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Autore: Asjay    19/11/2015    1 recensioni
"Primo colpo: le sue labbra che sfiorano le mie;
Secondo colpo: ti amo;
Terzo colpo:Lei che si concede a me;
Quarto colpo: Ti voglio bene papà;
Quinto colpo: non andare, papà;
La violenza non ci porterà alla pace.. vorrei averlo capito prima"
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento il primo colpo da arma da fuoco.
"Le sue labbra che sfiorano per la prima volta le mie, sono così delicate. Le sue mani piccole e rosee che si legano ai miei capelli, per portarmi più vicino a sé. Il mio cuore che batte forte.
«Non mi lasciare» mi sussurra all'orecchio.
«Mai» le prometto."
Secondo colpo.
"«Ti amo» mi dice dal nulla. Le stavo preparando il pranzo, la saliera mi scivola dalle mani e casca a terra, rompendosi.
«No! Sai che porta sfortuna?!» mi domanda innocente ridacchiando.
«Cosa hai detto?» le domando piano.
«Che porta sfortuna»
«Prima.»
«Oh!» esclama, poi arrossisce «Ti amo» ripete sottovoce sorridendo. Le vado incontro e la stringo tra le mie braccia. 
«Ti amo anche io» rispondo felice.“
Terzo colpo, il suono è sempre più vicino, ma non posso muovermi, devo mantenere la mia posizione.
"Lei che si concede a me, anima e corpo, in quella casetta in riva al mare, alla luce della luna e delle stelle. Le mie mani che le accarezzano il viso, i fianchi, le gambe..
«Non permettere mai a niente di dividerci» mi sussurra respirando a fatica.
«A costo della vita» le rispondo."
Quarto sparo, vedo in lontananza i nemici avanzare.
"«Ti voglio bene papà» i suoi occhietti azzurri mi fissano attenti. Gli elastici rosa che le legano i capelli in due codine ai lati della testa si abbinano al vestitino indaco con le rifiniture fucsia, opera di mia moglie, io avrei usato i primi due della scatola. Mi sorride, quattro denti totali ad adornare la bocca dalle labbra a cuore color fragola.
«Chi ti ha insegnato a dirlo?» chiede mia moglie, gelosa che sia stato il primo ad avere una tale dichiarazione; io resto in silenzio, incapace di parlare. Lei scoppia a ridere, la sua risata attiva il mio battito cardiaco. La prendo in braccio e la stringo baciandole la fronte, lei stringe le sue minuscole braccia intorno al mio collo."
-SOLDATI! PRONTI A DIFENDEVI- urla il mio superiore nonché migliore amico accanto a me.
-E che Dio che la mandi buona!- termina sottovoce. Gli stingo il braccio e lui mi sorride debolmente.
"«Non andare, amore, ti prego!»
«Sai che devo. Ho già dato da disponibilità a partire tempo fa. Ti giuro che sarà l'ultima volta» scoppia a piangere, di nuovo, ed io riesco a stento a trattenermi. La avvolgo tra le mie braccia.
Sento dei piccoli passi disordinati raggiungere la cucina. Guardo la mia bambina osservare la sua mamma, confusa mentre lei si asciuga velocemente le lacrime.
«Dove vai, papà?» mi domanda vedendomi in uniforme, col mitra in spalla, pronto a partire.
«In un posto un po' lontano..» sono pronto a continuare, ma mi interrompe.
«Torni presto?» mi domanda preoccupata.
«Sì, amore mio!» le dico abbassandomi a suo livello piegandomi sulle gambe. Le accarezzo il viso con le dita.
«Me lo prometti?» mi domanda. Non posso. Non posso farle una promessa che so di non poter mantenere. Abbasso la testa restando in silenzio e lei mi stringe con le sue piccole braccia.
«Non andare, papà, io ti voglio bene!» sento la sua vocina incrinarsi dal pianto, poi il suo minuscolo corpo viene scosso dai singhiozzi. Piango anche io, in silenzio, mentre la stringo a me.
«Anche io ti voglio bene» le rispondo alzandomi, tirandola sù con me.
«Questa è una pazzia! Lottate per la PACE con la GUERRA! Tutto questo non ha senso..» esclama mia moglie riferita alla missione di pace per la quale sto partendo; la guardo cercando di fissare nella memoria tutto di lei, persino le lacrime salate che scendono dal suo viso; per averla sempre con me. Faccio lo stesso anche con la mia bambina, poi la passo tra le braccia di sua madre e raccolgo lo zaino da terra.
Bacio sulla bocca mia moglie e sulla fronte mia figlia.
«Vi amo» ricordo loro, entrambe annuiscono. Vado verso la porta, mi giro a guardarle un'ultima volta. Piangono entrambe, piango anche io. Poi apro la porta ed esco, chiudendo tutto ciò che conta nella mia vita alle mie spalle.“
Sono sempre più vicini. Vedo due soldati dei nostri cadere in terra, morti, e altri rispondere con il fuoco. Non lontano da noi c'è un villaggio pieno di civili rinchiusi in casa, molte sono donne con bambini, sole; come mia moglie e mia figlia a casa.
"Lottate per la PACE con la GUERRA!" la frase mi ronza in testa da quando l'ha pronunciata.
Pace.. Guerra, non possiamo raggiungere la pace con la guerra, ha ragione lei. 
Avanzo tra le file; il mio comandante cerca di trattenermi, ma ormai ho preso la mia decisione. Uso il fucile che avevo imbracciato per disegnare sul terreno polveroso il simbolo della pace, poi lo lascio cadere a terra alzando le mani. I volti di miei avversari sono confusi, finché non lo sento. Un suono sordo mi invade le orecchie e prima che possa muovermi, un proiettile perfora il mio polmone destro. Mi piego sulle ginocchia, poi casco a terra. Le mie vie respiratorie vengono invase dal sangue e so che mi rimane poco da vivere. 
La mia bocca solleva gli angoli in un sorriso: vedo il sorriso della donna che amo, sento la sua dolce voce dire che mi ama anche lei; vedo il sorriso sdentato di mia figlia e le sue piccole braccia stringere forte il mio collo. So che sarebbero fiere di me; ho rinunciato a sparare. La violenza non ci porterà da nessuna parte, e soprattutto.. non ci porterà alla pace. Vorrei averlo capito prima.
Sento il mio amico chiamare il mio nome, poi non sento più nulla.

‪#‎Peaceintheworld‬

-Se il breve racconto risulta un'offesa in qualunque modo a qualunque persona, chiedo infinitamente scusa in anticipo. Ho scritto la storia per mostrare la mia solidarietà e il mio totale rispetto, non il contrario; e l'ho scritta perché mi è venuta spontanea, niente di forzato, nessuna mossa per ricevere mi piace, solo uno sfogo personale alla tristezza.
E l'ho scritta perché, nel mio piccolo, voglio promuovere la pace nel mondo, anche se con un piccolo gesto che sarà notato da 5 persone che magari non lo vedranno come nulla di importante. Vi auguro una buona notte.
Sempre nella speranza di un mondo migliore..
_Asjay_

 

 

 

"Ma gli uomini amarono più le tenebre della luce, e più il male altrui del proprio bene"
-Martin Luther King.

 

   
 
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