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Autore: Iron Sara    22/11/2015    1 recensioni
Courtney scopre di essere una strega e come tutti i maghi e le streghe dovrà andare alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - L'isola
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~~Il professor Chris McLen entra in classe tutto baldanzoso e fa un sorriso fintissimo a trentadue denti bianchissimi. Guarda la classe composta da Corvonero e Grifondoro come a soppesarci con lo sguardo e cercare di prevedere una nostra possibile reazione.

-Oggi, ragazzi miei, impareremo una pozione molto particolare, di livello molto avanzato e molto potente: chi mi sa dire cos’è l’amortentia? –

Alzo la mano di colpo e Gwen mi guarda sorridendo. Anche Harold, l’altro iper secchione fa scattare in alto la mano ma il professore fa rispondere me.

-Prego signorina Barlow! –

-L’amortentia è il filtro d’amore più potente del mondo, crea una potente infatuazione o ossessione per una persona, ma non il vero amore, che non si può creare artificialmente-

Incomincia a crearsi un certo trambusto e gli studenti cominciano a bisbigliare. Il professore sorride compiaciuto

-Ottimo signorina Barlow cinque punti a Corvonero! Ora tirate fuori i calderoni e gli ingredienti –

Sorrido soddisfatta sotto lo sguardo invidioso di Harold. Il professore afferra la bacchetta e puntandola alla lavagna incomincia a scrivere gli ingredienti: uova di Ashwinder, petali di rosa e peperoncino in polvere e acqua di luna.

-Il procedimento lo trovate a pagina 134 del vostro libro di testo, chi la farà correttamente otterrà venti punti per la sua casa, al lavoro! –

Detto questo entra nel suo ufficio dietro la cattedra. Apro il libro e tiro fuori tutti gli ingredienti.

-Court hai qualche uovo da prestarmi? –

-Certo! –

Passo a Gwen alcune uova di Ashwinder dal mio barattolo e cerco la pagina 134.

-Ecco! –

-Che dice? –

-L’amortentia è un filtro…bla bla…procedimento: tritare le uova di Ashwinder e bollirle con l’acqua di luna per dieci minuti a fuoco medio, tre a fuoco alto e quattro a basso, mescolare durante tutta la cottura alternando dieci volte in senso orario e dieci volte in senso antiorario, aggiungere 14 grammi di peperoncino in polvere…mischiare di nuovo…dovrebbe uscire una sostanza leggermente densa di colore violaceo…cuocere a fiamma alta alimentata…aggiungere lentamente due petali di rosa alla volta finchè il composto non diventa rosa pallido…cuocere...-

-Oh mamma è difficilissimo! –

-Ma no Gwen! Ci devo riuscire! Ci servono quei dannatissimi venti punti! –

-O..ok –

Il chiacchiericcio degli studenti indaffarati viene interrotto da un urlo acuto. Una ragazza di Grifondoro dai lunghi capelli viola stritola un ragazzino minuto con i capelli castani che mugola quasi soffocando tra le braccia della ragazza.

-Awwwww hai visto Codichino? L’amortentia hai sentito? Se la bevi staremo per sempre insieme, sei contento? –

-Sierra io…-

Ma la sua voce viene stroncata da un abbraccio ancora più stretto della ragazza che con una mano incomincia a mettere gli ingredienti nel calderone. Mi giro e vedo Noah che si sbatte una mano sulla fronte mentre Trent accanto a lui ridacchia come tanti altri. Vedo anche Geoff all’ultimo banco mentre lancia un aereoplanino di carta incantato che comincia a volare per tuta la stanza, finché non si avvicina a Izzy che lo fa esplodere.

-Bum Buuuuuuum! –

Sale sulla sedia e incomincia a far esplodere tutte le palline di carta che gli altri incominciano a lanciarle. Si crea uno scompiglio allucinante e la fuliggine delle esplosioni comincia a mischiarsi ai fumi colorati delle pozioni e l’aria si impregna di odore di bruciato e il chiasso aumenta mentre tutti incominciano a scagliare incantesimi. E in pochi secondi lo scompiglio diventa caos.

