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Autore: Mei91    24/11/2015    5 recensioni
Natale è alle porte e dopo la fine della guerra e il ritorno di Sasuke, a Konoha si respira aria di festa e Sakura non vede l'ora di passare più tempo con la sua famiglia: il team 7 specialmente adesso che Sasuke sembra essere davvero cambiato. ma quando una sera Sakura becca Sasuke a baciare Karin, i suoi piani idilliaci per quel Natale vanno in frantumi e Sakura giura a se stessa di chiudere il rapporto con Sasuke, qualunque esso sia e di dedicarsi solo al suo lavoro.Sasuke Uchiha è davvero cambiato e per quel Natale desidera solo crearsi una famiglia e per lui non c'e donna migliore di Sakura. Il cambiamento di Sakura in ghiacciolo però lo colpisce come un filmine a ciel sereno e Sasuke vede sparire davanti i suoi occhi la possibiltà di essere felice. la situazione per lui diventa insostenibile quando Karin gli dichiara i propri sentimenti e lo bacia cogliendolo di sorpresa. Come può Sasuke allontanare da se Karin e provare a riconquistare l'amore della sua Sakura?E se la soluzione secondo lui fosse un matrimonio di convenienza sfruttando la bontà di Sakura per aiutarlo a ripristinare il proprio clan?Sakura sarà disposta...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Karin, Team 7 | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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Eccomi qua ragazzi con un nuovo capitolo di A bride for Christmas, mi fa piacere che il precedente capitolo vi sia piaciuto, spero che questo non vi deluda. Voglio fare un piccolo appunto, so che nel manga dopo la guerra Sasuke e company hanno circa sedici anni, ma in questa storia ne hanno 20.

Grazie a tutti quelli che hanno messo questa storia tra le seguite e le preferite e le ricordate. Grazie di cuore alla prossima Mei.

 

 


 

CAPITOLO 1

 

Konoha era stupenda.

Fuori dalla stazione di polizia, la neve aveva ripreso a cadere lenta e soave e un brivido di freddo le percorse le schiena, ma il sorriso sulle sue labbra era di una luminosità e un calore che dava un netto contrasto con il freddo pungente di fine Novembre.

Sakura Haruno, fiancheggiata da Sasuke Uchiha a destra e Naruto Uzumaki a sinistra, passeggiava tranquilla in direzione del suo appartamento.

 Rabbrividì nuovamente per il freddo.

La giovane kunochi era uscita di corsa dall’ ospedale per reclutare i suoi migliori amici dimenticandosi così di prendere il cappotto, la sciarpa e i guanti dallo spogliatoio. Indossava semplicemente una gonna rosa con un paio di leggings neri pesati, un leggero maglioncino smanicato rosso e una dolcevita nera sotto di essa. I capelli leggermente più lunghi dalla fine della guerra senza alcuna protezione di cappello e leggermente umidi a causa della neve che le si era depositata come tanti petali di tarassaco o meglio dire i fiori del soffione.

Rabbrividì nuovamente e si strinse le mani sulle braccia come in un abbraccio.

Era felice, Sakura. Finalmente dopo mesi poteva passare del tempo con Sasuke e Naruto.

Sakura starnutì e ciò attirò l’attenzione del tenebroso e fiero Sasuke Uchiha, che la fulminò con lo sguardo.

“Tu domani ti sveglierai con un febbrone da cavallo!” esordì l’Uchiha con la sua solita aria gelida e menefreghista.

“Uffa…”

Sakura mise il broncio e gonfiò le guance come una bimba.

“Piantala teme. Sta mattina non faceva così freddo, magari Sakura ha solo sbagliato a vestirsi!” esordì L’Uzumaki con aria saccente credendo di aver indovinato la causa del mancato abbigliamento adeguato di Sakura.

Sakura gli diede un pugno in testa.

“Non ho sbagliato a vestirmi, razza di Baka patentato, sono solo corsa fuori dall’ ospedale per venire a recuperare voi e mi sono scordata il cappotto!” esordì Sakura infuriata

“E la sciarpa e i guanti!” puntualizzò l’Uchiha.

“Grazie sapientone, non me ne ero accorta sai!” sbuffò di nuovo Sakura.  Sakura starnutì di nuovo per poi soffiarsi le mani, nella speranza che il proprio fiato potesse scardarla almeno un po’.

Hinata in quel momento attirò l’attenzione del gruppo schiarendosi la voce.

