scusami, hai ragione, quello che voglio dire è che non ho sbagliato solo in quel modo, ma ho sbagliato a darti per scontato Lou e mi dispiace. Tu sei la cosa più preziosa che ho, la nostra famiglia è tutto ciò di cui ho bisogno e lo so che dovevo capirlo prima, ma farò di tutto per riavervi con me, io non rinuncio a voi cazzo! “
Passano interi minuti in cui ci guardiamo e basta, nessuno dei due dice una parola, i nostri respiri sono accelerati.
“ Daniel è entrato in squadra, ci hanno chiamati ieri, è stato scelto.”
Harry si rilassa e sorride, mi prende per mano e mi accompagna a letto, ci sediamo uno affianco all’altro e chiacchieriamo finché non sorge il sole.
“ Lunedì inizio a lavorare “
“ Dove? “
“ Al minimarket vicino la scuola. “
“ Harry no, ma perché?  Non devi rinunciare al tuo sogno io non ti ho mai chiesto questo. “
“ Lo so Lou, non ho detto che non scriverò più, ma ho intenzione di responsabilizzarmi, lo so che ce la facciamo benissimo con i tuoi soldi ma ho bisogno di non sentirmi più così inutile e voglio aiutarti di più con i bambini “
“ ok “
“ ok ? “
“ Harry non fare il coglione, non lo so sono confuso. Devi andare è quasi giorno. Ce la fai a guidare? “
“ Si, non ti preoccupare. Grazie per stanotte. Avevo bisogno di risentire la tua voce...era tanto che non chiacchieravamo così...è stato bello vero? “
“ Sì...lo è stato. “
“ Posso salutare i bambini? Li voglio solo vedere, non li sveglierò te lo prometto. “
“ Ok...ma tranne Lily è nel letto con mia madre. “
“ Ok ok non ci tengo a svegliare quell’arpia. “
“ E dai Harry…”
Sorrido.
Dio quanto mi era mancato...maledetto.
Lo accompagno nella stanza in cui dormono Philippe e Daniel, Harry si avvicina a loro e noto che gli trema la mano con cui accarezza le loro teste. Ha gli occhi lucidi e devo combattere con me stesso per non mandare al diavolo l’orgoglio e dirgli di svegliarli e abbracciarli...e abbracciarmi e fanculo questi 15 giorni d’inferno e fanculo Nick e fanculo pure mia madre, ma non ce la faccio.
“ Ok ora devo proprio andare. Ehm...ci sentiamo più tardi? “
“ Sì ok, ti chiamo io appena posso. “
“ D’accordo “ lo accompagno alla porta, sembra indeciso sul come salutarmi ma fortunatamente decide per un ciao con la mano e va via.
 
Passano altri due giorni prima che io decida che sia arrivato il momento di tornare a casa.
Mia madre non ha smesso un momento di fare domande ma io sono stato bravo a sviarle tutte. Non sono affari suoi e non le darò la soddisfazione di avere il permesso di buttare altra merda su Harry.
 
 
Appena entro in casa noto subito che è ordinatissima, menomale Zayn deve essere passato. Lo chiamo per ringraziarlo ma mi dice che è tutto merito di Harry.
“ Che cosa? Harry ha pulito casa? Stai scherzando? Harry non sa passare neanche una scopa. “
“ Amico, credo che tu debba ricrederti...ah e apri il forno. “ Mi avvicino al forno con uno strano sorriso sulle labbra e trovo una torta con su scritto “bentornati”.
“ E questa da dove salta fuori? “
“ Non ci crederai mai fratello, ha passato l’intero pomeriggio con mia madre per farsi insegnare. Lou...lo so che sei arrabbiato, ma credimi ha capito di aver sbagliato e ce la sta mettendo tutta.”
“ Non lo so Zay è troppo difficile. “
“ Posso capirlo, credimi, però sappiamo entrambi che sei ancora appiccicato a quel forno con un sorriso ebete sulla faccia e che dentro di te hai giá deciso. A volte bisogna solo ascoltarsi e arrendersi “
Mi stacco dal forno come se Zayn potesse vedermi.
“ Fanculo Malik da quando sei diventato uno psicologo ? “
“ Sono solo tuo amico Tommo e so quanto tieni a Harry. “
“ Devo andare, Lily piange “
“ Ok “
I bambini corrono nella loro cameretta e sistemano le loro cose felici di essere di nuovo a casa.
Mi chiedono di Harry e dico loro che lo chiameremo più tardi.
 