-Fermi tutti! –

Grido ma nessuno mi ascolta, Gwen all’inizio divertita comincia a rendersi conto della confusione e incomincia a gridare insieme a me. Harold l’altro prefetto si riscuote dalla sua calma e cerca inutilmente con Trent di fermare gli altri.

-Che succede qui? –

Il professore fa irruzione e tutti si bloccano, chi a mezz’aria con le bacchette puntate in alto, c’è chi come me in procinto di calmare gli altri.

-Ragazzi! Non vi posso lasciare soli un attimo ero impegnato in una cosa importante e soprattutto urgente riguardante la sicurezza della scuola! –

-Professor McLean ho cercato di cal…-

-Silenzio per favore signor Froud la prego-

Dice rivolto ad Harold che china la testa dispiaciuto.

-Innanzitutto signorina Izzy Crown le tolgo dieci punti per aver creato scompiglio nella mia classe, e siccome oggi avete tre ore con me, pulite e vi prego continuate la vostra pozione con calma! Devo finire questo lavoro entro stasera! –

Sbatte la porta del suo ufficio e nella classe non vola una mosca.

-Non ho mai visto il professor McLean così serio e poi avete visto come è cambiato di umore? Era allegro e poi era preoccupato, normalmente commenta tutto ciò che facciamo in classe, ha detto che è a rischio la sicurezza della scuola! –

Dice LeShauna, una ragazza di Grifondoro, abbastanza preoccupata.

-Naaa non ha detto proprio così secondo me è l’ennesimo troll che uscito nei sotterranei-

Noah con la sua pacifica ironia da chi la sa lunga riesce a mettere a tacere alcuni compagni impensieriti.

Dopo circa due ore e mezzo riesco a finire la mia pozione. Gwen legge dal libro:

-Il risultato dovrebbe essere un pozione madreperlacea, luminosa con un caratteristico fumo a spirale…e con un odore specifico per ciascuno…-

Guardo soddisfatta il mio paiolo pieno di una pozione perfettamente uguale alla descrizione fatta da Gwen.

-Comunque, che tipo di odore? –

-L’odore che preferisci! –

Mi avvicino e inspiro il vapore. Erba tagliata, libri e… non riesco a distinguere questo odore è strano ma mi piace molto ma non so a cosa associarlo.

-Che odore senti tu Gwen? –

La ragazza si avvicina al mio paiolo visto che lei non è riuscita a finire correttamente la sua pozione e proclama abbastanza sicura:

-Bè l’odore della pergamena da disegno nuova, fiore appassito e…profumo di Trent…-

Arrossisce e io la guardo ridendo. Il professore di pozioni esce dal suo ufficio leggermente sudato e preoccupato.

-Bene ragazzi perfetto, fatemi vedere le pozioni-

-Pazzesco come sia diventato il prof-

Mi bisbiglia Gwen all’orecchio.

-In che senso? –

-Non ti rendi conto di quanto è diventato serio? Non è da McLean! Secondo me c’è in ballo qualcosa di grosso! –

-Ma no! Secondo me non c’è nulla di particolarmente pesante, al massimo un troll nei sotterranei come ha detto Noah! E poi se veramente fosse successo qualcosa di brutto lo avrebbero scritto anche nella Gazzetta del Profeta! –

-Anche tu hai ragione però di sicuro oggi per il prof è una giornata no! –

-Bene ragazzi! Ho controllato tutte le pozioni e direi che le migliori se non perfette sono quelle della signorina Obonsawin e della signorina Barlow! Ragazze meritate entrambe 20 punti per la vostra casa! –

Entrambe le case gioiscono e Sierra grida entusiasta:

-Oooooh Codichinoinoino hai sentito che bello? La pozione funziona! –

Si crea un piccolo scompiglio e il professore ci congeda velocemente e rientra nel suo ufficio. Si crea una calca all’uscita della porta e io e Gwen ci avviamo fuori dai sotterranei, alla Sala Grande. Cosa abbiamo dopo pranzo? Gwen tira fuori dalla cartella l’orario scolastico e lo legge a voce alta:

-Allora, oggi è martedì quindi due ore di storia della magia già fatte con i Grifondoro, tre ore di pozioni con i Grifondoro, due ore di incantesimi sempre con i con i Grifondoro e un’ora di erbologia con i Serpeverde, nooo i Serpeverde no! –

Gwen sbuffa.

