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Autore: Inquisitor95    18/11/2015    1 recensioni
L'ultimo anno scolastico: il più memorabile, il più tormentato e difficile da affrontare. Nove ragazzi decidono di andare per il fine settimana nella baita di montagna sul Crow's Peak vicino Seattle. La notte di Halloween non è mai stata così divertente per loro, tuttavia qualcosa turberà la loro notte che si trasformerà in un incubo ad occhi aperti nel quale la paura sarà l'elemento base.
[Storia Interattiva]
Genere: Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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5.

Dubbio






James
Piscina coperta – 22.45



Nicole ha una luce maliziosa negli occhi, non capisco esattamente a cosa stia pensando però. « Che ne dici di esplorare la piscina? » chiede, cerco di studiare i suoi movimenti ma non sono bravo a capire le persone. Immagino che questo alimenti la mia timidezza e le sorrido.
« Sì, immagino sia una buona idea piuttosto che stare qua fuori al freddo e al gelo! » dico mettendo le mani all'interno delle tasche del jeans che indosso; l'attimo seguente Nicole si volta verso l'ingresso e corre sulla neve.
Le sto praticamente dietro, ammetto di essere stato abbastanza confuso su come si sia avvicinata a me: potrei fraintendere ma ho come l'impressione che Nicole ci stia provando con me, eppure quando abbiamo parlato delle nostre rispettive paure ho potuto vedere una persona estranea da quella che si fa vedere a scuola, come se fossero diverse.
« Pensi che le porte siano funzionanti? » chiede Nicole quando la raggiungo, ci troviamo davanti le porte di vetro della piscina, sembrano di quelle che si aprono con un sensore di movimento. Attualmente sembra essere spento!
« Non più... » rispondo vago ma una rapida occhiata mi fa vedere l'occasione per poter entrare dentro la struttura: si tratta di una finestra poco distante da noi, leggermente aperta il necessario affinché ci entrino le dita di una mano per poter fare leva così da spingerla. « Forse ho trovato il nostro ingresso! » mi sposto verso la finestra e cerco di aprirla.
Inizialmente la forza non basta e le dita mi scivolano via visto quanto la superficie sia ghiacciata, poi però riesco a forzarla così da spingerla verso di me, all'interno c'è parecchio buio e quel poco di luce che c'è l'abbiamo creata noi aprendo la finestra. Nicole prende il telefono e comincia a fare luce col flash della fotocamera permettendo ai nostri occhi di vedere cosa c'è dentro: è uno spogliatoio.
« Vado per primo; fammi luce mi raccomando. » le dico, mi aggrappo alla finestra e sento il vetro scricchiolare sotto il mio peso, scivolo all'interno della struttura e mi trovo immerso in una cappa di freddo; mi guardo intorno osservando le docce e le panche vuote, gli armadietti blu scuro sono quasi tutti chiusi. Fa quasi più freddo dell'esterno e non ho idea di come sia possibile questo.
« Tienimi il cellulare. » dice lei passandomi l'oggetto, per pochi istanti resta fuori mentre io stringo il suo telefono facendo luce verso la finestra, vedo poi il suo corpo comparire e scivolare all'interno insieme a me. Le passo nuovamente il suo cellulare e punta la luce verso la porta.
« Suggestivo, non trovi? » chiede lei deglutendo, annuisco e poi apro la porta che fa un rumore fastidioso, come se stesse strisciando sul pavimento, la superiamo entrambi trovandoci nel corridoio, da un lato c'è la porta d'ingresso mentre dall'altro lato c'è la grande reception della piscina, davanti abbiamo un'altra porta chiusa con raffigurato il simbolo di un uomo, lo spogliatoio maschile suppongo.
« Non fermiamoci qui dai. Dobbiamo trovare il riscaldamento altrimenti mi si gelerà il culo! » dice lei ridendo e camminando oltre la reception, per un attimo mi immagino la scena e mi scappa una risata, penso agli altri che sono rimasti alla baita e tra loro Blair e ho come un attimo di pentimento per essere venuto qui anziché l'essere rimasto a casa con la ragazza che mi piace.
