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Autore: ilpiercingdiluke    21/11/2015    3 recensioni
Arriva con dieci splendidi minuti di ritardo, come quelli delle star, all'angolo della via dove una Jo dall'espressione rassegnata la sta aspettando. Pochi secondi dopo, quest'ultima, sale sul furgoncino: sul suo viso adesso, c'è spazio solo per un grande sorriso che Leah non può fare a meno di ricambiare.
Quella è la loro estate.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Road Trip

 

I due ragazzi si squadrano con diffidenza per qualche minuto; Samantha, con ancora in mano il pentolino che era andata a riempire, nota con un certo divertimento che l'espressione imbronciata non ha affatto abbandonato il viso del ragazzo. Inizia a pensare che quella sia l'unica espressione che i suoi lineamenti siano in grado di esprimere, all'improvviso una nuova emozione prende spazio sul suo (bel) volto.
«Ehi! Sei con quella ragazza.. Effy?» Esclama mentre distende le labbra in un sorriso.
Sammy inclina la testa con curiosità, notando quanto effettivamente bello e luminoso sia il suo sorriso; continua a guardarlo e "si, perché?".
«Perché Michael, il mio amico, é impazzito dietro a quella ragazza, è diventato una specie di asociale pensando a lei!»
Calum si lascia scappare una piccola risatina, ripensando al suo migliore amico, perso dietro ad una ragazza vista solo una sera.
«Certo che sono con Effy! - Esclama Samantha, girandosi verso la tenda che hanno montato quella mattina. - Ora però sta riposando, il tuo amico dovrà aspettare..» Mormora, attenta a non lasciarsi scappare troppe informazioni riguardo la sua amica.
«Potreste venirci a trovare stasera, Michael impazzirebbe.» Propone Calum, continuando a mantenere il sorriso sulle labbra, cosa che distrae notevolmente Samantha.
«Va bene. - Acconsente velocemente. - Ma solo perché sei particolarmente figo con quel sorriso.» Aggiunge, con la malizia che la contraddistingue.
Calum si sente arrossire perché cacchio, non se lo aspettava che quella piccola tutta rasta passasse all'attacco; guarda un po in basso e borbotta un «Grazie, Sammy
«Ehi! Nessuno mi chiama Sammy!» Protesta Samantha, godendosi la vista delle guance arrossate del ragazzo.
«Appunto, solo io posso chiamarti così.» Replica velocemente Calum, puntando i suoi occhi scuri sul visetto curioso di Samantha.
E adesso chi é che arrossisce?
Calum si gratta un braccio, senza sapere cosa dire.
«Mi accompagni?» le chiede indicando con il mento il piccolo negozio alla loro destra, avviandosi lentamente dopo aver visto Samantha annuire.
«Cosa ci fate nella periferia di Seattle tu ed Effy?» chiede curioso, guardandola con la coda dell'occhio.
«Effy aveva bisogno di staccare un po', -scrolla le spalle lei. - Sai, dopo quella sera al pub.» Dice rattristandosi.
«Scusami, non volevo farti ricordate quella nottata.» La blocca subito Calum.
«No tranquillo. - lo rassicura Sam. - Siamo venute qua perché ho pensate le potesse fare bene. Vogliamo andare al Festival del Coachella. Hai presente? A Los Angeles.»
«Scherzi? - domanda stupito lui. - È dove stiamo andando anche noi!»


Il fuoco che scoppietta fa di sottofondo alle risate dei ragazzi. Sono tutti seduti - chi in una sdraio chi direttamente per terra - attorno al falò, presi ad ascoltare le solite barzellette orribili che solo Ashton Irwin può raccontare.
Luke Hemmings è steso, accanto Jo, sopra a un telo da spiaggia trovato nel loro furgoncino. Ogni tanto si perde a osservare le labbra sottili della bionda che, cristo!, quando sorride è davvero una meraviglia. Luke, continuando a fissarla, se le immagina davvero davvero morbide e una voglia matta di baciarle si fa strada dentro di lui.
«Perché mi guardi?» Sussurra Jo, adesso girata verso di lui.
«Perché, io.. Voglio dire, non.. Non ti stavo guardando.» Balbetta Luke, preso in contropiede. Jo alza le sopracciglia con fare ovvio e "ah no?" gli chiede ironicamente.
«Sei bellissima.» E accidenti a lui e quando non sa tenere la bocca chiusa, ma Jo, adesso, con le labbra appena socchiuse, gli occhi azzurri azzurri che riflettono le fiamme del falò vicino e le guance arrossate è davvero bellissima.
Luke le si avvicina piano, spostandole una ciocca bionda dal viso, e abbassandosi fino ad appoggiare la propria fronte con la sua.
«Si, - continua a sussurrare con non si sa quale coraggio. 'Che Jo Margolis un po' lo intimorisce. - Sei veramente bellissima.» Conclude avvicinandosi un altro po' a lei, fino a far sfiorare appena le loro labbra.
«Hey ragazzi!» urla una voce femminile, facendoli allontanare immediatamente per guardare la nuova ospite.
Jo sbuffa e "proprio adesso dovevano arrivare?" Sussurra piano sicura che nessuno la senta.
Luke Hemmings intanto sorride.


