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Autore: eolide98    20/11/2015    1 recensioni
I nostri eroici viaggiatori si ritrovano in una piccola cittadina chiamta Portici. E trascorrono una vacanza simpatica e perfettamente norma... scherzavo, ovviamente.
Nico e Percy, un sacco di fluff ( sul serio, una quantità spropositata di fluff), litigi, gelosie, pacche sul sedere in metropolitana, siti archeologici ed ovviamente una bella uscita a quattro.
Che ne dite di passare?
Dal cap 2
"Purtroppo, proprio quando Nico si era deciso ad allontanarsi, sentì distintamente qualcuno mettergli una mano nella tasca destra dei jeans.
Nico si voltò di scatto, rendendosi conto che la mano incriminata non apparteneva al suo fidanzato. Il ragazzo più alto arrossì violentemente pronunciando, in un inglese un po’ maccheronico le parole “scusa” e “malinteso”.
Percy, sfortunatamente era già partito in quarta.
Il treno si fermò proprio nella stazione di Ercolano. Nico scese dalla Vesuviana, Percy agguantò il ragazzo alto per il colletto e lo scaraventò giù, mettendo, a sua volta, i piedi per terra."
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Percy Jackson, Percy/Nico
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Travelling'
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Napoli
Ossia: quando Percy e Nico vengono coinvolti in cose che non li riguardano
 
 
La macchina di Elias non era molto grande, né veloce, né moderna, visto e considerato che mancavano perfino gli alza cristalli elettici. Nonostante tutto, l’auto sfrecciava velocissima nel traffico evitando, anche se per un soffio, motorini, pedoni e vecchiette.
—Tesoro sicuro di non voler far guidare me? – chiese Patrick che si reggeva al sedile quasi ne dipendesse la sua vita (ed in un certo senso era proprio così).
—Patrick, ammettiamolo, tu vai a venti chilometri orari anche in autostrada, se ti lasciassi guidare arriveremmo a destinazione tra un sacco di tempo!— mentre Patrick sbuffava, esasperato, la faccia di Percy era diventata totalmente verdognola. Dopo l’incidente del treno di poco prima, il ragazzo era parecchio turbato e la guida “artistica” di Elias di certo non lo aiutava a sentirsi meglio.
Nico prese la mano destra del suo fidanzato e gli sorrise.
—Quanto manca, Elias? — chiese il neo-laureato, impaziente di scendere da quel trabiccolo a quattro ruote.
—Dieci minuti, il tempo di parcheggiare... — si udì il suono di un clacson, poi un’auto sportiva si affiancò alla vecchia Fiat Panda di Elias.
—Ma come diavolo guidi? — il ragazzo alla guida era alto, biondo ed abbronzato. Gli occhi, di un colore molto chiaro, si posarono sulla figura che stava alla guida per un istante soltanto —Elias? —
chiese il ragazzo mente un sorriso gli si dipingeva sul volto .
—Guidi sempre peggio... — sussurrò, mellifluo, il tipo della macchina sportiva (una Mercedes tanto per intenderci).
—Fottiti Den — nonostante l’espressione poco corretta Elias sorrideva, notò Nico. Mentre Patrick sembrava essere in ansia.
—Dove andate ragazzi? — chiese Dan, rivolto un po’ a tutti.
—In pizzeria, anzi dobbiamo proprio andare a parcheggiare quindi... — disse, svelto Patrick.
—Venite da me, prendiamo le pizze da asporto, offro io! — Elias annuì, mentre il suo ragazzo si portava una mano alla testa.
—Fantastico, passeremo una splendida serata col tuo, fottutissimamente perfetto, ex fidanzato!— sospirò il ragazzo più alto, mentre Percy sghignazzava e Nico tratteneva a stento le risate.
 