Seguo Nicole restando in silenzio, prendo anche il mio cellulare e noto fastidiosamente che la mia linea non riesce a prendere campo, utilizzo il flash e mi faccio luce nell'oscurità che ci attornia, supero la reception e mi trovo insieme a Nicole, immobile davanti una lunga passerella di metallo.
« Che c'è? » chiedo dal momento che non capisco perché sia rimasta immobile davanti a me, mi guardo intorno cercando di capire: la piscina è davvero grande, lo capisco dal grandezza del tetto, interamente costruito in vetro e composto da un telaio di ferro che disegna dei rombi. Abbasso lo sguardo e capisco il perché Nicole sia ferma.
« Non capisco... » sussurra lei, neanche io posso farlo. Entrambe le nostre luci si riflettono su una superficie, faccio un passo in avanti colpendo qualcosa che cade oltre la ringhiera di ferro e colpisce direttamente la superficie riflettente che viene distorta creando decine di piccole onde intorno al punto in cui è stata colpita. « Acqua! »
Improvvisamente vedo l'intera piscina, ed è riempita di acqua. -Perché la piscina dovrebbe essere piena? Questo posto non era abbandonato?- osservo la massa di acqua scura con un certo timore, mi appoggio alla ringhiera con entrambe le mani e spostando il peso in avanti; improvvisamente la ringhiera cede sotto il mio corpo e mi ritrovo oltre il bordo della passerella con le mani ancora strette alla ringhiera e al cellulare, il mio corpo si trova immerso nell'aria per pochissimi istanti in cui non riesco neanche a urlare, subito dopo mi trovo immerso con violenza nella massa di acqua gelida che mi divora. Abbandono la ringhiera di ferro cercando di risalire, muovendo i piedi e la mani a casaccio mentre realizzo che sono immerso nell'oscurità più profonda e che i miei occhi non vedono più neanche la luce del flash di Nicole. Non so quale forza riesce a spingermi verso l'alto.
« Nicole! » urlo il nome della ragazza riemergendo, non dura molto però visto che non so nuotare, ritorno immerso nell'acqua cercando di trattenere quando più possibile il fiato mentre comincio a sentire la sensazione di intorpidimento delle dita dei piedi e delle mani.
Ancora una volta risalgo in superficie cercando di prendere nuovamente aria, qualcosa poi mi colpisce di botto, lo sento restare a galla mentre io ritorno sotto, mi aggrappo a quell'oggetto comparso dal nulla, è morbido e lo uso per tenermi a galla e per ritornare in superficie. Prendo una boccata d'aria e tossisco allo stesso tempo sentendomi perso.
« James tranquillo! Starai benissimo. » urla la ragazza da uno dei bordi della piscina, il salvagente mi tiene a galla e spostandosi porta il mio corpo con sé, ritrovo Nicole e la luce del suo cellulare che improvvisamente mi sembrano la cosa più bella che possa esserci al mondo!
« La fai facile tu! » le urlo battendo i denti, metà del mio corpo è immersa nell'acqua gelida, ma non è neanche paragonabile al gelo che circonda la parte superiore ; il salvagente si ferma solo quando arrivo ai piedi di Nicole, dev'essere stata lei a lanciare l'oggetto che mi ha salvato. Sento le unghia della ragazza afferrarmi i vestiti e la pelle con essi e mi tira via dall'acqua, sento il duro pavimento e mi sembra ancora di vagare nel vuoto della piscina.
« Hai freddo? Oh mio Dio, non ti avrei dovuto portare qui, mi dispiace! » adesso tutto il mio corpo è come trafitto da centinaia di migliaia di spilli freddi, batto i denti sempre più forte ma scuoto il viso e cerco di farmi forza.
