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Autore: Vaporeon_92    22/11/2015    1 recensioni
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                Scegli bene la tua carta, scegli bene il ragazzo giusto per te.




Agosto:


 

-“Beh si Aurora sono d’accordo con te il biondino dagli occhi verdi era carinissimo…”

-“Ma poi hai visto come ti guardava Sara?”

-“Dici? Perché non sono convinta che guardasse me…”

-“Dico, dico amica mia…hai fatto breccia nel suo cuore.”

-“Ma lui non ha fatto breccia nel mio…”


Nel mentre che rientriamo in casa, mi soffermo ad osservare il volto stanco e addormentato del mio piccolo angelo, reduce da una lunga e faticosa giornata al mare in compagnia del suo amichetto Nathan. È incredibile quanto somiglia ad Harry, ogni giorno che passa diventa la sua perfetta fotocopia…è inutile continua a ricordarmelo sempre, oppure è il mio cervello che continua a tenerlo nella mente, andando a braccetto con il mio cuore? Come ora ad esempio…Aurora ed io stiamo parlando di un ragazzo ‘conosciuto’ alla spiaggia, e invece che essere contenta di aver fatto conquiste, io penso a lui…e mi sento in colpa; anzi mi sembra di averlo tradito. Lo so sono strana, lo sono stata da sempre credo...e sono certa che una reazione come la mia non è normale diciamocelo chiaramente. Un’altra ragazza al posto mio avrebbe archiviato il ‘caso Harry’ e sarebbe andata alla ricerca di un nuovo amore…io no. Resto ferma sul ‘MIO’ amore, su quello che ancora sento di amare, desiderare e rincontrare anche solo una volta, per poter rivedere quelle fossette tanto sexy, per poter riveder quegli occhioni verdi e arrossire di fronte a lui e sentirmi piccolina come una bambina, imbarazzata e in preda alla vergogna per niente. Mi manca sentirmi così…e mi dispiace dirlo, ma il ragazzo di oggi non mi ha fatto questo effetto…anzi per il mio stomaco è stato indifferente, le farfalle non hanno volato…ma attendono pazienti dentro me di poter spirare le ali difronte a Styles, perché solo lui è colui che le rende liberedi aleggiare al di fuori di me.

Ma tornando a me…

-“Stai pensando a Harry vero? Non dirmi bugie perché ormai ti conosco mascherina…”

-“Si sto pensando a lui non posso non ammetterlo, ma lasciamo perdere. Prima o poi non so quando, riuscirò a superare questa cosa, questa fase d’abbandono dal mio amore. Forse ho bisogno ancora di un po’ di tempo. Comunque io direi di mettere i piccoli nelle loro stanze, sono sfiniti e sul passeggino non credo che si dorma poi tanto bene.”



15:30 pm.



Ora di merenda sia per i nostri piccolini che per noi, per loro decido di preparare un bel frullato di frutta visto che siamo in piena estate ci sta molto bene, per lo più rinfresca il corpo da questo caldo torrido, oltre a contenere molte vitamine fondamentali, per la crescita dei nostri piccini. Mentre per me ed Aurora opto qualcosa di più sfizioso e calorico…crepes alla nutella, anche se fa caldo quelle non possono mai mancare. Accendo la tv e come d’abitudine parte la musica, visto che vediamo molto spesso quei canali. Al momento stanno trasmettendo Miley Cyrus con il video ‘The Climb’ apro il frigorifero e dopo varie ricerche arrivo alla conclusione che il latte è terminato, perciò dovrò andare a comperarlo al supermarket dietro casa, altrimenti non potrò preparare il frullato, e nemmeno le crepes visto che il latte serve pure per quella preparazione. Prendo le chiavi di casa e il telefono che con un suono mi fa notare che ho un nuovo messaggio non visualizzato, e facendo scorrere il dito a destra lo sblocco e di conseguenza leggo il testo.




Da: Mamma

A: Sara

Buon pomeriggio tesoro, hai bisogno che badi a Alyssa nella serata?’