Dire che la serata fu strana sarebbe un eufemismo. In pratica Nico e Percy passarono tutto il tempo a gustarsi assurde occhiate di gelosia, dispettucci e quant’altro.
Si era deciso di parlare in inglese per non far sentire esclusi i due americani. A quanto i due ragazzi avevano potuto capire, a Dan (o come lo chiamava Patrick Sce-Daniel) piaceva ancora Elias e, nonostante le cose tra loro fossero finite, tentava i tutti i modi di riavvicinarsi a lui.
Ovviamente a Patrick tutto questo “intenerimento” non piaceva per nulla e tantomeno il fatto che quel tipo stesse continuamente a lanciargli frecciatine.
Il povero ragazzo esplose quando, dopo l’ennesima provocazione sessuale ai danni di Elias, Daniel gli sbottonò la camicia.
—Ops, ti ho rovesciato della Coca-Cola addosso, lascia che ti aiuti — ed eccolo a passare le sue viscide dita addosso all’altro ragazzo.
—Senti un po’, perché non la smetti di toccarlo?!? — Patrick si era alzato all’impiedi ed aveva inconsciamente tirato Elias per un braccio, allontanandolo dalle grinfie di Daniel la piovra.
—Hey, amico, calmati... Mi era solo scivolata della Coca-Cola e tentavo di rimediare...
—Lo hai fatto apposta! — dichiarò l’altro ragazzo, rivolgendosi a Percy in cerca di supporto.
—In effetti anche a me è parsa una mossa ehm... “strategica”... — dichiarò quest’ultimo mentre quel tizio, nella sua testa, iniziava a prendere le sembianze di un certo Will Solace.
—Nessuno ha chiesto la tua opinione! — lo zittì Dan. Nico stava per ribattere quando il suo cellulare vibrò.
Aveva ricevuto un messaggio da Elias (si erano scambiati i numeri giorni prima).
DA: Elias1995
A: Ghostking
Meglio che ve ne andiate. Dan non è cattivo, ma non riesce davvero a rassegnarsi al fatto che io ora stia con Patrick. La situazione si fará sempre più imbarazzante...
 
Nico prese il suggerimento al volo.
—Ehm... OH GUARDA CHE ORA SI È FATTA! DOBBIAMO PROPRIO ANDARE! — il ragazzo ignorò le proteste di Percy, pronto a prendere a pugni Sce-Daniel e lo prese per mano, conducendolo fuori da quella cosa.
—CIAO! — urlò Nico, mentre Elias gli lanciava uno sguardo di pura gratitudine.
 
—Perché siamo andati via? — chiese Percy, quasi desiderasse tornare in quella cosa a litigare.
—Ecco leggi... — Nico mostrò al suo ragazzo il messaggio e Percy annuì.
—Non erano affari nostri... — concluse Nico.
—Già ma adesso come ci torniamo a casa? Abbiamo perso il nostro passaggio!
—Ma col treno naturalmente! — Percy divenne verde, mentre Nico, con un sorriso sul volto, digitava il numero di cellulare di un tassista.
 
 
RINGRAZIAMENTI
E’ tardi ed io, da persona estremamente distratta e sempre più incompetente, mi sono dimenticato di siglare questa storia con i consueti ringrazamenti.
E vorrei dire che saranno totalmente differenti da quelli fatti fino ad ora.
 
Perché anche io sono cambiato rispetto all’inizio del mio percorso. Differenti le persone che mi stanno accanto, quelle che mi difendono, mi aiutano, mi tengono al sicuro. Differenti gli affetti, i modi di reagire. Meno tempo, più pensieri e meno voglia di scrivere.
E poi una forza enorme, data da coloro i quali lasciano un parere, che usano parte de loro tempo per darmi una loro opinione. Siete per me una grande fonte di ispirazione, le vostre recensioni mi spingono ad andare avanti, sempre e comunque, nonostante tutto.
 
Ringrazio sinceramente Ilaria, per il lavoro di trascrizione svolto alla perfezione.
Ed Elena, per la correzione ai capitoli.
E tutti voi, tutti voi che la storia l’avete recensita, seguita, preferita. Tutti voi che mi fate sentire il vostro sostegno. Siete davvero fantastici, grazie di tutto…
 
Grazie di tutto…
Vi voglio bene.
 
E.f. 
   
 
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