Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: JulesB    19/11/2015    0 recensioni
Magnus ha un'importante domanda per Alec. La sua risposta potrebbe influenzare entrambi, in diversi modi ovviamente.
Storia tradotta dell'autrice Cumberbatch Critter.
Dal testo: "La caduta fu breve prima di atterrare sullo stomaco muscoloso di Magnus. Le braccia serpeggiavano attorno alla sua schiena, poi Alec, sospirando tranquillamente, poggiò il mento sul petto dello stregone per guardarlo. Ricevette un semplice sorriso, mentre le braccia attorno a lui lo stringevano. Ad Alec non importava, non lo facevano sentire in trappola, ma al sicuro."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Magnus era appoggiato ad un albero vicino quando Alec arrivò da Taki. Inutile da dire, Alec era uscito dalla porta senza dare spiegazioni ai suoi genitori o ai suoi amici. Qualsiasi cosa della chiamata di Magnus l’aveva reso preoccupato e nervoso, e non aveva avuto intenzione di dire no a Magnus da quanto era suonato strano. Magnus non sembrava mai strano… beh, strano più della norma.

“Cosa sta succedendo? Perché sono dovuto correre qui? E perché hai insistito che io portassi la mia- Magnus!” lo stregone aveva afferrato la sua mano e lo trascinò via dalla porta d’ingresso di Taki senza neanche un commento. “Magnus, che diavolo!” Il momento dopo, venne spinto all’indietro contro il muro di mattoni con abbastanza forza da pungergli la schiena, e le labbra schiacciate contro le sue.

Lui si lasciò sfuggire una soffocata protesta che subito ricacciò indietro; c’era qualcosa di strano in quel bacio. Le labbra di Magnus erano dure ed esigenti, e la presa sulle spalle di Alec era tesa. Lui aveva ragione; qualcosa non andava.

Magnus si era spostato, solo quel tanto che bastava, il momento dopo. Le mani di Alec si trovarono ingarbugliate in una glitterata, pungente ciocca di capelli, e Magnus poté solamente appoggiare la propria fronte contro quella del suo ragazzo per evitare che gliela tirasse. Entrambi stavano respirando pesantemente, ma solo Alec stava arrossendo. Restarono entrambi in silenzio, per molto tempo.

Alla fine, Alec lasciò che la sua mano scendesse al collo di Magnus, rompendo la loro immobile posizione. “Magnus… che è successo…?”

“Niente… solo il solito, qualcuno ha provato ad uccidermi.”

Alec spostò Magnus indietro per poterlo guardare. “Cosa?”

I suoi occhi felini ammiccarono, con uno sguardo di sorpresa che rapidamente svanì. “Succede ogni volta, Alec… Perché sei così sconvolto?”

“Beh, perché tu?”

“Io?”

“Non prendermi in giro!”

“Amo farlo, veramente, ma… Seriamente, Alec, l’unica cosa che sto cercando di fare è di proteggere te.”
XoXoXoX

Erano finiti in parco poi, parlando tranquillamente tra di loro su tutto quello che era successo. Magnus disse che per lui non si era svolto come un errore o uno scherzo, e lui aveva fatto quello che riteneva un saggio affare, come lo chiamava. Disse che lo avrebbe raccontato a Robert e Maryse quella sera, se non avessero scoperto qualcosa loro. Lui era sicuro che non era stato un Nephilim a morire, ma comunque non aveva capito a che specie appartenesse. Magnus comunque mise in guarda Alec di non bere nulla se non sapeva da dove veniva.

In qualche modo, passarono tutto il giorno a parlare. Alec sapeva che lui era stato un po’ più ossessivo di quanto fosse necessario sul fatto del drink- Magnus finì per cambiare argomento ad un punto. Era una cosa stupida- Magnus voleva sapere cosa avrebbe preparato per cena Maryse. Alec disse che non lo sapeva. Magnus propose le lasagne. Alec disse che se avesse voluto delle lasagne, avrebbe dovuto chiamare la madre e chiederglielo. Magnus prese il suo telefono, e Alec gli schiaffeggiò il polso in disdegno.

Poi cambiò discorso e chiese ad Alec se il giorno dopo sarebbe andato a casa sua. E poi, nel mezzo di quella conversazione, notò le maniche sfilacciate di Alec. Quello creò una nuova conversazione, che trattava di moda, finendo per arrivare al trucco, e Alec aveva sempre più paura di tornare a casa del suo ragazzo se tutto quello di cui parlava erano cose stupide come quella.