Rispondo a mia volta con un ‘no mamma stasera non esco sto a casa, perciò non ti preoccupare'’ e mentre prendo gli occhiali da sole un nuovo suono arriva ancora dal cellulare, vediamo chi è questa volta. Benissimo una chat di gruppo…e per di più della mia famiglia che bello.






Da: Ale (fratello), Veronica, e Papà.

A: Sara

Ale: ‘Ehi sorellina, ma come stai a casa di venerdì sera? Non esiste…tu che puoi andare a ballare, non ci vai?. Ma insomma esci e divertiti…non puoi fare sempre la mamma. Stasera o esci, oppure vengo li e rapisco mia nipote e non te la do più indietro…ahah!’

Vero: ‘Sara se ti preoccupi per la piccola la teniamo noi, e magari può anche restare a dormire, e per non scomodarti vista magari la tarda ora, la passi a prendere domani…’

Papà: ‘Ragazzi calmi…ha detto che non esce e preferisce stare a casa? Benissimo io sono d’accordo, approvo questa cosa, non vedo perché dobbiamo forzare la mano e obbligarla ad uscire quando non vuole; tutto per il semplice fatto che vogliamo la nostra piccola Alyssa a casa. Perciò…zitti, fatevi i fatti vostri… Ma a proposito, come mai non esci, stai male? Depressione? Non sai dove andare? Non hai soldi? Hai litigato con qualcuno? Pensi al riccio…? (Spero di no ahaha).’





Ecco sono puntuali come al solito, arriva mamma nel chiedermi una cosa banale, un’informazione innocua che poi tutta la ciurma la segue con il fare cinquantamila domande, una dietro l’altra poi…prendendo le sembianze della mitragliatrice che spara a raffica; impicciandosi a più non posso. C’è da dire solo una cosa che sono…senza parole, sono irrecuperabili nemmeno la neuro risolverebbe il problema, che hanno loro nel DNA. Poi il bello della cosa, è che mio padre parte con il far rispettare le mie decisioni, rimproverando tutti e suggerendo di farsi gli affari propri, ma poi alla fine è il peggio di tutti perché termina, con l’essere il più impiccione padre dell’ultimo secolo che sia mai esistito. E non c’è modo di farlo incanalare nella retta via, nel fargli capire alcune cose tipo ‘caro papà fatti gli affari tuoi' è un caso irrisolvibile, non cambierà mai e non la smetterà mai di essere così con noi…con me che sono la primogenita. Poveri noi!




Da: Sara

A: Ale (fratello), Veronica, e Papà.

Ale, non ho voglia di uscire sto volentieri a casa…sai quante sere ho a disposizione per uscire fratello quasi sedicenne? :P’

Vero…vi ringrazio, ma sto volentieri a casa come ho detto a nostro fratello. Sono distrutta dopo aver passato un’intera giornata al mare con la piccola peste, adesso e per tutta la serata richiedo solo relax. Grazie comunque tesoro...’

Papà…ma sei normale? Dici ai miei fratelli di farsi i cavoli loro, e poi mi riservi una serie di domande, come se fosse un interrogatorio? Il come mai non esco, se penso ad Harry, ma insomma uno qui non può avere un po’ di privacy? Comunque sono stanca punto…adesso devo uscire un momento ciao a tutti.’





