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Autore: anormalfangirl    21/11/2015    0 recensioni
Ecco a voi una fan fiction sulla vita della Percabeth dopo Gea e dopo un paio d'anni ;)
Spero che vi piaccia...
la vostra
anormal fangirl
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I sette della Profezia
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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scusate la"cortezza" di questo capitolo,spero vi piaccia comunque--------- Eravamo in viaggio da più di quattro ore ma il paesaggio rimaneva lo stesso:campagna,campi e pecore,campagna,campi e pecore…Ma ormai lo fissavo senza vederlo.Quattro ore erano tante ed avevo avuto tutto il tempo per pensare alla vita che avrei avuto una volta arrivata al campo.Jace era stato lasciato a casa della nonna,che era per la strada.Per questo papà e mamma mi avevano spiegato cosa sarebbe successo una volta lì,a quale dio ero legata ecc… Finalmente arrivammo.L’entrata era bellissima: un portico in stile greco con una scritta che già mi sembrava dolce e familiare”Campo Mezzosangue”Da fuori si vedeva un lago,una fontana,una piazza(con dei canestri da basket che non c’entravano un cavolo),sculture greche,campi di addestramento e delle cabine.Una di quelle sarebbe diventata casa mia.Potete immaginare come mi sentissi.Varcammo l’ingresso.Entrando Chirone(i miei mi avevano detto chi era)ci venne incontro.”Oh,tu guarda chi si rivede!Annabeth,tesoro!”Mamma arrossì.Ma questo non le impedì di abbracciare Chirone con affetto.Papà sorrise e abbracciò il centauro subito dopo mamma.Chirone si girò,quindi,verso di me. Mi osservò per un attimo e poi il suo viso si aprì in un sorriso dolce come lo zucchero:”Vieni Angie,tesoro andiamo ad “infilarti” nella casa di Ermes.”Sorrisi timidamente e lo seguii.Vennero anche papà e mamma salutando di tanto in tanto ragazzi che sembravano avere la loro stessa età,a volte papà si girava verso la mamma e le sussurrava qualcosa nell’orecchio.Sorrisi tra i baffi:sapevo che nessuno dei genitori dei miei compagni si comportava con il proprio partner come se avessero entrambi diciassette anni ma li adoravo per questo;dimostravano pienamente che l’amore non ha età.Chirone mi mollò di fronte ad una cabina un po’ decadente ma per me rimaneva comunque molto carina.Senza dire una parola se ne andò seguito dalla mamma e da papà che ebbero il tempo solo di sorridermi prima di disperdersi tra i ricordi della loro infanzia mezzosangue.Varcai timidamente la porta.Tutti si girarono come se avessi appena ucciso tre persone.Alcuni sorrisero maliziosi,altri mi fissavano incuriositi e alcuni mi guardavano noncuranti “Ehm…” una ragazza con i capelli bianchi tinti e gli occhi grigi chiarissimo mi corse incontro.Cioè non poteva correre.Più che altro venne da me saltellando tra un sacco a pelo e l’altro.”Mi chiamo Cecily alias Cecy,benvenuta al campo blah blah blah.Ciao.” disse megavelocemente, si doveveva fare stra tanto di caffeina quella lì per essere così iperattiva.”Sono figlia di Poseidone e discendente di Dioniso,come spiega l’odore di cafffeina e thè aromatizzato,e…beh sono qui per controllare se la cabina era in ordine ma..sai come sono i figli di Ermes,no?” Riuscii a mugolare un piccolo sì prima che storcesse il nasino all’insù.”Figli a o almeno discendente di Poseidone…si nota: hai un fortissimo odore di mare e sai…la tua aura è potentissima,strano che tu sia ancora viva.” Mi prese per il polso e mi trascinò fuori.Comiciò a caminare speditamente verso una cabina ricoperta di conchiglie e coralli con due tridenti ai lati della porta.Era bellissima.Cecy doveva aver notato la mia espressione perché sorrise dolcemente e disse:”Percy ha apportato molte modifiche da quando la grande guerra è finita”Notai che parlava di mio padre con molta confidenza perciò le chiesi se lo conoscesse personalmente:”Certo che sì!è mio istrutore da quando sono arrivata qui al campo a 9 anni!” Ero un po’ invidiosa del fatto che parlasse come se io fossi solo secondaria nel cuore di papà ma la gelosia sparì non appena varcammo la porta,ero troppo occupata a rimirare la bellezza della cabina:aveva cavallucci marini,pesci di tutti i tipi e colori e meduse che pendevano dal soffitto muovendosi con la brezza marina che sembrava uscire da una finestra posta sul soffitto,ma dalla quell’abbaino non si vedeva il cielo,bensì il mare visto da sotto.Non riesco a spiegarmi bene ma ora immaginate di essere stesi sul fondale di un punto imprecisato del mare.Fatto?Ok,ora immaginate di guardare verso l’alto.La magia è fatta.La luce filtrava da lì come l’entrata di un paradiso mortale.Al lato destro era posizionato un letto a castello e davanti ad esso una fontana riccamente decorata.Era come entrare nella sala più bella di Atlantide.”Ti piace la tua nuova casa?”Annuii senza parole.Lei sorrise nuovamente.Già adoravo quella ragazza.Si buttò sul letto e il cigolio delle molle mi riportò alla realtà.Mi stesi anche io.Era stata una giornata lunga e avevo proprio bisogno di dormire.Ed erano già le 9.30,non tardi ma mi sembrava come fossero le 3 di notte.Non mi presi neanche la briga di cambiarmi che già mi stendevo sul letto.Cecy sembrava già addormentata. Appena posai la testa sul cuscino sprofondai in un sonno pieno di sogni.
   
 
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