-Non pensarci, ora mangiamo! –

Prendiamo posto nel nostro tavolo dove alcuni sono già sono seduti. Noah legge, Trent scrive qualcosa su un foglio di pergamena. I professori sono seduti al tavolo e il preside Gambon sta parlando silenziosamente con la Smith che ogni tanto annuisce leggermente preoccupata. McLean non si vede ancora.

-Guarda! Guarda ho detto! Lo vedi anche il preside e la Smith sono preoccupati, sta succedendo qualcosa! –

Gwen mi blocca mentre stavo per prendere la forchetta indicandomi con fare circospetto il tavolo degli insegnanti.

-Gwen, stai cominciando ad essere paranoica, secondo me non c’è niente di cui preoccuparsi! –

Detto questo la zittisco e affamata prendo una porzione di sformato di verdure mentre Gwen mi guarda sconfitta.

-Noah mi passi il pollo con le patate? –

Noah prende distrattamente il vassoio e lo porge a Trent senza spostare gli occhi dal suo libro. Ad un certo punto Gwen alza lo sguardo dal suo spezzatino e mi chiede:

-Ah Court, non te l’ho ancora chiesto: cosa hai fatto quando siamo andati a Hogsmeade? –

La domanda mi lascia sorpresa e mi va di traverso il succo di zucca che sto bevendo. E ora che le rispondo? Dovrei dire una bugia, nn voglio dire una bugia a Gwen ma non posso dire neanche la verità…Il mio pensiero viene interrotto da una voce sconosciuta.

-Scusate è qui Tyler? –

-Lindsay! Tyler non può essere qui! Questa è la casa Corvonero!

Una bella ragazza bionda e formosa con la divisa da Grifondoro e una bandana azzurra sulla testa si avvicina confusa al nostro tavolo insieme ad un’altra di Tassorosso, più bassa, occhialuta e con un’alta coda di cavallo.

-No biondina ci dispiace ma questo fantomatico Tyler non è certo al tavolo dei Corvonero-

Noah risponde poco socievole e scocciato e le due ragazze si allontanano.

-Cavolo che gentile Noah! –

Gwen lo guarda storto ma lui non le risponde impegnato a leggere.

-Hey Gwen ti va di fare una passeggiata con me dopo le lezioni? –

-Ok! –

Gwen sorride imbarazzata a Trent che a sua volta le sorride. Il pranzo finisce e ben presto dobbiamo andare alla lezione di incantesimi della professoressa Smith. Io e la gotica entriamo in classe e ci sediamo al secondo banco come di consuetudine e così fanno tutti gli altri compagni di Corvonero e di Grifondoro. La Smith entra con il suo solito cipiglio severo.

-Bene ragazzi, oggi impareremo l’incantesimo di appello, ora scrivo la formula alla lavagna e voi proverete a fare pratica con questi cuscini, vero signor Bennet? –

-Eh cosa? –

Cody all’ultimo banco colto di sorpresa cade dalle nuvole. La professoressa lo guarda severa ma riprende:

-Bene, stavo dicendo…La formula è “Accio”, vi farò un esempio veloce-

Punta la bacchetta verso il banco di LeShauna e pronuncia con chiarezza:

-Accio penna! –

La penna d’oca vola dalle mani della ragazza e la professoressa la afferra al volo sotto lo sguardo incuriosito di tutti, e, con un leggero movimento della bacchetta fa tornare l’oggetto alla proprietaria. Nell’aula si leva un leggero vociare e all’ordine della prof ci disponiamo in una fila abbastanza ordinata.