« Non fa nulla, Nicole. Non potevi prevedere che sarei caduto nella piscina, no? » chiedo cercando di fare dello spirito, la mia voce però esce distorta dalla normalità, deglutisco cercando di non pensare al freddo gelido che graffia la mia pelle ma è impossibile! « Cazzo, che freddo! Porca troia! » urlò nel mezzo del silenzio, mi scambio un'occhiata con Nicole ed entrambi scoppiamo a ridere senza un motivo apparente, mi scendono le lacrime dagli occhi che sembravano rigare il mio volto come un aratro.
« Non ti ho mai sentito dire certe cose a scuola! » mi riprende lei, annuisco più volte cercando di riscaldarmi ma è impossibile farlo. Improvvisamente la luce del flash di Nicole si spegne in quanto il suo cellulare suona, qualcuno la sta chiamando e lei risponde subito stranita.
« Ben? Che è successo? » sta parlando con suo fratello, immagino sia preoccupato per la sorella, sola nella foresta con un ragazzo anche se non ho quel tipo di intenzioni. « Ben? Non riesco a sentirti. Tu mi senti? Ben? » alzo lo sguardo e incrocio i miei occhi con quelli della ragazza che sembra confusa, si tappa un orecchio come se ci fosse troppo rumore per sentire le parole dell'interlocutore.
« Che succede? » chiedo anch'io ma lei scrolla le spalle e abbassa il telefono in quanto la linea è caduta e non riesce più a parlare col fratello.
« Non lo so. Non si sentiva bene, non c'è campo qui... » dice, la cosa è piuttosto ovvia, anche il mio telefono è a terra. Lo cerco per terra e lo trovo, tuttavia il contatto con l'acqua l'ha reso praticamente inutilizzabile. « Cazzo... » mi esce spontaneo dalle labbra.
« Potrei richiamarlo mentre cerchiamo la caldaia, così eviti di morire congelato... » propone lei, non so quanto cambierebbe visto che non abbiamo la certezza che questo posto funzioni, potremmo anche tornare alla baita e vedere di persona che cosa sta succedendo, e lì si trova anche un immenso camino con una vasca e acqua calda.



Alex
Baita degli Williams – 22.50



Le mani di Violet scivolano su tutto il mio petto nudo mentre le nostre labbra continuano a restare in contatto, con la lingua cerco la sua mentre i nostri fiati spezzano a brevi tratti il momento di intimità tra di noi. « Sei uno schianto! » le dico sussurrandole le parole all'orecchio, affonda il viso nel mio collo cominciando poi a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio mentre le mie mani scendono dalla sua schiena soffermandosi sul fianchi ancora coperti dagli abiti, resta ancora vestita mentre io sono già pronto a slacciarmi la tuta per restare quasi nudo; le sue mani dal mio petto scendono verso il basso e tirano il laccio che si scioglie delicatamente, a tratti sento il contatto delle sue dita sfiorare il mio corpo.
« Grazie, amore mio. » sussurra all'orecchio, questo mi provoca un brivido che dal collo scende per tutta la schiena e si espande come se fosse olio infiammato.
« Che ne dici di toglierti questi vestiti? Ho il modo perfetto per riscaldarti... » sussurro mentre le nostre labbra tornano a cercarsi, la sento sorridere della cosa, siamo entrambi eccitati dalla situazione e siamo pronti per scopare finalmente!
Colgo subito il dubbio nella sua espressione, faccio risalire le mani stringendole le braccia con dolcezza. « Non so, ho come una strana sensazione di disagio... » dice lei notevolmente imbarazzata, non è la prima volta che facciamo sesso e stiamo insieme da molto ormai. Non è normale.
« Cosa ti mette a disagio? Gli altri sono di sotto. Cercherò di non fare troppo rumore e di andarci piano se è questo a preoccuparti... » dico con un sorriso malizioso, i suoi occhi però non cambiano così come la sua espressione; ritorniamo a baciarci e sono pronto per andare oltre.
