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Autore: corvina5    20/11/2015    2 recensioni
Julie vive a New York e frequenta il liceo. La sua vita è quella di una normale adolescente, ma a differenza di tutte le altre ragazze, lei fa sogni decisamente strani. Convinta che quei sogni non siano solo ciò che sembrano, comincia ad indagare per scoprire una scioccante verità.
La ragazza si accorgerà di essere più forte di quanto possa pensare e, insieme ai suoi amici, si ritroverà a lottare contro un uomo sconosciuto...
DAL 1° CAPITOLO
- Corvina! No!
La ragazza si girò per vedere chi l'avesse chiamata, ma non fece in tempo a voltarsi che un'ombra la inghiottì.
Ora era sdraiata, sentiva delle voci, ma non riusciva a parlare: la voce le moriva in gola. Non riusciva a muoversi, si sentiva stanca, debole. Quella sensazione era straziante. Vide un omino verde.
- Andrà tutto bene- le diceva quasi con le lacrime - Non ti lascerò mai.
Dopo quelle parole il ragazzo sparì lasciandola sola. Un'ombra di fumo annerì la sua vista mentre cercava di divincolarsi inutilmente.
Julie si svegliò nel pieno della notte, madida di sudore. Guardò l'ora sul suo telefono: erano le 4:30 del mattino.
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Raven, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Revival of vengeance'
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PROGETTI


Dopo aver interrogato Adone e averlo fatto arrestare, i Titans tornarono alla torre. Dal computer di Adone riuscirono a prendere il link della lista.
-Te hai una vaga idea di chi possa essere?-
-No, Robin. Sono sorpreso quanto te-
-In quanti sanno del tuo vero nome?-
-Apparte voi e i Doom Patrol nessuno, e loro non mi tradirebbero mai-
-Beh ma questo Compratore sa il tuo nome e l’ha usata come password-
-Ma magari la faccenda non è incentrata su di me, magari la password sono i nostri veri nomi-
-Ci abbiamo già provato BB, i nostri nomi non funzionano-
-La password cambia tutti i giorni come fate a sapere che non funziona? Magari sono già stati utilizzati o magari verranno utilizzati in futuro-
-Si ma a noi serve la password oggi-
-E pensi che io possa saperla?!-
Robin si arrese: BB aveva ragione non poteva conoscerla
-Non ci resta altro che ragionarci su- disse Cyborg mettendo una mano sulla spalla di lui
-Si, hai ragione-
-La password sarà un nome, un nome che tutti conoscono, un nome a cui è facile pensare- diceva Stella
-Forse le persone che sono morte- azzardò Cyborg
Corvina sentì un groppo in gola
-Potrebbe funzionare... Prova a scrivere Wildbeest- ordinò Robin.
Stella ubbidì
-No, è sbagliata-
-Kole?-
-No-
-Red Star?-
-Niente ancora...-
Robin  si buttò sul divano massaggiandosi la tempia esausto.
Corvina prese più fiato possibile e si avvicinò al computer, pose le sue mani alla tastiera per digitare in quel minuscolo spazio bianco, il nome Rosie. La pagina si aprì e Corvina mai fu più contenta di avere il cappuccio sulla testa così che nessuno potesse vedere quella piccola lacrima che le era scesa nello scrivere quel nome tanto amato.
-Sono entrata-
-Brava Corvina- disse Cyborg
-Che cosa hai scritto?- chiese Stella
-Non è importante Stella- rispose BB per Corvina
-Oh- capì Stella
-Guardate qui...- scorreva la lista Robin -ci sono tutti gli eroi e noi siamo al primo posto-
-Wow Corvina, vali un milione di dollari!- esclamò Cyborg
-Già vali più di tutti noi... io sono secondo, Cyborg terzo, Stella quarta e BB l’ultimo con cinquecentocinquanta mila dollari
-Wow- riuscì solo a dire lei dalla sorpresa
-Vedete? Io non centro con questa storia, altrimenti sarei primo-
-Ehi guardate qui sotto c’è il link per contattare il Compratore- disse Cyborg e involontariamente ci cliccò sopra
-Cyborg! Che cosa hai fatto?- lo rimproverò Robin mentre sullo schermo gigante sulla finestra, appariva una figura di un uomo seduto davanti ad una scrivania, tutto oscurato dall’ombra
-Beh ma chi abbiamo qui? Non meno che i favolosi Teen Titans- disse l’uomo. La voce era alterata
-Chi sei tu?- chiese Robin minaccioso
-Tipica domanda idiota da eroe. Uso un nome d’arte per una ragione, non pensi?- la voce era calma, quasi minacciosa
-Perché questa lista?-
-Perché sono stanco di tutti questi eroi che ogni volta salvano gente. Sapete? Ultimamente gli eroi sono aumentati, spuntano dietro ogni angolo come topi nelle fogne! E quindi ho pensato... perché non eliminare tutti questi salvatori? Io non posso ucciderli tutti da solo, e nemmeno con dei sicari, la procedura è troppo lunga. E poi il colpo di genio: perché assoldare dei killer per ucciderli, quando ci sono milioni di persone che vorrebbero farli fuori. E da qui è nata l’dea della lista e devo ammettere che la mia idea ha funzionato alla perfezione- sorrideva
-Perché noi al primo posto? Perché io?-
-Perché voi avete dato inizio a tutto questo! E tu stupida ragazzina, hai dei poteri troppo grandi per essere gestiti da una come te! Sei stata perfino un anno senza nemmeno sapere di averli. Sei la più potente del gruppo ma anche la più stupida!-
-Ehi!- protestò BB
-Ah già il goblin verde...-
-Come mi hai chiamato scusa?!-
-Non te la prendere mostriciattolo. Non ho niente contro di te perché i tuoi poteri sono inutili. Sei nei primi posti solo perché fai parte dei Titans altrimenti non saresti nemmeno nella mia lista-
BB ribolliva di rabbia
-Ti troveremo e tu lo sai!- ringhiò Robin
-Non vedo l’ora-  rispose a mo’ di sfida e chiuse la telefonata, con quella però si chiuse anche la lista
-No! Cyborg prova a rientrare!-
-Non ci riesco Robin. Ha cancellato la lista sul nostro computer-
-Cazzo!- imprecò, sbattendo il pugno contro il tavolo.
Cadde il silenzio.
-Vado a lavorare- annunciò infine e si dileguò
 
