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Autore: SerenaTheGentle    23/11/2015    1 recensioni
Amanda è una ragazza semplice e riservata, che concede difficilmente qualcosa a se stessa, ma convinta dalla sua migliore amica decide di fare un viaggio e di andare a trovare sua zia in montagna.
Proprio lì, nel posto più improbabile del mondo e nel modo più strano possibile incontra la persona che mai si sarebbe aspettata di trovare e che mai si sarebbe aspettata di imparare ad amare.
Edmund è un ragazzo di origini nobili e di famiglia molto ricca. Se ne frega dei suoi genitori e grazie ai soldi che i suoi nonni gli elargiscono fa spesso come gli pare. Ma arriva un punto in cui la vita lo mette di fronte a fatto compiuto e il signorino dovrà imparare a sostenersi con le proprie gambe. Lassù in una piccola casa sperduta in mezzo alle montagne avrà ciò di cui ha davvero bisogno e scoprirà di non sapere quanto una cosa sia importante quando non ce l'hai più.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 26

Pov Edmund

Cosa cavolo stava facendo?
Certo, non mi sarebbe dispiaciuto se avesse voluto fare qualcosa insieme a me, ma sentivo che non era giusto. Quando si fermò notai vergogna nei suoi occhi, mentre io cercavo di capire. Era ovvio che aveva voluto farmi impazzire, ma non credevo che sarebbe stata così audace. Si levò da me e io me ne andai in camera. Dovevo cercare di non pensare a lei.
Cazzo! In questa casa non c’era nemmeno una fottutissima doccia! Mi ci vorrebbe una cascata d’acqua gelata!
Decisi di stendermi sul letto, ma appena chiusi gli occhi il mio primo pensiero andò a lei: alla sua pelle sotto le mie mani, al modo in cui le procuravo dei brividi, al modo in cui la mia pelle si tendeva sotto le sue labbra, al modo in cui mi faceva impazzire con il suo lato innocente, ma contemporaneamente sensuale, al modo in cui le mie mani esploravano senza timore il suo corpo e al modo in cui i suoi sospiri si univano ai miei.  È possibile che una ragazza così bella non abbia mai avuto un ragazzo???
No, non ce la faccio!
Mi alzai velocemente e altrettanto velocemente mi fiondai fuori da quella casa, incurante delle sue urla, ma il contatto con il freddo mi fece bene, non pensai a lei per un po’ e nel frattempo avevo fatto il giro dell’abitazione due volte. Rientrai che stavo gelando e Amanda mi saltò letteralmente addosso, togliendomi la maglia e mettendomi addosso una coperta di lana pesante, poi mi fece sedere e mi cambiò i calzini borbottando qualcosa ogni tanto e alla fine senza pensarci troppo mi saltò addosso.
Fantastico. Il mio tentativo di stare calmo e non cedere alla tentazione di farla mia all’istante era andato a farsi benedire.
Stranamente ci eravamo ritrovati nella stessa posizione di stamattina, ma questa volta era diverso, non stavamo giocando.
-Perché cavolo te ne sei andato in quel modo? Non lo sai che fuori fanno meno dieci gradi?!- mi chiese spalancando gli occhi e puntandoli nei miei.
-No, non me n’ero accorto, grazie del chiarimento!- commentai sarcastico cercando di non ridere. Ma un sorriso sulle sue labbra fece sorridere anche me.
-Avanti! Che ti è preso? Volevi morire assiderato?-
-Sai, Amanda, quando una ragazza fa certe cose ad un ragazzo e poi lo manda in bianco, in una casa senza via d’uscita senza altre fonti si sfogo, quel povero tizio dovrà cercare in qualche modo di togliersi dalla testa dei pensieri che non riuscirà mai a soddisfare! La cosa diventa complicata quando pensa di esserci riuscito e invece la ragazza gli salta addosso come qualche ora prima e il suo amichetto delle parti basse si risveglia di colpo! Capito?- cercai di spiegarle con chiarezza quello che era successo e la sua espressione stupita mi mandò in estasi!
-Oh mio Dio! Mi dispiace! Scusa...io non volevo...non pensavo che...- Amy era in evidente difficoltà e decisi di metterla ancora di più in imbarazzo incominciando a ridacchiare e lei si accigliò proprio come volevo che facesse. Fece per alzarsi, ma la fermai in tempo, non volevo che si staccasse da me.
-Lasciami andare antipatico, cretino, deficiente, stupido, idiota, brutta faccia di merlo!- quelle erano decisamente le cose più carine che mi aveva mai detto da quando ci conoscevamo.