Finalmente la conversazione con i miei familiari su whatsapp è giunta alla fine, adesso che sono venuti ad abitare anche loro a Middlewich, (per fortuna a qualche isolato da casa mia) mi tartassano dalla mattina alla sera di messaggi, come se prima non lo facevano già abbastanza. Credo che non abbiano afferrato bene il concetto di ‘voglio vivere indipendentemente da voi'’ naturalmente loro hanno ribattuto che ‘lontani da me e dalla loro nipotina non sapevano stare'’ bah, scuse poco credibili; era troppo bello vivere indipendentemente in uno stato lontano dai tuoi genitori, senza che loro non ti seguissero. Quindi visto la vicinanza e per di più il fatto che loro sono la mia famiglia, è così che la mia privacy mi ha salutata nel momento stesso che loro hanno messo piede in Gran Bretagna; rimanendo solo un ricordo lontano e un obiettivo quasi raggiunto, una piccola sfumatura per metà realizzata nella mia vita. E dal momento che la mia famiglia mi ha seguita qui in Inghilterra, anche il resto dei parenti (i miei zii con le loro famiglie) hanno deciso di mettere radici nello stesso quartiere…perché ti pareva strano che loro stessero lontani dal proprio fratello (mio padre)? In poche parole la famiglia Busnaghi si è espansa qui, e ha deciso di rimanerci per un bel po’ di tempo. Con la mente torno a concentrarmi su cosa stavo facendo prima che leggessi e rispondessi ai messaggi, giusto devo andare al supermarket, con lo sguardo controllo di aver preso tutto, perfetto posso uscire. Ma nel mentre che porto il piede destro avanti, all’improvviso sento bloccarmi il braccio con una ‘stretta’ delicata, mi giro e trovo Alyssa che mi fissa attentamente con i suoi grandi occhioni spalancati, con il pollice in bocca ed infine le braccia che tendono verso di me, per farmi capire che vuole essere presa in braccio e venire via con me, della nanna non ne vuole proprio sapere.

-“Sara scusa ma la piccola deve aver sentito che stai per uscire, è voluta scendere per forza dal letto. Stava per mettersi persino a piangere.”

-“Non ti preoccupare Aurora, la porto con me e appena rientriamo la metto a nanna io.”

Rispondo con un aria dolce, e stanca…mia figlia è così legata a me che non mi lascia andare da nessuna parte senza di lei, tranne quando sta dai miei genitori, in quel caso io posso andare dove voglio perché li con loro, lei sta benissimo e non ha bisogno della sua mamma. La prendo in braccio dandole un bacio sulla fronte, e di conseguenza gliela accarezzo, lei sorridendomi mi dimostra il suo affetto, il suo amore per me abbracciandomi, e poi continuando a succhiare il suo pollice, appoggia la testolina sulla mia spalla ed infine usciamo.


**


Arrivati al supermarket faccio scendere Alyssa dalle mie braccia, e la lascio libera di camminare con le proprie gambe e da brava mamma chioccia la tengo per la manina, per la paura che possa cadere e farsi male. La mia principessina ha da poco compiuto 15 mesi, e non molto tempo fa ha iniziato a camminare…e devo dire che se la cava bene per essere all’inizio sa già sorreggersi sulle proprie gambe, e di fatti in giro per casa è una trottola, non la ferma nessuno, direi che non ha per niente l’aria di una principiante. Una volta entrate dentro, percorriamo i vari settori alla ricerca di quello giusto, ‘ frutta/verdura, no non ci siamo ancora’ concentrata sull’osservazione dello scompartimento da trovare, perché non ricordo molto bene dove si trovi il latte…all’improvviso sento un aggroviglio di voci, provenire nella mia direzione e nello stesso istante a momenti finisco per terra, ma per fortuna riesco a prendere la mia bambina in braccio in tempo, riuscendo a scansarmi.

-“Ma che diamine…un po’ di attenzione quando ci sono bambini piccoli in giro. Non è che si può correre in giro ed andare addosso alle persone.”

Controllando se la piccola sta bene, e per fortuna sembra stare bene…mi concentro su chi ci ha fatte quasi cadere, e alzando gli occhi noto un gruppo di ragazzi vicino a noi, sembrano essere in cinque. I due ragazzi castani si trovano accanto a me all’incirca, e mi guardano con un’aria amichevole, mentre io li osservo normalmente aspettando magari delle scuse, nei miei confronti. Il ragazzo con le bretelle e la maglia bianca a righe, si avvicina di più a me per dare attenzione alla bambina facendole il solletico, e la mia Alyssa proprio come la sua mamma di fronte a quei ‘pizzicori’ non sa resistere e così parte una piccola risatina dalla bocca della mia pulcina. Ad un certo punto alzo lo sguardo portandolo dritto nel viso del giovane che ho di fronte a me, e la prima cosa che mi colpisce sono le sue iridi: di un azzurro mai viste prime…dentro di esse vi posso percepire il mare, perché ritrae le stesse tonalità e sfumature. Mi sorride mentre continua a giocare con mia figlia, sembra che abbia un debole per i bambini…

-“Oh perdonaci non ti abbiamo proprio vista, e non l’abbiamo fatto apposta di venirti addosso con l’intento di farti cadere, per di più con una bambina piccola in braccio.”