-Figo e utile non trovi? –

Gwen mi rivolge la parola.

-Vero! Speriamo di impararlo in fretta! –

Uno alla volta tutti provano l’incantesimo e il rosso Harold ci riesce al primo colpo alla perfezione. Poi è il turno di Gwen che ci riesce a metà perché il cuscino cade prima che lei riesca a prenderlo, poi Geoff, Izzy (che lo fa esplodere guadagnandosi una sgridata dalla Smith), Trent, Sierra, Cody, Lindsay…E ultima io.

-Accio cuscino! –

L’oggetto mi vola in mano e io riesco a prenderlo al volo.

-Ottimo ragazzi vedo che più o meno tutti siete riusciti tutti ad ottenere dei buoni risultati! Assegno 5 punti a Corvonero e 5 punti a Grifondoro perché il signor Froud, la signorina Barlow, la signorina Obonsawin e la signorina Edwards sono riusciti a fare l’incantesimo al primo colpo! –

LeShauna e Sierra si danno un cinque compiaciuto.

L’ora e mezzo successiva passa tra altra pratica e teoria dell’incantesimo di appello.

-Bene ragazzi per la pros…-

-Professoressa, scusi se la interrompo, ma il professor McLean ha parlato del fatto che la scuola è in pericolo, è vero? -

Alla domanda di Gwen tutta la classe si zittisce e tutti portano lo sguardo sulla professoressa Smith che stranamente è leggermente spiazzata dalla domanda.

-Cosa? Ehm…assolutamente no ragazzi, voi non dovete preoccuparvi, la cosa non vi riguarda affatto-

Colgo una nota di timore nella voce della Smith ma non lo faccio notare a nessuno perché tutti sembrano sollevati dalla dichiarazione della professoressa.

-Comunque, per la prossima volta dovete scrivere tre rotoli di pergamena sull’incantesimo studiato oggi in classe, arrivederci-

Io, Gwen e gli altri ci dirigiamo verso il parco per andare alle serre dove ci aspetta la professoressa Margolyes. Appena esco mi stringo nel mantello per via della temperatura scesa.

-Hai notato che c’è più freddo rispetto a ieri? –

-Sì, il tempo sta cambiando, si sta avvicinando ottobre, fra poco meno di un mese è Halloween! –

Gwen si mette il cappuccio imitando il verso di uno zombie e io ridacchio. Lontano, ai piedi della foresta proibita noto la casa di Chef Hatchet, il guardiacaccia della scuola e lui che da mangiare ad una salamandra che va a fuoco. Nel lago il calamaro gigante sonnecchia placidamente con alcuni tentacoli che spuntano dalla superficie piatta dell’acqua.

-Hey Barlow non mi saluti? –

Io e Gwen ci giriamo di scatto e ci ritroviamo una Heather seguita da un bel latino seducente.

-Hather, fai a farti mangiare da un troll! –

Il ragazzo però risponde prima che la mora possa insultarci a sua volta.

-Salve chica io sono Alejandro, ho sentito che da poco hai infastidito la mia ragazza, questo non va assolutamente bene-

Si passa una mano tra i capelli in modo provocante e Heather gli si avvicina in modo noncurante.

-Già mi hai mancato di rispetto! Quindi favore cambia favore giusto? –

In un secondo tira fuori la bacchetta ma prima che il suo incantesimo mi colpisca prendo la bacchetta:

-Protego-

L’incantesimo dell’asiatica rimbalza sul mio scudo e ritorna indietro ma lei riesce a schivarlo. Anche Gwen e Alejandro tirano fuori la bacchetta e intorno a noi comincia a formarsi un piccolo capannello di studenti incuriositi.

-Stupeficium-

-Protego-

-Serpensortia-

-Vipera evanesca-

Una vipera esce fuori dalla bacchetta di Alejandro ma Gwen la fa sparire prima che quella ci salti addosso.

-Tarantellegra-

Alejandro comincia a ballare uno sfrenato tip tap ma riesce a bloccarlo con un contro incantesimo.

