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Autore: NarumiKiryuu    24/11/2015    3 recensioni
Benvenuta all'Eerycamp, un posto dove il mondo che conosci non esiste, e tutto quello che pensavi solo frutto dell'immaginazione in realtà è più vero di quanto tu pensi!
- Gwen parte per un misterioso campo estivo, e si troverà ad affrontare un mondo totalmente diverso dal suo.
(È la mia primissima fanficton, per favore siate clementi :D)
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Duncan, Gwen, Trent, Un po' tutti | Coppie: Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale
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SALVE A TUTTIIIIII!!! NON ABITUATEVI TROPPO A QUESTO AGGIORNAMENTO "PSEUDO VELOCE" 
ALLORA....SIAMO QUASI A META' DELLA STORIA, DIPENDE DA COSA GENERERA' IN SEGUITO IL MIO CERVELLO MALATO...
BEH, A QUESTO PUNTO NON MI RESTA CHE AUGURARVI BUONA LETTURA.
MI SCUSO PER IL CAPITOLO COSI' CORTO E FORSE ANCHE POCO INCISIVO, MA SPERO VI PIACCIA :D
BUONA LETTURA <3 
CI VEDIAMO O SENTIAMO O LEGGIAMO A FINE CAPITOLO
 

-You're so fuckin' special


Duncan fece appena in tempo per schivare il globo arancione.
Si creò una macchia nera sul muro, grande come la testa del ragazzo.
Gwen gli aveva appena lanciato addosso una palla infuocata.
Si rialzò da terra e vide la ragazza bloccata come prima. Aveva lo sguardo fisso sulla macchia. 
Il vampiro corse verso il portico, e vide ciò che gli era stato detto da Izzy. Il tramonto.
Tornò dentro ad una velocità impressionante, e infilo in una borsa trovata a terra tutto quello che avrebbe potuto essere o servire a Gwen.
La riguardò per un'attimo, ma nulla era cambiato. Se ne stava lì immobile e completamente nuda. Sembrava una splendida statua in marmo. Gli si avvicinò lentamente, come quando ci si avvicina ad un animale. "Gwen" bisbigliò. Ma la ragazza sembrava non lo avesse neanche sentito. Raccolse l'asciugamano da terra, e glielo avvolse delicatamente sulle spalle, sperando di riuscire a coprire il più possibile. "Andiamo" continuò, circondandogli le spalle con il braccio per poterla spingere.
"M..mi..." Balbettò, senza però muoversi "mi devo vestire" 
"Ok, ti aspetto fuori" 
"No!" Lo bloccò prendendolo per un braccio "ho paura di impazzire" 
La guardò negli occhi notando subito le pupille lucide.
"Mi siedo sul letto, ok?" La ragazza fece un debole cenno con la testa, poi si riparò dietro l'anta dell'armadio, tenendo d'occhio il vampiro di tanto in tanto.
Per la prima volta dopo due settimane, giorno più giorno meno, la ragazza gli sembrava più fragile del solito. Come se si stesse per spezzare da un momento all'altro.
"Andiamo" sentì sussurrare.
Teneva la testa bassa e continuava a stritolare l'orlo della gonna. 
"Hai preso tutto?" Domando'.
"Non lo so', devo prendere qualcosa?"
"Potremmo tornare subito o non tornare per niente. Intanto ho raccolto un po' delle tue cose" in realtà aveva raccolto tutto quello che era di colore nero e che rientrava nello stile della ragazza. 