-“Brutta faccia di merlo”?-
-Tu sei così insopportabile! Io ti sto chiedendo scusa per quello che ho fatto e tu mi prendi pure in giro?- era davvero sconcertata.
-Scusa, ma non so se ritenermi offeso perché mi hai paragonato ad un merlo, oppure essere dispiaciuto per il merlo perché gli hai dato del brutto, ma dato che io sono bello come il sole non credo ci sarà qualche problema!-
-Ah si, presuntuoso mancava nella lista!-
-Ma a te piace il presuntuoso!- quella mattina mi sentivo audace.
-Niente affatto!- distolse lo sguardo diventando rossa ed ebbi la prova che stavo cercando.
-E so anche che ero io nel sogno!-
-L’ho già detto che sei esasperante?-
-No, ma a te non dispiacerà certo ripeterlo vero?-
-Ti odio e sei esasperante!-
-Bene, allora non avrai niente in contrario se mi permetterò di fare questo...- lasciai la frase in sospeso per poi fiondarmi sulle sue labbra e ritrovare quel calore al petto che in quei giorni mi aveva reso felice e appagato. Scesi lentamente a baciarle il collo e ogni centimetro del viso, per poi accarezzarle le cosce, mentre ogni parte del suo corpo era attaversata, come il mio, dai brividi del freddo e del desiderio, conoscevo a memoria quei brividi ed ero felice di sapere che su Amanda avevo un certo effetto.
Mi alzai per andare in camera da letto e lei agganciò le sue gambe alla mia schiena facendo scontrare maggiormente i nostri bacini, provocando la fuoriuscita di un gemito frustrato dalla mia bocca. Arrivai alla nostra camera e adagiai lentamente Amy sul letto e un’ondata di piacere mi invase quando passò le sue mani fra i miei capelli scompigliandomeli come solo lei sapeva fare. Le mie mani vagarono istintivamente sul suo corpo andando ad alzare la sua vestaglia e riscendendo lentamente mentre mi stendevo sopra di lei stando attento a non farle del male.
Stavo raggiungendo l’apice del piacere solo baciandola e fu questo che mi fece fermare.
Non potevo farle questo. Io ero solo uno stronzo. E non la meritavo.
Notai il rossore che invadeva il suo viso e probabilmente si era resa anche lei di cosa stavamo per fare, forse mi avrebbe fermato o forse saremmo andati oltre, fatto sta che anche lei si era lasciata andare. Lei si era lasciata andare con me, la persona sbagliata.
-Sei così bella...- le sussurrai mentre con la mano destra prima e poi la sinistra facevo riscendere la sua vestaglia e mi poggiavo sulle braccia per ammirarla ancora un po’.
Amanda sussurrò appena un “grazie” e non so perché diedi voce ai miei pensieri.
-Non mi devi ringraziare, tu sei davvero bella e anche un cieco lo vedrebbe! Dio, mi riterrei davvero sfortunato se al tuo posto mi fossi ritrovato con una di quelle ragazze sicure di loro stesse, egoiste e poco gentili con cui ero solito uscire, ma con te è diverso perché tu sei così speciale che non mi approfitterei mai di te. E so che non è il massimo che io ti dica queste cose, ma mi sono uscite, scusa.- chiusi gli occhi per un secondo e li riaprii appena sentii un lieve ridacchiare da parte sua: aveva i capelli sparsi per il materasso e le sue mani allungate verso i miei capelli che cercavano di mandare quei ciuffi ribelli indietro. Era un vero spettacolo.
Sorrisi sollevato del fatto che quello che avevo detto non l’aveva fatta sentire a disagio, anche se la posizione in cui eravamo era molto più imbarazzante del mio discorso: lei sdraiata sul letto e io sopra con le gambe incastrate fra le sue.
-È per questo che ti sei fermato? Perché sono diversa?- mi chiese sorridendo mentre con le braccia cingeva il mio collo e mi abbracciava la schiena scoperta. Che diavoletta tentatrice!
-Si.- sussurrai desiderando solo di baciarla e non pensare ad altro, ma a volte la realtà è più dura di quello che sembra e non è come in uno di quei libri che Honor si legge dove il protagonista e la protagonista si abbandonano alla passione del momento per poi vedere il loro amore sfumare con il tempo.

Aspetta un attimo! “Amore”?


Angolo Autrice
Per qualche strano mistero della vita ( forse la connessione internet, ma shhh) non mi aveva pubblicato il capitolo, comunque spero che sia di vostro gradimento e chiedo venia per il ritardo non voluto! 
Un bacio, 
Serena.

 
   
 
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