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Autore: Sun Ivan    24/11/2015    4 recensioni
Calla all'apparenza è bella, intelligente e ricca.
Insomma è perfetta.
Peccato che la sua famiglia sia molto piu' complicata di quel che sembra e che la sua cotta delle medie, non che migliore amico di suo fratello, non abbia deciso di trasferirsi proprio nella porta accanto!!
Spero di avervi incuriositi!
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo XIV- Balli Bagnati. 

- Calla, posso usare il tuo mascara? È meglio del mio!- 
Sbuffo e glielo passo con una linguaccia. 
Ricevo un messaggio, abbasso lo sguardo, è di Alexis. Che è qui di fianco a me. Ha un’espressione impacciata. 
“ Ragazze, vi dispiace se mi faccio una doccia? Non mi da fastidio se ci siete anche voi nel bagno J”
Leggo ad alta voce per far sentire anche Greg. Io faccio spallucce, Greg pure quindi Alexis inizia a spogliarsi e poi si butta sotto il getto della doccia attenta a non rovinarsi l’acconciatura.
Ebbene sì. Ci stiamo preparando. L’Honorem si avvicina, e abbiamo deciso di essere perfette per questa serata. 
Siamo tutte e tre in un limbo costituito di sentimenti, frustrazione e ragazzi bellissimi ma anche incredibilmente stupidi. Prede dei nostri complessi. Prede dei nostri sentimenti. Prede dell’amore e dei drammi della vita. 
Ma non questa sera, questa sera saremo noi le predatrici. 
A parte questo, ci stiamo divertendo come delle pazze! Ormai sono ore che alla minima battuta scoppiamo in risa incontrollabili. 
- Quindi, Felix ti ha praticamente confessato che ti vuole strappare i vestiti di dosso ma che al momento non lo può fare a causa delle circostanze? 
Vediamo Alexis ridere sotto il getto d’acqua. È dolcissima. 
Fa uno strano effetto vederla ridere senza però sentirla. Non avrei mai pensato che quel mentecatto di mio fratello fosse in grado di innamorarsi di una ragazza così dolce e bella. 
Anzi nella mia testa ho sempre immaginato che fosse uno di quegli stupidi che si sarebbero messi a prendere in giro una ragazza che non può parlare. Evidentemente e per fortuna mi sono sbagliata. 
- Non proprio con queste parole, ma il concetto era quello.- spiego infine. Greg annuisce seria. 
- E spiegami una cosa.. Tu perché non lo hai picchiato?- 
Le rivolgo un sorriso smagliante. - Se lo avessi fatto adesso  mi ritroverei senza cavaliere, ricordi? - 
- Fammi il favore! Ti sarebbe bastato schioccare le dita e qualcuno sarebbe venuto con te- 
Grugnisco. - Non esagerare. Non riscuoto tutto questo successo, credimi. E poi se avessimo fatto così non saresti potuta venire con Manuel. Anzi probabilmente saresti stata tu il mio cavaliere!-  Le faccio una linguaccia.
- Milady, posso avere l’onore di questo ballo?- replica Greg. Scoppio a ridere.  Certo che è proprio scema. La abbraccio in un moto di affetto improvviso.  Ci lasciamo trasportare dal momento, anche Alexis esce dalla doccia per unirsi a noi. Inzuppandoci d’acqua tra l’altro! 
Il che ovviamente significa Guerra. Iniziamo a schizzarci d’acqua, stando sempre attente a non fare danni irreparabili alla nostra preparazione. 
Dopo qualche secondo sono costretta a prendere una pausa per rispondere al telefono. 
- Fiore.- 
Il cuore inizia subito ad accelerarmi nel petto. 
- Felix.-  E proprio quando pronuncio il suo nome Greg mi punta addosso il getto d’acqua della doccia. 
- Maledizione! Sono tutta bagnata adesso!- 
Sento Felix trasalire al telefono e tossire. - Eh?- Devo averlo scioccato. Ripenso a quello che ho detto e divento rossa fino alla punta dei capelli. 
- No! Aspetta, non è quello che pensi tu! - Balbetto.  - Sicura, fiore? Guarda che non mi arrabbio, solo.. Non pensavo che la mia voce ti facesse questo effetto.- 
Ecco. Peggio di così non si può Alzo gli occhi al cielo. 
