Fanfic su attori > Orlando Bloom
Ricorda la storia  |      
Autore: LadyElizabeth    28/02/2009    7 recensioni

Sono Gemma Bray.
Venticinque anni, londinese.
Amica d’infanzia di Liv Tyler.
È stata lei ad invitarmi a questo ballo in maschera.
E mi ha prestato gentilmente le orecchie a punta e l’abito che aveva “rubato” sul set del Signore degli Anelli.
[...]
Un indiano, un orco, un cowboy, Zorro…
C’è anche un elfo.
Vestito con una casacca argento e calzamaglia verde scuri, ha lunghi capelli biondi.
Assomiglia moltissimo al Legolas del film.
Però dai fori della maschera argentata che porta sul viso posso vedere che non ha gli occhi azzurri.
Oddio, l’ho guardato negli occhi!
E adesso perché viene verso di me?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ballo in maschera

Insomma, ho venticinque anni.

Mica posso fare la timida.

Guardo ancora una volta il bicchiere che tengo tra le mani poi mi decido a posarlo su un vassoio lì accanto.

Liscio la gonna del vestito ed emetto un sospirone.

“Dai Gemma, ce la puoi fare!”

Mi avvio verso il salone affollato e, passando davanti ad uno specchio, mi lancio un’occhiata.

Non sono così male.

Però…chissà se gli elfi avevano i capelli rossi.

Ok, ora mi spiego.

Sono Gemma Bray.

Venticinque anni, londinese.

Amica d’infanzia di Liv Tyler.

È stata lei ad invitarmi a questo ballo in maschera.

E mi ha prestato gentilmente le orecchie a punta e l’abito che aveva “rubato” sul set del Signore degli Anelli.

Così ora sono qui con addosso una meravigliosa veste di seta verde chiaro e le orecchie a punta che sbucano dai miei capelli rossi.

Percorro i pochi metri che dal corridoio portano al salone e, non appena varco la soglia, mi sento a disagio.

È pieno di gente!

“Eccoti! Menomale che sei qui! Tra poco iniziano le danze e siccome è la prima ogni cavaliere sceglierà la dama con cui ballare” mi dice Liv.

Sospiro.

Odio sentirmi al mercato.

Non sono mica una mela.

O una modella qualunque.

Io ho una mia indipendenza.

Il che è anche vero, ma c’è da dire che sono timidissima.

E quindi?

E quindi ho paura di non essere scelta.

Nonostante tutto vado a mettermi tra una coniglietta – mamma mia che costume originale! – e un’aliena.

Dai peggio dell’aliena non potrò essere!

Perlomeno non ho cerone verde dappertutto, sopracciglia comprese!

“Signori e signore! Benvenuti al ballo in maschera più speciale dell’anno! Da tradizione, per il primo ballo sarà il cavaliere a scegliere colei con cui vuole danzare. E quindi, senza indugi, si aprano le danze!” esclama il dj.

Gli uomini, posizionati dalla parte opposta della sala, iniziano ad avanzare verso di noi.

Li guardo brevemente, ma senza mai incontrare i loro occhi.

Un indiano, un orco, un cowboy, Zorro…

C’è anche un elfo.

Vestito con una casacca argento e calzamaglia verde scuri, ha lunghi capelli biondi.

Assomiglia moltissimo al Legolas del film.

Però dai fori della maschera argentata che porta sul viso posso vedere che non ha gli occhi azzurri.

Oddio, l’ho guardato negli occhi!

E adesso perché viene verso di me?

Ma quanto sono stupida da uno a dieci?

No, non rispondete per favore.

L’elfo è ormai davanti a me.

Mi tende la mano e con voce soave domanda: “O dolce dama elfica, il mio sguardo si è posato su di voi come fa l’alba sul fiore più bello del mattino. Mi fareste l’onore di concedermi questo ballo?”

Ora sono davvero stupita.

Questo parla come un elfo vero.

“Si mio signore”

O cielo!

Ora faccio anche la donna sottomessa.

“Hanon le” dice prendendo la mia mano tra le sue.

Sussulto appena al tocco delle sue mani calde.

Con passo sicuro mi porta al centro della pista da ballo, si inchina leggermente e mi sorride.