“Sakura Chan, io devo andare un attimo a casa. Ci vediamo più tardi a casa tua. Faccio in fretta prometto!” esordì la Hyuuga.

“Hinata Chan!” esclamò Naruto e lei gli sorrise. Sakura mise il broncio.

“Sakura Chan, vado solo a cambiarmi sono ancora con la divisa ospedaliera e sento freddo. Ma…ma…ssimo mezz’ora e....e…e sono da te!” esclamò Hinata Iniziando a balbettare quando Naruto si era avvicinato a lei e le aveva messo una braccio sulle spalle e l’aveva stretta a se.

Sakura annuì e Hinata le sorrise. Naruto le scoccò un bacio sulla guancia prima che lei andasse via. Sakura vide Hinata arrossire da capo a piedi, dare loro le spalle e cominciare a camminare verso casa sua con fare infermo e traballante. Naruto non si era minimamente reso conto che il suo gesto, che sicuramente lui considerava innocuo invece aveva proprio mandato in tilt il cervello di Hinata che sembrava essere arrossita talmente tanto che la testa le fumava.

“Sakura!” la richiamò freddo Sasuke.

“Uhm?” esordì la rosa guardando Sasuke di sott’occhi.

“Sei noiosa.” Esordì ancora.

“Ehi! Vi ricordo che sono cinque mesi e ripeto cinque mesi che non ci vediamo. Naruto, cavolo nemmeno tu ti sei più fatto sentire. Né con me né con Hinata. Posso capire Sasuke visto che ghiaccioli menefreghisti come lui non credo di conoscerne altri, ma almeno tu, qualche volta potevi venirmi a trovare e invece di te nemmeno l’ombra!” esordi la Kunochi indicando Naruto

“E tu! Cazzo Sasuke, sono quattro anni o forse più che ti sei allontanato da Konoha…

“Dì le cose con le parole giuste. Sono quattro anni che sono stato un nukenin e non ci siamo visti” esordi controllato Sasuke

“Si, va bè, dettagli. “Esclamò Sakura e Sasuke sgranò gli occhi e poi sorrise debolmente

Era contento che Sakura reputasse il suo tradimento un dettaglio e che lo aveva riaccolto nella sua vita con la gioia e l’allegria che sempre l’aveva caratterizzata. Era anche vero che lo considerava ancora un ghiacciolo, ma per lui era difficile non comportarsi a quel modo, ma a Natale si è tutti un po’ più buoni e Sasuke Uchiha si chiese quale miglior periodo dell’anno per dimostrare a Sakura che lui era cambiato davvero, che il suo dirle che era noiosa equivaleva a un “Sakura ti voglio bene” che i suoi sbuffi in realtà erano una risatina mal celata.

“Ma scusa tanto se non sopportavo più l’idea di stare separata da voi e passare un altro Natale senza l’allegria e la spensieratezza, e la famiglia che questa festa porta. Io voglio passare il Natale e le cene precedenti il Natale con voi. Con te e con Naruto e recuperare tutto il tempo perduto con te. Quindi scusa se mi sono scordata cappotto, sciarpa e guanti per recuperare qualcosa che per me ha più valore di semplici indumenti. Ovvero VOI! E diamine ci vuole tanto a capirlo!” esordì Sakura alzando le braccia al cielo, ma se ne pentì all’ istante infatti si accucciò su se stessa borbottando.

“Freddo…Freddo…Freddo…”

Sasuke la osservò e sorrise avvicinandosi di un passo a lei mentre Naruto lo guardava con un ghigno. Si tolse il mantello pensate e avvolse Sakura in esso, poi le prese la mano per tirarla su.

“Ora andiamo!” esordì freddo l’Uchiha.

“Si! Io ho fame!” esordì Naruto. “Sakura Hai preparato il ramen vero?” chiese euforico Naruto.

Sakura era senza parole. Gli occhi fuori delle orbite e la sua piccola mano congelata in quella gigante e grande di Sasuke le davano un senso di benessere estremo.

Allungò il passo per raggiungere l’andatura di Sasuke e con piccoli balzi cercò di raggiungere le altezze dell’Uchiha per dargli un pezzo di mantello e coprirlo.

“Eddai Sakura…ce la puoi fare piccolo balzo e…ahhh” urlò Sakura scivolando per terra col sedere.

“Maledetta neve!” esordì Sakura.