-È Greg quella  che mi ha bagnata.- 
- Greg? Ma io pensavo che ti piacessero gli uomini.- 
Invece sì che si può. Nascondo il visto nella mano destra, questa conversazione è decisamente ridicola. Possibile che le figura di merda capitano sempre a me? 
- Felix. Lascia stare..-  Lo sento ridere al telefono e impreco mentalmente. 
- Va bene, fiore. Comunque ti ho chiamato per chiederti a che ora vuoi che passo a prenderti.- 
Ci penso su’. 
- Be’ Adesso sono le otto, e tra un’oretta dovrei essere pronta. Questo sempre se le ragazze smettono di giocare con l’acqua. Quindi ti aspetto qui per le nove. Va bene? - 
Non riesco a sentire la sua risposta perché Alexis mi ruba il telefono e attacca con Felix mentre Greg mi acciuffa da dietro e insieme iniziano a farmi il solletico. Come non detto, penso che non ce la faremo mai in una sola ora. 



Quando  i ragazzi  arrivano a prenderci, per miracolo, siamo pronte. 
Greg è bellissima, ha un vestito rosso scuro stile impero. I capelli ricci le cadono in una cascata elaborata sulle spalle. E penso che se non fossi innamorata di Felix, sicuramente m’innamorerei di lei. 
Alexis non è da meno, ha fasciato il suo corpo color ebano in un vestito viola che scende in sfumature più chiare verso i piedi. 
Scendiamo le scale dopo aver chiuso con cura la porta di casa. Sul vialetto di casa ci sono le macchine dei ragazzi. Mi si blocca il vestito quando vedo Felix poggiato sulla sua Audi che mi aspetta con un ghigno malizioso dipinto sul viso. 
Dire che è bello, credetemi vi prego, è un vero e proprio eufemismo. 
Perché non è bello e basta, è magnetico. È così straordinario che se andasse a passeggio nessuno potrebbe fare a meno di incollargli gli occhi addosso. 
Certo neanche Manu e Mark non sono da meno, ma Felix è veramente stupendo e quando noto che anche lui si è impallato a guardarmi, non posso fare a meno di sentirmi una regina. 

FELIX POV:
 Siamo arrivati e le stiamo aspettando già da cinque minuti. Me le immagino a scherzare e a ridere tra loro mentre noi stiamo qui ad aspettarle come dei cretini. Il sorriso mi spunta sulle labbra pensando alla mia Calla. Oggi sono rimasto sconcertato per qualche secondo quando mi ha urlato al telefono di essersi bagnata ma poi vedendo come si è impappinata a dare spiegazioni non ho potuto fare a meno di ridere. 
Non vedo l’ora di vederla. Non ci vediamo da quando le ho dichiarato la mia attrazione per lei. Peccato che purtroppo quello che provo nei suoi confronti non sia solo attrazione. 
È impossibile non amare Calla. Ormai l’ho capito. 
Ho trascorso troppo tempo a studiarla, a perdermi nelle sue espressioni, a sconvolgermi per ogni sua parola e a gioire di ogni singola sua risata per non poter innamorarmi di lei. 
Quello che provo nei suoi confronti è semplicemente inevitabile. E ora che l’ho capito, resistere ai miei impulsi diventa sempre più faticoso. Come l’altra sera. Quando l’ho vista venirmi incontro con la sua stupidissima ed extra provocante vestaglia di seta mi sono sentito morire. L’unica cosa che avrei voluto fare era di saltarle addosso. 
Fortuna che sono riuscito a controllarmi un minimo, anche se non del tutto visto tutte le cose che le ho rivelato. 
Mark mi si avvicina. - Mi raccomando, abbi cura di Calla stasera. - Ha un tono fin troppo serio per non aver capito quello che bolle in pentola tra me e sua sorella. Abbasso lo sguardo imbarazzato e annuisco. 
Mi sorride e mi rilasso un po’. 
Finalmente le ragazze si sono decise ad uscire di casa. Le prime ad uscire nel vialetto di casa Raggi sono Gregorie e Alexis. Entrambe bellissime. Sembrano delle principesse. 
Al loro seguito c’è Calla e quando la vedo il mio cervello va in tilt. Il cuore pompa troppo sangue e sento anche una leggera pressione nei pantaloni. 
È bella da mozzare il fiato. Ha indosso un vestito blu scuro, semplice, con un corpetto che la fascia il corpo alla perfezione. Ma anche se il suo vestito è  semplice le sta da Dio. 
Lei alza il suo sguardo su di me ed è ancora più bella. 