Faccio un tentativo di riverenza, ma vista la mia goffaggine potrebbe sembrare anche che io stia cercando di capire se ho una macchia sulla gonna, e accetto la mano che mi porge.

Pochi attimi dopo e il mio elfo mi sta facendo volteggiare per la sala.

No, mi correggo.

Non è un elfo.

È Fred Astaire travestito da elfo!

Peccato che a me facciano già male i piedi.

Una smorfia di dolore attraversa il mio viso ed il mio cavaliere se ne accorge immediatamente.

“Vi ho forse pestato i piedi?” chiede.

“No, tranquillo!”.

Sorride malizioso.

“Menomale! Se no avrebbe voluto dire che avete i piedi più duri del marmo di questa sala!”.

Ma come si permette?

Gli rivolgo uno sguardo indignato e lui per tutta risposta scoppia a ridere.

Guarda tu questo sbruffone!

“Allora mio caro elfo! Come mai qui?”.

“Sono stato invitato da una mia amica”.

“E chi, di grazia?” domando.

“Perché non mi dite chi ha invitato voi?”

“Perché la domanda ve l’ho posta prima io!”.

Invece di rispondere l’elfo mi fa fare una piroetta ed un casquè.

Oddio, che male ai piedi!

Sapevo che Liv non doveva costringermi a mettere le scarpe col tacco!

L’elfo mi tira a sé velocemente ed io, con la mia solita grazia, vado a sbattere contro la sua spalla.

“Ahio che male!” esclama.

“Oddio scusa! Mi spiace!” rispondo io.

“Ma siete sicura di essere un elfo?” dice ridendo.

Ora sono davvero seccata.

Non sarò una campionessa di leggerezza ed eleganza, ma di certo nemmeno un elefante!

“Si ne sono sicura. Voi piuttosto! Gli elfi normalmente sono gentili e raffinati. Avete presente Legolas? Dovreste prendere esempio da lui!”.

Scoppia in una risata sonora.

“Voi non sapete cosa state dicendo” mi sussurra poi.

Un brivido mi attraversa la schiena.

Lo guardo negli occhi e sprofondo in un oceano color cioccolato.

Rimaniamo in silenzio per un po’ mentre lui mi fa volteggiare per la sala.

Ad un tratto da dietro la spalla del mio cavaliere vedo Liv ballare con…no, aspetta…quello è Viggo Mortensen!

O mio Dio!

Non è mascherato e non capisco perché.

Però sto invidiando da morire Liv.

Lei, che lo ha già avuto per sé nel Signore degli Anelli, lo sta abbracciando stretto mentre io sono costretta a ballare con uno sconosciuto?

Eh no!

Finalmente Liv si accorge di essere osservata, alza gli occhi su di me e fa un saluto con la mano.

Anche Viggo si gira dalla nostra parte, sorride e china la testa.

Cosa alla quale il mio cavaliere risponde immediatamente mentre un sorrisone si allarga sul suo volto.

Cavoli com’è bello!

No, scusate, cos’ho appena detto?

Devo essere impazzita.

Viggo fa per venire verso di noi ma viene bloccato da Liv che mi sorride con aria cospiratrice.

Chissà perché poi.

In quel momento la musica cambia e diventa una specie di jive.

Che, detto tra parentesi, io non so ballare.

Ma il mio cavaliere invece sì.

E pertanto mi ritrovo sballottata a destra e sinistra.

“Direi che ballare non è il tuo forte” mi dice l’elfo.

“No, specialmente questo tipo di balli”.

Mi sorride.

“Di cosa ti occupi quindi?”

“Io? Oh, sono un’arredatrice d’interni. È un lavoro che mi piace molto. Tu invece?”.

“Io sono uno che viaggia parecchio. Ma ora cambiamo argomento: posso sapere il tuo nome?”.

No ma come? Non mi dice nemmeno che lavoro fa e vuole sapere come mi chiamo?

Ma conosce la galanteria?!

“E perché volete saperlo?”.

“Perché voglio sapere chi sei” dice in un soffio inchiodando i suoi occhi nei miei.

Mi ha pietrificata.

Mi blocco sul posto ma lui sfortunatamente non è della stessa mia idea e quindi, aspettandosi che io lo segua nella piroetta, si gira di scatto.