“Sakura, ma che fai?” chiese Naruto mentre Sasuke si era fermato ma non aveva mollato la mano di Sakura impedendole così di farle sbattere la testa oltre che al didietro.

“Ahi ahi ahi…vol…volevo coprire Sasuke. Cioè metà mantello…fa freddo e…”

“Noiosa! Io non ho freddo!” esordì Sasuke aiutandola ad alzarsi.

“Il teme sputa fuoco, come può avere freddo” rise Naruto.

“Ma …ma…non voglio che si ammali!” balbettò la rosa abbassando il viso. Sasuke sospirò e la prese in braccio.

Sakura sgranò gli occhi ma poi sorrise mentre la mascella di Naruto andò a baciare il pavimento.

Sakura era stata presa in braccio come una bambina e colse l’occasione per coprire con il mantello entrambi.

Sasuke sollevò gli occhi al cielo.

“Testarda!” esordì

“Orgoglioso!” esordi lei mentre sfregava il naso congelato sul collo di Sasuke che rabbrividì un attimo.

“Ecco lo vedi hai freddo!” esordi Sakura arpionando più strette le spalle di Sasuke e stringersi a lui.

“Tsk”

Sasuke non aveva proprio freddo, ma quel brivido era dovuto al contatto di Sakura, del suo nasino con lui.

“Ehm ehm…se volete mi defilo e vi lascio in intimità!” esordì Naruto divertito.

Sakura arrossi dalla testa ai piedi e cercò di staccarsi dall’ abbraccio/presa in braccio di Sasuke, ma quest’ultimo la strinse maggiormente a se.

“Sta zitto baka se no ti ammazzo!” esordì Sasuke e Sakura sussultò.

“Uh uh che paura!” lo prese in giro l’Uzumaki.

Sakura sorrise. Era bello stare di nuovo con loro.

“Che si fa sta sera allora?” chiese ancora Naruto.

Sakura sospirò e ingenuamente poggiò le labbra sul collo di Sasuke in un piccolo bacio e poi la testa sulla sua spalla e chiuse gli occhi per poi sussurrare.

“Cena e albero di N…Natale.” Sussurrò Sakura tra uno sbadiglio e l’altro.

Sasuke al bacio di Sakura si era irrigidito, ma poi la sua mano sulla schiena di Sakura prese a compiere un ritmato movimento a su e giù, come a donare a Sakura una coccola e lei si era talmente rilassata che aveva finito con l’appisolarsi su di lui.

Sakura era peso piuma, piccola e minuta in confronto a lui, ma a Sasuke parve che il posto tra le sue braccia era perfetto per lei. Prese a guardarla in viso e mentre il suo camminare cullava Sakura. Sollevò piano una mano e le tolse dalle ciglia qualche fiocco di neve.

“S…Sas’ke…io ho fame.  Muoviti, sei lento”

“Muto!” esordì Sasuke e appena Naruto si voltò verso di lui si zittì di botto.

Sakura si era addormentata tra le braccia di Sasuke. La loro compagna di squadra si dava tantissimo da fare in ospedale e Naruto ne era più che sicuro aveva poco tempo per sé, per dormire. E poi Naruto lo sapeva, Sakura da sola non dormiva bene la notte e vederla così rilassata e accoccolata a Sasuke, fece capire a Naruto quanto in realtà Sakura tenesse a loro due e quanto lo stesso Sasuke, semplicemente tenendola fra le braccia, riuscisse a farla rilassare.

L’atmosfera per le strade di Konoha era spettacolare.  La neve stava cominciando a ricoprire i tetti e le strade del suo candido e soffice mantello. La gente entrava nei negozio, chi per ripararsi, chi per acquistare regali di Natale. In lontananza la montagna degli Hokaghe era addobbata a festa con luci colorate.

Per le strade si sentivano cori che iniziavano a intonare leggeri canti Natalizi.

Sasuke alzò gli occhi al cielo trapunto dai fiocchi di neve e per un attimo gli parve di vedere il viso di Itachi sorridente e che annuiva con vigore, strizzò gli occhi e appena li riaprì l’immagine di Itachi era scomparsa. Si voltò verso Naruto e non lo trovò al suo fianco, ma seguendo le sue impronte sulla neve, lo vide con il naso attaccato alla vetrina di un negozio. Allungò il collo per vedere di cosa si trattasse e si sorprese nel vedere che il suo migliore amico era rimasto incantato da una pasticceria che in quel periodo dell’anno aveva cominciato a sfornare biscotti Natalizi.

