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Autore: FrenzIsInfected    19/11/2015    3 recensioni
Daveigh Carroll è una giovane giornalista di Spokane(WA), ed Ellen Clark una sua collega fotoreporter. Insieme, indagano sulle vicende che dagli anni '80 sconvolgono la tranquilla città di Farmington(WA). Sembra che in una villa abbandonata
fuori paese immersa tra gli alberi, Villa Floyd, siano scomparsi giovani di tutte le età. Le due chiamano come rinforzo
Kristen Rollins(giornalista e horror blogger), Daniel Reed e Aaron Turner(appassionati di paranormale) e Nathan Wilson, nerd amico di Daveigh. Cosa cela quella villa a Farmington?
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Chloe

Il gruppo si precipitò giù per la scala a chiocciola, con Kristen che urlava come una pazza e Aaron che imprecava.

- Non saremo mai dovuti venire qui! - sbottò Ellen.

- Non avresti dovuto toccare quell'affare, piccola testa di cazzo! - sbottò la giornalista di Colfax.

- Da qual pulpito viene la predica! - ribatté la fotoreporter.

- Basta scannarvi, l'uscita è vicina. - disse Daniel, ansimante.

Raggiunsero il corridoio che portava all'atrio, percorrendolo di volata. Una volta giunti in cima alla scalinata, le finestre si chiusero, ed il portone intrappolò dentro il quintetto, emettendo un boato.

Raggiunsero l'ingresso, tentando di aprirlo invano.

- Perfetto, ora come cazzo usciamo? - si disperò Daveigh.

Dong.

- È la fine! È la fine! È la fine! - ripeteva la giornalista di Colfax.

- Rilevi nulla? - domandò Ellen a Daniel.

- Nulla. Non è possibile. - fece incredulo.

- Che sia rotto o manomesso? - suppose Daveigh.

- L'ultima volta che l'abbiamo usato funzionava. - .

- Ma da dove proviene il suono della campana? - fece Kristen.

- ED IO CHE CAZZO NE SO! - .

- Torniamo indietro. Probabilmente ci è sfuggito qualc... - .

DONG.

Kristen urlò nuovamente, indicando la cima delle scale.

Una bambina scalza, vestita con felpa e gonnellina nera, un sorriso celato dal sangue che contornava la sua bocca, capelli biondi, di circa undici anni, stava in piedi nel punto indicato dalla giornalista.

- Non è possibile. - sibilò Ellen.

 

Chloe Morrell continuava a fissare in silenzio il quintetto, senza accennare a muoversi.

- Che facciamo? - chiese Kristen sottovoce.

Nessuno rispose.

Daveigh fissava la ragazzina. Qualcosa di innaturale vi era nei suoi occhi. Un abisso di fiamme, la dannazione eterna.

Poi, Chloe aprì bocca.

- Buh! - .

Tutti urlarono, ed Aaron e Kristen cominciarono a dare pugni al portone, cercando di aprirlo invano.

La bambina ridacchiò.

- Quanto siete ridicoli. - disse.

Anche la sua voce, per quanto potesse essere in tenera età, aveva un tono diabolico.

- Ti prego, Chloe! Lasciaci uscire, e noi non torneremo mai più! - tentò Daniel.

- Zitto, Daniel Reed. - intimò Chloe.

- Vi avevo avvertito. Non dovevate mettere piede qui dentro. Sareste morti. - .

Un brivido percorse la schiena di Daveigh.

- Ma non tutti i mali vengono per nuocere. - sorrise la bambina.

- Che cosa vuoi fare? - domandò Aaron.

Chloe si abbassò.

Vuole mangiarvi!

- FUGGIAMO! - urlò Ellen.

La bambina avanzò, usufruendo anche delle mani per essere più veloce, cercando di acciuffare uno dei cinque ragazzi.

I cinque si sparsero: Daniel e Daveigh andarono a sinistra, Aaron ed Ellen a destra.

Kristen rimase impietrita a fissare la bambina avanzare verso di lei.

- Troppo semplice, Kristen Rollins. - commentò Chloe.

Sorprendendo la bambina, Kristen allungò un calcio in faccia alla bambina, che rimase stordita sul posto; poi, iniziò a correre lungo la scala.

 

- Dove andiamo, Daniel? - .

Daveigh ed il ghost hunter erano in una stanza imprecisata della villa, nell'ala est.

- Non lo so, Daveigh. È ancora notte fonda, e solo Kristen conosce a grandi linee la planimetria della villa. - .

- E Kristen non si sa che fine abbia fatto. - .

- Speriamo sia in salvo con Ellen ed Aaron. - .

Provarono ad aprire una finestra, ma non ci riuscirono.

- Chloe deve aver chiuso tutte le vie d'accesso alla villa. - sentenziò la giornalista.

- Siamo in trappola. Possiamo solo tardare la nostra morte. - disse sconsolato Daniel.

Daveigh non si sentiva più lo stomaco dal dolore e dal rimorso.

Aveva mandato quattro persone a morire, lei compresa.

- Beh, se proprio dobbiamo morire, moriamo dopo aver risolto questo mistero. - fece.