I miei piani però vengono interrotti quando qualcuno bussa velocemente alla porta. Non si limita semplicemente a un tocco o tre. « Chi cazzo è!? » urlo interrompendo quel gioco di baci con Violet, la ragazza si mette seduta sul letto anche lei infastidita da chi ci ha interrotti.
Mi piazzo davanti la porta con la mano sulla maniglia quando ricevo la risposta da parte di Ben. « Alex apri la porta. Dobbiamo subito parlare con Violet! » sembra piuttosto in ansia e ha il fiatone, così come io e Violet lo abbiamo e vorremmo continuare ad avere.
« Fratello non ci rompere proprio ora, vedi di fartela con Blair, qui siamo già al completo! » dico io; in risposta sento proprio la voce della ragazza che è arrabbiata nera.
« Stronzo ci sono anch'io! Apri subito la porta! » mi sento quasi in colpa dell'aver detto quella cosa con Blair accanto al ragazzo, apro appena in modo da vedere entrambi in viso, Ben però mi spinge con forza ed entrambi entrano.
« Hey che cazzo fate? » chiedo ma entrambi mi ignorano, sia Blair che Ben si piazzano al centro della stanza e sembrano concentrarsi solo su Violet, richiudo la porta.
« Violet è urgente: dobbiamo parlarti di una cosa successa poco fa... e potresti pensare che sia impossibile! » comincia Ben a parlare, mi sposto nella stanza e osservo Blair, ha lo sguardo abbassato e le braccia incrociate, sembra aver visto un fantasma. Per rispetto alla ragazza indosso nuovamente la canottiera bianca così da non metterla a disagio.
« Di cosa state parlando? » chiedo intromettendomi, Violet è comunque la mia ragazza, se qualcosa interessa lei deve interessare anche me. Entrambi i nuovi arrivati sembrano avere difficoltà nello spiegare la cosa.
« Preferivo parlarne con Nicole prima ma sembra che sia irraggiungibile. E questo mi rende ancora più ansioso... » riprende a parlare il ragazzo. « Avete visto che la casa è piena di oggetti strani, ecco... » scuote il viso come se non sapesse da dove iniziare a spiegare. La cosa mi rende impaziente.
« Ho avuto una visione! » dice improvvisamente Blair, alza lo sguardo lentamente osservando la mia ragazza negli occhi, ha l'espressione stranita, come se non capisse.
« Una visione? Che intendi? » chiedo prima che possa farlo Violet, il mio fiato comincia a diventare più pesante, sento i miei battiti aumentare per l'agitazione.
« Non so come sia possibile... ma ho visto Violet, o forse era Serena, in pericolo! Ho visto che qualcuno la prendeva per i capelli e le faceva sbattere la testa e... » si porta una mano davanti alle labbra e i suoi occhi diventano lucidi improvvisamente come se cercasse di trattenere le lacrime.
« Che significa? Me o Serena!? Che stai dicendo? » Violet si alza dal letto e si avvicina a Blair scuotendola appena, sbuffo in aria e mi volto scuotendo il viso.
« Vi prego ditemi che state scherzando? Se è uno scherzo di Halloween va bene, spero vi stiate divertendo ma per favore fatela finita! » dico sempre più in agitazione, oltre a quello mi sento piuttosto infastidito.
« Non è uno scherzo. » mi risponde Ben, faccio un gesto col braccio come per mandarli via, mi avvicino alla finestra mentre i due continuano a parlare con Violet, osservo oltre il vetro, il bosco è minaccioso con le ombre della notte e non riesco a vedere nulla oltre le alte cime degli abeti. « Violet devi crederci. So che è difficile da spiegare... » fa una pausa e immagino che stia facendo quell'espressione che usa sempre per convincere le persone. « Tu o Serena potreste essere in pericolo. Non voglio spaventarti ma è giusto che io e Nicole vi spieghiamo alcune cose, sulla nostra famiglia e sugli oggetti che ci sono nella baita. » stringo il pugno.