Mi viene incontro con uno splendido sorriso, e quando si gira per salutare anche il fratello noto che ha la schiena prevalentemente scoperta. Questa ragazza mi vuole uccidere. Se prima avevo dei dubbi al riguardo ora ne sono completamente sicuro. 
- Ciao.- 
- Ciao ragazza bagnata- Le rispondo e le guance le si imporporano di una dolce sfumatura di rosso. 
Le apro la portiera e lei mi ringrazia con uno dei suoi sorrisi furbi. 
Entro anch’io e accendo il motore. - Questa volta, per quanto tu possa essere bella da mozzare il fiato, specialmente il quel vestito, si ascolta la musica che piace a me.- 


CALLA POV:
Alzo gli occhi al cielo in risposta a quello che mi ha detto Felix. 
Mi chiedo se arriverà mai un giorno nel quale saremo entrambi d’accordo su che musica ascoltare. 
Ci penso per un po’ e alla fine capisco che spero che non arrivi mai. Anche se non lo do sempre a vedere amo punzecchiarmi con il mio Felix. 
Mi fa sorridere il nostro modo di interagire e mi fa battere il cuore quando da un semplice scherzo lui se ne esce con frasi serie e spiazzanti. 
- E così oggi ti ho fatto bagnare eh?- 
Dovevo immaginare che non avrebbe perso quest’occasione per prendermi in giro. Io punto i piedi e metto su un broncio. 
- Basta. Non intendo risponderti. Dimenticati di quella conversazione. Se non vuoi che la tua accompagnatrice sia muta come un pesce per il resto della serata, chiaro?- 
Lui ride birichino, ma non dice più niente riguardo ad una me bagnata. Per fortuna. 
- Come hai dormito questa notte?- 
Lui lascia perdere la strada e punta i suoi meravigliosi occhi color del ghiaccio nei miei. - Pensando a te-
Alzo gli occhi al cielo. E provo di mostrarmi indifferente. La mini Calla che è in me ovviamente sta facendo i salti di gioia, ma la Calla esteriore finge di non dare peso alla sua frase. 
- E la notte prima?- 
- Sempre pensando a te- 
Adesso rido. - So che sei ossessionato da me, ma esiste almeno una notte nella quale tu non abbia pensato a me?- lo punzecchio. 
Lui mi sorride sornione. 
- No- è l’unica cosa dice e chiamatemi stupida, o prevedibile ma vado in pappa e l’unica cosa che riesco a pensare è un Felix che sussurra il mio nome nel sonno. Forse mi sto facendo troppi film mentali.. Però non è un film mentale che mi dispiace. No, non mi dispiace per niente. 

Arriviamo tutti insieme alla tenuta dei Coulter. 
Saliamo le scale di marmo del giardino disposte a semi cerchio. Tengo Felix a braccetto e ad ogni scalino che saliamo riesco a sentire i nostri fianchi sfregarsi l’uno contro l’altro. Gli sguardi che mi lancia ogni volta che ciò accade sono carichi di erotismo puro. 
Prima di entrare nel salone da ballo mi ferma prendendomi per un polso. 
- Devo chiederti una cosa molto importante prima di entrare.- Il suo sguardo carico di seriosità mi fa venire dei dubbi. Sono curiosa di sapere cosa vuole e penso che si legga nel mio sguardo perché non ha bisogno di una risposta prima di continuare a parlare. 
- Calla, sei ancora bagnata? Perché se vuoi possiamo andare via da qui, e fare qualcos’altro.- 
Mi fissa a lungo mentre io ci metto un po’ di tempo ad assimilare le sue parole. Quando sono certa di aver sentito correttamente divento tutta rossa e lo guardo in cagnesco mentre lui scoppia a ridere sotto al mio sguardo assassino. 
- Giuro che ti uccido!- 
Lui mi rifila uno sguardo angelico e mi circonda la vita con il braccio. Entriamo tutti e quanti insieme in grande stile. 
Mi viene in mente l’anno scorso quand’ero con Camille. Proprio come allora, anche adesso tutti si sono fermati a guardarci. E non devo essere l’unica ad aver notato gli sguardi indiscreti del popolo maschile perché sento la presa di Felix diventare più possessiva. Sorrido inconsciamente. È bello sentirsi desiderati, e come ho già detto prima Felix con un solo sguardo mi fa sentire una regina. 