E la mia caviglia si storce.

“Ah! Che male!” esclamo perdendo l’equilibrio.

Le braccia del mio cavaliere mi sorreggono impedendo che io caschi rovinosamente per terra.

“Scusami! Tutto bene?” chiede, e posso vedere un bagliore di preoccupazione attraversare i suoi occhi.

“No…mi sa che mi sono storta una caviglia” rispondo.

“Oh no! È solo colpa mia…vieni, ti accompagno a sederti”.

Purtroppo ai lati della pista non c’è nemmeno una sedia.

Il mio elfo mi sorregge con un braccio attorno ai fianchi, mentre io ho una mano sulla sua spalla e mi addosso quasi del tutto a lui.

Mentre camminiamo – si fa per dire – verso il terrazzo posso sentire i muscoli ben delineati sotto la sua casacca.

E devo dire che ne ha fatta di palestra il ragazzo!

Una volta in terrazzo troviamo finalmente una panca di marmo sulla quale mi siedo.

“Ti conviene stendere la gamba e togliere la scarpa, così vedo se è gonfiata. Inoltre il marmo è freddo e farà qualcosa mentre io vado a cercare del ghiaccio” dice.

Sorrido.

“Grazie”.

Tiro su la gamba e armeggio con il cinturino dei sandali.

Ad un tratto scoppia a ridere.

“Ci credo che ti sei storta la caviglia! Guarda come sono alti questi trampoli!”

“Guarda che è la prima volta che metto scarpe del genere…è stata L…la mia amica a prestarmeli!” dico correggendomi: nonostante si sia dimostrato gentile non voglio ancora svelargli niente su di me.

“Allora normalmente sei anche più aggraziata” afferma alzando un sopracciglio.

Arrossisco.

“Ehm. Veramente no!”

Scoppiamo a ridere entrambi.

“Allora sei proprio una frana!” mi dice guardandomi negli occhi.

Imbarazzata porto una mano al collo e inizio a giocherellare con la collana.

Il suo sguardo segue la mia mano e si posa sulla mia scollatura.

“Quella dove l’hai presa?” domanda.

Sobbalzo.

Il suo tono è freddo, quasi crudele.

Abbasso lo sguardo sulla collana.

So la sua storia.

Era il primo tentativo che hanno fatto del ciondolo della Stella del Vespro che Arwen avrebbe dovuto indossare.

Molto bello e particolare, ma poi, non so per quale motivo, all’improvviso avevano cambiato idea.

“Ecco…vedi…oh e va bene! Sono un’amica d’infanzia di Liv Tyler: i vestiti, la collana e quant’altro me li ha prestati lei!” urlo.

Lui continua a guardarmi negli occhi.

“Ma…un attimo! Tu come fai a sapere cos’è?” chiedo.

Con un gesto stizzito si toglie la maschera.

Ed io vorrei morire.

Davanti a me ho Orlando Bloom.

Colui che ha popolato tutti i miei sogni e le mie fantasie.

Ecco perché mi sembrava così simile a Legolas!

Tento di prendere fiato.

Nel farlo distolgo lo sguardo da lui e lo alzo al cielo: è una bella notte stellata, magica quasi.

Quando torno a guardarlo vedo che ha abbassato il capo.

“Orl…ehm, tutto bene?”

“Sai chi sono. Puoi anche dirlo il mio nome, non è una maledizione. Anche se le mie ex ragazze non la pensano così”.

Rimango di sasso.

Senza sapere perché porto le mani al gancio della collana e me la tolgo.

“Posso sapere qual è la vera storia di questa?” domando porgendogliela.

Inaspettatamente, invece di prendermela, spinge le mie mani lontano.

“Questa collana è stata fatta basandosi su un ciondolo che apparteneva alla mia fidanzata. Quando ha saputo che poi doveva indossarlo Liv ha fatto una scenata di gelosia e così ci siamo lasciati. Quindi ho chiesto alla produzione di cambiare gioiello…” dice amaramente.

“Scusami, non potevo sapere chi eri”.

Alza lo sguardo su di me.

Sorride.

“Non è colpa tua. A proposito, ora che sai chi sono io, posso sapere chi sei tu?”.

Annuisco impercettibilmente.