Cerco di resistere. Mi dico di ignorarli, che stanno solo scherzando, ma da come parlano sono fin troppo seri. Inoltre Blair non è una ragazza che ama gli scherzi perciò suppongo che stiano parlando seriamente. Questo pensiero mi fa scattare di rabbia. « Sul serio!? Andiamo Violet non puoi credere a queste grandissime cazzate! E voi smettetela di spaventarla! » senza rendermene conto sto urlando e non vorrei farlo, specie visto che lo faccio con la mia ragazza.
« Non è la prima volta che sento una cosa del genere e mi sono detta che se mai fosse successo a me gli avrei creduto! » dice Violet in risposta alla mia furia, il fatto che l'abbiano impaurita e che lei si comporti così ingenuamente mi infastidisce e alimenta ancora di più la mia rabbia.
« Dove l'hai sentita questa storia? In un cazzo di film!? La realtà è molto diversa! Non esistono visioni del futuro che mostrano la fottuta morte di una persona, intesi!? » le mie parole suonano molto come un ultimatum, Blair e Ben mi guardano con muto silenzio mentre Violet stringe le labbra, questo le rende il viso perfettamente rotondo.
« E se fosse vero? Rischieresti mai la mia vita? Perché penso che se si fosse trattato di te allora avresti reagito in maniera diversa, Mister Muscolo! » la guardo in quei bellissimi occhi, adesso sono colpiti da una luce che li fa sembrare grigi, è arrabbiata con me.
« Non si tratta di te o di me! Cerca di essere realista. » mi calmo improvvisamente abbassando la voce, l'intera stanza resta in silenzio e io abbasso lo sguardo, non mi piace discutere così animatamente con Violet, specie davanti agli altri; come potrebbe poi credere a Ben dopo lo scherzo che ci ha fatto poche ore prima!? « Non credo in queste cose! » mi limito a dire, questo dovrebbe mettere un punto alla discussione.
« Vaffanculo! » dice Violet, tira su col naso e poi Corre via dalla stanza, esce nel corridoio e sento i suoi passi spostarsi velocemente per le scale e spostarsi poi per tutto il piano.
« E adesso dove va...? » chiedo a me stesso ma ad alta voce, sia Blair che Ben escono dalla stanza, immagino per raggiungere Violet che è andata al piano di sotto, sento il rumore della porta d'ingresso e ho come l'impressione che la stupida sia uscita dalla baita!
I sensi di colpa cominciano a divorarmi lo stomaco: non voglio litigare con lei ma è stupido credere a queste cose, e se è davvero uscita con questo freddo e in mezzo al bosco allora è una testa di cazzo! Stringo i pugni, dovrei andare da lei per parlarle e per chiederle scusa, per chinare il capo anche se è una cosa che non faccio mai.



Sam
Baita degli Williams – 23.00



Guardo ancora il disegno che Serena sta quasi ultimando, ci ha messo poco per farlo, a detta sua mancano ancora alcuni dettagli ma io non potrei mai fare qualcosa di vagamente somigliante a quello che ha fatto lei. Improvvisamente però interrompiamo ciò che facciamo: i passi pesanti di Violet che scendono le scale ci disturbano, la ragazza si stringe la braccia al petto e percorre il salotto con velocità, la vedo scomparire nell'ingresso e mentre i miei occhi la cercano con sguardo indagatore la vedo prendere il giubbotto, apre la porta e poi la chiude alle proprie spalle.
Giurerei di averla vista rossa in viso, gli occhi bagnati dalle lacrime, un'espressione di rabbia crescente. Immagino sia successo qualcosa con Alex. « Che cosa pensate sia successo? » chiedo voltandomi verso Serena, Ingrid fissa la scena e resta ancora con la bocca aperta, scuote il viso e poi ritorna alla sua lettura, Serena invece ha uno sguardo differente.
« Non lo so e non mi importa molto. Se è successo qualcosa con Alex forse è perché non dovrebbero stare insieme... » resta molto vaga e nuovamente torna al proprio disegno mentre i miei occhi ricercano i suoi.