La sala è addobbata ad eccellenza e ogni angolo straripa di camerieri che hanno sempre appresso due vassoi per mano. Uno per le tartine, che sono squisite, e uno per lo champagne. 
Tiffany Coulter ci viene subito incontro con un sorriso che sta a dire: “Benvenuti al mio ballo, rimpinzatevi e poi andate a dire a tutti quelli che non sono stati invitati quello che si sono persi!”. 
Mi sono sempre chiesta come riesce a sorridere sempre nello stesso identico modo. Da quando ho tredici anni non ho potuto fare a meno di osservare le sue espressioni facciali. Ha una gamma ristretta di espressioni e durante gli anni non sono mai cambiate. 
Con lei non potrebbero mai fare le pubblicità del prima e del dopo. 
Mi abbraccia con calore appena mi vede e i suoi capelli scuri come il carbone mi solleticano le braccia. Provo una specie di repulsione per i suoi confronti anche se non ho mai capito da dove provenisse. 
Continua a sorridere, fino a diventare inquietante. 
- Calla, Mark, anche tu Felix che piacere vedervi. E che ospiti deliziosi avete portato con voi. Fantastico, spero che questa possa essere una piacevole serata per voi. Ci vediamo in giro!- 
Prima che se ne vada Mark, Felix, e Manuel le porgono ciascuno il regalo che sono stati obbligati a farle. 
Nel caso ve lo stiate chiedendo, no, non è una festa di compleanno. Ma sappiamo bene quanto la padrona di casa sia golosa di piccole attenzioni. Infatti appena riceve i regali il suo sorriso si allarga di più fino a sembrare quasi genuino. Quasi. 
Da lontano percepisco una voce chiamarmi e mi volto di scatto. 
- Stupeficiumm! - Urlo gettandomi tra le braccia di Xander. 
Passatemi questo gesto d’affetto improvviso. Ve ne supplico. Lo so, Xander è il rompi coglioni che mi sveglia ogni mattina con le sue stupide registrazioni su whatsapp. Quello che sdrammatizza sempre e comunque. Ma non dimenticatevi che è anche il mio fratellone, il mio migliore amico e anche la persona che più preferisco al mondo. 
-Aah! Nesiii! Non vedevo l’ora di rivederti! Ho un sacco di cose da raccontarti! - 
- Ahahaha ciao Xander! Mi sei mancato anche tu comunque! - Gli faccio la linguaccia e lui mi scompiglia i capelli. Mentre saluta anche Mark io corro ad abbracciare Clarisse. 
Mark e Xander insieme sono parecchio strani. Infatti appena si vedono si scambiano una di quelle pacche sulla schiena. Quelle che stanno a dire “sei cresciuto”.  Pff. Uomini. 
Per fortuna poi si riprendono e iniziano a scherzare come dementi. Con un mio certo disappunto vedo che Mark non ha ancora presentato Alexis. Mi avvicino a lui e gli calpesto il piede. Lui non si lascia sfuggire nessun lamento e coglie al volo il mio segnale. Infatti presenta Alexis a Xander che la guarda meravigliato quando capisce che non può parlare. 
A parte l’imbarazzo iniziale la conversazione procede nel verso giusto e Xander riesce a far ridere persino Alexis con le sue battutine stupide. 
Felix intanto mi si avvicina e mi cinge le spalle con il braccio. Gesto che non sfugge a nessuno dei miei fratelli. 
- Felix. Non ci vediamo da un po’. Come stai? A parte il fatto che sei esageratamente vicino alla mia sorellina?- 
Ecco. Lo sapevo che Xander avrebbe detto qualcosa di imbarazzante. Ma stranamente non mi sento a disagio, anzi. Con sorpresa di tutti scoppio a ridere e non per scacciare la vergogna o altro, semplicemente perché mi sto divertendo davvero. 
Per la prima volta dopo un bel po’ di tempo mi sento leggera, vivace. Senza nessuna preoccupazione al mondo. 
Mi ero scordata che effetto facesse stare insieme a Mark e Xander nello stesso momento. 
- Ciao Xander il magnifico! Sto bene grazie, specialmente perché sto appiccicato alla tua sorellina.- risponde Felix senza fare una piega. Che sfacciato. Un sorriso spontaneo nasce sulle mie labbra. Xander ride. 
- Scherzavo, mi piaci. Ti sei ricordato come devi chiamarmi. Hai il permesso di stare appiccato a Calla quanto ti pare e piace.- 
Ora sono perplessa. Ma dico io, è normale vendere tua sorella solo per uno stupido soprannome?! Pff.