Dice il castano dagli occhi color mare, sembrando veramente dispiaciuto per l’accaduto.

-“È tutta colpa dei paparazzi che ci stavano alle calcagna. Perciò ci siamo infilati di colpo in questo supermercato per seminarli, non badando a chi ci saremmo trovati davanti, a nome mio e di quello dei miei amici laggiù ti chiediamo scusa. Spero che tu e la tua sorellina non vi siate fatte male a causa nostra.”

Avvicinandosi al ragazzo dagli occhi color mare, una seconda voce con tanta dolcezza pronuncia le sue scuse indicando con una mano gli amici in lontananza, poi uscendo da dietro le spalle dell’amico spunta fuori il secondo ragazzo che avevo intravisto pochi minuti fa. Anche lui come il primo ha i capelli castani, mentre gli occhi sono un di un marrone nocciola, che sanno trasmetterti quel senso di pace e rilassamento, per via del calore che riesci a percepire fissandoli, così intensi sanno metterti a tuo agio, sorrido anche a quest’ultimo per poi rispondere a mia volta.

-“No per fortuna non ci siamo fatte niente. E comunque è mia figlia, non mia…sorella.”

-“Ah…hai già una figlia essendo così giovane? Hai un bel coraggio credimi, in ogni caso complimenti per la bambina…è bellissima. Che sbadato non mi sono nemmeno presentato, piacere io sono Louis.”

Questo ragazzo deve essere simpaticissimo oltre che ad essere molto dolce, fortunata sarà la ragazza che se lo prenderà. In seguito anche l’altro ragazzo torna a rivolgermi la parola…

-“E come si chiama questa principessina? Piacere io sono Liam, e quelli laggiù che vedi impalati davanti a controllare l’ingresso, sono i nostri amici. Ragazzi muovetevi su…abbiamo compagnia, non fate i maleducati, venite a presentarvi…”

Dicendo questo indica di nuovo quei ragazzi che continuano a darmi le spalle, perché concentrati a vedere se sono riusciti a seminare i paparazzi; questo è quello che poco fa mi ha spiegato Liam, perciò deduco che questi non debbano essere dei semplici ragazzi, mi passa per la mente un'idea poco credibile, ma comunque continuo a pensarla 'Che possano essere una band famosa?'.Ma dove li ho già visti questi due? Non so perché ma ho l’impressione che i loro volti non mi siano nuovi, ripenso a dove e quando ho visto i loro visi, ma per ora non mi viene in mente nulla.

-“Si chiama Alyssa.”

Rispondo tranquilla ma sempre concentrata a ripensare a quei volti, perché ostinata come sono a volte finché non risolvo la questione, non abbandono mai la ricerca. Una strana immagine passa dentro la mia testa, un cd che mi venne regalato da mio zio Luca come regalo per la maturità, si incastra dentro il cervello rimanendo fermo, come per darmi una mano a ricordare, mi manca solo da mettere a fuoco quei volti e il nome di quella band, e magari il gioco è fatto. Poi ad un certo punto intravedo uno tre ragazzi che fino adesso era all’ingresso del supermarket, venire nella direzione dei suoi amici, e un urlo che mi fa rabbrividire arriva verso me…a momenti prendo un accidenti.

-“Saraaaaa. Ma che bello rivederti dopo tanto tempo. Cosa ci fai di bello qui a Middlewich?”

