28/02/2009
2 recensioniDedicata a te, che amavi ogni parola che scrivevo solo perchè era scritta da me.
Dedicata a te, che odieresti questo scritto.
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Oggi mi sono guardata allo specchio, e ho letto nei miei occhi.
Ci ho letto te.
Te, te, te.
Nessun altro mi è entrato dentro così.
Sei un volto come tanti altri.Sei un numero nella rubrica.
Sei un messaggio salvato e mai cancellato.
Sei, sei, sei.
Eri un amico.Eri una giornata passata a ridere.
Eri un saluto ogni giorno.
Eri, eri, eri.
Ho cercato di non perderti.Ho cercato di non soffrire.
Ho cercato di dimenticare.
Cercato, cercato, cercato.
Ho pianto perché non ti vedevo più sorridere.Ho pianto perché mi mancavi.
Ho pianto perché non c’eri più.
Pianto, pianto, pianto.
Ho ricordato le tue parole.Ho ricordato il tuo affetto.
Ho ricordato la gioia che mi davi.
Ricordato, ricordato, ricordato.
Ho creduto ai tuoi sorrisi.Ho creduto al tuo affetto.
Ho creduto a te.
Creduto, creduto, creduto.
Sono morta per te.Sono morta per il mio amore.
Sono morta per la tua assenza.
Morta, morta, morta.
Oggi mi sono guardata allo specchio, e ho letto nei miei occhi.Tu non c’eri più.
E' la prima nonsense che scrivo, e sinceramente non so neanche se etichettarla come tale.
Per me un senso ce l'ha, eccome; ma forse per la disposizione grafica delle parole, per quell'eco insistente che m'è uscito così, dalle dita, si può definire nonsense.