Mark scuote la testa desolato. Almeno lui mi capisce. Alla fine faccio spallucce, afferro Xander per il braccio e lo trascino vicino ad un cameriere con le tartine al salmone. Le nostre preferite. 
È arrivato il nostro momento. Quello nel quale parliamo dei cartoni animati, dei giochi, dei film. Della mia scuola, del suo lavoro e del modo che ha la ragazza di fianco a noi di parlare. Del ragazzo dietro di me di masticare, e della donna di fronte a me di grattarsi il fondoschiena. 


- E alla fine cosa credi che fa? Si alza indignato e mi lancia addosso i suoi gettoni. E credimi, io prima non lo sapevo, ma fanno malissimo quando ti vengono tirati in faccia!- 
- Cosa?! Ma chi è questo, e dove abita? E poi tu cosa hai fatto?- 
-Io? Io non ho fatto niente, il dealer invece ha chiamato la guardia che lo ha trascinato fuori dal casinò a forza. Ora non ha il permesso di giocare in nessun casinò per minimo due anni- 
Sorrido soddisfatta. Giustizia è stata fatta. 
Continuiamo a parlare per un bel po’ di tempo. Fino a quando noto un viso tra la folla e mi si incanta il disco. 
Il viso? Il padre di Camille. Inconsciamente chiedo a mio fratello di scusarmi e mi dirigo verso di lui. 
- Buonasera signor Pierantozzi.- Lo saluto anche se con un po’ di impaccio. Lui si gira verso di me, mi fulmina con la peggiore delle sue occhiate e poi va qualche metro più avanti. 
Resto sconcertata. Cosa voleva significare quel gesto? 
Perché mi ha trattata come se non fossi altro che un’insignificante insetto? 
All’improvviso mi viene voglia di correre nella mia camera e rannicchiarmi sul letto. 
Non posso fare a meno di pensare a Camille. 
Al suo sorriso raggiante, alla sua forza e a tutte le sfaccettature piene di mistero che la ricoprivano. 
Sento due braccia forti abbracciarmi da dietro. 
- Va tutto bene Calla. Respira- 
Che strano, non mi ero nemmeno resa conta di star trattenendo il respiro. Rilascio in un botto tutta l’aria per poi fare un respiro profondo che mi gonfia il petto. Ripeto il procedimento fin quando mi sento meglio. Più viva. Più difesa. 
Alzo lo sguardo.  Il mio salvatore questa volta è Xander. Ricambio il suo abbraccio e cerco di tornare in me. 
Il padre di Camille mi odia? Perfetto. Vorrà dire che dovrò escludere pure lui dalla mia mente. 
Una vocina fastidiosa si insinua nel mio cervello e mi dice che se continuerò a cancellare le persone dalla mia mente solo perché costituiscono dei problemi, alla fine resterò sola e senza nessuno a cui aggrapparmi. 
La metto subito a tacere e mi concentro sulle braccia di mio fratello che mi stringono. 
Mi asciugo le lacrime ribelli  che sono riuscite a sfuggire dai miei occhi e mi stampo il miglior sorriso che possiedo sulle labbra. 
- Grazie.-
- Non dirlo nemmeno Calla, non dirlo nemmeno.- risponde Xander assorto in chissà quali pensieri. 

FELIX POV:

Mi squilla il telefono e non riesco a trovare Calla da nessuna parte. Sono stato obbligato a parlare con più di venti persone nell’ultima ora. Che fastidio. Odio dover parlare di lavoro. Alla fine sono pur sempre solo un avvocato, cosa c’è di così affascinante nel mio lavoro lo sanno solo le galline e i polli di questo ballo che non fanno altro che chiedermi che clienti ho avuto, o i casi più importanti. 
Come se andassi a rivelarlo a loro. Sveglia! Mai sentito parlare del segreto professionale? Sono un ottimo avvocato anche per questo. So sempre che è meglio farsi i fatti propri e non indagare oltre a quello che chiede il cliente. 
Sbuffo mentre rispondo al telefono. 
- Salve Felix. - 
Il sangue mi si gela nelle vene. È la signora Boccelli. La madre di Calla. 
-  Buonasera Laurette. - 
- Come sta Calla, si sta divertendo?- 
Solo il sentirla nominare sua figlia mi fa ribollire il sangue per il nervoso. 