 
 
 
Corvina andò ad aprire alla porta
-Che cosa ci fai qui?-
-Volevo solo chiederti se stavi bene-
-Mai stata meglio, ora puoi andare- e fece per chiudere la porta ma il piede di lui la bloccò
-BB che stai facendo?! E se qualcuno ci vedesse?-
-Non essere paranoica, non sospettano nulla e poi stiamo solo parlando-
Dei rumori di passi riecheggiarono nel corridoio e Corvina tirò dentro BB nella sua stanza chiudendola dietro di lei. Si voltò verso il ragazzo verde e si ritrovò faccia a faccia con lui, le mani sopra il suo petto. A BB Scappò un sorriso malizioso, la maga si allontanò e arrossì e per non farlo vedere si mise il cappuccio. I passi si fermarono davanti alla porta di Corvina
-Non fiatare- le ordinò lei
“Toc Toc”
Aprì uno spiraglio della porta nascondendo BB dietro di essa
-Ehm ciao-
-Ciao-
-BB è con te per caso?- disse Cyborg mentre cercava di sbirciare da quella piccola fessura
-No, perché dovrebbe essere con me?-
-Beh io stavo solo pensando che...-
Corvina alzò un sopracciglio
-Ehm no, non importa- disse imbarazzato -allora io vado a cercarlo... -
Corvina richiuse la porta e si trovò nuovamente addosso a BB
-Smettila di fare così!-
-Così, cosa?- chiese lui con falsa innocenza
-Devi andare via-
-Così presto?-
-ORA-
-Ok d’accordo- e fece per uscire
-No, non dalla porta esci dalla finestra. Cyborg starà ancora girellando per i corridoi-
-Ma la mia finestra è chiusa-
-Entra da un’altra- diceva lei spingendolo verso di essa
-Ma ma- tentò di protestare lui inutilmente.
Corvina lo spinse fuori dalla finestra e BB fu costretto a trasformarsi in uno pterodattilo
-Non puoi trasformarti in qualcosa di meno evidente?-
L’animale gracchiò in segno di protesta
-Certo perché tutti i giorni si vedono pterodattili verdi a Jump City. A chi non è mai capitato?- rispose sarcastica lei. L’animale cambiò forma e divento un colibrì
-Grazie- disse esausta e richiuse la finestra.
 