Leah lancia un'occhiata a Luke e Jo di nuovo lontani, dopo quel piccolo momento di intimità che a lei non é sfuggito, e improvvisamente non le sembrano più tanto interessanti i discorsi degli altri, né tanto divertenti le battute che fa Michael per far colpo sulla nuova ragazza.
Senza pensarci tanto, istintivamente, prende la mano di Ashton e si alza in volata, senza dare una spiegazione a nessuno; sotto gli occhi curiosi di tutti si allontana dal cerchio delle loro tende e lo porta un po' più distante, su una panchina che aveva addocchiato qualche ora prima.
«A cosa devo questo rapimento?» Le chiede Ashton, una luce divertita che fa capolino nei suoi occhi e le fossette, le sue adorabili fossette, che spuntano sulle guance.
«Non ero interessata ai discorsi degli altri, tantomeno ai tentativi di Michael di far colpo su quella ragazza.» Borbotta, alzando le spalle in segno di indifferenza; si accende una sigaretta e la fiamma dell'accendino le illumina il viso di mille figure in movimento.
«E a me, invece, eri interessata?» La prende in giro e lei lo sa, cosi decide di stare al gioco.
«Sei presuntuoso, Ashton Irwin.» Decreta, con l'aria di chi la sa lunga e un sorriso divertito sulle labbra.
«Mi definirei perspicace, piu che altro.»
Ridono insieme, perché a volte si assomigliano così tanto da essere inquietanti, e Leah appoggia la testa sulla spalla di lui, cullata dal ritmo del suo respiro. Rimangono in silenzio per un po', le risate degli altri che arrivano fino a loro e il rumore del vento dolce nelle orecchie.
Poi, sempre mantenendo al stessa posizione, Leah sorride piano e «comunque sì, a te sono interessata» dichiara, senza paura.
Ashton sorride.


Nel frattempo Michael si sente ritornato indietro di 5 anni davanti alla sua prima cotta. Effy, con i capelli neri, due occhi grandi grandi e blu che lo guardano imbarazzati, è una persona completamente diversa da quella ragazza stesa nel bagno di un pub di Vancouver.
«Ragazzi vado.. Vado un secondo al bagno.» sussurra intimidita lei. Michael non si rende neanche conto di essersi alzato in piedi di scatto non appena la mora si era allontanata.
«Michael?» domanda confuso Calum, facendo sgranare gli occhi al ragazzo dai capelli verdi come un semaforo.
«Scusate!» si affretta a dire, prima di mettersi una coperta sulle spalle e avviarsi a passo svelto verso i bagni.
Sono passati tre minuti e cinquantasette secondi - e sì, li ha contanti - quando Effy esce dalla porta e sussulta di fronte a lui.
«Hey, - gli sorride appena. - Hai bisogno del bagno?»
«Ho bisogno di te. - dice di getto Michael, per poi spalancare gli occhi sconvolto. - Cioè non ho bisogno di te! Oddio non prendertela male non volevo dirlo in senso offensivo, ho bisogno di te ma non bisogno in quel senso e adesso per favore potresti dirmi di stare zitto? Sto diventando imbarazzante dannazione!» dice tutto d'un fiato, guardando come Effy rida a gran voce, mentre qualche grugnito le sfugge da quelle labbra rosee.
«Cristo! - esclama lei - Sembro un maiale quando rido.» Dice, non riuscendo però a smettere.
«Beh, - dice Michael grattandosi il retro del collo e sorridendo ammaliato da quella ragazzina così strana. - Almeno siamo  imbarazzanti entrambi!» Conclude ridacchiando.
«Già! - Annuisce con veemenza lei - Che coppia!» conclude.
E a Micheal, nonostante non conosca praticamente nulla di quella ragazza, gli piacerebbe davvero esserlo, una coppia.
Stanno camminando da circa due minuti, quando Effy, invece di svoltare a sinistra per tornare dagli atri, prosegue dritto.
«Dove stai andando?» Le domanda Michael, seguendola senza indulgi.
«C'è un pontile laggiù. - l'indice della ragazza indica un punto nel buio di quella specie di campeggio. - L'ho visto stamani. Ti va di andarci?» Gli chiede.
Michael annuisce, per poi affiancarla e ricominciare a camminare con lei. Solo adesso, uno accanto all'altra, si rende conto che Effy le arriva a malapena alle spalle. È così minuta e delicata che ha paura anche solo di starle così vicino.
«Hai freddo?» Le dice notando i leggeri brividi sul collo fine.
«Un po'.» Afferma lei. Mike le si avvicina ancora di più prima di coprirla con il piumino che si era portato dietro, appoggiando il braccio destro sulle sue spalle e, con il poco coraggio che ha appena tirato fuori, stringerla a se.
«Michael? - lo richiama lei, gli angoli delle labbra leggermente sollevati in sù. - Grazie.»
«Figurati, la coperta è grande ci entriamo entrambi».
«No, - ridacchia guardandolo negli occhi. - Grazie per tutto». Gli risponde dandogli un leggero bacio sulla guancia.
Michael Clifford sorride.


 


Hola hola holaaaa!
Scusate il capitolo cortissimo, giuriamo che con i prossimi ci faremo perdonare!
Scappo, grazie veramente a tutte. <3

  
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