"Sono apposto" rispose tremolante " non voglio far preoccupare Bridgette"
Si misero in cammino verso la macchina e fece accomodare la ragazza nel posto del passeggero.
"Torno subito" disse, richiudendo la portiera "non ti muovere"
Corse a tutta velocità nel suo bungalow e raccolse la sua roba il più in fretta possibile, in modo da poter tornare subito da Gwen.
Quando tornò la vide intenta a scrivere su un diario, come una normale ragazzina qualunque. 
Partì subito verso una strada che conosceva poco ma che sapeva dove portava.
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"Adoro il sole" pensò Bridgette mentre tornava al suo bungalow dopo le lezioni. Trent le aveva lasciato qualche muffin da dare a Gwen nel caso si fosse svegliata. Per strada si fermò due o tre volte a parlare con qualche campeggiatore, soprattutto con Leshawna. Adorava quella ragazza tutta curve, soprattutto era divertente il suo "slang" da tosta. 
Arrivò al bungalow, cercando di non far  cadere nulla dalle sue mani, aprì la porta. Stranamente non era inchiavata come al solito, ma semplicemente chiusa. Probabilmente Down si era dimenticata un'altra volta le chiavi nella foresta. -povera me- 
"Gwen" chiamò, richiudendosi la porta alle spalle. Quando si girò notò il letto vuoto e un'enorme chiazza nera fumante sopra al letto della ragazza. Presa dal panico fece cadere i pasticcini e corse verso il bagno. 
"Gwen!" Urlò. Ma la stanza era vuota.
Uscì fuori dalla casetta, chiedendo a tutti se per caso avessero visto la ragazza.
"Gwen" continuava ad urlare. Sembrava una persona che aveva perso il cane. 
Forse era presto per allarmarsi, ma il suo istinto di fata le diceva che era successo qualcosa. 
In lontananza notò Trent che parlava con Dj e Cody. Corse subito verso di loro. 
"Trent, hai visto Gwen?" 
"No" rispose il moro, leggermente allarmato dalla preoccupazione della ragazza.
"Non la trovo, ho chiesto a tutti, ma nessuno l'ha vista!"
"Anche Duncan è sparito, prima sono passato in camera, e la sua roba non c'era più" intervenne Dj.
"Non penso che siano andati via insieme, non si sono mai parlati quei due. Se Duncan è sparito sarà per una delle cavolate che combina di solito" spiegò pacato Trent.
"Se posso" Cody si intromise nella conversazione, con la sua faccia da saputello "a dire il vero loro si conoscono, e anche bene" gli altri rimasero pietrificati dalla sua affermazione "io frequento arte con loro, e stanno sempre insieme a parlottare"
"Ne sei sicuro?" 
"Certo! Pensavo si conoscessero da tempo. Visto il pallore di Gwen ho dato per scontato che fosse una vampira o una fata notturna"
"Infatti, cos'è Gwen? Me lo sono sempre chiesto" domando Dj.
"Qualsiasi cosa sia Duncan è un'animale! Non mi fido di lui!" Proseguì Bridgette. 
"Hai controllato se è in macchina?" 
"A dire il vero non ci ho pensato..."
"Ok, noi andiamo a cercarla! Ci vediamo ragazzi" Trent e Bridgette si incamminarono verso il parcheggio.
"Fatemi sapere appena sapete qualcosa" urlo Cody, senza però ricevere risposta.