-Ora devi darmi un valido motivo per cui lo hai cacciato via! Io mi stavo divertendo- parlò una vocina nella testa di Corvina
-Amore, ne abbiamo già parlato in passato. No-
-Mi pare che nel passato ti eri arresa a me, ricordi?-
-Si ma ora non accadrà più-
-Ricordati Corvina che io sono il sentimento più forte che hai. Non sono facile da controllare e non puoi reprimermi per sempre. Sono già “uscita” prima di quel giorno ed eri sotto l’influenza di Trigon, adesso per me sarà un gioco da ragazzi- e spari.
Corvina si stese sul letto. Sapeva che Amore aveva ragione ma non poteva permettere che vincesse di nuovo, non su BB. Lui l’aveva tradita, lui stava con Terra per rimpiazzarla. No, non doveva commettere lo stesso errore.
 
BB dopo aver fatto diversi giri della torre trovò una finestra aperta ed entrò senza guardare di chi fosse la stanza
-BB? Perché sei entrato dalla finestra?- chiese Cyborg perplesso
-Beh perché...-
-Eri da Corvina?- disse maliziosamente lui
-Pfff no. Non ero da lei ero...- Cyborg lo stava guardando come se potesse leggergli nella mente -...ero andato a comprarmi qualcosa-
-Cosa?-
-Uhm... vestiti...-
-Ah ma non hai nessuna busta con te!-
-Uff d’accordo era da Corvina ma abbiamo solo parlato-
-Si certo come no-
-Davvero! Non sto mentendo... ma-
-Ma...?- lo incalzò lui
-Ok va bene è successo! Contento?-
-Si, molto. Ma ora voi state insieme o cosa?-
-O cosa direi- disse sbuffando e si mise a sedere sul letto
-Vedrai le cose miglioreranno- disse sedendosi accanto a lui
-Lo spero-
-Sarà cosi- cercando di tirare su il morale dell’amico, si ricordò il perché lo stava cercando prima
-Ehi BB, ho scaricato quel nuovo videogioco ti va di provarlo?-
-Certo!- esclamò entusiasta
 
 
 
 
 
La stanza era buia, c’erano solo alcune lampade che illuminavano l’ambiante. Le pareti erano ricoperte di ritagli di giornali, alcuni incorniciati. Robin era seduto sulla scrivania: rifletteva, studiava, scriveva.
La porta si apri illuminando un po’ la stanza per alcuni secondi prima di richiudersi dietro la figura di lei
-Robin? Che ci fai ancora qui? E’ ora di cena-
-Non ho fame- tagliò corto lui
-Ma devi mangiare. Non puoi rimanere chiuso qui per sempre-
Non ricevendo alcuna risposta, si avvicinò al ragazzo che continuava a darle le spalle. Lo abbracciò e Robin sembrò essersi risvegliato, come se fosse in trance.
-Scusami Stella io...-
-Shh, lo so, lo so. Hai lavorato tanto oggi- gli dette un delicato bacio sul collo -troveremo un modo vedrai- e lo baciò di nuovo
-Grazi - e questa volta lui la baciò sulle labbra
-Per cosa?-
-Sei l’unica che riesce a tirami su di morale-
Si baciarono di nuovo
-Andiamo adesso o il mio bangorf si raffredda- disse lei tutta eccitata
 
 
 