Lui porta le mani al mio volto e abbassa delicatamente la mia maschera.

Non sto respirando e, a quanto pare, neanche lui.

“Ciao” dice dolcemente.

“Ciao” rispondo.

Mi tende la mano.

“Piacere, Orlando”.

“Gemma”.

Le nostre mani si stringono delicatamente e io sento dei brividi lungo la schiena.

Mi sorride con aria complice poi abbassa lo sguardo sulla mia caviglia.

Io poso il ciondolo che tintinna toccando il marmo della panca.

“Posso sollevare leggermente la gonna? Voglio esaminare la caviglia. Sai, viste le volte in cui mi sono fatto male ormai sono un esperto!”.

Che galante che è.

Alzo di un po’ la gonna, lasciando che scopra i polpacci.

Orlando mi prende gentilmente il piede tra le mani e lo fa ruotare a destra e sinistra.

Poi lo piega avanti e indietro.

“Ahi!”

“Ti fa male se faccio così?”domanda.

Annuisco.

“Gli altri movimenti non ti provocano dolore?”.

“No”.

Sorride.

“Bene, allora. Vuol dire che è solo storta”.

Bene lo dice lui.

Adesso che ho scoperto che è Orlando Bloom avrei ballato volentieri ancora un po'.

“Vado a prenderti il ghiaccio” dice.

“No!” esclamo.

Si gira a guardarmi stupito.

Oddio, ma cosa ho detto?

“Ecco…veramente…sto bene così. Vorrei che restassi qui. Per favore…”

Senza dire una parola si siede all’estremità della panca.

Una sua mano sfiora casualmente il mio piede nudo ed io scoppio a ridere.

“Cosa c’è?” mi chiede sorridendo.

“No, nulla. Solo che soffro il solletico!”.

“Ah! Anche io…”

“Forza Orlando Bloom, parlami di te!” dico.

Mi sembra che si incupisca ma dopo un attimo inizia a parlarmi della sua vita.

“Che sono un attore immagino tu lo sappia…al momento sto aspettando che mi chiamino per farmi sapere com’è andato un provino per film tipo Elizabethtown. Sono venuto qui a Londra a trovare i miei amici per qualche giorno: rivedere Liv, Viggo dopo tanto tempo è sempre fantastico” dice mentre gli si accende una luce negli occhi.

Posso capirlo: ho letto e visto così tante interviste al cast del Signore degli Anelli che sembra anche a me di sapere a memoria cosa facevano quando non giravano.

“Scusa se sono indiscreta- sussurro- ma perché prima hai detto che le tue ex ragazze considerano il tuo nome una maledizione?”

Si passa una mano tra i capelli biondi e capisco che vorrebbe non avere la parrucca, poi si gira a guardarmi negli occhi.

Ha un’espressione angosciata.

“Orlando, se non vuoi parlarne fa lo stesso” dico leggermente in preda al panico.

Alza una mano e mi zittisco.

“No, va bene. Sei la prima con cui ne parlo. Vedi, io sono stato quasi sempre con persone che facevano il mio stesso lavoro e questo creava qualche problema già mentre stavamo assieme. Ma quando le relazioni finivano… beh Kate ha iniziato a lavorare molto di meno e una sera che era ubriaca mi ha chiamato dicendomi di averle rovinato la vita, che era colpa mia, le avevo spezzato il cuore e rovinato la carriera e cose del genere…” fa un sospirone, poi riprende a parlare.

“Anche con Miranda è successo così. Lei era una modella all’inizio, fidanzandosi con me ha acquistato una certa popolarità così ha creduto di potersi buttare nel mondo del cinema. Purtroppo ci siamo lasciati mentre stava girando il suo primo film…Quando è uscito tutti hanno lodato il regista, l’altro attore…ma hanno stroncato lei. Hanno detto che faceva meglio a fare la modella. E così ha fatto lei, solo che dopo aver lasciato Victoria’s Secret in fretta e furia per passare al cinema non la volevano più. E così anche lei ha accusato me…”.

Orlando si prende la testa tra le mani, come se volesse bloccare il flusso di quei pensieri.

“Ma non è colpa tua!” sbotto.