-Confrigo-

Tra me e Gwen avviene una piccola esplosione che grazie al cielo ci manca.

-Deficiente dovevi beccarle! –

-Stupef…! –

-Fermi! –

Le professoresse Margoyles e Smith si avvicinano con sguardo furioso, bloccando un incantesimo di Heather.

-Professoressa noi…-

-Zitta Barlow, Fahlenbock, Wilson, Burromuerto, seguitemi immediatamente in presidenza-

Il tono della Smith non ammette repliche e ben presto tutti e quattro incavolati neri ci apprestiamo a seguire un altrettanto infuriata professoressa. Il panico mi pervade e il mio orgoglio e la mia sicurezza vengono improvvisamente meno, se mi espellono? Come farò? Come farò poi a spiegarlo ai miei, è colpa di Heather ma in fondo so che io e Gwen abbiamo continuato, mi faccio ancheuna marea di opzioni sulla possibile punizione che potrebbero darmi quando, ben presto ci ritroviamo davanti ad una grande statua di grifone dorata.

-Wawanakwa-

La professoressa pronuncia quella che è probabilmente una parola d’ordine perché subito dopo il grifone fa un balzo di lato scoprendo una scala a chiocciola.

-Prego ragazzi muovetevi! –

La professoressa ci va salire uno alla volta e lei ci segue per ultima.
E’ la prima volta che entro nell’ufficio del preside e anche se è bellissimo non posso definirmi contenta. Sulle pareti sono appesi decine e decine di quadri raffiguranti i precedenti presidi di Hogwarts. Ai lati tantissimi armadietti finemente decorati racchiudono delicati strumenti e una teca dorata in stile barocco contiene centinaia e centinaia di fialette contrassegnate da una fine ed elegante calligrafia. Sui tavolini dalle gambe sottili in legno scuro poggiano ronzanti e ticchettanti strumenti argentati di ignota utilità. Tutti e quattro nonostante ci troviamo lì per punizione non possiamo a meno di ammirare ciò che ci circonda che emana magia allo stato puro. Il professor Gambon però non si vede. La Smith ci guarda severa e apre la bocca per dirci qualcosa ma la richiude subito perché in quel momento entra entrando il preside. Alto, con una barba e i capelli lunghissimi di un puro bianco argenteo, la tunica e il mantello rossi fanno risaltare la sua figura maestosa, ci guarda quasi ridendo attraverso gli occhiali a mezzaluna.

-Buon pomeriggio ragazzi, buon pomeriggio professoressa-

-Bando ai convenevoli Percival, questi ragazzi sono stati beccati a duellare nel parco della scuola rischiando di mettere in pericolo la loro salute e quella dei loro compagni-

-Ahh, beata gioventù, prego ragazzi accomodatevi e raccontatemi la vostra vicenda, prego Maggie può andare-

-Arrivederci Percival-

La Smith si allontana leggermente titubante lasciandoci con il professore che ci guarda con i suoi occhi grigi penetranti. Il professore fa apparire con un gesto della mano quattro poltroncine foderate di velluto rosso e ci sediamo. Gwen ha uno sguardo basso e deluso, Heather quasi di sfida così come il fidanzato. Io cerco di mantenere uno sguardo abbastanza sicuro pronta a raccontare la verità al professore.

-Bene ragazzi, quindi chi vuole cominciare-

-Io-

-Prego signorina Barlow racconti la sua versione dei fatti-

-Professore, io e la mia compagna Gwen stavamo andando alla…-

Raccontiamo a turno la nostra storia e Heather tira fuori ovviamente anche la faccenda della sfida tre contro uno.