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Gwen per i primi venti chilometri guardò fuori dal finestrino senza mai muoversi, poi, pian piano iniziò a dare segni di vita. 
"Cosa sono?" Domandò con un sussurro. "Insomma, tu sei un vampiro, Bridgette e Down sono fate, Trent é un' elfo, potrei continuare ad elencarvi tutti uno per uno. Ma io cosa sono? Fino a ieri ero "umana", è da quel che so' lo sono sempre stata, non faccio parte del vostro mondo" sospirò "quindi perché io..." Si guardò le mani, quasi spaventata da se' stessa.
"Non è così facile da spiegare"
"Certo che non è facile! Già faccio fatica a realizzare quello che é intorno a me, e ora non so' neanche più cosa sono"
"Tu sei Gwendolyn Parker, e lo sarai sempre, qualsiasi cosa ti dirò adesso ricorda quello che ti ho detto"
"Ferma la macchina!"
"Cosa?" 
"Ferma la macchina! Ho bisogno di aria!"
Fece come le aveva chiesto, senza obbiettare troppo.
Scese che ancora l'auto non era del tutto ferma.
Andò a passo deciso verso la sua portiera e lo obbligò a scendere.
"Tu adesso mi racconti tutto, senza giri di parole!" Gli puntò il dito contro il petto. Una cosa piuttosto maleducata, ma in quel momento stranamente gli sembrò un piccolo cucciolo di pantera che cerca di farsi grande.
Il ragazzo sospirò. "Tu sei...sei una strega!"
"Ti sembra questo il momento di scherzare? Solo perché ti ho fatto scendere dalla macchina!"
"No, non capisci. Tu sei veramente una strega, con dei poteri e tutto!"
"Sì certo, come no!" Sbuffò, voltandogli le spalle.
"Quella palla di fuoco l'hai generata te. Hai dei poteri, sennò perché ti sarebbe arrivata la lettera?"
La ragazza si sedette a terra e si accese una sigaretta e Duncan decise di unirsi a lei, seguito da un terribile silenzio.
"Tu" iniziò la gotica "tu mi hai ripetuto un miliardo di volte che le streghe sono estinte"
"È quello che pensano tutti, tu sei l'ultima" 
"Ora come ora é un po' affrettato dire che sono l'ultima strega, semmai sono la prima torcia umana!" Tentò invano di scherzare.
"Devi sapere..." Non Aveva idea di come iniziare il discorso, nonostante se lo fosse ripetuto a mente un sacco di volte. "Un tempo nel nostro mondo le streghe erano considerate delle autorità, come i vostri capi di stato. Non sono mai state moltissime, ma bastavano a mantenere l'ordine tra di noi. La magia però ha sempre un prezzo! Le streghe avevano, o meglio hanno" si corresse guardando che aveva affianco "una maledizione. Non tutte riescono a superare i quattordici anni. A volte impazziscono, o nei peggiori e maggiori dei casi muoiono. Per questo molte streghe si rifiutavano di avere figli, per paura di dovergli dire addio..." Rimase in silenzio qualche attimo. "Due anni fa' abbiamo perso la nostra ultima strega. Si chiama Izzy"
"Si chiama? Quindi non é morta?" 
"No, é viva, ma deve rimanere segreto"
"Perché?" 
"Perché...è difficile da spiegare..." Cercò di schiarirsi la voce. "Ovviamente esistono i maghi. come in ogni "specie", se vogliamo chiamarla così, esiste un maschio e una femmina. I maghi sono molto meno potenti delle streghe, ma sono dotati di una indole spietata. Ora come ora sono loro che governano il nostro mondo, ma hanno dei poteri molto ridotti. Non possono creare nuovi incantesimi e non sono dotati di veri e propri poteri magici. Possono solo creare pozioni, ma sono sempre più inefficienti man mano che gli anni passano. Hanno bisogno dell'aiuto di una strega".
"Cosa è successo a Izzy?"
"I poteri delle streghe non si manifestano fin da subito, ma so' che dentro di loro i poteri ci sono già fin dalla nascita, ma purtroppo non posso dirti come" guardò verso la ragazza sperando di non averla turbata troppo. "Poi questo te lo spiegherà meglio una persona nel posto in qui stiamo andando. Non voglio spaventarti"
"No tranquillo" rispose la ragazza "ti ho chiesto io di raccontarmelo" sorrise debolmente. 
Duncan vedendola così aveva voglia di stringerla a se' e abbracciarla il più forte che poteva. Ma loro non erano quel tipo di persone affettuose. Mantenevano sempre una certa distanza di cortesia.
"Per spiegarti quello che é successo a Izzy devo farti una premessa. Probabilmente ti spaventerò, ma devi stare tranquilla, tu ormai sei fuori pericolo. Dentro di voi, così me l'hanno spiegata, avete come una bomba ad orologeria. Se il vostro corpo non é in grado di sopportare il vostro potere voi....non so' bene come spiegarlo...il...vostro corpo riggetta la vostra essenza..." La ragazza la guardava con occhi sgranati, indubbiamente spaventata.
"Forse é meglio andare" continuò alzandosi e porgendo la mano per aiutarla. 
Si toccarono per un nano secondo, ma era bastato per far arrossire Gwen. 
"Possiamo fermarci a magiare qualcosa?"
"Certo!" Acconsentì mettendo in moto la macchina "non so' se ci saranno stazioni di servizio ma vedrò cosa posso fare".


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ECOCI QUA! ALLORA.... 
MI SCUSO PER GLI ERRORI  O MEGLIO ORRORI CHE AVRETE SICURAMENTE LETTO
(ORMAI SONO RIPETITIVA, MA NON SONO UN GRANCHE' COME SCRITTRICE O RACCONTA STORIE)
COMUNQUE SPERO VI SIA PIACIUTO, E CHE COMMENTATE SIA CHE VI ABBIA FATTO SCHIFO O MENO XD
ALLA PROSSIMAAAAA (VORREI FARE SPOILER MA NON POSSO)
BY BY 
NARUMI



 

  
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