Sasuke alzò nuovamente gli occhi al cielo. Certe volte Naruto, nonostante i suoi vent’anni sembrava ancora un bambino.

Sakura si mosse leggermente tra le sue braccia e la mano che teneva sul suo petto si strinse a pugno, attirandolo maggiormente a se.

Sembrava che Sakura avesse paura che lui sparisse nel nulla. Sasuke vide Naruto entrare dentro il negozio e sospirando si andò a sedere su un panchina lì vicino, coperta da una tettoia, poi strinse maggiormente Sakura a sé osservandola a lungo, poi come preso da una strana sensazione, sollevò piano una mano e carezzò dolcemente il viso della rosa che sotto il suo tocco parve rilassarsi ancora di più. Una coppia passò davanti a loro e lo salutò con un gesto della mano, poi sparirono. Sasuke non li degnò nemmeno di uno sguardo, restava intento a fissare e carezzare la guancia di Sakura. Sakura schiuse leggermente le labbra e le sue labbra rosee/rosse furono una profonda tentazione per l’Uchiha, che non seppe come ma si trovò a chinarsi lentamente su di lei e poggiò delicatamente le sue labbra su quelle gelide della Kunochi. Più che un bacio era un leggero sfioramento di labbra ma pur sempre qualcosa di inconcepibile, che l’Uchiha faceva fatica a spiegare, non capendo il perché il suo corpo lo avesse costretto a compiere un gesto così insignificante.

Il cuore di Sasuke batteva a mille, più ci pensava più non riusciva a spiegarsi il perché di quel suo gesto. Forse lo spirito del Natale che in quei giorni era entrato a Konoha con una prepotenza allucinante aveva colpito anche lui, o forse semplicemente vedere Sakura così indifesa tra le sue braccia, con la paura, che lui ormai ne era certo, che provava di vedere sparire dalla sua vita sia lui che Naruto, lo avevano colpito nel profondo e spinto a compiere un atto così romantico.

Un bacio sotto la neve.

Sakura lentamente aprì gli occhi incredula.

“Sasuke…” balbettò la rosa. L’Uchiha voltò di scatto la testa rosso come un peperone, ma le piccole mani di Sakura si depositarono sul suo viso per attirare nuovamente la sua attenzione.

“Perché lo hai fatto?”

L’Uchiha non rispose.

Il suo bacio aveva risvegliato Sakura. In quel momento Sasuke Uchiha si sentiva tanto il principe della bella addormentata nel bosco, solo che lui di principesco non aveva un bel niente.

“Sasuke…”

“Lo fanno tutti ho voluto provare anche io!” esclamò Sasuke cercando di salvarsi in contropiede indicando con la testa la coppia che poco prima era passata di fronte a loro e che ora era appoggiata a un albero con l’uomo appoggiato sopra la donna intenti a sbaciucchiarsi.

Sakura voltò la testa nella direzione di Sasuke e notò che l’Uchiha aveva detto la verità. Abbassò gli occhi afflitta e sussurrò.

“Ah. Capisco.”

“Tsk”

Sasuke si sentì un perfetto idiota. Con le sue parole aveva ferito nuovamente Sakura, ma nemmeno lui sapeva bene il perché e cosa lo avevesse spinto a compiere quel gesto per lui così insensato.

In quel momento Naruto corse da loro con due buste enormi tra le braccia.

“Ragazziii ho fatto acquisti” urlò l’Uzumaki

“Fammi indovinare. Ramen!” esclamò Sasuke

Naruto mise il broncio mentre Sakura si sollevava dalle gambe di Sasuke per guardare il suo migliore amico e nascondere la delusione che le parole di Sasuke le avevano causato. Per la prima volta da quando aveva dodici anni aveva finalmente sentito le labbra di Sasuke sulle sue e lui lo aveva fatto solo perché a Natale lo fanno tutti.  Sakura sospirò ma poi sorrise dolcemente a Naruto.

“Che hai comprato dobe?” chiese Sakura.

Il viso di Naruto si illuminò alla domanda di Sakura e lei ridacchiò. La luce negli occhi di Naruto, il suo sorriso per lei erano un vero e proprio balsamo per la sua anima.

Naruto era il migliore amico/fratello che una ragazza potesse desiderare.

