Sky in your eyes
Apri gli occhi: vedi jeans a zampa di elefante e casacche dai motivi floreali che adornano cassettiere e seggiole, come i centrini di nonna Bets. Sei passato dal campeggio della Vecchia Fattoria alla casa di Barbie e Ken; almeno, pensi con un sorriso, hai qualche gratificazione in più e nessun pastorello a darti noia. Due fossette si allargano agli angoli della bocca, mentre curvi le labbra all'insù.
Torni con la guancia sul cuscino caldo e ti concentri sui lievi soffi che vagano sulla schiena, sulle spalle nude. Ti basta una mano per sfiorare il braccio di Juliet e cingerlo: osservi l'incarnato pallido mescolarsi al tuo colorito dorato e ti accorgi di non riuscire più a pensarti senza. Basta quel braccio che ti domanda di restare accanto a lei; basta sentirla riposare, con il battito calmo e abbandonato alla tua protezione, per capire quanto fosse vicina la felicità.
E gli occhi sorridono, fatti di cielo terso e di una leggerezza infantile; li riempi con l'immagine di Juliet... ed è il tuo abbraccio ad accoglierla nel petto. Il cuore accelera, scalpita come un buon puledro sui prati; e quelle radure sono il suo corpo, il viso bianco e il grano nei suoi capelli.