Arriva la sera in fretta, e dico a Harry che se vuole può passare e restare a cena. Non posso tenerlo lontano dai suoi figli ancora a lungo.
Lui accetta felice.
Preparo pollo al forno con patate, il piatto preferito di Philippe e apparecchio la tavola, sono un coglione, mi sento emozionato.
Harry suona alla porta e vado ad aprire. Ha una giacca nera, su una camicia bianca e skinny jeans neri. I suoi riccioli lasciati liberi e una bottiglia di vino bianco in una mano.
“ PAPAAAAAAAAÀ”
I bambini corrono verso di lui, lo abbracciano stretto e vedo Harry chiudere gli occhi. Quando li riapre, mi guarda e vedo le lacrime scendere sulle sue guance.
“ Hei campioni, mi siete mancati un sacco. Cosa mi raccontate? “
“ Papà sono entrato nella squadra. “
Harry mi sorride complice perché lui sa già questa cosa, ma finge di esserne all’oscuro.
“ Davvero? Ma è una notizia bellissima, io lo dicevo che eri un campione! “
Daniel ride felice.
“ Papà adesso non devi andare via di nuovo vero? “ Philippe non ha urlato, e non ha ancora sorriso, fa questa domanda con un sussurro insicuro e Harry mi guarda.
Sono io a rispondere.
“ No papà stasera resta a casa. “
Le sue fossette spuntano e finalmente Philippe sorride e lo abbraccia.
Harry cena tutto il tempo con Lily tra le braccia. Dice di voler recuperare tutto il tempo perso e io lo lascio fare. Non riesco nemmeno ad immaginare cosa sarebbe per me passare tutti questi giorni lontano dai miei bambini.
Finito di mangiare, poggia la bambina nella culla e mi aiuta a sparecchiare, apprezzo il fatto che voglia dimostrarmi che si sta impegnando.
“ Lou, davvero posso restare qui stasera? “
“ Se vuoi sì, è anche casa tua Harry e i bambini ci stanno troppo male lontani da te...e sto male anch’io. “ Il suo viso s’illumina.
“ Vuoi dire che...che proverai a perdonarmi? “
“ Haz non ti prometto niente, dipende da te, ma ci proverò “
Mi guarda un momento come se stesse aspettando un mio cenno.
E così alzo le spalle e inclino la testa e basta quel piccolo gesto a far sì che lui si tuffi tra le mie braccia. Lo stringo forte a me, sento il palmo della sua mano sulla mia schiena, i miei muscoli sono in tiro per permettermi di stringerlo più forte che posso. Sento i suoi capelli sulla mia guancia e lo sento tremare tra le mie braccia. Sorrido...perchè nonostante il male che mi ha fatto Harry è la mia casa. Il nostro abbraccio non dura molto e non ci diciamo parole, sarebbero di troppo, ma in quell’abbraccio ci sono un sacco di cose non dette. Quando lui si stacca da me, fatico a tenermi in piedi. Lui mi sorride.
“ Grazie…..non te ne farò pentire, te lo prometto. Vai a letto, stasera ci penso io ai bambini. “
Annuisco ancora un po’ stordito e mi avvio in camera nostra.
Harry entra quasi un’ora dopo, con Lily addormentata tra le sue braccia. La poggia nella sua culla e mi sorride.
“ Dormono tutti, ho fatto il bagnetto a Philippe e a Daniel e…”
“ Vieni qui. “
Mi inginocchio sul nostro letto e gli tendo la mano.
“ Lou se non te la senti posso dormire sul divano, tu non mi devi niente...io “
“ Sta zitto e vieni qui. “ Prende la mia mano nella sua e si inginocchia davanti a me.
“ Sei stato uno stronzo Haz e mi ci vorrà del tempo per riuscire a fidarmi di nuovo di te...ma ti amo, non ho mai smesso e so che anche se non sei giustificato per ciò che hai fatto, una parte di colpa è anche mia. Ti conosco e so che ti sei sentito trascurato, ma io ero solo, Harry, e davvero a volte la stanchezza prendeva il sopravvento. Ma non ho mai smesso di desiderarti, come potrei? “
Lui si avvicina a me e mi bacia, le mani ancorate alle mie guance e la lingua che si muove disperata in cerca della sua compagna.