“Biscottoni di Natale. Quelli con la glassa sopra e i frutti canditi e le girelle di zucchero…latte… biscotti …cannella!” iniziò ad elencare Naruto

“Il pranzo di Babbo Natale. Odio i dolci!” sbottò Sasuke

“Teme ma hai mai assaggiato un dolce di Natale prima di dire di odiare i dolci?” chiese imbronciato Naruto

“No, e non voglio assaggiarli. Odio i dolci. “Sbottò ancora l’Uchiha.

“Bah, sei un idiota. Più biscotti per noi Sakura Chan.”

Sakura sorrise e annuì.

“Ok, che volete fare!” sbottò Sasuke.

“Ovvio. Andiamo a casa e Decoriamo l’Alberello e cantiamo canzoncine di Natale!” esordì euforico Naruto.

“Ma anche no!” si indignò Sasuke.

“Sasuke…ti prego” sussurrò Sakura con occhi lucidi.

Sasuke si sentì un mostro. Non solo con il suo bacio l’aveva ferita, ora sminuiva anche la magia del Natale che per persone come Naruto e Sakura era importante.

“E va bene!” esordì alla fine rassegnato l’ultimo superstite del clan Uchiha.

“Evviva!” urlò Naruto mentre Sakura annuì alzandosi in piedi e cominciando a camminare per raggiungere il suo appartamento.

Cinque minuti dopo, senza più alcuna interruzione, i tre entrarono dentro l’appartamento di Sakura che immediatamente si fiondò a sistemare il camino e la legna al suo interno, poi non trovando i fiammiferi.

“Sasuke?” lo chiamò Sakura con tono implorante.

Sasuke si voltò verso di lei e appena la vide inginocchiata davanti il camino con un ceppo di legno in mano sospirò.

“Che noiosa! Tecnica della palla di Fuoco!” esordì infine Sasuke prima di compiere i sigilli e poi lanciare una piccola palla di fuoco sui ceppi di legno nel camino.

“Grazie Sasuke!”

“Tsk”

“Ora ceniamo!” esordì Sakura.

“No, ceniamo con i biscotti mentre decoriamo l’alberello!” esordì Naruto.

“Naruto!” sospirarono Sakura e Sasuke

“Decoriamo l’alberello…con i nastri rossi e gialli… con i fiocchi e le stelline…fa la la la” iniziò cantando Naruto accerchiando l’albero per primo. L’Uzumaki non era proprio intonato, ma ciò sciolse l’atmosfera e Sakura scoppiò a ridere e Sasuke si avvicinò a loro sorridendo.

Poi Sakura prese anche lei a cantare.

“Con le luci e le stelline…fa la la la la. Dai Sasuke!” lo invitò Sakura.

“No!” esordì L’Uchiha sedendosi affianco a Sakura e difronte l’albero.

“È un teme lascialo perdere Sakura Chan, canto io al posto suo.   “Esordì Naruto, poi prese a cantare.

“Con gran gioia canteremo…Fa la la la la” cantò Naruto.

“Arpe d’oro suoneremo…fa la la la la. “Intonò Sakura

“Segui me in questa danza…fa la la la la…” continuò Naruto

Sasuke sorrise. Alla fine anche lui si meritava un Natale. Dopotutto il Natale era speranza e lui sperava di rifarsi una vita. L’Uchiha decise di sorprendere i suoi compagni di squadra intonando a bassa voce una semplice frase.

“Con ai cuori la speranza…” sussurrò Sasuke. Sakura e Naruto sgranarono gli occhi poi sorrisero.

“Fa la la la la” completarono Sakura e Naruto la frase per Sasuke.

Sakura sorrise e poggiò la testa sulla spalla di Sasuke, poi si alzò.

“Su, abbiamo cantato ora l’albero lo decoriamo dopo cena. Su, vado in cucina. Non uccidetevi!” esordì Sakura sorridendo.

“Dillo a lui non a me!” esordì Naruto.

“Naruto!” lo richiamò Sakura.

“Che c’è? È vero che il teme è sempre un musone! Persino a Natale!” esordì Naruto

“Dobe T’ammazzo!”

“Finitela prima che mi infuri e spacchi tutto!” esordì Sakura con occhi di fuoco.

Naruto deglutì e Sasuke ghignò.

“Ok” esordirono il biondo e il moro e Sakura annuì dirigendosi in cucina.

 

To be continued

Allora che ve ne pare fatemi sapere un grosso Kiss a tutti Mei

 

Questo è la canzone di decoriamo l’alberello è presente su youtube

 

https://www.youtube.com/watch?v=uCizL8Suahc

 

   
 
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