- Lo saprebbe da sé se si fosse presentata al ballo, o se le scrivesse un messaggio-
Lei ride falsa come la giustizia. 
- Non dire stupidaggini Felix, sai bene anche tu perché non mi sono potuta presentare. Lì dentro c’è il signor Pierantozzi, o mi sbaglio?- 
Cerco di assumere il tono di voce più calmo che possiedo. 
- Sì. È qui anche lui. Comunque sua figlia sta bene, e no, Laurette, non le ho raccontato nulla del nostro incontro. Ora, se non le dispiace sta iniziando il primo ballo e devo andare da sua figlia.- 
Lei ride e poi attacca. 
Donna malefica. Vorrei sapesse che per colpa sua in questo momento non posso dire a sua figlia quanto la amo. 
D’un tratto mi sento esausto. 
Ritorno in sala e cerco Calla con lo sguardo. La trovo abbracciata a Xander. La musica leggera ci ricorda che sta per iniziare il primo ballo della serata. Mi avvicino alla mia splendida accompagnatrice. 
- Calla- 
Lei si gira, lo sguardo fermo. 
- Felix.-
Le offro la mano, ma lei scuote la testa. Vedo una certa incertezza nel suo sguardo. 
CALLA POV:
Felix mi si è avvicinato. Mi offre la mano, chiaro segno che vuole che io balli con lui. Scuoto la testa indecisa. Non posso ballare con lui. 
Ormai è una tradizione, il mio primo ballo lo regalo sempre a Mark. Solo che ora ho qualche dubbio. Questa è la prima volta che porta una ragazza con sé, quindi forse.. Vorrà ballare con Alexis. Il che sarebbe giusto. 
Anche se al solo pensiero mi rattristo. 
Il primo ballo è sempre stato nostro. Il nostro momento. Il momento nel quale mostriamo a noi stessi quanto contiamo l’una per l’altro. 
L’unico momento nel quale posso ballare con colui che mi ha insegnato a camminare.  
Ma ormai la musica è già iniziata, Xander sta già ballando con Clarisse, Manuel e Greg ballano anche loro, insieme a tutti gli altri ospiti. E di Mark non c’è traccia. Prendo la mano di Felix con le lacrime al cuore quando sento mio fratello schiarirsi la voce alle mie spalle. 
- Felix. Potresti cedermi il posto per cortesia? E magari ballare con la mia ragazza?- 
Felix anche se confuso annuisce e prende la mano di Alexis. 
Io mi ritrovo a piangere. Sono una stupida mi commuovo sempre per queste stupidaggini. Mark mi sorride e mi asciuga le lacrime dagli occhi. 
Con delicatezza infinita mi scorta al centro del salone e mi lascio andare completamente. Faccio guidare lui ed iniziamo a ballare.
- Fammi indovinare. Pensavi che alla fine avrei ballato con Alexis, giusto?- 
La sua domanda mi coglie di sorpresa perciò mi ritrovo ad annuire. Lui scuote la testa contrariato e mi fa fare una giravolta. Le note ci assaliscono. Sono preda di questa musica, di questo ballo e del mio cuore. Perché in questo momento, anche se poco meno di cinque minuti fa ero sconvolta per via del padre di Camille ora sono felice tra le braccia del mio fratellone. 
Contenta per una stupida tradizione. 
-È vero che sono innamorato di Alexis. È vero che vorrei che diventasse mia moglie tra qualche anno. Mi ha stregato completamente. Ma.. Calla. Tu sei mia sorella, la donna più importante della mia vita. Forse se avrò una figlia smetterò di dirti che sei tu la donna più importante della mia vita, ma resterai lo stesso una delle donne più importanti. E in ogni caso, succeda quel che succeda, il primo ballo sarà sempre il tuo. Tutto chiaro? Ti odio per questo. Ogni anno quando balliamo mi fai dire un sacco di cose imbarazzanti.- 
Tutto quello che posso fare è annuire tra le lacrime. Le sue parole lasciano un segno profondo sul mio cuore e lo so io, lo sa lui, e lo sa pure il violino che sta cantando questa dolce musica per noi. 
Alla fine del ballo, Mark si inchina e a prendere il suo posto ci pensa subito Felix. 
- Spiegami- mi chiede sorridente mentre mi stringe tra le sue braccia. 
- Sei troppo vicino. Fammi respirare- provo a respingerlo ma lui scuote la testa insolente. 