-È forse impazzita o ha fumato qualcosa?- non capisco il motivo della sua avversione nei confronti di Violet, di certo è la ragazza più puttana dell'intero istituto e il fatto che stia con un decerebrato come Alex non le fa guadagnare intelligenza.
Ricevo la risposta ai miei dubbi quando dalle scale compaiono anche Blair e Ben, la ragazza ha il viso bianco, una leggera ombra nera attorno agli occhi, sono sbarrati. « Blair cosa è successo!? » chiedo preoccupandomi per la mia migliore amica, la ragazza vacilla appena e Ben la fa sedere su un divano vicino al camino, raggiungo la mia amica e le stringo la mano passando l'altra sulla fronte, suda freddo.
« Non so se riesco a dirlo di nuovo... » balbetta appena, abbassa lo sguardo fino a guardarsi i piedi, è imbarazzata per qualcosa. Ben si sposta al centro del salotto, anche Ingrid e Serena si avvicinano a noi e attorniano Blair.
« Ben? » chiedo alzando lo sguardo verso il ragazzo.
Anche lui ha un viso strano, pensieroso. Sospira e infine parla: « Credo sia meglio cominciare dall'inizio. » fa una leggera pausa e tutti noi cadiamo nel silenzio tombale. « Tutti questi oggetti in casa: non è mia mamma che ama collezionarli, anche se è strano da dire ma sono dei regali. » si guarda intorno e seguo il suo sguardo, le strane statuette, gli oggetti piccoli di legno, è tutto molto strano.
« Regali da parte di chi? E cosa c'entra? » chiede Serena, in effetti è quello che mi chiedo anch'io, questo discorso mi confonde, voglio sapere cosa è successo alla mia amica!
« Mia zia, la sorella della mamma. » risponde alla domanda e si prepara per continuare: « Fin da bambine erano state molto legate, poi però la loro madre morì e qualcosa cambiò tra le due sorelle... » un'altra pausa snervante, il mio piede comincia a battere dei colpi ripetutamente sul pavimento per l'agitazione. « Mia zia si è interessata a tutte quelle cazzate voodoo o indiane. Con gli anni sono cresciute e si sono separate ma nonostante la distanza, mia zia continuava a riempire mia madre di questi piccoli regali. »
« E quindi? » lo sprona Ingrid, non credo che creda in quello di cui Ben stia parlando a sentire il suo tono diffidente.
« Quando mia sorella nacque, mia zia venne a bussare alla porta di casa, era felice di rivedere la sorella, ma la cosa non era corrisposta. Quando entrò nella casa cadde per terra, svenuta senza un apparente motivo. I nostri genitori la portarono all'ospedale lasciando me e Nicky con i vicini. » sospira, sento il crescendo della situazione che si fa sempre più tesa. « Mia zia si riprese, aveva avuto un semplice mancamento. Tuttavia disse una cosa a mia madre... »
« Cazzo, cos'è che vuoi dirci!? » urlo io interrompendolo. Odio il giro di parole che sta facendo. Mi guarda con i suoi occhi castani e infine, dopo un altro sospiro, ci risponde.
« Le disse di una profezia: una visione in cui aveva visto la morte di Nicole e la mia. » risponde Ben infine. « È stata l'ultima volta che mia mamma e mia zia si sono parlate. » sembra concludere il racconto, io come tutti gli altri siamo senza parole, l'unica a non essere sconvolta per quello è Blair.
« Che intendi dire? » senza rendermene conto l'ho chiesto io, non so esattamente che cosa gli stia chiedendo. Forse è perché mi risulta incredibile credere a quello che ha detto.
« Quanti sensi ha quello che ho detto? » chiede sarcastico lui facendo spallucce e unendoci mezza risata.