“Anzi forse si! Ti sei sempre scelto della galline come ragazze! Ma perché non te ne trovi una normale una volta tanto? Una che ti vede solo come Orlando e non come l’attore? Una che si svegli accanto a te ogni mattina con il solo pensiero di prepararti la colazione, di farti sorridere, di uscire a passeggiare con Sidi mentre tu non ci sei, una che ti aspetta con la cena in forno quando torni a casa stanco…una che ti ami davvero!”

“Suona un po’ come una donna schiava” dice sarcastico.

“Suona come una donna che ama davvero qualcuno” replico.

Orlando si alza e si appoggia alla ringhiera, fissando il giardino di sotto.

Sbuffo.

Sa che non posso seguirlo e se mi da la schiena mi è impossibile decifrare la sua espressione.

“E sentiamo, chi sarebbe la donna perfetta per me?”

“Questo io non lo so…ma arriverà, devi solo saperla riconoscere. Ho capito che tu sei come me, quando ti innamori ti ci butti dentro a capofitto e poi ne rimani sempre scottato. Forse dovresti, anzi dovremmo, imparare ad andarci con i piedi di piombo…però come fai di fronte all’amore? Come fai a restare impassibile quando senti le farfalle nello stomaco, sorridi non appena vedi colui o colei che ami, e ogni cosa che vedi, senti, leggi ti ricorda lui? Come puoi rinnegare un sentimento così forte?”

Si gira a guardarmi.

Non dice nulla.

Io non dico nulla.

Per la prima volta nella mia vita mi sono aperta così tanto con qualcuno.

Io che normalmente sono timida.

Dalle porte aperte che conducono al salone arriva la melodia di “I’ve had the time of my life”.

“Quanto amo questa canzone” sussurro, più a me stessa che a lui.

Ma evidentemente mi sente perché arriva dinanzi a me e tende la mano come ha fatto appena un’ora fa.

“Vuoi ballare?” domanda gentilmente.

Sono sbalordita.

È così rintronato da essersi dimenticato della mia caviglia?

“Ma…” dico io accennando al piede sollevato.

“Ci penso io” dice.

Mi prende la mano e mi tira in piedi.

Poi, delicatamente, mi fa allacciare le mani dietro al suo collo e mi fa mettere i piedi sopra i suoi.

Una volta che sono totalmente affidata a lui inizia ad ondeggiare piano avanti e indietro.

Mi sento mancare il fiato.

Tutto è così magico.

Così…elfico.

E io sono qui a ballare sui piedi di Orlando Bloom.

No, è solo Orlando.

“A cosa pensi?” mi chiede.

“A stasera” rispondo.

Pianta i suoi occhi nei miei.

“Questa sera è magica”.

“Questa sera è nostra” replico io con un coraggio che non sapevo nemmeno di avere.

La sua espressione cambia, un lampo gli brilla negli occhi.

Avvicina piano il suo viso al mio.

Il suo profumo mi stordisce.

Mi guarda come per chiedermi un consenso.

Ma io oramai sono pietrificata.

Chiudo gli occhi e trattengo il respiro e un secondo dopo le sue labbra si posano sulle mie.

Morbide e delicate, sembrano aspettare una mia reazione.

Per tutta risposta mi stringo di più a lui.

Approfondiamo il bacio.

Quando ci stacchiamo siamo entrambi senza fiato.

Ci guardiamo negli occhi sorridendo.

Poi Orlando mi accarezza una guancia e sussurra piano: “Mia piccola Gemma, questa sera è nostra ma lo saranno anche tutte quelle che verranno”.

E mi bacia di nuovo.

 

 

 

Salve a tutti!

Faccio il mio esordio in questa sezione, sperando di non aver fatto poi così schifo.

Cosa ci volete fare?

Una notte stellata, l’odore di primavera nell’aria e Dirty Dancing mi fanno venire in mente storie di questo genere.

Perciò prendetevela con loro.

Come si fa a prendersela con una notte stellata poi.

Mah…

 Dunque, meglio che passiamo alle cose serie: Liv Tyler, Viggo Mortensen e Orlando Bloom non mi appartengono.

Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.

Ma solo per sognare.

Va beh avete capito no?

Buona serata.

Un bacio,

Liz.

 

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Orlando Bloom / Vai alla pagina dell'autore: LadyElizabeth