Anime & Manga > Pandora Hearts
Segui la storia  |       
Autore: _hayato    21/11/2015    1 recensioni
– È semplice, – gli aveva detto – se pensi ne valga la pena si prova, altrimenti niente. – non era sicuro che, con la bocca piena di sangue, l’altro sentisse bene tutto quello che stava dicendo, ma non se ne curò. Avrebbe capito.
Elliot scosse la testa con un sorriso che, per quanto appena accennato, era bello e luminoso come non mai. Lo strinse a sé e Leo lo lasciò fare, posandogli la testa contro il petto e lasciando macchie di sangue sul cardigan scolorito da chissà quale lavatrice finita male. Sentì la mano calda dell'altro accarezzargli la schiena, le braccia che lo stringevano più forte. Si rese conto che, se mai avrebbe provato una sensazione lontanamente vicina alla felicità, in vita sua, sarebbe successo lì.
– Certo che ne vale la pena, idiota. –
E aveva ragione.
[modern!au]
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Elliot Nightray, Leo Baskerville, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
HTML Editor - Full Version

Dopo quell’esperienza, in un modo che non sarebbe riuscito a spiegare a parole, si erano drasticamente avvicinati. Tutto era iniziato il giorno in cui si era svegliato in piena notte ed aveva trovato Elliot alla scrivania, stressato come se dovesse dare tre esami lo stesso giorno, a mormorare imprecazioni mentre scriveva e cancellava qualcosa all’infinito su svariati fogli di carta. All’inizio Leo aveva pensato si trattasse del riassunto di un argomento particolarmente complicato o – e a quel punto aveva dovuto trattenere una risata – di una lettera-confessione indirizzata a qualcuno del campus, ma quando si avvicinò di soppiatto per controllare, si accorse che invece stava componendo musica. Ora, non poteva dire che da Elliot, il rampollo di un’antica casata ducale che aveva passato la vita a prendere lezioni di danza e mangiare senza poggiare i gomiti sul tavolo, non si aspettasse una cosa del genere. Ma, senza ombra di dubbio, vedere lo stesso ragazzo che inveiva contro qualsiasi divinità esistente se urtava contro uno spigolo comporre musica con una concentrazione quasi teatrale aveva un che di tenero.

– Cosa scrivi? – chiese curioso, stringendosi meglio nel plaid che si era portato dietro. Elliot evidentemente non lo aveva sentito avvicinarsi, dato che sobbalzò appena sulla sedia, ma invece delle solite urla lo accolse con un sospiro esasperato.

– È un pezzo per il piano, ogni anno compongo qualcosa per il compleanno di mia madre… e vado da lei domani sera. – spiegò, spostandosi di lato con la sedia per offrirgli una visuale migliore. Leo mise in ordine i vari fogli e li osservò con attenzione.

– Non posso dirtelo con certezza, dato che al momento non la posso suonare, ma sembra una melodia splendida. – disse, senza provare a nascondere il suo stupore. Elliot lo guardò, sorpreso quanto lui e chiaramente sospettoso.

– Leo, sono troppo stanco per capire e sopportare il tuo sarcasmo, al momento. – una risposta che lo fece ridacchiare, ma non demordere.

– Sono serio, mi piace. – disse, guardandolo dritto negli occhi.

Il sorriso che Elliot gli aveva concesso in risposta, con gli occhi stanchi e due occhiaie da far paura, fu così bello che non seppe come reagire.

Il giorno successivo, dopo aver setacciato l’antico edificio in cui si trovava l’università alla ricerca di un pianoforte, passarono tutto il giorno a suonare, scrivere e riscrivere lo stesso pezzo, fino a trovare una melodia che soddisfacesse entrambi. Il che, ovviamente, successe giusto dieci minuti prima dell’arrivo del taxi che avrebbe dovuto portare Elliot a casa, lasciandogli giusto il tempo di fare la doccia, vestirsi e percorrere di corsa il dormitorio fino a raggiungere l’ingresso. Leo guardò l’auto allontanarsi, una fastidiosa sensazione alla bocca dello stomaco a comunicargli che, quella volta, gli sarebbe mancato.

Al suo ritorno, non mancò di portargli altri libri “per ringraziarlo”, cosa che gli fece seriamente chiedere se per il biondo svaligiare librerie fosse l’equivalente di comprare un mazzo di fiori.

Nei mesi successivi, continuarono a suonare e comporre insieme, così come presero a fare insieme le cose più disparate tra cui cucinare, andare al cinema e a volte persino leggere. Presero ad organizzarsi in modo da incontrarsi per pranzo alla mensa, studiare negli stessi punti e, in generale, passare insieme il più tempo possibile. Si ritrovò a trovare la compagnia di Elliot sempre più piacevole, avevano interessi e gusti comuni e, anche se gli capitava comunque di discutere o trovarsi in disaccordo, si trattava sempre di conversazioni stimolanti – anche quelle che finivano tra lividi e pezzi di mobilio indirizzati verso il Nightray. Aprirsi con Elliot, anche se relativamente poco rispetto al modo in cui l’altro riuscisse ad aprirsi con lui, lo faceva sentire bene in un modo diverso, che non aveva niente a che fare con la tranquillità temporanea che gli donavano i suoi amati libri.

Era un po’ come se, per la prima volta, la luce del sole fosse riuscita ad illuminare lo stanzino buio che era da sempre la sua vita.

 

 

 

 

 

 

yo. è un po' un periodo di merda, per quanto riguarda sia scuola sia vita sociale, per cui spero mi perdoniate (come se ci fosse qualcuno che legge questa cosetta, ma whatevs) se questa settimana stavo quasi dimenticando di postare. Tra l'altro è una settimana che non riesco a scrivere nulla, meno male che mi sono portata avanti col lavoro e ho tanti altri pezzetti che aspettano solo di esser pubblicati, quindi posso stare tranquilla per qualche settimana ancora. Come sempre, spero vi piaccia, a me fa cagare, ma cosa non mi fa cagare oggigiorno. 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pandora Hearts / Vai alla pagina dell'autore: _hayato