 
Il sole del primo mattino illuminò la torre svegliandone gli abitanti.
-Ok ragazzi, sono stato sveglio tutta la notte per studiare un piano-
-E devi dircelo appena svegli?- si lamentò BB assonnato
-Si- replicò -il piano è questo: noi sappiamo che quando un eroe muore, il Compratore deve avere una prova di questo, perciò i suoi scagnozzi più fedeli vanno ad accertarne la morte, così che lui possa pagarli. Noi vogliamo incontrarlo di persona per questo uno di noi deve morire-
Il volto dei Titans si trasformò in un punto interrogativo
-Aspettate prima di commentare. Uno di noi fingerà di morire , stavo pensando a BB e così, quando il Compratore saprà di questa morte non potrà non venire di persona-
-Posso commentare adesso?-
-Si BB- disse alzando gli occhi al cielo
-Ma sei completamente impazzito?! Come dovrebbe funzionare una cosa del genere?! Come si può fingere di morire?!-
-Con un siero paralizzante, paralizza i muscoli e rende il respiro molto lento, come se tu non respirassi affatto per un tempo limitato-
-Ah e questo dovrebbe tranquillizzarmi? E se poi non funziona? Se il mio respiro fosse troppo lento da farmi morire?-
-Non accadrà-
-Come fai a saperlo?!-
-Secondo me è un bel piano tranne per due punti: 1 ci serve un cattivo che finge di uccidere e 2 un Titans morto è così impossibile da non sembrare vero. Pensaci su Robin: fai una telefonata con i Titans e una settimana dopo uno di questi infallibili eroi che ha lottato persino con un demone uscendone indenne, morto per un sicario? E’ troppo semplice. Siamo nei primi posti perché siamo i più forti, insieme un solo sicario non può nemmeno sfiorarci-
-Corvina ha ragione Robin, è troppo semplice- disse Cyborg
-Si ma deve essere un Titans per forza, deve essere una persona importante per far si che si presenti...-
-Perché non uno dei Titans East? Sono sempre dei Titans in fondo ed erano appena sotto di noi nella lista- disse Stella
-Potrebbe funzionare- confermò Robin
-Ehm ragazzi però c’è un altro problema: ci manca l’assassino- disse Cyborg perplesso
-A quello ci ho già pensato- disse Robin
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-Avanti ditemi perché mi avete costretto a venire sul palazzo più alto nonché il più difficile da raggiungere alle quattro del mattino-
-Visto? non sono l’unico che si lamenta- bisbigliò BB a Robin, che gli tirò una gomitata per farlo tacere
-Che c’è Rosso X? Sei stanco per caso?- disse Robin
-Oh certo che no, sono ben sveglio è solo che a quest’ora preferisco dormire se non devo fare uno dei miei lavori? Mi spiego?-
Robin alzò un sopracciglio
-Comunque perché mi avete chiamato?-
-Beh come sicuramente saprai, un uomo che si fa chiamare Compratore sta facendo circolare via internet una lista...-
-Ah la lista della morte- disse con sufficienza
-E’ arrivata anche a te?-
-Certo che mi è arrivata così come l’ho completamente ignorata!-
-Perché?-
-Perché?! Perché uccidere degli eroi per soldi è stupido. E’ un’azienda destinata a fallire. Basta guardare voi che siete già sulle sue tracce-
-Cos’era quello? Un complimento per caso?-
-Non un complimento, una constatazione. Insomma che cosa diavolo volete da me?-
-Vogliamo che tu finga di uccidere uno di noi-
-Perché mai dovrei fingere di uccidere uno di voi?!-
-Abbiamo un piano per prenderlo e...-
-Ah no aspettate- lo interruppe lui -fatemi indovinare. Uno di voi finge di morire per far venire il Compratore di persona. Ho indovinato?-
Robin tacque
-Beh chi tace acconsente, ho indovinato! Ma lasciatemelo dire è il piano più idiota che abbia mai sentito, perfino per voi- e fece per andarsene
-X aspetta- lo fermò Stella -può funzionare, non è un piano stupido. Non sarà uno di noi a morire, sarà uno dei Titans East-
-E’ comunque stupido bambolina, lo capisci?-
Robin sussultò sentendo quel nomignolo... “bambolina”
-E’ importante per noi prenderlo, non c’è altro modo. Devi aiutarci a fermarlo-
X sospirò
-E va bene mi avete convinto-
-Grazie, grazie, grazie mille-
-Tutto per vederti sorridere-
-Okey adesso basta. Ti richiameremo per informarti del prossimo incontro-
Rosso X annuì e si voltò con l’intento di andarsene ma poi si fermò
-Un ultima domanda: perché io?-
-Sapevo che tu non avresti mai preso in considerazione una cosa come quella lista. Si ok, non sei un santo ma non sei così cattivo-
X si avventò contro Robin così da trovarsi faccia a faccia
-Chi ti dice che non sono così cattivo?-
-Hai avuto tante occasioni per uccidermi o lasciarmi morire ma non l’hai fatto e non lo farai nemmeno questa volta-
X si allontanò
-Okey ma chi ti dice che io non possa fare doppio gioco. Magari vi mentirò, magari ti ho già mentito. Magari lavoro con il Compratore, come puoi fidarti? Potrei anche uccidere veramente uno di voi ed intascare i soldi-
-No, mi fido di te-
X sussultò. Se ne andò senza replicare come se quelle parole lo avessero ferito in qualche modo.
   
 
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