Serro gli occhi su quelli del ragazzo che ha appena emesso quel suono così acuto, da far diventare sordi chiunque, e trovo con mio grande stupore che si tratta di Niall, il ragazzo che incontrai dietro le quinte a Sanremo tutto agitato, e con la quale scambiai due parole prima che ci interrompesse…Harry! Niall canta nella band chiamatasi ‘One Direction’ insieme a Harry e Zayn l’ex ragazzo di Aurora, la mia amica. Ma non è che adesso il fatto che il biondino si trovi qui…vuol significare che anche Harold è nei paraggi? Perché se la cosa sta così io sono morta, cioè non è possibile che accada una cosa del genere…non è proprio il momento adatto, non lo è visto che ho con me Alyssa e non posso rivelargli chi è quella bambina per lui. Perché deve essere tutto così difficile?

-“Ciao Niall, anche io sono felice di vederti. Adesso abito qua…a Middlewich voglio dire, non da molto però.”

Louis picchiettandomi una mano sulla spalla mi chiede se può prendere Alyssa in braccio, io non capendo più niente, perché ovviamente ho già il cervello sovraccarico di domande, e sovraccarico d’ansia alla fine acconsento…a quanto pare questi due sono amici del biondo, perciò posso fidarmi...più o meno. Horan si avvicina da me racchiudendomi in un abbraccio molto forte, accogliente…parecchio caloroso, e pieno d’affetto, e io non posso non fare altro che assecondare quella stretta, in fondo anche se conosco Niall da poco sento già di volergli bene. Così il biondino dagli occhi azzurri staccandosi dall’abbraccio, si rivolge di nuovo a me, sorridendomi e incredulo forse di ciò che ho appena detto.

-“E così non abiti più in Italia, ma stai qui in Inghilterra? Wow che bello se tu vuoi potremmo vederci più spesso, che ne dici? Ora che ci penso…sai che una persona sarà felicissima di questa notizia? Anzi adesso lo chiamo.”

No, ti prego Niall non mi dire che chiamerai Harry e gli dirai dove sono, in modo che così ci incontreremo e succederà il finimondo, perché come al solito dovrò ferirlo,dovrò dirgli che non voglio più stare con lui, che deve continuare la sua vita senza di me…tutte cose che non voglio dirgli, tutte cose che non sento e non sono vere, tutte cose che odio arrivare al punto di dire. A quel punto il biondino per un momento mi da le spalle, e portandosi una mano vicino alla bocca prendere ad urlare…

-“Harry, lascia perdere quel telefono e vieni a vedere chi c’è. Sbrigati che non te ne pentirai.”

Perciò lui adesso è proprio qui, perciò adesso dovrò affrontarlo, e affrontare me stessa dal momento che dovrò tirare fuori la mia parte peggiore per poi fare i conti dopo a casa, finita questa tortura. È in quel momento che lo noto, i suoi bei ricci arrivano prima del grazioso viso, i suoi occhi verdi che spiccano e brillano ancora di più poiché illuminati dai raggi del sole, e nel momento preciso che lui si gira, incontra il mio volto triste, ma allo stesso modo…felice, felice di vederlo nonostante tutto. Sentito il richiamo dell’amico, e chiudendo la telefonata Harry rimane a fissarmi impassibile, come se volesse fare il duro e dimostrarmi che non mi ama più, come se volesse farmi capire che ha accettato e preso sul serio le parole che gli dissi a Sanremo: ‘ci siamo lasciati da quasi due anni. Se non te ne sei accorto…’ e anche l’altra, molto più dura della prima ‘Addio Harry, è stato bello vivere dei bellissimi momenti con te…ti amerò per sempre.’ Mi guarda con uno strano sguardo, come se provasse della rabbia (più che giusta ovviamente) nei miei confronti, come se quelle frasi continuassero a rimbombargli dentro la testa, rigirando la ferita che in tutto questo tempo non si è mai rimarginata; ma malgrado ogni sentimento, malgrado ogni cosa…i suoi occhi continuano a brillare per me, nella stessa maniera in cui si sono incrociati la prima volta, contro i miei…era alchimia sin da subito. Abbassando lo sguardo che fino ad ora era concentrato sul mio, Styles fa un cenno al ragazzo che si trova a pochi centimetri da lui di seguirlo, e nel mentre che si incammina prima lentamente…all’improvviso prende a correre in maniera veloce verso di me facendosi spazio tra Niall e Liam…sorridendomi, sorprendendomi ancora una volta.