“ Grazie Lou… “
“ Smettila di parlare. Ovviamente Harry se ti permetterai di rifare una cosa del genere ti taglio le palle. “
“ No mai più, solo tu Lou te lo giuro. “
Lo faccio sdraiare completamente nudo e bellissimo sotto di me, lo preparo con delicatezza mentre lui geme e si dimena.
Quando entro finalmente dentro di lui restiamo fermi a fissarci per qualche secondo. So bene cosa sta pensando, o almeno lo spero. Capisco che davvero sono sempre stato io quello che voleva e in questo momento penso a come si sia potuto sentire rifiutato e abbandonato da me anche lui.
Comincio a muovermi e Harry spalanca la bocca, catturo i suoi gemiti con un bacio che di casto ha ben poco e prendo il mio ritmo dentro di lui. Gli mordo il collo e lascio segni su di lui, come a voler dimostrare a lui e a me stesso che mi appartiene, è mio...per sempre.
“ ti amo Lou...dio...solo tu...ti amo “ entro ed esco da lui con forza, quasi con rabbia, disperazione, un bisogno viscerale di riaverlo, di rivendicarlo.
Harry non si contiene più, si dimena dotto di me in cerca di una maggiore frizione e il suo capo sbatte sul cuscino prima a destra e poi a sinistra. I suoi riccioli sono incollati alla sua fronte sudata e io non vedrò mai niente di più bello in vita mia.
“ Toccati per me Haz “
“ Ah...sì “
Prende il suo pene rosso e umido tra le mani e comincia a pompare con movimenti sconnessi.
Lo prendo per la nuca e lo attiro a me, lo bacio e non posso trattenere le lacrime. Harry si ferma subito, mi guarda colpevole, il suo sguardo è distrutto. Dalla mia bocca escono singhiozzi rumorosi e il mio corpo trema nel suo.
“ Scusa… “
Lui mi abbraccia stretto e comincia a baciarmi dolcemente e lentamente stavolta. Prima il mento, poi le guance, bacia via le mie lacrime e lo ripete altre 10...100...1000 volte.
“ Scusa “ Mi calmo pian piano e ricomincio a muovermi dentro di lui, Harry mi fa sdraiare e si accomoda a cavalcioni su di me, detta lui il ritmo e io mi lascio trasportare dalla miriade di sensazioni che provo.
Lo masturbo mentre lui cavalca inarrestabile su di me e veniamo insieme, il mio seme caldo scivola dentro di lui.
Harry prende il mio pugno sporco del suo e lo pulisce con la lingua.
Basterebbe questo a farmi venire di nuovo. Scende da me e mi fa accoccolare sul suo petto.
“ Non piangerai mai più per colpa mia Lou, te lo prometto...mai più “
Annuisco nel suo collo e prego dio che sia tutto vero.
***
 
“ Philippeee forza lo scuolabus sarà qui a momentiii “
Lily gattona per tutta casa, ormai arriva ovunque.
Harry accompagna Daniel e Philippe fuori ad aspettare lo scuolabus e io controllo che la nostra piccola monella non faccia guai.
Sono passati sette mesi dalla bufera e sono cambiate tante cose. Harry ha un lavoro fisso ma sta scrivendo un romanzo su una coppia in crisi, bè sì credo sia ispirato alla nostra storia ma non vuole farmelo leggere finché non sarà finito.
Adesso è molto più presente e ci dividiamo i compiti.
La mattina ci svegliamo tutti insieme ed è bellissima la nostra nuova routine, specialmente quella della sera. Non è più passata neanche una notte senza che io e lui facessimo l’amore e dormissimo abbracciati.
Sono felice di essere riuscito a superare quell’ostacolo perché il nostro legame  è diventato più forte di prima.
Harry rientra in casa e io gli sorrido.
Questo è quello per cui abbiamo lottato e no, non siamo perfetti, abbiamo inciampato, ma abbiamo avuto il coraggio di rialzarci e reinventarci e questo non ci rende deboli, ci rende veri.
 
 
 
 
 
 
Fine...
 
 
   
 
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