Un fragoroso tuono fece rannicchiare ancora di più Tobi. Il bravo ragazzo aveva paura dei temporali. Terrorizzato,capì che quella notte non sarebbe riuscito a dormire,a meno che non ci fosse stato qualcuno con lui. Naturalmente la prima persona a cui pensò fu il suo senpai. Tobi uscì dallo sgabuzzino e si fermò davanti la porta della camera di Deidara e Tayuya. Ricordava la lezione sullo bussare prima di entrare,ma sicuramente non valeva di notte. Già,perché altrimenti li avrebbe svegliati,e lui voleva essere discreto. Il bravo ragazzo entrò e individuò subito il letto del senpai. In quel momento si sentì un tuono. Tobi balzò sul senpai.
“AAAH! TOBI?!” urlò Deidara,prima spaventato,poi arrabbiato.
“Deidara-senpai,Tobi ha paura!” esclamò il ragazzo (bravo).
“E chi se ne frega! Io voglio dormire,quindi ESCI SUBITO DALLA MIA CAMERA!”
“M-ma,senpai …”
“Uh … Tobi,che ci fai qui a quest’ora?”
“Tobi ha paura dei tuoni,Tayuya-chan.”
“Ah,capisco.”
La ragazza gli sorrise affabile mentre si alzava. Prese il flauto.
“Tayuya-chan vuole distrarre Tobi dal temporale suonando qualcosa?”
“No. Tayuya-chan te lo conficcherà in testa se non esci” gli rispose la ragazza con uno sguardo omicida.
“Però Tobi vuole compagnia” piagnucolò il bravo ragazzo.
“TOBI,COME PUOI PENSARE DI ENTRARE IN QUESTA C*BIP*O DI ORGANIZZAZIONE SE HAI PAURA DI UN F*BIP*O TEMPORALE?! CERCA LA TUA COMPAGNIA A F*BIP*O E NON TORNARE!”
Mentre urlava la ragazza era riuscita a far indietreggiare Tobi. Gli chiuse la porta in faccia. Tobi si voltò automaticamente e bussò alla porta di fronte,quella della stanza di Sasori e Jirobo. I due ninja erano svegli, causa misteriose urla in piena notte a due passi da loro,perciò il rosso evocò una marionetta. Quando il bravo ragazzo aprì la porta,si ritrovò bersagliato da una pioggia di kunai. Tobi chiuse la porta e decise di andare da Zetsu. La pianta era sempre stata comprensiva con lui. Il bravo ragazzo aprì pian piano la porta,ma della pianta non c’era traccia. In compenso c’erano Sakon e Ukon. Tobi si avvicinò ai due e punzecchiò leggermente Ukon,che borbottò qualcosa infastidito. Una luce improvvisa fece capire a Tobi che un altro tuono stava per spaventarlo. Infatti tre secondi dopo il ragazzo fece un balzo che gli avrebbe consentito di entrane nei Guinness Word Record se non fosse stato per il soffitto. Quando tornò con i piedi per terra si accorse del ritorno di Zetsu. La pianta però non era sveglia: Zetsu Bianco dormiva alla grossa e Zetsu Nero, essendo sonnambulo,se lo trascinava dietro.
“Zetsu-san!” gridò Tobi,felice di vederlo.
Quest’ultimo non lo udì. Si mosse verso il letto e si infilò sotto le coperte.
“Zetsu-san!” ripeté Tobi scuotendo la pianta.
Zetsu aprì gli occhi.
“Zetsu-san,Tobi ha paura dei temporali. Posso dormire con te?”
“Ma stai scherzando?!” sbottò Zetsu Nero.
“Mi spiace,Tobi,ma questa camera è abbastanza affollata” rispose cortesemente Zetsu Bianco.
“Se non te ne vai entro dieci secondi ti mangio.”
Il bravo ragazzo uscì dalla camera prima che Zetsu Nero portasse a termine il count-down. Sconsolato,si apprestava a bussare alla camera di qualcuno (mica conosce a memoria la planimetria del Covo),ma fu bloccato da una figura scorta fuori dalla finestra. Si affacciò e riconobbe Hidan. Il fanatico religioso non era da solo. Pochi minuti prima si era aggregato a dei satanisti per fare un sacrificio insieme a loro. Adesso stavano discutendo su che fine avesse fatto l’anima del sacrificato: era stata donata a Jashin o a un altro demone?
Tobi si chiese se uscire. Preferì non farlo per non bagnarsi. Bussò energicamente alla camera di prima e gli aprì Kabuto.
“Ciao,Kabuto-san. Posso dormire qui? Tobi ha paura dei …”
Un tuono mangiò il resto della frase. Il bravo ragazzo saltò addosso al ninja occhialuto,che lo prese in braccio stile Scooby-Doo.
“Per favore?” proseguì Tobi in quella posizione,guardando il grigio con l’occhio supplicante.
“In questo momento c’è un letto libero nella mia stanza. Però voglio prima farti una domanda: se hai paura dei tuoni,cosa ti fa credere che in compagnia non ne avrai?”
“Eh?”