« Il senso è che ho avuto una visione come quella della zia di Ben. Ho visto la morte di uno di noi... » finalmente è Blair a parlare, ci voltiamo nuovamente verso di lei, resto di stucco. Guardo gli occhi azzurri della mia amica e capisco che sta dicendo la verità; vorrei diffidare ma è impossibile non crederle visto lo sguardo che ha.
« Se è uno scherzo di Halloween o un racconto dell'orrore vi faccio i miei complimenti per l'inventiva, ma non mi sembra il caso di continuare. » Ingrid si alza dal posto in cui si trova, si passa una mano sul viso preoccupata, anche lei vorrebbe non crederci, ma è spaventata come me.
« La morte di chi? » chiede Serena abbastanza tranquilla.
Blair con fatica sposta lo sguardo su quello della ragazza e capisco quello che sta per dire ancora prima che lo faccia. « La tua. » risponde la mia amica, Serena diventa improvvisamente di ghiaccio, paralizzata dal terrore. « O forse si trattava di Violet, non ne sono sicura. Ricordo solo che una ragazza bionda era nascosta dietro qualcosa, poi qualcuno ha preso la testa della ragazza e l'ha sbattuta contro la parete, non ricordo altro. Era tutto confuso e buio. » aggiunge Blair alla spiegazione di quello che ha detto.
Ora capisco la reazione di Violet: di certo è scappata quando le hanno raccontato questa cosa, Serena invece si limita a restare seduta, pensierosa con lo sguardo perso nel vuoto. Nel frattempo i passi pesanti di Alex ci indicano che anche lui si è unito a noi, resta immobile sulle scale.
Ben e il giocatore di football si scambiano uno sguardo. « Non ti mentirei mai. » dice il primo al secondo che di tutta risposta scuote il viso facendo una smorfia.
« Ti sei già preso gioco di me e Violet stasera, non credi che sia sufficiente? » non sembra aggressivo, improvvisamente capisco il vero motivo per cui la ragazza è fuggita: Alex non è un tipo da credere nel sovrannaturale; è un idiota quindi avrà avuto la “cortesia” di ridicolizzare la cosa e di far suscitare la rabbia della fidanzata.
« Fai come vuoi, libero di non credermi. » gli risponde Ben. « Credo che non sia giusto come hai trattato Violet. » aggiunge infine. Dopo il ragazzo è Serena a parlare.
« Credo che Violet abbia esagerato. Forse ha bisogno di aria per capirlo. » scuoto il viso, non mi interessa nulla della vita di Alex, e per quel che vale il mio parere per lui è inutile che io sprechi il mio fiato. Però non mi trattengo.
« Forse hai esagerato a prendertela con lei... » sussurro senza guardarlo negli occhi. Alex si sposta dalle scale e lo sento avvicinarsi ai divani, fa il giro e compare davanti a tutti noi. Poggia il suo sguardo di me e lo fermo prima che parli: « Va bene, mi faccio gli affari miei, non è necessario che mi insulti per favore! » alzo le mani in segno di resa.
« Sì, appunto. Fatevi tutti quanti i cazzi vostri! » dice Alex annuendo, dopo queste eleganti parole ci lascia andando verso la cucina di corsa, non so per fare cosa.
La mia attenzione viene richiamata da qualcos'altro: un rumore appena fuori dalla baita, sembrano dei passi sul porticato attorno alla stanza visto lo scricchiolio, sono però veloci; potrebbe trattarsi di Violet e in quel caso potrei convincerla a ritornare dentro, immagino però che sarebbe meglio che ci parlasse Ben visto che sono comunque amici più di me; ho però una strana sensazione che mi provoca brividi lungo la schiena al riguardo, forse mi sono semplicemente fatto prendere dalla suggestione.




Warnig:
Link del progetto: https://www.facebook.com/groups/1166158216733219/
Ripeterò questo avviso ad ogni capitolo: ho creato una pagina Facebook riguardante la mia storia nella quale potrete vedere aggiornamenti, scelte da compiere, foto e altro materiale che mi appresterò a pubblicare per allietare la notte di terrore e la vostra esperienza.
  
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