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Autore: Kristel    10/03/2005    0 recensioni
Per tutte quelle ragazze/i che amano sognare
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 2- C’è Qualcuno Che Ti Ama Annie salutò i suoi amici Antony, Simon e Lee (il ragazzo di Emma). Duncan, il suo tesoro, lo lasciò per ultimo. I due ragazzi fremevano dalla voglia di stare un po’ insieme da soli, così lui si alzò dicendo: -Scusate ragazzi… piccolo bisogno fisiologico!- fece l’occhiolino ad Annie e si diresse verso l’uscita della sala. Lei non resistette più di 30”, che fece altrettanto. A quel punto doveva solo cercare di non perdersi in quell’immenso palazzo e cercare il bagno, e fu una ricerca tutt’altro che facile! Dovette chiedere a circa un centinaio di camerieri, prima di arrivare davanti alla porta giusta, e seppe che era quella, solo perché davanti c’era Duncan. Appena la vide Duncan iniziò a dirigersi verso la porta dell’ascensore, ed Annie lo seguì, senza capire dove volesse andare. Salirono insieme sull’ascensore, peccato che ci trovarono anche un cameriere… a quel tipo di feste spuntavano come prezzemolo! Tirarono un sospiro di sollievo solo quando lo videro scendere. –Era ora! Finalmente potremmo stare un po’ da soli!- disse Duncan facendo un sorriso disarmante ad Annie. -Speriamo!… ma dove stiamo andando?- rispose Annie molto curiosa -Ora lo vedrai…- -Mmm risposta troppo evasiva per i miei gusti!-. Lui si limitò a sorriderle di nuovo, ma non disse nulla. Quando la porta dell’ascensore si aprì, videro qualcosa di incredibile. Essendo il Grenny Hill uno dei palazzi più alti di Londra, era famoso per la sua splendida terrazza: tutto intorno correva un muro da due metri, così l’unica cosa che si poteva vedere era il cielo, e quella sera c’era davvero uno spettacolo splendido… la luna piena, e una miriade infinita di stelle, era proprio come l’Amore di Annie e Duncan… infinito. Era una sera abbastanza, tranquilla, senza vento; i due ragazzi andarono dietro il casotto dell’ascensore. Duncan si appoggiò al muro in fondo e iniziò a fissare la sua Annie. L’aveva sempre ritenuta una bella ragazza, ma quella sera, aveva qualcosa di ancora più speciale -Lo sai che sei uno schianto stasera?- le disse, esprimendo in poche parole qualcosa di ben più grande, ma purtroppo il tempo a loro disposizione era ben poco. -Ho solo cercato di essere alla tua altezza!- rispose lei con incredibile scioltezza. Tornarono a guardarsi nei loro occhi azzurri, assaporando ogni singolo istante di quel momento e di quel silenzio che li avvolgeva. Fu Duncan il primo ad interrompere quel magico silenzio, per creare qualcosa di ancora più intenso. -Vogliamo stare tutta la sera così?-. Annie scosse la testa e gli fece uno di quei suoi sorriseti accattivanti (perfortuna lui sapeva mantenere il controllo), le mise le mani sui fianchi e l’attirò a se. Annie gli mise le braccia intorno al collo e lo osservò ancora per cercare di far suo quello sguardo così dolce e incredibilmente sexy, che solo Duncan sapeva riservarle; lui fece lo stesso, poi il suo sguardo si posò sulle labbra di lei, così morbide e sensuali… lui posò le sue labbra su quelle di Annie e si lasciarono andare in un lento bacio… Si fermarono a riprendere fiato, Duncan le passò una mano fra i capelli, poi le accarezzò il viso, le mise un dito sotto al mento così da avvicinare il suo viso e di nuovo non resistettero…si baciarono, più profondamente questa volta, era molta la passione, ma ancora più forte era il sentimento che li univa: l’Amore. Stavano insieme solo da 4 mesi, ma, causa notorietà, si conoscevano già, e comunque la loro storia era qualcosa di molto particolare (ma di questo parleremo più avanti), tanto che ora si amavano terribilmente, ed era proprio quel loro straordinario modo di porre l’Amore fra di loro che li teneva così uniti… nonostante le difficoltà di una storia di questo genere. I loro visi si divisero, ma il loro sguardo restava unito. Annie sorrise, era il suo modo di ringraziarlo e lui ricambiò. -E’ così bello stare insieme… perché deve essere tutto così complicato fra di noi?