‘…mi ama ancora…

Penso tra me, con un velo di speranza negli occhi…nel cuore. In una frazione di secondo il mio corpo viene scaraventato e fatto volteggiare per aria, non ci posso ancora credere sono fra le braccia del mio Harry…e questo non è un sogno…è la realtà. Toccando di nuovo con i piedi per terra, realizzo che tutto potrebbe essere così ogni giorno se solo suo padre non avesse rovinato ogni cosa, persa tra questi pensieri sento le sue mani accarezzarmi la schiena e avvicinarmi lentamente al suo petto, dove con l’orecchio posso percepire le palpitazioni del suo cuore accelerarsi sempre di più.

-“Sara…Sara…tu qui, è quasi un sogno.”

Pronuncia il mio ricciolino preferito venendomi incontro, trasportandomi tra le sue braccia…calde, piene d’amore, quell’amore che nonostante tutto non smette di provare per me. In quel momento perdo il senno della ragione, mi abbandono dalla mia rigidezza delle promesse fatte a Des, suo padre…mi lascio trasportare dalle emozioni che sto provando in questo momento, lo abbraccio forte e non posso far a meno di lasciarmi cadere una lacrima da un occhio, infondo posso essere forte quanto voglio…ma alla fine sono fragile come tutti. A questo punto manca solo Zayn ad unirsi al branco, ma proprio nel mentre che ho pensato questa cosa eccolo che arriva ad unirsi ai suoi amici…notando anche me.

-“Ciao Sara…come stai? Ne è passato di tempo dall’ultima volta che ci siamo visti eh?”

Il moro si avvicina a me e salutandomi con due baci sulle guance mi sussurra all’orecchio…

-“Visto che ti trovi qui, credo che tu sappia cosa è successo tra me e Aurora, e mi piacerebbe spiegarti il mio punto di vista su questa faccenda…non vorrei che tu dessi dei giudizi affrettati, e sbagliati a questa cosa.”

-“Mi dispiace ma quello che ho saputo mi basta e mi avanza…e poi quella cosa è un bambino, e avrebbe bisogno di un padre presente, non uno che se ne sbatte del proprio figlio. Quel bambino si chiama Nathan…caro Zayn.”

Mi distacco da lui tornando tra le braccia del mio Styles, assaporando ogni centimetro della sua pelle, stringendolo forte contro il mio petto, mentre la mano di Harry si posa teneramente sulla mia testa, accarezzandola e baciandola. Questo è ciò che voglio, questo dovrebbe essere il mio Happy Ending Mr. Styles Senior, che tu privi a me...a noi. Zayn continua a fissarmi, rimanendo immobile dietro il mio riccio preferito, continuando ad implorare con lo sguardo, di poter spiegare la sua versione dei fatti, ma io non demordo e mantengo l’aria fredda e dura, perché nonostante tutto, nonostante la nostra amicizia, non approvo quello che sta facendo alla mia amica. Ma la cosa che non accetto di più, è che in questo modo sta facendo del male a Nathan…suo figlio.

-“Liam…di chi è questa bambina che hai in braccio?”

Domanda Harry, mostrando un'aria curiosa...perdendosi nello sguardo della nostra ricciolina, la sua piccola erede.

-“Di questa ragazza che stai abbracciando. Anzi di Sara...la tua Sara.

Risponde Liam facendo l'occhiolino rivolto a Harry, per poi tornare a giocare con Alyssa che è ancora tra le braccia di Louis, con cui sembra stare a suo agio.

-“Sara…tu hai una figlia?

Le sue iridi si soffermano contro le mie ambrate, mi tiene ancora stretta a se...mostrandomi un enorme sorriso, poi torna a guardare la bambina...quelle piccole gemme color smeraldo, lo rapiscono...come rapirono me al nostro primo incontro.