- Hai sentito Xander il Magnifico, posso starti vicino quanto mi piace e pare-. 
Alzo gli occhi al cielo e lui si apre in una piccola risata. 
- Hmm, è una nostra tradizione. Lo facciamo perché in questo modo ci dimostriamo a vicenda che io sono la donna più importante della sua vita e lui l’uomo più importante della mia- 
Alzo gli occhi su Felix. È completamente spiazzato il che sinceramente, mi soddisfa. 
Ci mette poco tempo tutta via a riprendersi e ad avvicinarsi ancora di più a me. Riesco a vedere un barlume di confusione attraversarlo. 
 
FELIX POV:
Non riesco a capire. Sto ballando insieme a Calla, e anche se fino a qualche secondo fa mi sentivo esausto, malconcio e parecchio nervoso ora una calma e una serenità quasi irreali mi possiedono quasi completamente. 
Il solo tenere Calla tra le mie braccia mi provoca questi effetti. È un calmante, una fonte di felicità appena scoperta. 
D’un tratto sento il bisogno di cedere ai miei istinti. 


CALLA POV:
 Felix mi sembra strano, ora non è più confuso. Anzi, sembra fragile. Come se avesse bisogno di me. 
Come se io fossi la salvezza alla quale aggrapparsi. Forse sono troppo presuntuosa e ho letto male le sue espressioni. Ma dal modo in cui mi stringe, in cui mi guarda si direbbe proprio che ho ragione. 
D’un colpo però azzera la poca distanza rimasta tra noi. 
- Accettalo, solo per questa volta.- dice  quasi in una supplica esasperata. Io arriccio la fronte. - Cosa dovrei acc-?- 
Non ho il tempo di finire la domanda. Le labbra di Felix sono sulle mie. mie. 
Sono umide. Dolci. Morbide. 
Sanno di sesso, di amore, di romanticismo misto a gioco. 
Il suo bacio mi travolge. Per un attimo ho paura che il mio corpo sia troppo debole per reggere una simile emozione. Sto per spezzarmi quando inizio a ricambiare il contatto delle sue labbra. Mi modello sulla sua bocca, spingendomi verso di lui. 
Mi schiude le labbra e le nostre lingue si sfiorano. 
Faccio un respiro profondo e lo trattengo. Il suo odore mi penetra fin sotto pelle, inebriandomi completamente. 
Le sue mani si muovono esperte sulla mia schiena e sulla nuca. 
Il suo gusto. Oddio il suo gusto. Vorrei sempre e solo avere quello sulle labbra. 
Boom, Boom, Booooomm. Anche il cuore ormai, dopo un lungo battito sembra essersi fermato. Il mondo diventa sfumato. L’eccitazione che provo sale fino alle stelle per poi contrarsi tutta sul punto sotto la cintura, la voglia travolgente che ho di lui mi brucia dentro. 
Lo amo, lo voglio e forse lo pretendo. 
Gli appartengo, e lui lo sa. 
Lo sa e infatti mi pretende anche lui. 
Mi sciolgo e il bacio finisce giusto prima che io svenga. Lasciandomi piena di dubbi  e voglie. So solo una cosa che voglio che mi baci ancora. 
Per fortuna anche lui sembra essere dello stesso avviso perché si scaglia ancora contro le mie labbra. Dolce, violento ed inesorabile. 
Trasformandomi in un budino, facendo ballare le nostre lingue insieme a noi. 
Quando la musica finisce ci stacchiamo anche noi. Rapiti. 
- Merda. Ora che ti ho baciata non se riuscirò a non rifarlo.- 
- Perfetto, chiedo di meglio- 
Lui ride e mi abbraccia a sé. Io ricambio l’abbraccio. 



Il Mio angolo:
Buonasera, o buongiorno… dipende da voi questo! 
Come state? Spero che tutto proceda per il verso giusto nelle vostre vite. 
Ecco a voi un altro capitolo. 
Chi stava aspettando questo bacio come me?? 
Spero davvero che vi sia piaciuto, e spero anche di riuscire a scoprire i vostri pareri. 
Ringrazio tutti coloro che leggono la mia storia. 
Un grazie più speciale lo rivolgo a coloro che l’hanno messa tra le preferite/seguite/ ricordate..
E un grazie immenso lo devo dare a tutte le persone che hanno recensito finora. Siete davvero straordinari! 
Un bacione, e spero a presto! J
  
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