Dopo di che venne la ricerca del pranzo. Alec si rifiutò di ammettere che stava morendo di fame, prima che il suo stomaco brontolò in un momento di silenzio facendo scoprire la sua fame. Magnus era finito in una silenziosa e convulsa risata- Alec poteva sentire le spalle del suo compagno tremare mentre erano fianco a fianco sull’erba. Magnus alla fine aveva preso il telefono e ordinato una pizza, e non batté ciglio quando il ragazzo delle consegne si presentò con sguardo confuso in volto mentre consegnava la pizza nel centro di un parco.   

Tutto il resto era stato passeggero, piccoli commenti che facevano su una cosa o un’altra. Erano quasi le sette ora, e mentre Alec sapeva che avrebbero dovuto alzarsi per andare all’Istituto, non poteva persuadersi dal togliere la mano lontano da Magnus. Non dopo tutto quello che era successo quel giorno, tutte le azioni e i pensieri e gli eventi.

“Alec?”

“Mmm”

“Oh. Pensavo ti fossi addormentato.”

“Se solo tu fossi così fortunato, huh?” scherzò, aprendo gli occhi. “Avevi intenzione di scappare via furtivamente?”

Lo sguardo sul volto di Magnus era pura malizia “Scappare di nascosto? Perché dovrei voler scappare di nascosto quando tu sei sdraiato qui, completamente indifeso?” Dal tono di voce, e dal calore sul volto di Alec, sapeva che non stava parlando di nessun tipo di attacco di demoni. Non quel tipo di attacco che richiedeva una spada angelica e uno stilo, comunque.

“Non essere arrogante…” Alec lanciò uno sguardo al suo orologio per distrarsi “Abbiamo bisogno di tornare a casa.” Magnus mugugnò in risposta. Alec si voltò a guardarlo “Cosa?”

“Noi abbiamo bisogno di tornare a casa. Non ‘Probabilmente dovrei portarti a casa mia per cena ora’.”

Alec sbatté le ciglia “Sì, quindi?”

“L’hai fatto suonare come se noi due- vivessimo nella stessa casa.” Qualsiasi cosa Magnus stava per dire, lui si interruppe bruscamente, cambiando all’ultimo momento. Alec divenne immediatamente curioso.

“Cosa stavi per dire?”

“Solo quello che ho detto.”

“Bugiardo.”

“Vedi il mio naso allungarsi?”

“…Cosa?”

“E’… una storia mondana. Pinocchio? Il bambino di legno…” lo stregone si interruppe lentamente, scuotendo il capo. “Non importa.”

“Non ho assolutamente idea di quello che stai dicendo” mormorò Alec, facendolo seguire da un sospiro. Avevano davvero bisogno di andarsene, o avrebbero dovuto fare i conti con l’Inferno più tardi. Lui strinse le calde, snelle dita di Magnus per una frazione di secondo prima di allontanare la mano, alzandosi.

“Ce ne stiamo andando ora?” chiese Magnus, alzando lo sguardo su Alec mentre ancora restava sdraiato sull’erba.

“Dovremmo… Oh, e Magnus?”

“Hm?”

“Fai tornare normali i capelli e il viso.”

Magnus sembrò trasalire “Bene.” Con uno schiocco di dita, i suoi capelli vennero liberati dai brillantini e i colpi di sole sparirono, anche se le punte restarono. L’ombretto, il mascara, e i brillantini sul volto svanirono, lasciandolo, come lo chiamava Clary, noioso.  Per Alec, Magnus non era mai noioso.

“Un’ultima cosa.”

“Che c’è adesso, Alexander?”

“Comportati bene, Bane.”

Il suddetto sogghignò, il sorriso gli illuminò il volto con un bagliore malizioso. “Oh, lo farò. Lo faccio sempre.”
 
 
 
 

Pensavo di metterci di più, invece in poco tempo ce l’ho fatta. Che dire? Spero di riuscire a tradurne un altro in tempi brevi, purtroppo ancora la chiavetta non si trova! Forse qualcuna si aspettava un capitolo più “bellicoso”, ma posso solo dire che c’è tempo, vediamo Magnus alle prese con i genitori Lightwood prima.
Buona lettura!
 
Ecco una cosa che non ho mai specificato (forse l'avete anche capito, pardon), ma la storia è ambientata dopo "Città di Vetro". 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: JulesB