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Autore: Snegurocka    21/11/2015    5 recensioni
Jensen x Misha
Non so esattamente da dove sia uscita questa roba, diciamo che i Cockles nello stesso bagno a fare chissà cosa, mi hanno fatto buttare giù pensieri che si sono trasformati in...questo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jensen Ackles, Misha Collins
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, lo so, non c'è bisogno di ricordarlo sempre. Uff.


I Kiss You When You Lick Your Lips




Si è appena concluso il panel con Jared e ho davvero bisogno di andare a chiudermi in un bagno e restarci per almeno mezzora, giusto il tempo che ho a disposizione prima dei photop.


Che stress
 
No, non fraintendetemi, io amo i fan.
Adoro fare le foto e parlare con loro, ma ci sono giorni – come questo – veramente stancanti e vorrei solo riposare e avere del tempo per rilassarmi.
Tempo che mi manca da quando sono cominciate le riprese dell’undicesima stagione.
 
Mi dirigo fuori dalla sala, salutando Jared con una pacca amichevole sulla spalla, sicuro di rivederlo alla sezione foto e mi affretto a cercare un bagno, seguito da Clif che non mi lascia mai solo.
Mentre percorro il corridoio, tiro fuori dalla tasca dei jeans il mio cellulare per controllare le notifiche e sollevo di  tanto in tanto il capo per sorridere e salutare le fan che mi capitano davanti.
Le mie dita si muovono frenetiche sulla tastiera del mio smartphone mentre compongo un messaggio.

“Dove sei?”
 
Mi sento un’idiota non appena mi rendo conto di star aspettando la risposta con il cellulare ancora in mano, ma non devo attendere molto perché lo sento vibrare pochi secondi dopo.
Leggo il mittente: Mish.
 Sblocco immediatamente il cellulare e leggo il messaggio.

“Bagno accanto alla stanza 211. Mi raggiungi?”
“Subito.”
 
Ripongo il cellulare nella tasca e continuo a camminare, questa volta con una meta ben precisa, in cerca del bagno indicatomi da Misha al telefono. Quasi dimentico la presenza di Clif alle mie spalle, ricordandomene solo quando raggiungo il suddetto bagno e lo vedo poggiarsi con le spalle a muro.

“Ehm, Clif, sto poco bene, credo ne avrò per un po’, che ne dici che andare a farti un giro? Ci vediamo qui tra mezzora.”
Non gli do neanche il tempo di rispondere, che mi fiondo in bagno, sparendo dietro la porta di questo. Tiro un sospiro di sollievo mentre mi poggio al muro e chiudo gli occhi stanchi per qualche secondo, ma non ho la possibilità di riaprirli in tempo perché due mani mi si posano leggere sulle spalle ed un respiro caldo mi si infrange sulle labbra, è tutto fin troppo familiare.
Socchiudo le palpebre e perdo un battito quando trovo due occhi blu a fissarmi.
 
“Oh mio Dio”
Mi lascio scappare un sospiro e sento una risatina leggera provenire dall’uomo che ho davanti.
“No, sono solo io.”
Mi risponde e voglio già prenderlo a pugni per il tono che ha usato se solo non trovassi dannatamente eccitante.
Dmitri, ne abbiamo già parlato… spazio personale.”
Calco particolarmente il tono sul suo nome perché so quanto gli piace quando lo faccio.
“Non sembra ti dispiaccia questa vicinanza.”
Sto seriamente pensando di prenderlo a pugni e..
 
No, non può farlo.

Sento il suo fiato caldo sul collo e la punta del suo naso è fredda mentre mi sfiora la linea della mascella, tracciandone il contorno.
Vengo colto da una piacevole ondata di brividi lungo la schiena e trovo a stento la forza di reagire, stringendogli i fianchi con entrambe le mani per portare il suo corpo più vicino possibile al mio.
Inclino il capo dal lato opposto al suo, ma il bastardo decide di condurre lui i giochi, e non va oltre, lo sento respirarmi sulla pelle.


Che frustrazione.
 