“Vabbe’,entra.”
Kabuto lasciò cadere il bravo ragazzo sul letto che occupava l’Uchiha.
“Dov’è Itachi-san?”
“Credo che lui e il fratello siano saliti sul tetto per stagliare le loro nere figure contro il cielo oscuro e piovoso approfittando della luce dei numerosi lampi.”
“Oh.”
Kabuto si sistemò nel suo letto,si tolse gli occhiali e cercò di riaddormentarsi. Allo scoppio dell’ennesimo tuono,Tobi si mise le coperte sulla testa e pensò: “Se l’essere che ruggisce è nei paraggi,sicuramente Hidan-san e i suoi nuovi amici lo sacrificheranno. E poi qui c’è Kabuto. Posso offrirlo al mostro così si mangia lui e Tobi può scappare.”
Rassicurato da questa riflessione,il bravo ragazzo si tranquillizzò e si addormentò. Fu svegliato,non molto tempo dopo,da qualcuno che lo scuoteva.
“…”
“Itachi-san! Possiamo dormire insieme?”
Per tutta risposta,l’Uchiha lo scaraventò fuori dalla camera e chiuse la porta. Tobi aveva sbattuto alla porta di fronte. Entrò senza bussare. Per poco non affogò: quella era la stanza di Kisame e Kidomaru. Kisame si svegliò e squadrò minacciosamente il ragazzo. Tobi riuscì a nuotare fino al corridoio e uscì,chiudendo la porta. Visto che solo in una camera c’era in un acquario,il bravo ragazzo entrò senza bussare nella camera successiva,quella di Kakuzu e Sasuke. Il piccolo Uchiha si era appena rimesso a letto,quindi si accorse subito di Tobi. Si alzò a sedere e lo fissò fino a quando il bravo ragazzo non notò che era sveglio.
“Sasuke-san!” gridò Tobi correndogli incontro e abbracciandolo.
Durante la manovra Sasuke rimase immobile come un pezzo di legno.
“Sasuke-san,sei tutto bagnato. Non importa. Tobi dormirà lo stesso con te.”
“Perché?” domandò inespressivo l’Uchiha.
“Perché ho paura dei tuoni.”
“Esci dalla stanza.”
“M-ma Tobi vuole solo …”
Sasuke,per fargli meglio capire il concetto,caricò il Chidori.
“Tobi esce! Tobi esce!”
Il bravo ragazzo era un po’ demoralizzato,ma bussò lo stesso alla porta di fianco,pensando che chi ci dormiva dentro si sarebbe comportato come Kabuto. Sfortunatamente per lui,a quella porta aveva già bussato. Zetsu quasi riuscì a mangiarselo,ma Tobi aveva i riflessi pronti grazie a Deidara,che lo allenava lanciandogli contro le sue creazioni. Il bravo ragazzo si rifugiò nella camera accanto. Lì c’era un letto vuoto. Tobi dedusse di essere nella stanza di Hidan e Kimimaro. Si distese nel letto e si stava per addormentare,ma Kimimaro,che lo aveva sentito entrare,lo chiamò.
“Sì?” chiese Tobi insonnolito.
“Che ci fai qui?”
“Tobi ha paura dei tuoni e cerca compagnia.”
“Prometti di dormire senza disturbare?”
“Sì! Tobi è un bravo ragazzo.”
“Va bene,allora puoi restare.”
“Grazie,Kimimaro-san.”
Verso le quattro del mattino Hidan alzò le coperte del suo letto e lo trovò già occupato.
“Come c*bip*o osi dormire qui,Tobi?” sbraitò il fanatico.
“Tobi voleva …” tentò di giustificarsi il bravo ragazzo.
“Vattene immediatamente! O ti sacrifico a Jashin-sama!”
Tobi si affacciò a una finestra del corridoio. Scoprì che non pioveva più. Il temporale si era spostato verso nord e i tuoni giungevano ora lontani. Temendo un possibile ritorno,Tobi salì le scale e bussò alla camera di Konan. Non ottenendo risposta,bussò nuovamente.
“Avanti!”
Il ragazzo si precipitò dalla donna e piagnucolò: “Tobi sa che il temporale non c’è più,ma Tobi ha avuto tanta paura dei tuoni e nessuno ha voluto stare con Tobi,eppure Tobi è un bravo ragazzo.”
“Oh,povero caro. Anche Sbaciucchio si è spaventato molto. Facciamo così,la prossima volta vieni subito da me,va bene?”
“Sì,Konan-chan. Grazie,Konan-chan.”
“Di niente.”
“Tobi può venire anche se ha un incubo?”
“Ma certo.”
Finalmente Tobi aveva trovato compagnia. Si addormentò accanto a Sbaciucchio e si svegliò sei ore dopo.



***Angolo Autrice***
Autrice: Tobi,sei così puccioso!
Tobi: grazie, Autrice-chan!
Autrice: vuoi salutare i lettori?
Tobi: sì. Ciao ciao!
P. S.: per chi non lo sapesse, Sbaciucchio è un orsetto bianco adottato da Konan.