-“Ehm si Harry...Alyssa è mia figlia…”

Scatta di nuovo a guardarmi, mostrando una strana aria adesso, forse ha capito qualcosa...e per il nostro bene, sarebbe opportuno tornare a casa. Oggi mi sono esposta troppo, oggi ho messo quasi in pericolo la mia vita e quella di mia figlia, devo mantenermi concentrata sul nascondere l'identità di Alyssa a Harry, altrimenti non so cosa potrà farci Des.

-”Pa...pa...Papà!”

Serro gli occhi, girandomi a mia volta per fissare il volto della mia bambina. Il sangue si gela in un baleno, facendomi assumere il colorito di un cadavere, l'ossigeno non arriva al cervello, non riesco a formulare dentro la testa alcun pensiero, non riesco a capire più niente. Il mio cuore si è appena fermato, dopo questo colpo sferratomi casualmente da mia figlia che, rivolgendosi a Harry, tendendole le braccia come a fargli capire che vuole essere presa in braccio, gli si rivolge chiamandolo come dovrebbe essere chiamato realmente. PAPÀQuesto è il segnale che sto forse, davvero giocando con il fuoco...e comincio ad avere paura nell'affrontare questa battaglia da sola, senza il mio cavaliere al mio fianco a difendermi da suo padre. E una domanda comincia a martellarmi dentro la testa, come fosse una canzone cui il ritornello si ripete all'infinito...arrivando poi a canticchiarla. 'E adesso cosa faccio?'.

 

Spazio Autrice:

Salve, buonasera prima di tutto care lettrici...so che sono sparita da un anno e più forse, e so che le parole che dirò subito questo discorso forse saranno già state dette. Ma stavolta è vero, perché mi sono fissata l'obbiettivo di terminare questa long che va avanti da troppo tempo xD...volevo dirvi che sono tornata a scrivere su questi due. Ho postato questo capitolo cui sono soddisfatta (caso strano) con la speranza di farvi di nuovo innamorare di We Belong Together, anche se il capitolo precedente risale a tanto tempo fa. Spero che teniate ancora alla FF quanto me :3 anche se però non sembra. Che altro dire...stay tuned per i prossimi aggiornamenti ;)

Un bacio.

 

Sara.



Vi consiglio questa Fan Fiction *.*
 Ecco la trama:
 
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l, n} 
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.”
“I nostri nomi!” Esclamò sorpresa la ragazza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” 
“E se uno viene sottratto all'altro...” 
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Quando Allin ebbe la possibilità di frequentare il liceo di Mullingar, non avrebbe mai pensato che la sua vita sarebbe stata sconvolta dalla presenza di un ragazzo. Per sfortuna gitana, acrobata nel circo di famiglia, non avrebbe voluto né potuto innamorarsi di un irlandese. Eppure fu grazie a Niall che Allin iniziò a credere in un futuro in cui essere zingara sarebbe stato solo un ricordo. Ma il peggio doveva ancora venire. I due dovevano ancora esser separati. 

"Sai cosa c'è, cugina? C'è che è sempre stato A-N, non N-A. Chi vieni sottratto a chi? Ora lui sta ad XFactor ed io qui, distante chissà quanto!"
 
 Eccovi il link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2356207&i=1
 
 

E se volete altre storie sui One Direction passate da Cassandra_97 e andate a leggere la sua Fanfiction Horizon, vi lascio la trama.

“Lily ci sei?” si interrompe subito per richiamare la mia attenzione.
“Ehm, si. Stavo solo pensando.”
“A cosa?”
“A te.”
“E cosa pensi di me?”
“Che su un palco staresti divinamente.”
“Non esagerare. Sono intonato, va bene, ma non diventerò mai un cantante professionista.”
“Secondo me potresti farlo. Già ti vedo, fra qualche anno, ad incantare una platea con la tua voce.” Abbassa lo sguardo e si fa più serio. Starà pensando quello a cui ho pensato io. 
“Perchè non provi ad entrare in un vero Talent Show? Finalmente potresti cantare di fronte ad un pubblico vero, e non solo di fronte a me.”
“Il mio vero pubblico sarai sempre tu.”
 
E il link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2463217&i=1
 
   
 
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