“Come stai?”
No, aspetta, mi sta chiedendo come sto? Vuole davvero fare conversazione?

Ho un principio di erezione nei pantaloni e una terribile voglia di baciarti, ma sto bene, grazie per l’interesse.

Apro gli occhi che, dannazione, non ricordo di aver chiuso e raddrizzo il capo per poter guardarlo ma improvvisamente resto a corto di fiato perché lui ha gli occhi troppo blu per essere umano e le sue labbra sono troppo piene e pallide.
“Sto bene.” Soffio ad una spanna dal suo viso bellissimo e fanculo, finché rimane nella mia mente mi sta bene, spero solo che il mio tono non lasci trapelare nulla.
“Ti ho visto un po’ strano al Panel con J, sicuro di star bene?”
“Sono solo stanco.” Vorrei dirgli che adesso sto molto meglio ma anche questo decido di tenerlo per me.
Lo vedo annuire con un gesto appena accennato del capo e poi si allontana dal mio corpo, lasciandomi con una sensazione di incompletezza.
Io lo seguo con lo sguardo fino a quando non si poggia con il bacino contro il lavandino del bagno, incrociando le braccia al petto dopo essersi arruffato i capelli con una mano e Dio solo sa quanto lo desidero di nuovo tra le mie braccia.
 
Mish?
Lo chiamo quasi in un sussurro, come quando facciamo l’amore, e lui in tutta risposta punta quegli oceani blu nei miei e le mie ginocchia minacciano di cedere allo sguardo intenso che mi rivolge: sa perfettamente cosa voglio.
Lo raggiungo con pochi passi, poggio nuovamente le mani sui suoi fianchi stretti ma morbidi e mi faccio cosi vicino da mischiare i respiri.
Lo sento tremare al mio tocco, è impercettibile ma mi ritengo soddisfatto.
 
“Ho voglia di baciarti” glielo dico perché, dannazione, ho davvero bisogno di farlo ma vorrei che lui non me lo permettesse, perché potrebbe entrare chiunque da un momento all’altro e vederci. Lui sembra non curarsene, perché si inumidisce tranquillamente il labbro inferiore mentre infila le sue dita affusolate tra i miei capelli ed io non posso resistergli: annullo la distanza e mi fiondo sulle sue labbra per catturarle nelle mie, quasi gliele divoro. La mia lingua vaga subito in cerca della sua per accarezzarla, esploro la sua bocca calda e sa di caffè ma riesco comunque a percepire il suo sapore dolce.
Accentuo la stretta sui suoi fianchi e lo spingo maggiormente contro il ripiano del lavandino, costringendolo a sedersi su questo, o almeno, questo è l’intento, ma lui mi spinge piano, lasciando i miei capelli per premere le mani sul mio petto.
 
“Jens, potrebbe entrare qualcuno.” Lo dice ansimando ed io osservo incantato il movimento delle sue labbra, adesso rosse e più gonfie per i baci: sto per divorargliele di nuovo ma poi la consapevolezza si fa presente e così mi scosto subito dal suo corpo, sgranando gli occhi.
Avverto il suo sguardo addosso, è piacevole, non mi dispiace ma io ho ancora voglia di farlo mio e la mia parte razionale potrebbe cedere a momenti.
Mi da un bacio sulla guancia, poi afferra due lembi della mia camicia e mi trascina dentro uno dei cubicoli del bagno, chiudendo con uno scatto veloce la porta sottile.
La mia schiena si scontra contro il muro e questa volta sono io ad ansimare, ma non gli lascio il controllo e così porto le mani sul suo sedere, lo sollevo da terra per invertire le posizioni e far finire lui con le spalle a muro.
Lo costringo a legare le gambe al mio bacino, per reggersi, mentre fa lo stesso con le braccia che, invece, mi cingono il collo e le sue dita trovano rifugio tra i miei capelli.
Le mie labbra tornano fameliche sulle sue, la sua lingua spinge sul mio labbro inferiore come a chiedermi il permesso ed io non tardo a concederglielo: schiudo le labbra, gli lascio prendere ciò che vuole.
 