-Ma sei stata tu a sfidarci! –

-Sì ma intendevo solo te Barlow-

-Ma…-

-Su su ragazzi rilassatevi un attimo, ho capito perfettamente il vostro problema, è una faida: uno inizia e l’altro continua e così sempre, non c’è tregua, provate a mettere da parte gli antichi rancori e cercate di evitare di sfidarvi a vicenda, vedrete che poi vivrete meglio e più tranquilli-

-Io andare d’accordo con Wilson? Ma neanche per idea piuttosto mettetemi in una stanza piena di folletti della Cornovaglia! –

-Idem per me! –

-Capisco-

Il professor Gambon ci guarda sorridendo quasi gli avessimo raccontato una storiella divertente e in tutta calma riprende a parlare rivolto a me e Heather:

-Ragazze, allora, visto che evidentemente la rivalità e l’antipatia sono reciproche allora semplicemente evitate di parlarvi, sfidarvi e fate a meno di litigare per le cose più inutili, promesso? –

Rimaniamo un attimo pensose squadrandoci sospettose e dopo circa trenta secondi ci porgiamo una mano titubante e ce la stringiamo a vicenda senza troppa amicizia.

-Perfetto ragazzi, cercate di non mettervi nei guai durante il prossimo periodo, ci sono già abbastanza cose a cui pensare, potete andare-

Così di punto in bianco ci congeda. Ci guardiamo un po’ stupiti e il preside Gambon capisce al volo.

-Vi chiedete perché non vi ho messo una punizione vero? E’ perché secondo me in questi casi è piuttosto inutile, se vi avessi punito non avremo risolto i conflitti che avete da tempo giusto? –

Alla risposta del preside rimaniamo ancora più stupefatti.Sorride sornione e ci ricongeda con un arrivederci tranquillo e sereno.
Usciamo dall’ufficio del preside senza dire una parola e io e Gwen prendiamo la strada opposta di Heather e Alejandro.

-Non ci credo che la abbiamo scappata! –

-Puoi dirlo forte, avevo il terrore di essere espulsa-

-Esagerata! –

La guardo storto.

-Che ore sono? –

-Le quattro, abbiamo saltato anche la lezione! –

Dice Gwen abbastanza positiva.

-Oh no, la prossima volta c’è verifica, avremo ripassato in classe, dopo aver quasi avuto una punizione non posso permettermi un brutto voto, ne va del mio orgoglio di studente migliore del suo corso-

Mi rattristo e mi torna l’ansia così appena torniamo alla sala comune dei Corvonero mi metto a studiare di buona lena. Qualche compagno tra cui Trent si avvicina preoccupato per la nostra visita dal preside ma noi li tranquillizziamo subito. Mi siedo su una scrivania e tiro fuori dalla cartella i libri delle varie materie. Apro il quello di difesa contro le arti oscure e incomincio a leggere finché dopo un po’ la voce sussurrata per non farsi sentire dai compagni difronte al camino di Gwen mi interrompe.

-Court, secondo te che cosa succede a scuola? Hai notato anche tu che la professoressa Smith e il professor McLean erano sul serio preoccupati vero? E poi anche il preside ha accennato a qualcosa–

Distolgo lo sguardo dalla pagina e appoggio il libro sulle ginocchia.

-Si, l’ho notato anch’io, non posso più negare l’evidenza, però, sinceramente non ne ho la più pallida idea, forse un mago oscuro, un evaso da Azkaban che gira qui intorno-

-…Lo avrebbero detto alla Gazzetta del Profeta…-

-Hai…ragione però è anche vero che la professoressa ha detto di non preoccuparsi, e poi magari è una cosa facilmente risolvibile, ha passato di peggio questa scuola! –

-Non so…-

Gwen si siede affianco a me pensierosa e guarda fuori dalla finestra il sole che lentamente tramonta.



 

Angolo autrice
Ok, ormai è palese che succede qualcosa di ignoto, mi dispiace che non ho messo Duncan in questo capitolo ma sinceramente stavolta non serviva :D (la gente prende il mitra), ok prometto che nel prossimo capitolo ci sarà. Comunque spero che la storia non vi sembri troppo breve o frettolosa. Per favore fatemi sapere che ne pensate con una recensioncina ;)
Saluti biscottosi a tutti (????)
Iron Sara

 

 

   
 
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