- Allora andiamo. Che abbiamo da perdere? - .

E i due lasciarono la stanza.

 

- Ottimo tempismo, Ellen. Siamo salvi. - disse Aaron.

- Salvi? Siamo a zonzo in una villa abbandonata con una bimba cannibale e per te siamo salvi? - ribatté la fotoreporter.

Aaron si zittì.

- Beh, comunque se non fosse stato per te probabilmente sarei diventato il pasto di Chloe. - rise.

Ellen si irrigidì.

- Un momento. - .

A Ellen non portavano i conti.

- Come ho fatto a indovinare l'attacco di Chloe? - .

- Era abbastanza prevedibile, Ellen. Cosa ti aspetti da un demone che si è mangiato non so quanti bambini e ragazzi? - tagliò corto Aaron.

Quella voce...

- No, Aaron. Non è andata così. - .

Il ghost hunter la guardò interrogativo.

- Che intendi? - .

- Ho come sentito una voce, nella mia testa. La voce di una bambina. - .

- Cazzo, non bastava Chloe? - .

- Non penso però che sia cattiva. Se ci ha momentaneamente salvati ci sarà un motivo. - .

- O è uno spirito buono, o è qualcosa di più terribile. - .

- Pensiamo piuttosto a come poter uscire di qui. - .

- Se la stronzetta ha chiuso tutte le finestre, non possiamo squagliarcela e chiamare rinforzi. - sbuffò Aaron.

- Intanto cerchiamo di ricongiungerci con gli altri. Cercando contemporaneamente di non incappare in Chloe. Successivamente penseremo ad uscire. - propose la fotoreporter.

- Ottima idea. - concordò il ragazzo.

Mossero qualche passo verso la parte settentrionale della villa.

- Pensi che si sia salvata? - domandò Aaron.

- Kristen? No. Non l'avrei mai detto, ma vorrei che fosse ancora viva. - .

 

La giornalista di Colfax correva lungo i corridoi di Villa Floyd. Non era riuscita a seminare Chloe, e sentiva, oltre che la morte, le urla animalesche della bambina.

- Vieni qui, Kristy. Vieni da Chloe! - sghignazzò l'indemoniata.

Percorse ancora qualche metro, finché non entrò in una stanza e riuscì ad infilarsi in un vecchio guardaroba.

Da una fessura osservò Chloe muoversi freneticamente, alla sua ricerca.

- Vieni fuori, Kristen Rollins. Devi spiegarmi qualche cosettina. - sghignazzò.

- Ad esempio, a quale pro fare quel blog? A quale pro, sapendo che saresti morta, prima o poi? - .

Non lo immagini? Pensò la giornalista.

- Comunque sia, le tue domande stanno per avere una risposta. - .

Kristen si mise in ascolto.

- Ci sono dei motivi per cui ho ucciso tutta quella gente. - .

La bambina passò oltre la stanza dove si trovava Kristen.

- Ci sono dei motivi per cui ho ucciso gente che presenta caratteristiche fisiche simili alle mie. - .

La bambina si allontanò.

- Ma non ti aspettare che ti venga a dire il perché! - .

Il rumore dei passi della bambina si affievolirono, fino a sparire.

Kristen sospirò.

È andata.

Improvvisamente, l'ombra di Chloe sfilò velocissima fuori dalla sua stanza.

Qualche secondo di silenzio.

- Ti ho trovata! - sibilò la bambina.

L'occhio di Chloe apparve nella fessura.

La giornalista urlò.

- L'odore della tua paura è forte. - .

Poi, la bambina aprì le ante del guardaroba e saltò addosso a Kristen.

- NON MI UCCIDERE! TI PREGO, CHLOE, NON MI UCCIDERE! - .

- No? E perché dovrei risparmiarti? - .

Chloe immobilizzò le braccia della ragazza.

- Dopotutto, tu vorresti vedermi morta! - .

Kristen scosse la testa, con le lacrime agli occhi.

- Ma, d'altronde, è una cosa reciproca. - .

La giornalista non muoveva più un muscolo.

- Sei una brava giornalista, Kristen Rollins. Coraggiosa al punto giusto. Ingiustamente relegata a svolgere lavori di minore importanza. - .

Kristen si stupì, ma lo stupore si tramutò qualche momento dopo in terrore.

- Ma, talvolta, il coraggio sfocia nella spavalderia, e non si fa una bella fine. - .

La ragazza si agitò.

- Buon viaggio all'inferno, Kristen Rollins. - .

E, come faceva sistematicamente con le sue vittime, Chloe azzannò la gola di Kristen.

La giornalista urlò di dolore.

Poi, la ragazzina spezzò l'osso del collo alla ragazza, uccidendola sul colpo. Affondò la mano nel petto, e divorò il cuore.

Trasportò il cadavere in cima alla scalinata di ingresso, lo sollevò in aria, e fece un urlo belluino.

Un fulmine cadde fuori dalla villa, illuminando l'atrio.

E mentre l'indemoniata si nutriva di Kristen, canticchiando la sua canzoncina, una campana rintoccò lugubre.

  
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