- chiese Annie piuttosto sconsolata. Duncan iniziò ad accarezzarle i capelli, con gesto delicato e rispose in tono rassicurante: -Ehi, non fare così! Lo sai bene che il problema non siamo noi, ma gli altri!- -Certo che lo so… ma il fatto è che ho paura che… che questo finirà per distruggerci!- -Come mai ti sei fatta venire tutti questi dubbi?- -Scusa… è che è da tanto che non ci vedevamo e avevo paura che qualcosa fosse cambiato, o che potrà cambiare…-. Lui non aveva risposte, si limitò soltanto ad abbracciarla, forte, fortissimo. Ed era proprio in quel semplice gesto che si nascondevano tutte le risposte che cercavano; ognuno poteva sentire il suo cuore battere nel petto dell’altro, perché ormai erano come una persona sola… questo è Amore e quando c’è di mezzo questo sentimento, ci si sente forti e indivisibili. -Riesci a sentirlo?… il nostro cuore rivela molte cose…se tu gli credi, tutto andrà per il meglio… io credo al mio cuore…- -Ed io credo al mio e non smetterò mai di farlo, credimi!-. Un dolce silenzio li avvolse, soltanto loro due non sentivano quel silenzio, perché i loro cuori erano eccitati e felici di stare insieme e no stavano zitti, continuavano a ripetersi “ti amo!” (birichini i cuori degli innamorati, eh?) -Scusami ancora per le mie paranoie, sono una stupida a sprecare quel poco tempo che abbiamo per stare insieme- -Non sei stupida, anzi è comprensibile che tu abbia paura, ma la vita è troppo corta per avere dei dubbi… godiamoci questo Amore che ci è stato dato, al resto penseremo poi!- la rassicurò Duncan, è per finire l’opera, la baciò, infondendole tutta la sicurezza che aveva lui. Non si sarebbero più divisi se non fosse stato per il rumore dell’ascensore che si apriva. Cap 3- Un Nuovo Lavoro Annie si fece prendere dal panico, ma Duncan le fece segno di fare silenzio e di restare ferma, solo lui si mosse e si mise sul lato di fianco alla porta dell’ascensore, per vedere chi c’era. Chiunque ci fosse stato in quell’ascensore, colse di sorpresa Duncan, al punto che tutti e due si misero ad urlare. Spaventata, Annie corse a vedere che cosa succedeva. -Leee! Cazzo mi hai fatto prendere uno spavento della madonna!- disse Duncan sollevato. -Non è colpa mia se volete avere un “Amore clandestino”! E poi ero venuto per chiamarti, Jhonny ci deve parlare, e come se non bastasse, è più di un’ora che siete qua!- -Già un’ora?- chiese Annie in ascensore. -Sì… ehm…Annie, te l’ho già detto che sei fichissima stasera?- disse Lee sorridendole maliziosamente… non sarebbe cambiato mai e poi mai (ma in fondo è proprio per questo che ci piace, o no?) -No, però ti ringrazio, fa sempre piacere ricevere un complimento!- -Ehi Lee! Non è che ci stai provando con la mia ragazza, vero?- -Io???!!! Non ci penso nemmeno!- -Ah, bene, sennò ci pensavo io a fare una visitina a tua sorella!-. Si misero a ridere, che ci volete fare, loro sono maschi e si divertono così. Annie e Duncan si rivolsero un ultimo, dolcissimo sguardo, prima di tornare a far finta di trasformarsi in due che erano soltanto “amici”. In sala c’era ancora più casino di prima e per fortuna nessuno li vide uscire dall’ascensore. Duncan e Lee raggiunsero gli altri 2 e si misero a parlare con il loro manager Jhonny. Quello di Annie ed Emma si chiamava Larry e appena le vide corse loro incontro e disse: -Ragazze, vi ho trovato un nuovo lavoro! Si tratta di un video musicale! La loro e la vostra notorietà porteranno buonissimi frutti! Ora venite che vi porto da loro!