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Autore: felinala    18/11/2015    3 recensioni
i pensieri di Yamcha leggendo una particolare poesia.
Ispirata all'omonima poesia di Cecco Angiolieri, poeta vissuto a cavallo tra il 1200 e il 1300.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Yamcha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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S'i' fosse foco



Era una giornata uggiosa e in un piccolo bilocale della Città dell’Est si poteva assistere ad uno strano fenomeno: un uomo massiccio, muscoloso, dai folti capelli a spazzola, e con diverse cicatrici sul volto altrimenti piuttosto piacevole, stava chino su di un libro assai massiccio.
Un osservatore attento che avesse sbirciato dalla finestra, avrebbe capito che l’uomo non stava leggendo per diletto, bensì impugnava, con aria svogliata, quel tomo assai pesante con la faccia di chi voleva essere ovunque tranne che in quel luogo a fare quell’attività.
Ebbene si: Yamcha, perché di lui si parlava, e dei suoi pensieri si narrerà in questa storia, si era messo a studiare!
Parrà effettivamente strano, ma il giovane era assai stufo di partite di basket in cui nemmeno giocava molto e dopo che Bulma lo aveva piantato in asso, si era accorto che, a meno di non voler vivere in povertà assoluta oppure tornare a fare il bandito, per trovare seriamente un’occupazione, gli occorreva un minimo di cultura.
Si era dunque seppur con riluttanza, iscritto alle serali di una scuola presente in città e stava in quell’istante studiando la materia da lui ritenuta più inutile: letteratura.
Continuava infatti a rimuginare tra sé e sé, perché mai dovesse imparare a memoria versi, a volte assurdi, di persone vissute molto tempo prima di lui e pertanto  decisamente… decedute.
All’improvviso però la sua espressione si fece attenta quando lesse una poesia che per l’epoca in cui era stata scritta, doveva esser parsa ai contemporanei dell’autore piuttosto strana, la prima che lui stesso trovava però interessante, e che lo fece un po’ riflettere e commentare di verso in verso quello scritto:  


S'i' fosse foco, ardere' il mondo;

“presuntuoso l’amico, nemmeno io ne sono capace! Beh effettivamente potrei, sparando ki blast un po’ ovunque  potrebbe esserci lo stesso effetto, ma io non sono così crudele come certi nemici che ho affrontato negli anni passati, tantomeno, come quell’alieno che Bulma si ostina a tenersi in casa!”

s'i' fosse vento, lo tempestarei;

“No, il vento non è il mio elemento so fare un po’ di venticello con l’aura ma è utile solo d’estate, ma fa innervosire le ragazze che al parrucchiere ci tengono; comunque che ci voleva mai fare con tutto quel vento? Bastava andare in cima a una montagna e di vento ne avrebbe avuto finché voleva.”

s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;

“ma che bravo, anche a me piacerebbe far venire le nuvole e la pioggia a comando, è molto utile per stare vicino alle belle ragazze tenendo l’ombrello, senza contare che così stanno più volentieri in casa ed è più facile… divertirsi!
Comunque non sono un super saiyan io quindi addio sogno nuvoloso… ”

s'i' fosse Dio, mandereil'en profondo;

“addirittura Dio? Hei ma c’è già un supremo! Chi ti credi di essere mummia ammuffita di tre secoli e più?
Certo che questo qui detestava proprio l’umanità e il mondo eh!? Quasi mi ricorda alcuni personaggi loschi di mia conoscenza…
Se fossi dio io invece avrei le ragazze ai miei piedi, starei nel lusso almeno quanto quel Satan che tra l’altro è stato coperto d’oro per imprese che non ha fatto, e di sicuro non vivrei in quel desolato palazzone che sta lì in cielo, dende deve annoiarsi a morte!”

s'i' fosse papa, serei allor giocondo,
ché tutti cristïani embrigarei;

“il papa non so chi sia ma immagino uno potente… tutti ubriachi? Basta che ciò che si beve sia buono e ci sto volentieri!”

s'i' fosse 'mperator, sa' che farei?
a tutti mozzarei lo capo a tondo.

“Questa frase l’ho già sentita, mi ricorda un vecchio film per bambini, solo che lì c’era una tipa vestita da carta(o era proprio una carta… mah non ricordo), che come carattere mi ricorda molto Bulma che ululava quella frase o simili ad ogni più piccola inezia. Meglio continuare la lettura prima che ricominci a pensare a quella pazza di una scienziata che (ah, che rabbia!), ha pure avuto un figlio da quel pazzo dello scimmione assassino! Stava davvero così male con me?”

S'i' fosse morte, andarei da mio padre;
s'i' fosse vita, fuggirei da lui:
similemente faria da mi' madre,


“in questa posso anche capirlo, i miei non sono stati granché, li ho lasciati il prima possibile e… a mai più rivederci!”

S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le vecchie e laide lasserei altrui.


Concordo, io sono Yamcha l’ex predone del deserto e adoro far conquiste! … O almeno ci provo, dopo un po’ sono loro a mollare me dato che mi ritengono inaffidabile e mi danno del dongiovanni perfino Bulma si è stufata di me e mi ha preferito quel dannato scimmione…”

E fu con aria depressa che, poco dopo, il giovane terrestre andò a prepararsi un panino per cena, solo soletto come ormai gli accadeva spesso; poi, colto da un moto irrefrenabile di autocommiserazione che quei pensieri deprimenti gli avevano regalato, andò a ripescare dal fondo della credenza un paio di bottiglie di liquore scadente, che teneva per emergenze di varia natura e per tutta la sera bevve fino a diventare uno stizzoso ubriacone.
Però la strana irriverente poesia che aveva letto, gli restò in mente, l’unica poesia che gli riuscì mai di imparare a memoria.
Quella che più lo rispecchiava.
 

FINE









A.D.A.F.D.T (OVVERO Angolo Dell’Autrice Fuori di testa)
…………………………………..
OK, non linciatemi per ‘sta piccola scemenza, ma l’altro giorno mi è tornata alla mente la poesiola di Cecco Angiolieri qui riportata, mi è sempre piaciuta e credo che nel contesto del’epoca fosse veramente “strana”; a ogni modo volevo trovare un modo per “sfruttarla”/ “adoperarla” in un altro contesto e… chi meglio di Yamcha dei vari personaggi di dragon ball sa apprezzare i lussi materiali , la goliardia della poesia stessa e la strofa finale? La nota di gelosia poi mi è sembrata d’obbligo, vista l’evidente antipatia, quasi odio per il principe, che sono palesi perfino nel manga.
Inoltre, mi spiace un po’ per il contesto introduttivo ma è stata la miglior giustificazione che ho trovato per immergere il personaggio nella lettura.
Precisato ciò:
GRAZIE a chi è arrivato fino in fondo a questo strano scritto,
GRAZIE  a chi legge in silenzio
UN ENORME GRAZIE a chi vorrà spendere due  minutini per commentare in maniera positiva o negativa
Sperando Cecco non si rivolti nella tomba (ovunque essa sia).
Alla prossima (se immaginazione pazza vuole nuovamente assistermi).
Affettuosamente.
Nala 




 
  
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