“Jensen, i photop stanno per iniziare. Stai bene?”
 
È Clif.
 
Merda. 
 
Mi scosto immediatamente dalle labbra di Misha, che mi rivolge uno sguardo sgranato: mi ricorda Castiel al bordello, ha ancora le labbra schiuse e appena bagnate, i suoi capelli sono un disastro.
Faccio appello alle mie capacita di recitazione e fingo un tono piuttosto tranquillo mentre cerco di ricompormi, perché cazzo, adesso sono davvero eccitato.
“Sì, sto bene, esco tra un minuto.”
Lo sento grugnire qualcosa in risposta e poi la porta del bagno viene chiusa.
Io e Misha rimaniamo di nuovo soli.
Lui rilascia un sospiro trattenuto a lungo, poi scoppia a ridere mentre si stropiccia gli occhi con fare stanco ed io mi sento improvvisamente in pace: il suo sorriso mi scalda il cuore.
Mi sporgo in avanti per nascondere il viso nell’incavo del suo collo e il profumo della sua pelle, mischiato a quello della colonia, mi inebria.
 
Non ho idea di quanto tempo passiamo così, stretti l’uno nelle braccia dell’altro, accarezzandoci dolcemente, ma ad un tratto lui mi da un bacio tra i capelli, scioglie l’abbraccio e mi allontana di nuovo.
“Farai tardi, devi andare.”
 
Non voglio. 
 
“Lo so.”
 
Esce dal cubicolo ed io gli lascio scivolare lo sguardo addosso, quasi accarezzando quel corpo perfetto che stringevo fino a pochi secondi prima.
Osservo le sue spalle larghe, nascoste dalle giacca blu che indossa ed improvvisamente vorrei trovarmi nella stanza di un Hotel con lui, vorrei spogliarlo e fare l’amore per ore, per poi addormentarmi stretto tra le sue braccia.
Misha deve essersi sentito osservato perché si è voltato e adesso mi sta guardando con aria interrogativa mentre fa scorrere le dita sottili tra i suoi capelli disastrosi nel vano tentativo di sistemarli.
 
“Che succede?”
“Niente”
 
Rispondo – forse - troppo velocemente mentre scuoto la testa e stiro gli angoli della bocca in un sorriso.
Gli passo affianco, scostando delicatamente la sua mano per sistemargli i ciuffi ribelli e poi lo supero per uscire dal bagno, raggiungendo Clif mentre mi lecco insistentemente le labbra per sentire ancora il sapore di Misha.
 
Posso farcela, devo solo fare un centinaio – se non di più – di foto con i fan e poi potrò, finalmente, godermi il mio meritato riposo.
 
È questo quello che penso mentre percorro il corridoio, diretto alla sala dei photop, tenendo il cellulare tra le mani, intento a comporre un messaggio per Misha.
 
“Dormi con me stanotte?”
“Speravo me lo chiedessi”





Angolino del disagio:
 
Salve a tutte!
Non so mai come cominciare le note dell’autrice, che imbarazzo.
Okay, non so esattamente da dove sia uscita questa roba, diciamo che i Cockles nello stesso bagno a fare chissà cosa, mi ha fatto buttare giù pensieri che si sono trasformati in questa….cosa.
Perché per quanto mi riguarda, quei due non hanno semplicemente conversato, okay? Io lo so.
Inizialmente non ero proprio entusiasta all’idea di pubblicarla, stavo per strappare tutti i fogli ed eliminare tutte le note nel cellulare ma poi le mie bambine amorose mi hanno convinta e quindi… colpa loro.
 
Sono consapevole dei troppi pensieri su Misha.
Ma io sono ossessionata da quell’uomo e Jensen pure >.> quindi uso i suoi pensieri, che poi non sono così diversi dai miei. Lalala.
 
Spero vivamente che vi piaccia e per favore, lasciate un piccolo commento che mi riempirebbe il cuore di gioia.
 
Ringrazio chi è arrivato fino a qui e...alla prossima… meglio di no.
 
Krushnic.  
  
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