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Autore: JulesB    22/11/2015    0 recensioni
Magnus ha un'importante domanda per Alec. La sua risposta potrebbe influenzare entrambi, in diversi modi ovviamente.
Storia tradotta dell'autrice Cumberbatch Critter.
Dal testo: "La caduta fu breve prima di atterrare sullo stomaco muscoloso di Magnus. Le braccia serpeggiavano attorno alla sua schiena, poi Alec, sospirando tranquillamente, poggiò il mento sul petto dello stregone per guardarlo. Ricevette un semplice sorriso, mentre le braccia attorno a lui lo stringevano. Ad Alec non importava, non lo facevano sentire in trappola, ma al sicuro."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Era la prima volta che invitava Magnus nella sua camera. Non poteva fare a meno di sentirsi un po’ impacciato quando gli occhi di Magnus scoprirono ogni singolo, piccolo dettaglio. Ogni cosa. E quando arrivò ad un punto in cui Magnus arricciò il naso, Alec non riuscì a trattenersi.

“Smettila di fissare!”

Magnus fece un piccolo salto “Cosa?”

“Stai criticando la mia stanza con gli occhi.” Ribatté Alec.

“No. Sto solo guardando.”

“Hai arricciato il naso.”

“E’ solo… E’ noiosa.”

“Noiosa? Certo che tu pensi che lo sia.” Mormorò Alec, sedendosi sul suo letto. A lui piaceva la sua stanza… Aveva un suo fascino.

L’aveva.

Davvero l’aveva.

…Fanculo. Era noiosa.

“Beh, non c’è abbastanza colore per una sola persona. Togli le robe ordinarie, ti fanno diventare spento. Ti piace il blu.” Non era una domanda. “Beh se potessimo dipingere i tuoi muri di un delizioso blu marino…”

“I colori scuri rendono una stanza più piccola.” Disse Alec “La mia stanza sembrerebbe un armadio.”

“Questo spiegherebbe molto.” Mortificato, e riconoscendo quel tono di voce, Alec guardò verso la porta aperta della sua stanza. Jace era appoggiato allo stipite, le sopracciglia alzate. “Non sapevo fossi un decoratore d’interni, Magnus.” Disse il biondo.

Magnus si limitò ad agitare una mano sprezzante “Ti ho dato il mio biglietto da visita una volta. Magnus il Magnifico. Magnifico comprende molte cose.”

“Così sembrerebbe…” replicò Jace, suonando divertito. “Alec, mi spiace interromperti, ma Maryse sta chiedendo di te. Qualcosa per la cena.”

“Seriamente?” borbottò Alec, guardando verso Jace “Se mi stai fottendo…”

Alec, abbiamo già avuto questa conversazione una volta, io non sono interessato ai ragazzi, a meno che si tratti di me, ovviamente.”

Magnus fece un rumore dietro di loro, che fu seguito da un “Vai, Alec. Ti aspetterò qui.” Alec si voltò a guardare lo stregone, che, con un cigolio di molle, si era sdraiato sul letto di Alec come un agile e flessuoso gatto. Mentre catturava il sorriso che Magnus gli stava mandando, Alec non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse fuori luogo lo stregone nella sua camera da letto.

“Tornerò” quando camminò fuori dalla sua stanza, lui fece per chiudere la porta dietro di lui. Ma, Jace era ancora appoggiato allo stipite. “Uh, Jace? Puoi per favore spostarti?” il biondo venne obbligato lentamente a spostarsi. “Seriamente, appostati alla porta di qualcun altro. Non ho bisogno di un babysitter…”
 
XoXoXoX
 

Le loro voci morirono mentre continuarono a percorrere il corridoio, e Magnus si trovò tranquillamente solo nella camera del suo fidanzato. Suo malgrado, stava ancora sorridendo. Semplicemente per il fatto che era da solo nella camera del suo ragazzo. Aveva avuto una giornata dura, ma andare per la prima volta nella camera di Alec l’aveva risollevato. Anche se la stanza era noiosa e comune.

Poteva fare qualcosa di interessante in quella stanza, non importava quanto fosse piccola, se solo Alec glielo avesse permesso. Blu marina per i muri, e qualche tappeto grigio per attenuarla un po’, forse, se Alec era preoccupato per i colori. O anche… i muri potevano essere color crema, il che non avrebbe portato Alec molto lontano dalla sua idea di comfort. Poi le finestre, gli armadi, la porta… Tutto avrebbe potuto essere delineato in una tonalità di blu, preferibilmente scuro. L’avrebbe resa un po’ più cool, almeno.

Magnus sospirò, abbassando la testa sul letto. Avrebbe cambiato tutto con un battito di ciglia, ma Alec l’avrebbe ucciso. Non che non fosse estremamente carino vedere il proprio ragazzo arrabbiato… ma Alec avrebbe potuto spaventarsi. Considerando che quella dannata cena stava per iniziare, lui non pensava che fosse una buona idea litigare.

