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Autore: gothik princess    28/02/2009    4 recensioni
CIAO A TUTTI! Questa è la mia prima fiction. Mi è stata ispirata dalla mini serie "Coco Chanel" e a vederla ho subito immaginato come se la caverebbe la strega più stilosa del mondo magico alle prese con una gonna da abbinare e soprattutto con un marito poco collaborativo...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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COCO MALFOY
Quella mattina Lucius Malfoy si alzò di buon’ora per andare a lavoro: si vestì con un completo elegante per la riunione con Caramell, in programma quella mattinata e si pettinò i lunghi capelli biondo platino. Quando entrò nella sala da pranzo, allestita con cura dagli elfi per la colazione, gli fu subito chiaro che non sarebbe arrivato tanto presto al Ministero come credeva. Accanto al tavolo da pranzo troneggiava un manichino vestito con una gonna color avorio di chiffon e voile, che sua moglie stava guardando con disapprovazione. “Buongiorno, Narcissa” “Idiote!” mormorò lei in risposta “Con chi ce l’hai?” “Con le ragazze della redazione moda. Pretendono di abbinare questo” e tirò fuori da una cesta sul pavimento un maglioncino di lana dorato “A una gonna di chiffon. Te ne rendi conto? E’ inammissibile!” Lucius non rispose. Benchè si vestisse in modo perfetto per qualsiasi occasione, di moda femminile ne sapeva decisamente poco. Narcissa era la direttrice del giornale di moda più famoso in tutto il mondo magico e prendeva veramente sul serio il suo lavoro, anche perché le riusciva bene. “E guarda questi: stiletti! Ma fammi il piacere!”. Mentre lei continuava a borbottare sulle ‘regole della moda’ e sulla ‘mancanza di stile delle ragazze provinciali’ Lucius stava mangiando tranquillamente una brioche e ogni tanto rivolgeva un’occhiata alla moglie e sorrideva divertito, attento a non farsi beccare da lei. Quando si alzò, però, scoprì che avrebbe fatto meglio a mangiare in pigiama. “La tua camicia! Si, è perfetta!” esclamò lei. Aveva già intuito cosa intendesse sua moglie, ma fece finta di non aver capito “Perfetta per cosa?” “Per il mio servizio, ovvio. Dai toglitela!” “Cosa?” “Dammi la tua camicia. Quella sfumatura di blu sta alla perfezione con questa gonna” disse entusiasta “Ma fa freddo!” provò a protestare lui. Purtroppo non ci fu niente da fare: gli toccò prestare la camicia alla moglie che, con due colpi di bacchetta, l’accorciò notevolmente e tagliò due oblò sugli avambracci e sulla schiena. Poi sfrecciò al piano di sopra e tornò con due cravatte, una avorio e l’altra blu “Scusami, ma mi servono.” “Non puoi metterle entrambe, il colletto è troppo corto” “Non ho detto che le metterò al collo” Narcissa infatti cucì insieme le due estremità e legò le cravatte come una cintura. “Ora va molto meglio, sono anni che non si vede più niente alla garconne” decretò, quando poggiò ai piedi del manichino un paio di ballerine. Lucius guardò sconsolato ciò che rimaneva della sua camicia di seta, la sua preferita. Narcissa si accorse dello sguardo del marito “Credimi: io so cosa vogliono le streghe, e questo è esattamente lo stile di cui hanno bisogno, pratico, chic ed elegante.” “In effetti l’insieme è carino” gli toccò convenire “Lo so che ti dispiace, ma te la riporto stasera” assicurò lei “Amore mio, io non posso portare una camicia così corta e con gli oblò” disse ironicamente lui. “Manderò un gufo allo stilista che te l’ha fatta. Entro stasera riavrai la tua camicia, e mi farò perdonare!.” Narcissa fece evanescere il completo e si materializzò al giornale. Lucius tornò in camera da letto e mentre si allacciava i bottoni di una normalissima camicia bianca pensò che poteva andar bene anche vestito così. Ma una volta varcata la soglia del suo ufficio, la sua attenzione fu attratta da una scatoladei suoi cioccolatini preferiti. La aprì e trovò un biglietto “A mio marito, che avrebbe le sue buone ragioni per avadakedavrizzarmi, ma che ancora una volta mi ha permesso di attingere al suo guardaroba e modificarlo per i miei servizi di moda senza lanciarmi una maledizione. Narcissa.” “Beh” pensò Lucius, prendendo una pralina di cioccolato bianco “Dopotutto non è male avere una moglie che mantiene le promesse!”
   
 
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