-. Annie ed Emma non erano per nulla stupite, Larry trovava spesso lavoro a queste feste. Sospirarono, un lavoro era pur sempre un lavoro, anche se gli piaceva farlo. Le ragazze seguirono il loro manager e in un primo momento rimasero spaesate quando lo videro parlare con… jhonny, il quale, qualche secondo dopo, annunciò: -Carissimi ragazzi, ecco a voi le ragazze di riguardo che vi avevo promesso per il video di U make me wanna!... visto Lee? Ho fatto tutto nei tuoi interessi! Mentre invece lei è Annie, che sicuramente conoscerete, ed è un onore poterla inserire nel cast, quindi trattatemela bene!-. Si misero tutti a ridere: certo che la conoscevano, e certo che l’avrebbero trattata bene… soprattutto Duncan! Annie era al 7° cielo, mai si sarebbe aspettata di poter lavorare con il suo ragazzo! Purtroppo Larry la portò subito via per presentarla al rappresentate inglese di Gucci. Lei adorava quello stilista e per una volta evitò di ricordare al suo manager che la modella era Emma e non lei. Dopo una lunga, quanto interessante conversazione, si ritrovò inserita (con Emma, ovvio), nella lista delle modelle che avrebbero calcato le passerelle di Parigi, per un’unica importante serata, quella per lanciare la linea estiva. La data era ancora da fissare, ma probabilmente sarebbe stata verso fine aprile, mentre invece il video era qualcosa di molto più imminente: sarebbero dovuti partire per la Grecia dopo due settimane! Bene, bene… la sua agenda si stava riempiendo, almeno avrebbe saltato un po’ di scuola. Intendiamoci, il problema non era lo studio (essendo lei una delle prima della classe), ma i compagni, così freddi con lei. Maledetto il giorno in cui aveva deciso di continuare a frequentare la scuola pubblica, invece che uno di quegli istituti “per persone di un certo livello”. Il fatto che etra che lei avrebbe tanto voluto sentirsi “normale”. Tra una chiacchierata e l’altra con attori e registi, il tempo volò, e con Duncan ci aveva scambiato ben poche parole, dopo che erano tornati dalla terrazza, ma poteva già considerarsi fortunata. Verso mezzanotte arrivò il suo autista. Emma non sarebbe andata con lei, ma sarebbe tornata con Lee (chissà poi che cosa ci andava a fare da Lee…lo sapeva benissimo, ma Emma aveva due anni più di lei… però la invidiava lo stesso tantissimo! Non per quello che sarebbe successo, ma per il solo fatto di poter stare con la persona che amava). Come Cenerentola, Annie fu costretta ad andare. Salutò tutti, e infine si rivolse a Duncan, gli sussurrò -Allora ci vediamo tra due settimane!- gli sfiorò la guancia con le labbra, ma nessuno vide quel semplice gesto. Così anche quella giornata era finita. Con il ricordò volò di nuovo su quella terrazza, dove erano stati poco prima… per loro due, in effetti, era più il tempo passato a pensarsi, che quello in cui stavano effettivamente insieme. Già, piuttosto triste come cosa… ma il pensiero del video cancellava ogni ricordo negativo: sarebbero stati insieme 4 giorni! L’unica cosa che la preoccupava era il copione… il testo della canzone era piuttosto “spinto”, che cosa si sarebbe inventato il regista? Con strani sogni sul possibile video, si addormentò felice. E quei pochi momenti in cui erano stati insieme dovevano bastarle: 2 settimane erano tanti, tantissimi secondi passati senza il suo Duncan…sentiva di non farcela, ma l’unica cosa che la aiutava era riassaporare ogni momento di quella splendida serata, giorno per giorno, attimo per attimo.
  
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