Cena con la famiglia… Era stato eccessivamente contento quando Alec l’aveva finalmente presentato ai suoi genitori, ma cenare con la famiglia? Era un cliché. Non poteva semplicemente cenare con Alec? Sarebbe stato decisamente meglio. Si sarebbe dovuto, come Alec gli aveva detto, comportare bene quando era con la famiglia di Alec. Era irritante, ma avrebbe subito le sue antipatie. Per ora.

Lui sospirò; sarebbe stato allettante esplorare la camera di Alec, ogni armadio, cassetto, scatola. Gli venne voglia di muoversi, guardare, cercare. Alec una volta aveva parlato di un diario, e a quell’improvviso pensiero, Magnus si mise a sedere. Oh, quanti problemi avrebbe creato quel momento… ma non poteva farne a meno.
Schioccò le dita e un piccolo, nero quaderno gli apparve tra le mani. Aveva un piccolo lucchetto davanti, che Magnus tolse con persistenti scintille blu, e il quaderno cadde aprendosi sulla prima pagina.

Per l’Angelo, mi è successo qualcosa di strano! È Jace- e me, o… o qualcosa. Mi sento così strano. Mi sento ammalato e pallido e nervosamente viscido, come se fossi costretto a rovinare qualcosa. Non riesco a guardarlo negli occhi, o stare nella stessa stanza da solo. Se lo faccio, mi sento come se stessi per vomitare e questo mi rende solo più nervoso…

‘Mi sento come se stessi per vomitare’ è giusto, pensò Magnus sentendosi un po’ malato, e anche un po’ arrabbiato. La data scritta in quella pagina era macchiata e illeggibile, e lo stregone poté solo immaginare che fosse vecchia. Girò una manciata di pagine, aggrottando la fronte.

Sono gay. Totalmente e assolutamente. Ho chiesto a Izzy alcune cose con il romanticismo (non avrei mai potuto chiedere a Jace) senza essere troppo ovvio, penso. Non ho nessun sentimento riguardo le ragazze. Sono interessato ai ragazzi- non come se volessi avere un appuntamento con loro, ma solo un interessamento generale. Sono curioso. Ma è tutta una ricetta per il disastro. Sono gay, e semplicemente non posso girarci intorno.

Magnus si accigliò un po’ leggendo quel pezzo- sapeva che Alec aveva qualche problema nell’esprimere la propria omosessualità, ma non ne avevano mai veramente parlato. Adesso era chiaro che c’era qualcosa che preoccupava Alec molto più di ciò che aveva scritto. Le dita di Magnus vibravano ancora attraverso qualche pagina, cercando la data che aveva memorizzato: il giorno in cui aveva ospitato un certo party che finì con una serie di conseguenze…

Magnus Bane. Lui è questo strano stregone. Isabelle continua a parlare di come lo vedo, di come è sexy, eccetera, eccetera. Mi piacerebbe che non mi avesse portato con lei, se questo era il suo solo motivo. Isabelle come organizzatrice di incontri- lei li cerca troppo difficili per me. È tutto sprecato. Non potrei mai aprirmi a qualcuno.



Ma, Magnus Bane? È incredibilmente affascinante.

Magnus rise forte, sorridendo a se stesso. Dal primo giorno, Alexander aveva pensato quelle cose? Non era quello un piccolo pezzo di informazione che avrebbe reso le loro vite un po’ più semplici?

Ci fu un rumore nel corridoio adiacente, e Magnus schioccò le sue dita per chiudere e rimettere il libro al suo posto. Poi, cadde all’indietro con grazia, riprendendo la posizione con facilità assoluta. Nonostante quello, non riusciva a spegnere quel sorriso sul suo volto.

Alec aprì e richiuse la porta un momento dopo, borbottando una serie di parole attraverso il suo respiro. Tutto quello che capì Magnus fu qualcosa su piccante e stronzo.

“Uno stronzo piccante?” chiese. “Beh, questa è nuova. Se stiamo buttando fuori suggerimenti,  lo sciroppo di cioccolato potrebbe essere vecchio stile ma, diavolo, mi piace la roba dolce e appiccicosa.”

Alec assunse un’espressione tale che sembrava avesse assistito all’Angelo Raziel saltare sul suo letto. I suoi occhi si spalancarono, impallidì, solo per tingersi di color cremisi un momento dopo, voltando le spalle mentre iniziò a balbettare alcune parole “M-Magnus…! Volevo dire, Jace, lui, i-io…” poi lui rabbrividì, e Magnus non riuscì a smettere di ridere. “Tu pensi di essere divertente, Bane! Per primo mi sono fatto bruciare la lingua dalla stupida piccante… abominevole zuppa di Jace, e adesso non posso pensare allo stesso tempo allo sciroppo di cioccolato!”

“E alla panna montata? O al caramello. Anche se” Magnus aggiunse pensieroso “io preferisco lo ‘scivoloso’ all’appiccicoso.”

“Magnus!”

“Sciocco, innocente Alexander” rifletté, sorridendo. La sua mente stava dicendo, non farlo, mentre tutto il suo corpo diceva, direttamente, fanculo sì. Lui davvero non riusciva a resistere.
 
 



Scusate per il ritardo, ma se non ho problemi al computer non sono contenta :(
Buona lettura!
   
 
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